"Anni fa –diciamo una trentina- c’era una categoria di lavoratori che oggi possiamo considerare scomparsa: i correttori di bozze.
E della loro scomparsa ce ne accorgiamo giornalmente nella lettura dei quotidiani; si può dire che ogni articolo, di qualsiasi giornale, nazionale e locale, famoso e no, sia infarcito di errori di ortografia ed anche di grammatica. Tutto ciò, fino appunto ad una trentina di anni fa, non succedeva: era veramente difficile trovare qualche errore che, allora, prendeva il nome di refuso tipografico. Si dirà che oggi andiamo tutti di fretta e che, proprio per questo, gli errori si accumulano. Anzi, al giorno d’oggi il lavoro del giornalista è facilitato da tutta una serie di strumenti, che dovrebbero impedire l’errore senza ricorrere all’intervento di terzi, come capitava in passato, quando l’articolo veniva redatto con la macchina da scrivere e poi trasferito al linotipista che lo trasformava, digitandolo su una macchina speciale, la linotype, in caratteri di piombo. A questo punto veniva stampata una bozza, che passava al controllo dei correttori di bozze; in caso di errori interveniva il tipografo aggiungendo e togliendo caratteri. Poi i singoli pezzi venivano impaginati, intitolati e le pagine venivano passate ancora alla revisione; anche il direttore controllava e dava il benestare finale. Allora, normalmente, non era necessario provvedere a correzioni grammaticali perché chi scriveva, dalla firma famosa al cronista di paese, conosceva … l’uso del congiuntivo ed altre “regolette”, che oggi sembrano scomparse.
Il risultato l’abbiamo ogni giorno sotto gli occhi e, purtroppo, nessuno si scandalizza." Post di Sergio :I CORRETTORI DI BOZZE: una specie scomparsa
http://sp1938.blogspot.com/
Alla luce di quanto avete letto, vi dico che a partire da circa una decina di anni fa sono stata per alcuni anni " correttrice di bozze " di una rivista letteraria nazionale. Un lavoro che mi ha molto gratificata per l'impegno e il risultato che ottenevo, attraverso un'analisi grammaticale dei testi che mi venivano sottoposti.
Devo dire che è stata un'esperienza che mi ha rivelato il mondo degli scrittori alcuni umili ed altri pieni di sè che, per il loro bagaglio culturale scadente, mi facevano stupire che avessero la pretesa non solo di scrivere su una rivista letteraria , ma addirittura di proporsi a Concorsi nazionali di poesia o narrativa.
Mi è capitato tra le mani un libro "RACCAPRICCIO" di Perroni & Morli - Aliberti editore.
Anche i giornalisti migliori,a volte,scrivono ad minchiam.
E finiscono per prodursi in gaffes esagerate,parole a vanvera e...
Oggi le notizie viaggino on-line e non durano che lo spazio di qualche ora, a differenza dei giornali classici ...
RispondiEliminaBuona giornata ^__^
Quanto hai ragione, Stella ... la lingua italiana è proprio strapazzata ... sarebbe opportuno, però, che chi non sa scrivere eviti di farlo !!!
RispondiEliminaun abbraccio
Inchistro al piombo, ricordo bene l'odore dei giornali, da ragazzino durante l'estate lavoravo in un bar di fronte ad un giornalaio e spesso lo aiutavo a scaricare i pacchi di giornali..
RispondiEliminaOps scusa il fuori tema.
Post straordinario...bravissima.
RispondiEliminaun salutone
Complimenti Stella, per l'interessante post.
RispondiEliminaE' vero: tutto oggi viene fatto di corsa, e travolto in un vortice che non conosce regole.
Non ci preoccupiamo tanto della perfezione quanto della quantità, purtroppo!!
ciao
maria rosa
XPX è un vero peccato,però!
RispondiEliminaRed può scrivere chiunque ,ci mancherebbe ed è giusto che lo faccia...
RispondiEliminaMi dà fastidio,invece, chi si autodefinisce poeta e pretende di essere pubblicato con scritti sgrammaticati.
Du, mi ha fatto piacere leggere il tuo ricordo.
RispondiEliminaGrazie asterix,sei carinissimo.
RispondiEliminaMaria Rosa è ben triste, però!
RispondiEliminaSì Stella, hai ragione, è proprio molto triste, anche perchè è questo ciò che vedono e imparano i nostri figli: il pressapochismo...
RispondiEliminaE questo non va affatto bene, perchè sono loro il nostro futuro!
maria rosa
Buon giorno,cara Stella bellissimo post,da farci riflettere a tutti...me conpresa...delle volte si scrive giusto per scrivere,e non ci si rende conto di quello che abbiamo scritto...si fà troppo facile prendere carta e penna e scrivere quattro parole messe su un foglio bianco...cè tanto da imparare,dalla lingua italiana che una lingua straordinaria,purtroppo dico purtroppo non tutti hanno questa obbiettività,scrivono tanto pr scrivere....condivido pienamente ciò che dice Red,la linguai taliana è stata strapazzata.Io non sono una poetessa,o una persona che ha il massimo dei valori culturali,sbaglio molto nel scrivere...e delle volte anche a dovermi esprimere in concetti chiari...eco perchè quando scrivo,se noto errori mi scuso con chi stà leggendo...dovrebbero farlo in tanti...prima di pubblicare qualsiasi cosa accertarsi di ciò che si è scritto...riferito a tutti.Poeti,srittori,giornalisti ecc..Ti abbraccio fortissimo.
RispondiEliminaops..vedi?ho errato nella grammatica,scusa gli errori...capita cara Stella,ma l'importante è trasmettere il concetto...ti voglio bene.
RispondiEliminaScusa Stella...volevo aggiungere una cosa che mi è sfuggita di mano...non sono una poetessa...ma adoro incidere poesie mie...per corretezza l'ho voluto specificare....scusa ancora per il disturbo...buon pranzo.
RispondiEliminaPina, stiamo parlando di persone presuntuose... tutti possiamo sbagliare...
RispondiEliminaIo non so scrivere versi e ho la pecca della sintesi, ammiro tutti voi per come sapete esprimere i vostri sentimenti...
Grazie...sei straordinaria...buon pranzo.
RispondiEliminaCara Stella,
RispondiEliminagrazie per aver proposto ai tuoi lettori, che sono di più di quelli che accedono al mio blog, questo argomento.
Grazie anche per la tua disponibilità a segnalarmi gli errori sui quotidiani al fine di poter disporre di dati certi e ben descritti; magari, dopo, si potrebbero girare i risultati ai direttori dei giornali .
Cara Stella, i correttori di bozze hanno trasformato la loro attività, e ora controllano e ricontrollano i discorsi di Berlusconi prima di darglieli. Quando infatti dice castronerie, noterai benissimo che non ha un foglio sotto mano, oppure non lo sta leggendo ;-)
RispondiEliminaMa a parte gli scherzi questo è l'effetto del giornalismo lampo, quello fatto di velocità, in TV ad esempio ci vorrebbe il correttore di labiale, perchè a volte senti parole straniere con una pronuncia orribile, e magari qualcuno si convince che sia quella esatta. Eppure, una revisione accurata di quello che si scrive andrebbe fatta, perchè il modo migliore per imparare bene la lingua è quella di leggere molto, e se chi scrive lo fa male, ecco che scatta il meccanismo di dispersione culturale.
Off topic
RispondiEliminaSbaglio o hai eliminato il blogroll?
Sergio finora niente!
RispondiEliminaHanno riassunto i correttori di bozze??!
Ciao cara Stella, approfitto del pc di mio figlio per lasciarti un saluto e un bacione...da Firenze.
RispondiEliminaAHAHAHA...ad minchiam!!!!!
RispondiEliminaFANTASTICOOOOOO!!!!!!!
Un bacio enorme Stella..
I tutta sincerità un vero sgrammaticato sono proprio io, ma era scritto nel mio destino perché già da ragazzo non capivo il perchè di tante numerose e ampollose ricercate letture. Spesso leggevo non capendo il vero significato e scordando come nel nulla quello che avevo appena letto. Non vi nascondo anche che questa mia laguna deriva da una mia innata ricerca percettiva, di suono, di vibrazioni e di sentimento che le parole producono nell'intimo essere, nel cuore, nel sentire, nel percepire i significati non badando o trascurando con molta sincera ignoranza sia la forma espressiva, sia la sintassi grammaticale.
RispondiEliminaSolo più tardi ho capito perché molte cose rimangono senza tempo immortalate nel nostro cuore. Solo più tardi ho capito perchè quel tanto ricercato tempo passato non poteva essere contenuto, ma riportato attraverso semplici suoni che le parole riproducono attraverso vibrazioni.
Giovani emozioni conservate nel cuore.
Mature meditate contemplazioni riesumare dal cuore.
E’ con tanta nostalgica mancata poesia che ripenso al glorioso passato e a quanta attenzione veniva data alla grafia e alla forma espressiva. Di sicuro molta di questa distorsione è dovuta alla tecnologia e a tutto ciò che è ormai immagine assai veloce e assai apparente in questa nostra società. Ma, c’è un motivo e un tempo più propizio per ogni cosa perchè anche questo tempo passerà.
Grazie carissima Stella per tante contemplazioni che riesci a richiamare dal cuore di tanti.
Affettuosamente
Raffaele
Paola sei a Firenze? Che bello!!
RispondiEliminaE' una città artistica stupenda.
Divertiti,bacione.
Davide,mi hai fatto ridere...
RispondiEliminaBacione.
un saluto veloce. cara Stellina... bacioni^^
RispondiEliminaGrazie a te Raffaele, per le tue riflessioni sempre attente...
RispondiEliminaè bello saper scrivere bene e invidio chi sa farlo...
RispondiEliminaCiao e buona domenica.
Quoto Cesco per berlusconi :-)
RispondiEliminaCara Stella, hai proprio ragione. I vecchi correttori di bozze erano una parte essenziale di un quotidiano. E pensare che correggere le bozze faceva parte della gavetta di un giornalista che spesso iniziava così la sua carriera!
Caro Cesco, leggere è fondamentale per un arricchimento culturale .
RispondiEliminaBisognerebbe inculcare ai bambini l'amore per la lettura fin da piccoli ,ho detto amore e non costrizione...
Riflettere su quanto si scrive ed eventualmente correggersi,è importante..
Caro Gianni,ho eliminato il blogroll,perchè avevo un elenco che non finiva più; ma, con l'iscrizione dei lettori al blog,visualizzo lo stesso i vari post recenti...praticamente è diventato un blogroll interno.
RispondiEliminaVane,ti abbraccio.
RispondiEliminaRosy,anch'io.
RispondiEliminaBuon w.e.!
Tarkan,bravo!!
RispondiEliminaPer Cesco :
RispondiElimina"i correttori di bozze" correggono Berlusconi per le sue dichiarazioni del giorno prima o di qualche ora prima...
Ciao stellina. Se vuoi inorridie, devi leggere qualche editoriale di Nicholas Farrel su Libero...Punteggiatura a caso...(Quasi peggio di me...) Un saluto
RispondiEliminaA dir la verità non è che i correttori di bozze siano proprio scomparsi, ma molte volte correggono "a video", non sulla carta, ed è lì che scappano i refusi. Un motivo degli strafalcioni che ogni tanto ci tocca vedere è la fretta, sempre più accelerata.
RispondiEliminaStella!
RispondiEliminaHo letto con attenzione il tuo post .
Devo dire che mi sono sentita una ignorantella , di fronte alla cultura la tua intelligenza da come scrivi e come ti esprimi non ho saputo commentare con un solo rigo il tuo post ....non avendo una cultura scolastica .
Ma sempre con piacere visito il tuo blog anche se non ti lascio commenti .
Ti abbraccio .LINA
Pierpra,dai che tu scrivi bene e non sei né giornalista,né poeta affermato.
RispondiEliminaBacione per la "stellina".
Caro Alberto,la fretta è sempre cattiva consigliera.
RispondiEliminaA volte contagia anche i correttori di bozze.
Ciao.
Cara Lina non dire sciocchezze.
RispondiEliminaScrivi molto bene e le tue poesie sono emozionanti.
Ho avuto modo di apprezzarle visitando i vari blog e poi me ne hai dedicata pure una,da me.
Adesso fai la penitenza per ciò che hai scritto : un'altra bella poesia delle tue.
Un bacione.
In parte hai ragione, ma la tecnologia non puo' fermarsi. Purtroppo i giornalisti sono pressati dai tempi di stampa. Devono seguire gli eventi, scrivere la cronaca, correggere il testo, impaginare e ... ecco perche' qualche errore di battuta puo' anche scappare. Considera poi che la lettura del prorio testo puo' non far scoprire eventuali errori, specie i veniali.
RispondiEliminaCredimi i giornalisti non maltrattano la lingua italiana, anche se qualche volta non le sono fedeli.
Vale
Pierre sei un giornalista professionista e mi inchino davanti al tuo commento...
RispondiEliminaTu non bistratti la lingua italiana,ma c'è chi lo fa...
D'altronde, in ogni campo lavorativo esiste sia la persona preparata e scrupolosa,sia la persona impreparata e distratta,ossia l'incompetente.
Ciao Stella e grazie.. :)
RispondiEliminaIl tuo post mi fa capire quante cose perdiamo a causa della tecnologia.
RispondiEliminaIo comunque ho il mio correttore personale, oltre a quello che mi fornisce blogspot, ho mia sorella.
Amo scrivere, è una passione, ma la mia gram. non mi permette di andare oltre....il non aver studiato.....rimpiango il tempo perso.
Buona serata, cara Stella, sei fortissima.
Cinzia
Ciao Re e grazie a te!
RispondiEliminaCinzia grazie,dai che te la cavi bene.
RispondiEliminaUn bacione.
E' il prezzo del cambiamento, non credo che siano spariti del tutto, ci saranno figure che con nuovi strumenti sopperiscono al loro lavoro.
RispondiEliminaStella, l'ho buttata lì da incompetente in materia.
Buona serata.
Ciao stella,anzitutto complimenti per aver fatto la correttrice di bozze,sicuramente hai evitato figuracce paurose a persone che presentavano i loro scritti pubblicamente.
RispondiEliminaMolto fine il biglietto da visita!
E' vero che scrivere di getto è bello e gratifica,ma almeno le regole grammaticali vanno salvaguardate,e per fare questo un minimo di "rilettura" del testo va fatta...
Un caro saluto.
Gturs con il progresso, penso che invece di andare avanti,andiamo indietro...
RispondiEliminaSirio grazie di tutto...
RispondiEliminaAlmeno rileggere ciò che si è scritto,infatti!
Serena notte.
RispondiEliminaGturs hai proprio ragione. Nessun correttore di bozze, cosi' come gli impaginatori i linotipisti, ecc., tutte figure presenti una volta nei giornali, nelle tipografie, ha perso il proprio lavoro. Qualcuno e' andato in prepensionamento, ma gli altri, dopo corsi di riqualificazione hanno assunto mansioni adeguate alle nuove tecnologie di stampa.
RispondiEliminaBrava Cinzia. E' giusto far rileggere ad altri i propri scritti. E' un ottimo metodo. Sia per evitare errori di grammatica, sia di battitura, ma soprattutto per capire se lo scritto e' comprensibile. Beniamino Placido affermava che chi scrive deve essere capito anche dalla ''casalinga di Voghera'', io sostengo che si deve essere comresi dal bambino di dieci anni e dai suoi genitori.
Vale cumulativo
Grazie Pierre, per le ulteriori informazioni.
RispondiEliminaBacione!
Dev'essere un bellissimo lavoro che farei all'istante!! Complimenti Stella, al giorno d'oggi altro che correttori di bozze..forse manco leggono!!
RispondiEliminaAbbraccio.
Grazie, Calliope!
RispondiEliminaCiao Stella
RispondiEliminabello il termine "ad minchiam",non l'avevo mai sentito,mi hai fatto sorridere.
Latino o greco?
Tanto io non li conosco entrambi.
Latino,latino lello!
RispondiEliminanon posso che sottoscrivere tutto... e te lo dico con una certa esperienza, visto che anni fa' (1000?) ho lavorato come "editor" (parola chic per dire correttore di bozze insomma..) in una piccola casa editrice turistica. Poi è fallita, ma non per colpa mia eh?!
RispondiEliminai primi guai si potevano scorgere già nei quotidiani (ma d'altronde già Karl Kraus ne lodava l'utilità postuma, come carta per gabbie di uccelli...) quando era d'uso leggere strafalcioni vari (a memoria: il presidente ha dato l'out out...) di pagina in pagina..
Oggi purtroppo la cosa si sta diffondendo anche nei libri, pure in quelli scolastici!!
sigh! :-(
Fabio, anch'io comincio a notare strafalcioni nei libri ed è capitato pure nei sussidiari.Erano gli stessi alunni che me li facevano notare...
RispondiEliminaLA FUTURA SOCIETA' NON SAPRA' PIU' SCRIVERE CORRETTAMENTE?
La futura societa' non sapra' scrivere perche' sono gli sms a rovinarla
RispondiEliminanon si puo'scrivere
ke per che
xke' per perche'
cmq per comunque
x al posto di per
ecc. ...
il guaio e' che queste abbreviazioni vengono utilizzate
anche nei concorsi, non ultimo quello per entrare in magistratura che si e' svolto poco piu' di un anno fa.
Buona fine settimana
Vale
Carissimo Pierre conoscevo questa "bella" notizia!!
RispondiEliminaBuona domenica, anche se ti aspettavo per il prossimo post.
Vedo di pubblicarlo al più presto!
Stella cara, che dire? Mi sento piccola piccola con la mia grande ambizione di pubblicare un romanzo e la più grande consapevolezza di non esserne capace. Ma mi piace scrivere ed inventare storie e poesie (alla giamburrasca a volte) e quel che amo di più è cercare di arrivare al cuore della gente, emozionarla, un po' come mi emoziono io leggendo un libro. Narcisismo nascosto che sta venendo fuori? Boh! All'inizio scrivevo per me stessa e basta... chissà???
RispondiEliminaah! Dimenicavo: non dimenticherò mai quella BEFANA della prof di italiano alle superiori che diceva a tutti (me compresa e per prima) che non sapevamo scrivere... lei non la dimenticherò perchè SICURAMENTE (anche se la ODIO con tutta me stessa) parlava con cognizione di causa. Oggi lo dico, lo ammetto e lo riconosco e forse appaio presuntuosa quando propongo e mie "menate letterarie", ma mi piace tanto!!!!
RispondiEliminaAnnagì non sottovalutarti...Hai perfettamente ragione quando affermi che vuoi emozionare i lettori...
RispondiEliminaHai centrato,il successo di un romanzo è lasciare tracce, sensazioni,emozioni...in chi legge.
Se hai già in mente questo sei sulla buona strada!
Questo è il mio modesto parere.
Ho notato anch'io che su giornali e riviste vi sono moltissimi errori, ma anche i libri, a dire il vero, non ne sono privi!!! Anche nelle edizioni migliori!
RispondiEliminaUn abbraccio
Francesca
Francesca, confermi anche tu.
RispondiEliminaDove andremo a finire?
Mamma mia come ti invidio Stella!
RispondiEliminaTi sembrerà strano ma il correttore di bozze è un lavoro che avrei sempre desiderato fare.
E ti dirò di più, quando leggo i documenti dei colleghi cerco con tutte le forze di frenarmi dal correggerli... non mi sembra molto carino (a parte gravi errori)!!! So' proprio scema!!! :P
Ma dimmi ti sono capitati anche testi di scrittori famosi? E come erano?
Un vero peccato che questo mestiere stia cadendo in disuso! :( Del resto la nostra società, e in particolare il lavoro dei giornalisti, è sempre più caratterizzato dalla fretta.
Bozze di persone famose no.
EliminaNon ci sono più e si vede, purtroppo! Sto leggendo un libro infarcito di errori. Eppure è della Rizzoli!!!!
RispondiEliminaNon mi stupisco...
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