I momenti più salienti da blogger sono stati scelti e racchiusi in questo meraviglioso video, realizzato dalla cara Diana che non finirò mai di ringraziare.
Grazie a tutti voi che mi avete seguita fin qui...mi auguro continuiate.
C'era una volta...
... il ragionier Bianchi, di Varese. Era un rappresentante di commercio e sei giorni su sette girava l'Italia intera, a Est, a Ovest, a Sud, a Nord e in mezzo, vendendo medicinali. La domenica tornava a casa sua, e il lunedì mattina ripartiva. Ma prima che partisse la sua bambina gli diceva: - Mi raccomando, papà: tutte le sere una storia.
Perché quella bambina non poteva dormire senza una storia, e la mamma, quelle che sapeva, gliele aveva già raccontate tutte anche tre volte. Così ogni sera, dovunque si trovasse, alle nove in punto il ragionier Bianchi chiamava al telefono Varese e raccontava una storia alla sua bambina.
Questo libro contiene appunto le storie del ragionier Bianchi.
Vedrete che sono tutte un po' corte: per forza, il ragioniere pagava il telefono di tasca sua, non poteva mica fare telefonate troppo lunghe. Solo qualche volta, se aveva concluso buoni affari, si permetteva qualche "unità" in più.
Mi hanno detto che quando il signor Bianchi chiamava Varese le signorine del centralino sospendevano tutte le telefonate per ascoltare le sue storie. Sfido: alcune sono proprio belline.
(Dall'introduzione di Gianni Rodari al suo libro "Favole al telefono").
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Un'immagine del video con la ragazza ferita a morte |
SIMBOLO - Una delle poche testimonianze dirette di quanto accade in Iran, dopo che ai giornalisti stranieri è stato impedito di seguire le manifestazioni. Lei si chiamava Neda ed è già un simbolo dell'opposizione al regime: il suo nome compare in diversi siti internet e social network. «Ricordiamo Neda! Uccisa in Iran!», «Neda è morta con gli occhi aperti, facendo vergognare noi che viviamo con gli occhi chiusi», «Neda non ti dimenticheremo, non sarai morta invano»: sono alcuni dei messaggi comparsi su Twitter. Secondo un post pubblicato sul sito di opposizione Loftan.org, la strada dove la ragazza sarebbe stata uccisa, via Amirabad, è stata ribattezzata dai contestatori «via Neda». Il video che la mostra ferita alla testa e priva di sensi è visibile su YouTube digitando le parole «Neda iranian girl».
Festa di San Giovanni 2009
Dal 18 al 24 giugno la Città organizza un fitto programma di festeggiamenti per San Giovanni, patrono di Torino legati al folclore, allo sport, alla musica e alla scoperta di antiche tradizioni. La manifestazione non si esaurisce nei due giorni tradizionali del 23 e 24 giugno ma, da alcuni anni, copre un arco di tempo più vasto, con l'intento di offrire ai torinesi non solo momenti legati al corteo storico e al tradizionale spettacolo pirotecnico e al tradizionale falò, ma anche occasioni per scoprire o riscoprire la città. A San Giovanni è dedicata la chiesa cattedrale, famosa in tutta la cristianità perchè conserva la reliquia della Sacra Sindone. Per concludere il post, condivido con voi il video che la mia amata Diana ha realizzato per me |
Un tipo sta guidando la macchina, quando a un certo punto capisce di essersi perso.
Avvista un uomo che passa per la strada, accosta al marciapiede e gli grida:
"Mi scusi, mi potrebbe aiutare? Ho promesso a un amico di incontrarlo alle due, sono in ritardo di mezz'ora e non so dove mi trovo..."
"Certo che posso aiutarla. Lei si trova in un'automobile, tra 40 e 42 gradi latitudine Nord e tra 58 e 60 gradi longitudine Ovest, sono le 14 e 23 minuti, oggi è venerdì e ci sono 21,5 gradi centigradi..."
"Lei è un impiegato?" chiede quello dentro l'automobile.
"Certamente. Come fa a saperlo?"
"Perché tutto ciò che mi ha detto è 'tecnicamente' corretto, ma praticamente inutile. Infatti non so che fare con l'informazione che mi ha dato e mi ritrovo ancora qui perso per strada!"
"Lei allora deve essere un dirigente, vero?" risponde stizzito l'impiegato.
"Infatti, lo sono. Ma... da che cosa lo ha capito?"
"Abbastanza facile: lei non sa né dove si trova, né come ci è arrivato, né tanto meno dove andare, ha fatto una promessa che non sa assolutamente come mantenere ed ora spera che un altro le risolva il problema; di fatto, è esattamente nella merda in cui si trovava prima che ci si incontrasse... ma adesso, per qualche strano motivo, risulta che la colpa è mia..."
La favola che segue ( versione di La Fontaine) è una lezione di vita.
Un tale, per troppa avidità, perse in un colpo solo uova e gallina.
Conclusione: chi troppo vuole, nulla stringe
La gallina dalle uova d'oro
Aveva un certo tale una Gallina,
che faceva ogni giorno un ovo d'oro.
Credendo che la bestia peregrina
chiudesse in grembo qualche gran tesoro,
l'uccise, e aperto il fianco,
la sua Gallina simile trovò
a tutte l'altre che fan l'ovo bianco,
così il suo danno ei stesso procacciò.
Convien questa lezione
a molta gente senza discrezione.
Non son gli esempi rari
di quei che, per la gola dei denari,
della fortuna al gioco
perdono il molto e il poco.
Io, se avessi un segreto, non lo confesserei a nessuno. Mi è già capitato di averne e devo dire che lo rimuovo, lo dimentico, benchè io sia aperta, spontanea e, a volte, anche impulsiva.
Pertanto, potete fidarvi.
Per alcuni di noi, mantenere un segreto è normale, per altri, invece, è impossibile.
E voi , come vi comportate?
1.E' nella rugiada delle piccole cose che il Cuore trova il suo mattino e si rinnova. |
2.Se guardi il cielo e fissi una stella, se senti dei brividi sotto la pelle, non coprirti, non cercare calore, non è freddo ma solo Amore. |
3.Non dite: "Ho trovato la felicità", ma piuttosto, " Ho trovato una felicità". |
4.Dai poco quando doni cio' che hai. Quando doni te stesso, solo allora dai veramente. |
5.Se riveli al vento i tuoi segreti, non devi poi rimproverare al vento, di rivelare agli alberi. |
6.Solo chi ha segreti nel cuore potra' indovinare i segreti del nostro cuore. |
7.Cio' che è piu' amaro, nel dolore di oggi, è il ricordo della gioia di ieri. |
8.Per arrivare all'alba non c'è altra via che la notte. |
9.Il segreto del canto risiede tra la vibrazione della voce di chi canta, e il battito del cuore di chi ascolta. |
10.Fa che i tuoi sogni siano di pietra in modo che nessuno te li possa distruggere. |
11.La mente è una spugna; il cuore è acqua che corre. Non è strano che la maggior parte di noi preferisca assorbire anziché correre? |
12.Voi date poca cosa dando cio' che possedete. E' quando donate voi stessi che donate veramente. |
13.La realtà dell'altro non è in cio' che ti rivela, ma in quel che non puo' rivelarti. Percio', se vuoi capirlo, non ascoltare le parole che dice, ma quelle che non dice. |
14.Si deve avere un amico invisibile a cui parlare nelle ore silenziose della notte e durante le passeggiate nei parchi. |
15L'amicizia è sempre una dolce responsabilità, ma non è mai un'opportunità. |
I nostri ‘fortunati’ ereditieri iniziano a fare i conti per dividere in modo giusto ma incontrano difficoltà perché, se preso alla lettera, il frazionamento dell’ eredità provocherebbe la macellazione di diversi cammelli; per evitare una tal carneficina si renderebbero necessarie procedure di compravendita che porterebbero a spiacevoli discussioni.
In che modo è possibile risolvere il problema ?
Cercando una soluzione equa pensano di chiedere aiuto ad un Cadì (“giudice”, dall’arabo qadi).
Si presentano insieme ai 17 cammelli davanti al Cadì il quale ragiona tra sé sulla questione e si allontana per tornare da lì a poco con un cammello preso da un suo amico allevatore.
A questo punto il Cadì aggiunge il cammello al gruppo dei 17 che diventano 18 e inizia a dividere l’eredità secondo la volontà del deceduto possidente:
Rimane fuori il 18° cammello che Il Cadì si premura di restituire al suo amico allevatore. A questo punto i figli si ritrovano tutti quanti soddisfatti, perché sono riusciti ad ottenere più di quanto spettava loro.
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