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500esimo POST

500esimo post sul blog: stella-ilbeneinnoi.blogspot.com


So che questo risultato non è solo un importante traguardo, ma un punto di ri-partenza dopo 15 mesi esatti... sempre con umiltà ed entusiasmo, ma con un po' di esperienza in più.

I momenti più salienti da blogger sono stati scelti e racchiusi in questo meraviglioso video, realizzato dalla cara Diana che non finirò mai di ringraziare.


Grazie a tutti voi che mi avete seguita fin qui...mi auguro continuiate.

Un bacio ad ognuno di voi





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COME UNA ROSA BLU


Solo la sensibilità di una donna poteva tracciare un ritratto così delicato e umano dell'handicap,quel misterioso timbro della diversità che la natura imprime nella carne e nello spirito di alcune persone. Un marchio che significa sofferenza,non di rado emarginazione,ma forse anche sensazioni misteriose che agli altri sono negate. E gli altri possono ricevere da queste creature più di quanto non possano dare.

Jenny è diversa.
Diversa?
Sì diversa da quasi tutte le altre.
Ma chi ha detto che tutte le persone
devono essere uguali ?

Per me Jenny è come una rosa blu.
Una rosa blu ?
Un giardiniere sarebbe felice
di avere una rosa blu.
La gente verrebbe da lontano
per vederla.
Sarebbe rara,
diversa,bella.
Anche Jenny è diversa.
Ecco perchè,in qualche modo,
è come una rosa blu.

E' come se Jenny
vivesse dietro uno schermo
che non riusciamo a vedere.
Forse ha colori magnifici;
forse quei colori,
a volte,distraggono Jenny
dal prestare attenzione
a quello che le diciamo.
O forse ascolta una musica
che noi non possiamo sentire,
perchè non abbiamo orecchi
abbastanza fini.

Sì,forse Jenny ode
suoni che noi non udiamo.
Forse per questo,a volte,
balza in piedi e intreccia
misteriosi passi di danza.

Jenny è come un uccellino,
un uccellino dalle ali molto corte.
Per un uccello così,
volare è difficile:
Ci vuole più forza,
più fatica,più tempo.

. . .

Ma c'è un'altra Jenny.
Una Jenny che,
in un triste pomeriggio d'inverno,
siede in poltrona e si dondola,
con la sua bambola tra le braccia.
E' molto turbata,è confusa.
Lentamente mi dice : "Mamma,
Sally ha detto che sono ritardata.
Che vuol dire,mamma,ritardata ?
i bambini dicono ritardata e ridono.
Perchè ridono,mamma ?"

Ci sono molte cose
che Jenny non capisce.
Ci sono molte cose di Jenny
che gli altri non capiscono:
che Jenny è come un gattino senza coda ;
che Jenny sente una musica diversa ;
che Jenny ha le ali corte ;
che Jenny deve essere protetta.

Jenny è come una rosa blu,
delicata e bellissima.
Ma le rose blu sono così rare
che ne sappiamo poco,troppo poco.
sappiamo solo che hanno bisogno di essere aiutate di più.
Di essere amate di più.

Gerda Klein
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APPELLO


Si può rimanere indifferenti di fronte ad un appello simile di un padre?

Noooooo, mi sento di pubblicizzarlo!

Salve il mio nome è Michele, sono il padre di un bambino di quasi 6 anni.
Da un anno ci hanno detto che è affetto da una sindrome da microdelezione.

^^^ E' UNA MALATTIA PIUTTOSTO RARA. IN ITALIA E NEL MONDO E' L''UNICO CASO CERTIFICATO FINO AD ORA. ^^^

Ho creato questo gruppo su facebook affinchè voi tutti possiate darmi una mano.
Se invitate tutti i vostri contatti ve ne sarò grato.

Questo gruppo nasce per divulgare in Italia e nel mondo il problema che affligge mio figlio.
Affinchè qualcuno possa darci una mano o indirizzarci verso qualche centro specializzato o che abbia avuto notizie sulla microdelezione.

GRAZIE MICHELE
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LA SPIAGGIA DI TORINO



Una giornata a Bolder Beach tra sole, spiaggia e natura sarà come un viaggio in Sud Africa, a soli 20 minuti da Torino.
Bolder Beach è infatti la prima piscina ambientata del Piemonte ed una delle poche in Italia. Potrete prendere il sole sdraiati sulla sabbia, o rilassarvi sotto gli ombrelloni di paglia, circondati dalle tipiche rocce levigate dal vento, dette per l'appunto "boulders". E se fa troppo caldo potete andare a fare il bagno con un'insolita compagnia: a fianco della spiaggia per gli umani, infatti, si trova la spiaggia dei pinguini! Le due aree sono divise soltanto da un vetro, in modo da darvi l'impressione di nuotare proprio insieme a loro.
Ci sarà anche la possibilità di conoscere meglio questi meravigliosi animali e, con l'aiuto dei biologi del parco.
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GIANNI RODARI

Come nacquero "Favole al telefono"?
Lo sapevate?

Favole al telefono


C'era una volta...
... il ragionier Bianchi, di Varese. Era un rappresentante di commercio e sei giorni su sette girava l'Italia intera, a Est, a Ovest, a Sud, a Nord e in mezzo, vendendo medicinali. La domenica tornava a casa sua, e il lunedì mattina ripartiva. Ma prima che partisse la sua bambina gli diceva: - Mi raccomando, papà: tutte le sere una storia.
Perché quella bambina non poteva dormire senza una storia, e la mamma, quelle che sapeva, gliele aveva già raccontate tutte anche tre volte. Così ogni sera, dovunque si trovasse, alle nove in punto il ragionier Bianchi chiamava al telefono Varese e raccontava una storia alla sua bambina.

Questo libro contiene appunto le storie del ragionier Bianchi.

Vedrete che sono tutte un po' corte: per forza, il ragioniere pagava il telefono di tasca sua, non poteva mica fare telefonate troppo lunghe. Solo qualche volta, se aveva concluso buoni affari, si permetteva qualche "unità" in più.

Mi hanno detto che quando il signor Bianchi chiamava Varese le signorine del centralino sospendevano tutte le telefonate per ascoltare le sue storie. Sfido: alcune sono proprio belline.

(Dall'introduzione di Gianni Rodari al suo libro "Favole al telefono").

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ONDATE DI CALORE



Cari lettori, sapete che detesto il caldo afoso, perchè mi fa star male (avevo postato sul clima afoso e rigido)...
Ebbene, leggendo l'articolo che segue, sunto tratto da "La Stampa", mi sono un po' allarmata.
Ondate di calore, un fenomeno che può mettere in serio pericolo la salute.
Il grande caldo può danneggiare diversi organi vitali e il cervello.
Anche quest’anno abbiamo avuto delle avvisaglie di quanto potrebbe accadere da un momento all’altro. Le stesse previsioni meteorologiche indicano la possibilità di frequenti fenomeni di ondate di calore.
Questo ha fatto scattare anticipatamente su tutto il territorio nazionale le norme preventive per la tutela della salute delle persone più esposte. A tal proposito, Il Ministro del Welfare ha emesso il 26 maggio 2009 un'ordinanza per censire tutti i soggetti a rischio. Il monitoraggio è rivolto alle persone di età pari o superiore ai 65 anni che versano in condizioni di difficoltà fisiche, sociali ed economiche. Il tutto avviene attraverso la creazione, l'aggiornamento e l'utilizzo delle anagrafi regionali e locali della "popolazione fragile" oltre che all'attivazione di sistemi di sorveglianza epidemiologica, al fine di aggiornare costantemente i programmi di intervento.
La terribile esperienza del 2003 ha mostrato, senza equivoci, come un’ondata di calore, non prevista, possa portare esiti letali e gravi danni alla salute della popolazione;
in Italia almeno ottomila persone anziane sono decedute come causa diretta dell’ondata di calore dell’estate del 2003: si trattava principalmente di anziani soli, di età superiore a 75 anni e con patologie concomitanti.













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HOTEL DA MILLE E UNA NOTTE



Qual è l'hotel più bello del mondo?


Villa d'Este di Cernobbio

E' sul lago di Como l’ho­tel più bello del mondo. La ri­vista americana Forbes, che ogni anno stila la classifica dei 400 migliori alberghi del pianeta, per il 2009 ha attribu­ito il primo posto al Villa d’Este di Cernobbio che ha battuto, nell’ordine, il Penin­sula di Bangkok, il Landmark Mandarin Oriental di Hong Kong, il Four Seasons George V di Parigi e il Burj al Arab di Dubai.

È la prima volta che una struttura italiana raggiun­ge la vetta della prestigiosa classifica.

E' stato specificato che l'hotel è facilmente raggiungibile e ha tutto: «Pa­norama, architettura, bellez­za, servizio, decorazione di in­terni, storia, spa e persino il bel tempo».

Abbiamo un primato...per i ricchi!!
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LIBERTA'


Mi sento di riproporre un mio post pubblicato il 28 maggio 2008.

UN MAESTRO CADUTO PER LA LIBERTA'


Tanti e tanti anni fa , un maestro molto giovane insegnava in un paese ai piedi dei monti.

La guerra stava per finire; e molti giovani venivano ancora chiamati alle armi per combattere.

Ma quelli che ordinavano ai giovani di combattere non avevano il diritto di farlo, perchè erano al servizio di un nemico, dal quale il popolo italiano non voleva essere comandato.

Per questo, il giovane maestro non ubbidì alla chiamata. Si ribellò. Fuggì sui monti.

Egli non sapeva voler male a nessuno; ma non voleva ubbidire ai nemici della libertà.

Quando vennero a cercarlo, egli non ebbe il coraggio di uccidere. Avrebbe potuto farlo e poi fuggire. Ma non volle farlo. Fu catturato. " Perchè non ti sei presentato a servire la Patria ?" gli domandarono. " Perchè dove la libertà è morta, non c'è più Patria "rispose.

Lo schiaffeggiarono e cadde per terra. " E se ti lasciassimo andare, dove andresti ? ". " In cerca della libertà." " E va' dunque !"

Il giovane maestro si incamminò un po' barcollante, per le percosse e perchè gli avevano tolto le scarpe e il sentiero era pieno di pietre aguzze.

Il maestro levò gli occhi al cielo con un sospiro; e una raffica di mitra lo colpì alla schiena...

Cadde riverso, vicino a un albero, che il piombo ferì con lui.

Poi gli aguzzini fuggirono, lasciandolo dov'era: come se dormisse sull'erba, fresca di rugiada...

Il giorno dopo, gli uccisori tornarono, il giovane maestro non c'era più. Mani pietose l'avevano portato al cimitero; ma dove l'erba era ancora rossa di sangue, c'era un manto di fiori.

Quei fiori li avevano portati i bambini.


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IN RICORDO DI NEDA


Un'immagine del video con la ragazza ferita a morte
Un'immagine del video con la ragazza ferita a morte
TEHERAN
- Il video, sconvolgente, ha fatto il giro del mondo: si vede una ragazza a terra, colpita a morte in una strada di Teheran. I presenti provano a farle un massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca, ma lei continua a perdere molto sangue. La scena è stata filmata e il video pubblicato su YouTube.

SIMBOLO - Una delle poche testimonianze dirette di quanto accade in Iran, dopo che ai giornalisti stranieri è stato impedito di seguire le manifestazioni. Lei si chiamava Neda ed è già un simbolo dell'opposizione al regime: il suo nome compare in diversi siti internet e social network. «Ricordiamo Neda! Uccisa in Iran!», «Neda è morta con gli occhi aperti, facendo vergognare noi che viviamo con gli occhi chiusi», «Neda non ti dimenticheremo, non sarai morta invano»: sono alcuni dei messaggi comparsi su Twitter. Secondo un post pubblicato sul sito di opposizione Loftan.org, la strada dove la ragazza sarebbe stata uccisa, via Amirabad, è stata ribattezzata dai contestatori «via Neda». Il video che la mostra ferita alla testa e priva di sensi è visibile su YouTube digitando le parole «Neda iranian girl».


NON HO PAROLE...Neda è già il simbolo della RESISTENZA


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SAN GIOVANNI BATTISTA


GRAZIE NELLA!!!




Falò in piazza Castello- Torino


Lorenzo Ghiberti - San Giovanni Battista (Firenze, Orsanmichele)



San Giovanni Battista - Torino (TO) Piemonte

Festa di San Giovanni 2009
Torino, 19-25 Giugno 2009

Dal 18 al 24 giugno la Città organizza un fitto programma di festeggiamenti per San Giovanni, patrono di Torino legati al folclore, allo sport, alla musica e alla scoperta di antiche tradizioni.

La manifestazione non si esaurisce nei due giorni tradizionali del 23 e 24 giugno ma, da alcuni anni, copre un arco di tempo più vasto, con l'intento di offrire ai torinesi non solo momenti legati al corteo storico e al tradizionale spettacolo pirotecnico e al tradizionale falò, ma anche occasioni per scoprire o riscoprire la città.

A San Giovanni è dedicata la chiesa cattedrale, famosa in tutta la cristianità perchè conserva la reliquia della Sacra Sindone.

Per concludere il post, condivido con voi il video che la mia amata Diana ha realizzato per me



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IMPIEGATO E DIRIGENTE


Un tipo sta guidando la macchina, quando a un certo punto capisce di essersi perso.

Avvista un uomo che passa per la strada, accosta al marciapiede e gli grida:
"Mi scusi, mi potrebbe aiutare? Ho promesso a un amico di incontrarlo alle due, sono in ritardo di mezz'ora e non so dove mi trovo..."
"Certo che posso aiutarla. Lei si trova in un'automobile, tra 40 e 42 gradi latitudine Nord e tra 58 e 60 gradi longitudine Ovest, sono le 14 e 23 minuti, oggi è venerdì e ci sono 21,5 gradi centigradi..."
"Lei è un impiegato?" chiede quello dentro l'automobile.
"Certamente. Come fa a saperlo?"
"Perché tutto ciò che mi ha detto è 'tecnicamente' corretto, ma praticamente inutile. Infatti non so che fare con l'informazione che mi ha dato e mi ritrovo ancora qui perso per strada!"
"Lei allora deve essere un dirigente, vero?" risponde stizzito l'impiegato.
"Infatti, lo sono. Ma... da che cosa lo ha capito?"
"Abbastanza facile: lei non sa né dove si trova, né come ci è arrivato, né tanto meno dove andare, ha fatto una promessa che non sa assolutamente come mantenere ed ora spera che un altro le risolva il problema; di fatto, è esattamente nella merda in cui si trovava prima che ci si incontrasse... ma adesso, per qualche strano motivo, risulta che la colpa è mia..."

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Chi troppo vuole, nulla stringe

immagine La gallina dalle uova d'oro

La favola che segue ( versione di La Fontaine) è una lezione di vita.

Un tale, per troppa avidità, perse in un colpo solo uova e gallina.

Conclusione: chi troppo vuole, nulla stringe


La gallina dalle uova d'oro

Aveva un certo tale una Gallina,
che faceva ogni giorno un ovo d'oro.
Credendo che la bestia peregrina
chiudesse in grembo qualche gran tesoro,
l'uccise, e aperto il fianco,
la sua Gallina simile trovò
a tutte l'altre che fan l'ovo bianco,
così il suo danno ei stesso procacciò.

Convien questa lezione
a molta gente senza discrezione.
Non son gli esempi rari
di quei che, per la gola dei denari,
della fortuna al gioco
perdono il molto e il poco.


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SAPETE MANTENERE UN SEGRETO?



"Se confessi un segreto al vento, non te la prendere se poi il vento lo andrà a raccontare agli alberi" afferma Gibran.

Io, se avessi un segreto, non lo confesserei a nessuno. Mi è già capitato di averne e devo dire che lo rimuovo, lo dimentico, benchè io sia aperta, spontanea e, a volte, anche impulsiva.

Pertanto, potete fidarvi.

Per alcuni di noi, mantenere un segreto è normale, per altri, invece, è impossibile.


E voi , come vi comportate?


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AFORISMI



So che a molti di voi, come a me, piace Gibran...e allora rispolveriamo alcuni suoi aforismi
:


1.E' nella rugiada delle piccole cose che il Cuore trova il suo mattino e si rinnova.



2.Se guardi il cielo e fissi una stella, se senti dei brividi sotto la pelle,
non coprirti, non cercare calore, non è freddo ma solo Amore.



3.Non dite: "Ho trovato la felicità",
ma piuttosto, " Ho trovato una felicità".



4.Dai poco quando doni cio' che hai.
Quando doni te stesso, solo allora dai veramente.



5.Se riveli al vento i tuoi segreti,
non devi poi rimproverare al vento, di rivelare agli alberi.



6.Solo chi ha segreti nel cuore
potra' indovinare i segreti del nostro cuore.



7.Cio' che è piu' amaro, nel dolore di oggi,
è il ricordo della gioia di ieri.



8.Per arrivare all'alba
non c'è altra via che la notte.



9.Il segreto del canto risiede tra la vibrazione della voce
di chi canta, e il battito del cuore di chi ascolta.



10.Fa che i tuoi sogni siano di pietra
in modo che nessuno te li possa distruggere.



11.La mente è una spugna; il cuore è acqua che corre.
Non è strano che la maggior parte di noi preferisca assorbire anziché correre?



12.Voi date poca cosa dando cio' che possedete.
E' quando donate voi stessi che donate veramente.



13.La realtà dell'altro non è in cio' che ti rivela, ma in quel che non puo' rivelarti.
Percio', se vuoi capirlo, non ascoltare le parole che dice, ma quelle che non dice.



14.Si deve avere un amico invisibile a cui parlare
nelle ore silenziose della notte e durante le passeggiate nei parchi.



15L'amicizia è sempre una dolce responsabilità,
ma non è mai un'opportunità.


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CHE COPPIE...






Quanta tenerezza e serenità ispirano questi esseri stupendi....

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AIUTARE...


Aiutare gli altri è lo scopo principale delle cosiddette “professioni di aiuto” (medico, infermiere, psicologo, volontario, ecc.), nelle quali il rapporto tra curante e assistito ha implicazioni emotive spesso molto forti. Ma, quando l’operatore si fa troppo coinvolgere dai problemi di chi è stato affidato alle sue cure, può andare in burnout.
Con questa espressione si intende una particolare condizione di logorio psicologico (a volte anche fisico) provocato da una progressiva perdita di idealismo e di energia nel lavoro, accompagnata da una sensazione di impotenza e fallimento. E’ lo stress di chi avverte un forte squilibrio tra richieste e risorse, tra ideale e realtà, tra ciò che gli assistiti richiedono e le reali possibilità di rispondere ai loro bisogni.
E’ questo l’argomento trattato nel volume di Sandrin, camilliano, il quale, oltre a descrivere le premesse e le dinamiche del burnout, suggerisce anche alcune strategie per prevenirlo.
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ASPIRINA ANTI TUMORE?

Sono socio AIRC .

Oggi ho ricevuto dall'associazione quest'interessante articolo e desidero condividerlo subito con voi.


Prevenire il tumore con l'aspirina

Un gruppo internazionale di esperti ha fatto il punto sull’utilizzo di farmaci antinfiammatori molto comuni come l’aspirina per la prevenzione dei tumori.
L’acido acetilsalicilico, meglio noto con il nome commerciale di aspirina, non serve solo a far passare i sintomi dell’influenza, ma può anche rivelarsi utile nella prevenzione di alcuni tipi di tumore come, per esempio, quello del colon-retto. Gli esperti ne sono certi; la prevenzione è una delle armi più efficaci nella lotta contro il cancro e può essere basata, oltre che su uno stile di vita corretto e su periodici esami di controllo, anche sull’uso di particolari farmaci: si parla in questi casi di farmacoprevenzione.

Per quanto riguarda il tumore del colon-retto, per esempio, ci sono molte dimostrazioni scientifiche del fatto che un uso costante dei cosiddetti FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei, di cui l’aspirina è uno dei capostipiti) ha un ruolo importante nella prevenzione della patologia (riduce il rischio anche del 40 per cento secondo alcuni studi).
Di farmaci antinfiammatori nella prevenzione oncologica si è discusso ampiamente nel corso della quinta Conferenza internazionale sulla prevenzione del cancro, svoltasi a Ginevra nel mese di marzo 2009 e in un articolo recentemente pubblicato sulla rivista Lancet Oncology, nel quale è stato fatto il punto della situazione sull’argomento.

Gli autori dell’articolo, tra i quali anche Carlo La Vecchia dell’Istituto Mario Negri e dell’Università di Milano, più volte sostenuto da AIRC nelle sue ricerche, affermano che tra i diversi FANS disponibili sul mercato, solo l’aspirina e una molecola nota come sulindac racchiuderebbero un’azione protettiva contro il cancro, oltre che contro le malattie cardiovascolari (l’aspirina, per esempio, viene già usata per la prevenzione secondaria di infarto e ictus).

I dati più certi riguardano proprio il tumore del colon-retto, ma anche altre forme oncologiche potrebbero trarre beneficio da questa particolare modalità di prevenzione: tra i principali candidati troviamo il tumore del seno, del polmone, della prostata, dello stomaco e dell’esofago.
Nonostante queste notizie incoraggianti, restano ancora molti dubbi sull’uso di aspirina e altri antinfiammatori nella farmacoprevenzione del cancro, soprattutto legati alle incertezze sugli effetti collaterali, sulle dosi ottimali del farmaco, sulla durata del trattamento e sul momento più opportuno per cominciarlo.

Nell’attesa che nuovi studi clinici rispondano a queste domande, gli esperti riuniti a Ginevra si sono limitati a definire “molto probabile” l’effetto antitumorale dell’acido acetilsalicilico e del sulindac e “possibile” quello degli altri farmaci FANS per i quali esistono ancora pochi dati sperimentali.
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SE DEVI CEDERE...





Io cerco di attenermi.


Bevo vino rosso ai pasti, senza ubriacarmi.

Alla morte non penso, ma mi impegno a vivere nel rispetto degli altri.

Non rubo, non inganno e mi inebrio...di voi, una delle mie sorelle dice che sono drogata di voi.
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IL FIGLIO PIU' SAGGIO


IL FIGLIO PIÙ SAGGIO

Molto tempo fa c'era un uomo che aveva tre figli ai quali voleva molto bene. Non era nato ricco, ma con la sua saggezza e il duro lavoro era riuscito a risparmiare un bel po' di soldi e a comperare un fertile podere.
Divenuto vecchio, cominciò a pensare a come dividere tra i suoi figli ciò che possedeva. Un giorno decise di fare una prova per capire quale dei tre figli fosse il più saggio.
Li chiamò al capezzale e diede a ciascuno cinque soldi e chiese loro di comperare qualcosa che riempisse la sua stanza che era vuota e spoglia. Ciascuno dei figli prese il denaro e uscì per esaudire i desideri del padre.
Il figlio più grande pensò che era un lavoro facile. Andò al mercato e comperò la prima cosa che gli capitò sotto gli occhi: un fascio di paglia.
Il secondo figlio pensò per qualche minuto, poi girò per tutte le bancarelle del mercato e alla fine comperò delle bellissime piume.
Il figlio più piccolo rifletté a lungo sul problema e si chiedeva: «Che cosa c'è che costa solo cinque soldi e che può riempire una stanza?». Solo dopo aver pensato per un bel po' di tempo trovò quel che faceva al suo caso e il suo volto gli si illuminò.
Andò in un piccolo negozio e comperò con i suoi cinque soldi una candela e dei fiammiferi. Tornando a casa era felice e si domandava cosa avessero comperato i suoi due fratelli.
Il giorno seguente, i tre figli si presentarono al padre. Ognuno portò il suo regalo. Il più grande sparse la paglia sul pavimento, ma era così poca che fu appena sufficiente per coprire un angolo. Il secondo mostrò le sue piume, ma riempirono appena due angoli. Il padre era molto deluso dei suoi due figli maggiori.
Allora si rivolse al più piccolo: « E tu che cosa hai comprato? ».
Il ragazzo accese la candela con un fiammifero e la luce di quell'unica fiamma si diffuse per la stanza e la riempì.
Tutti sorrisero.
Il vecchio padre fu felice del regalo del figlio più piccolo. Gli diede tutti i suoi averi, perché aveva capito che quel ragazzo era abbastanza intelligente per farne buon uso ed avere cura dei suoi fratelli.
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SCUOLA : esame di MATURITA'


TEMA

Affrontate nel modo più conciso possibile i seguenti tre argomenti:

Religione Sessualità Mistero

Ecco lo svolgimento che si è aggiudicato l'agognato 10:


MIO DIO! SONO INCINTA MA DI CHI?




Questo è l'originale!
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RELAX


Anche se non pratica del lago, una ragazza decide di uscire in barca.
Accende il motore e si spinge ad una piccola distanza: spegne, butta l'ancora, e si mette a leggere un libro.
Arriva un Guardia Pesca in barca. Si avvicina e le dice:
"Buongiorno, signora. Cosa sta facendo?"
"Sto leggendo un libro" risponde lei (pensando "non è ovvio?").
"Lei si trova in una Zona di Pesca Vietata," le dice.
"Mi dispiace, agente, ma non sto pescando. Sto leggendo".
"Sì, ma ha tutta l'attrezzatura. Per quanto ne so potrebbe cominciare in
qualsiasi momento. Devo portarla con me e fare rapporto".
"Se lo fa, agente, dovrò denunciarla per molestia sessuale" dice la donna.
"Ma se non l'ho nemmeno toccata!" dice la Guardia.
"Questo è vero, ma possiede tutta l'attrezzatura. Per quanto ne so potrebbe cominciare in qualsiasi momento."
"Le auguro buona giornata, signora" e la guardia se ne va.


MORALE: Mai discutere con una donna che legge. E' probabile che sappia anche pensare.
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CIELO, IL PUPO STA MALE!


Cielo, il pupo sta male!
Di fronte a un figlio con qualche linea di febbre, col mal di pancia, mal di testa o la dissenteria ci sentiamo tutti impotenti.



Un bambino malato è capace di mandare in crisi anche la mamma più collaudata.




Sempre più spesso molti genitori abusano delle medicine e le offrono ai loro figli per farli guarire prima e rientrare così al più presto a scuola.
Bisogna, invece, lasciare sfogare i sintomi, la malattia deve fare il suo decorso.


Fonte: dalla rete
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COSTRUIRE O PIANTARE


Ogni essere umano, nel corso della propria esistenza,
può adottare due atteggiamenti: costruire o piantare.

I costruttori possono passare anni impegnati nel loro compito,
ma presto o tardi concludono quello che stavano facendo.
Allora si fermano, e restano lì, limitati dalle loro stesse pareti.
Quando la costruzione è finita, la vita perde di significato.

Quelli che piantano soffrono con le tempeste e le stagioni, raramente riposano.
Ma, al contrario di un edificio, il giardino non cessa mai di crescere.
Esso richiede l’attenzione del giardiniere, ma, nello stesso tempo,
gli permette di vivere come in una grande avventura.
Paulo Coelho, da “Brida”
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QUESITO con soluzione!!


I CAMMELLI

Cari lettori, per non rinunciare ai miei quesiti di matematica, questa volta, visto che fa caldo, vi fornisco anche la soluzione.

Un arabo muore e lascia una eredità a suoi tre figli di 17 cammelli; egli definisce e destina nel suo testamento le quote parti: – al primo figlio andrà 1/2 dei 17 cammelli – al secondo figlio andrà 1/3 dei 17 cammelli – e al terzo 1/9 dei 17 cammelli lasciati in eredità.

I nostri ‘fortunati’ ereditieri iniziano a fare i conti per dividere in modo giusto ma incontrano difficoltà perché, se preso alla lettera, il frazionamento dell’ eredità provocherebbe la macellazione di diversi cammelli; per evitare una tal carneficina si renderebbero necessarie procedure di compravendita che porterebbero a spiacevoli discussioni.

In che modo è possibile risolvere il problema ?

Cercando una soluzione equa pensano di chiedere aiuto ad un Cadì (“giudice”, dall’arabo qadi).
Si presentano insieme ai 17 cammelli davanti al Cadì il quale ragiona tra sé sulla questione e si allontana per tornare da lì a poco con un cammello preso da un suo amico allevatore.
A questo punto il Cadì aggiunge il cammello al gruppo dei 17 che diventano 18 e inizia a dividere l’eredità secondo la volontà del deceduto possidente:


  • Al 1° va la metà 18 * 1/2 = 9 cammelli

  • Al 2° va un terzo 18 * 1/3 = 6 cammelli

  • Al 3° va un nono 18 * 1/9 = 2 cammelli


A questo punto si rifà la conta dei cammelli divisi: 9+6+2= 17

Rimane fuori il 18° cammello che Il Cadì si premura di restituire al suo amico allevatore. A questo punto i figli si ritrovano tutti quanti soddisfatti, perché sono riusciti ad ottenere più di quanto spettava loro.

Walking


Teacher

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ESTATE O INVERNO?

Ci sono persone che amano l'estate, altre l'inverno.
C'è chi non vede l'ora sia estate e d'estate non vede l'ora che sia inverno.
C'è chi d'estate afferma che gli piace l'inverno e d'inverno che preferisce l'estate.
Quest'anno abbiamo avuto un inverno copioso di neve e sebbene io avvertissi il freddo(sono già freddolosa di natura), confidavo che preferivo il freddo rigido piuttosto cheil caldo afoso e torrido. D'inverno mi copro, mi avvolgo nel piumone, d'estate mi spoglio e poi?
In più il caldo mi butta giù e mi rende fiacca...

Voi preferite l'estate afosa o l'inverno rigido?


Sweaty



Snowball Fight
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ALBERTO SORDI

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A TUTTI VOI

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CATTIVI PAPA'?


E' sempre vero che i papà sono più impreparati delle mamme ad accogliere un figlio?
Leggete quest'articolo ricavato dalla rete e dite la vostra.

La nascita di un figlio dovrebbe rappresentare uno dei momenti più belli della vita di un uomo. Ma la depressione post-natale colpisce anche i maschi. Tristezza, distacco, imbarazzo, noia, infelicità: uno scrittore racconta i momenti neri della paternità
Sarà che alle donne fare le mamme viene istintivo. Forse sono programmate per farlo, forse è perché se lo crescono dentro per nove mesi quel piccolo essere urlante. Sarà che per secoli, e ancora oggi nella stragrande maggioranza dei casi, la genitorialità è declinata per lo più al femminile, specialmente nei primi anni di vita (leggasi: finché non escono di casa). Poi corrono in aiuto nonne, cognate, amiche, sorelle che ti spiegano e consigliano: fai così, fai cosà. E poi ci sono interi scaffali di librerie colmi di volumi dedicati alle novelle e future madri, riviste, dvd, forum. Ma ai padri chi glielo insegna come si fa il padre?

Ti basti questo, uomo: ti dicono che cambierà tutto, che ci sono cose che non farai mai più, che la vita non sarà mai più la stessa. Che perderai il sonno, tra pianti, pannolini e coliche. Ma che sarà uno dei momenti più felici della tua esistenza. Ma non sempre è così. Come per le madri il momento della nascita si adombra, fino a diventare depressione post-parto, così può succedere agli uomini. Demoralizzati, annoiati, esclusi: la depressione post-natale si presenta così.


I Dunno


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