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FESTA DEL LAVORO ?



Amara constatazione !
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MAGGIO

Mese dedicato alla Madonna
1° maggio


1° maggio


7-8 maggio


8 maggio


12 maggio:
si celebra la Giornata Mondiale della sindrome da stanchezza cronica


Poesia
Maggio
Ma mi dite che cos'ha
questa sera la piccola città?
Ma mi dite perché mai
questa saggia bottegaia
sempre grave e intesa al sodo,
fa la matta a questo modo?
Si direbbe che il profumo
della glicine e del tiglio
le abbia messo lo scompiglio
nel cervello.
Certamente io mai non vidi
il mio truce salumaio
stare m ozio
come adesso,
su la soglia del negozio
e sorridere a se stesso
così gaio.
Certamente il calzolaio
non cantò mai come canta
questa sera,
delicato appassionato,
« e mia sposa sarà la mia bandiera... »
«Avvocato, buona sera!
Avvocato, come va? .-.»
L'avvocato non fa caso
non mi vede, né mi sente,
e mi passa sotto il naso
fischiettando allegramente,
e rotando a mulinello
la sua mazza.
Nella piazza
è un tumulto di bambini
piccinini:
un concerto stonatello
di grilletti canterini
cui fa il basso la campana
del castello...
Ma mi dite, ma mi dite, che cos'ha
stasera questa pazza di città?
Diego Valeri

Proverbi
Maggio piovoso,
anno ubertoso.

Se piove per San Giacomo e Filippo
il povero non ha bisogno del ricco.

Se piove i primi di maggio,
noci e fichi faranno buon viaggio.

Il giorno di S. Cataldo
sparisce il freddo e arriva il caldo.

Fango di maggio,
spighe d'agosto.

Maggio fresco e bagnato
giova alla vigna e al prato.

Maggio asciutto e soleggiato,
molto grano a buon mercato.

Nel mese di maggio
compra legna e formaggio.

A maggio
vai adagio.

Nel mese di maggio
si scopre finalmente se l'asina è gravida.
Maggio asciutto e soleggiato,
molto grano a buon mercato.

A san Bernardino
la fioritura del lino.
Per Santa Rita
ogni rosa è fiorita.
Concludo il post con una bellissima e romantica canzone:
Era de Maggio di Salvatore Di Giacomo




Traduzione

Era maggio e ti cadevano in grembo
a grappoli le ciliege rosse,
fresca era l'aria e tutto il giardino
odorava di rose a cento passi.

Era maggio; io, no, non me ne dimentico,
una canzone cantavamo a due voci;
più tempo passa e più me ne ricordo
fresca era l'aria e la canzone dolce.

E diceva: «Cuore, cuore!
cuore mio, lontano vai;
tu mi lasci e io conto le ore,
chi sa quando tornerai!»

Rispondevo io: «Tornerò
quando tornano le rose,
se questo fiore torna a maggio,
anch'io a maggio sarò qua».

E son tornato, e ora, come una volta,
cantiamo insieme il motivo antico
passa il tempo e il mondo gira,
ma l'amore vero, no, non cambia vicolo.

Di te, bellezza mia, m'innamorai,
se ti ricordi, davanti alla fontana:
l'acqua là dentro non si secca mai,
e ferita d'amore non guarisce.

Non guarisce: che se fosse guarita
gioia mia, in mezzo a quest'aria imbalsamata
io non starei a guardarti!

E ti dico: «Cuore, cuore!
cuore mio, io sono tornato,
torna maggio e torna l'amore
fai di me quello che vuoi!»

Felice maggio a tutti voi.


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GIOCA CON MAUKIE

Clicca sulla foto e poi muovi il mouse.

Buon divertimento!


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VIGNETTE DIVERTENTI



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IL BOSCAIOLO E I PREGIUDIZI


Un boscaiolo non trovava più la sua ascia preferita. Aveva girato tutta la casa, rovistato un po' dappertutto. Niente da fare. L'ascia era sparita. Cominciò a pensare che qualcuno gliel'avesse rubata.
In preda a questo pensiero si affacciò alla finestra. Proprio in quel momento passava il figlio del suo vicino di casa.
"Ha proprio l'andatura di un ladro di asce!", pensò il boscaiolo. "E ha anche gli occhi da ladro di asce... e perfino i capelli da ladro di asce!"

Qualche giorno dopo, il boscaiolo trovò la sua ascia preferita sotto il divano, dove lui l'aveva buttata una sera tornando dal lavoro.
Felice per il ritrovamento, si affacciò alla finestra. Proprio il quel momento passava il figlio del suo vicino di casa.
"Non ha proprio l'andatura da ladro di asce!", pensò il boscaiolo. "Anzi, ha gli occhi da bravo ragazzo... e anche i capelli!"

Etichette di ogni tipo, viviamo di etichette. Attaccate sui pantaloni, sulle camicie, sulle scarpe e anche sulla fronte.
Affibbiamo etichette. Guardiamo il mondo come fosse un teatrino e a ciascuno diamo una parte da recitare: quello è il bello, quella la scema, quello il cattivo, quell'altro il traditore... E a decidere se uno deve fare il carnefice o la vittima, il più delle volte è il colore della cravatta.

Bruno Ferrero

Ha detto Gesù: "Non condannate e Dio non vi condannerà. Infatti Dio vi giudicherà con lo stesso criterio che usate voi per giudicare gli altri, vi misurerà con lo stesso metro che usate voi con loro. Perché stai a guardare la pagliuzza che è nell'occhio di un tuo fratello, e non ti preoccupi della trave che è nel tuo occhio?"(Matteo 7, 1 3).

Su questo blog si è già parlato di pregiudizi... qui e qui

Si giudicano con troppa facilità persone che non si conoscono, ma si sa che spesso l'apparenza inganna...

Non giudicare nessuno se prima non hai camminato almeno un'ora nei suoi sandali.

Questo raccontino ribadisce il concetto e ce lo ricorda.
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E' da un po' che non vi facevo ridere, rimedio subito.


Un dipendenete di una grossa azienda va dal suo capo e gli dice: "Mia moglie ritiene giusto che lei mi conceda un aumento".
E il capo: "Bene. Chiederò a mia moglie che cosa ne pensa".


Un tale sta morendo per uno strano caso di avvelenamento, e dice al socio in affari, che sta in piedi vicino al suo letto: " Non posso morire senza dirti che socio corrotto sono stato. Mi sono appropriato di più di un milione di euro della società e ne ho avuto un altro milione vendendo segreti ai nostri avversari.
Ho persino licenziato la segretaria, perché sapevo che era innamorata di te".
Dopo un attimo di esitazione il socio risponde: " Non preoccuparti. Sono io che ti ho avvelenato."


Un commerciante è molto preoccupato perché gli affari vanno molto male, e racconta i suoi problemi ad un amico:
"Sai, ormai le cose vanno proprio male. Soldi non ne entrano più. Questa settimana poi... Hai presente il mio negozio di elettrodomestici? Ebbene, lunedì è entrato un solo cliente, martedì addirittura nessuno, mercoledì è stato ancora peggio...".
"E come poteva andare peggio?" ribatte l'amico
e il commerciante "Mercoledì è tornato il cliente del lunedì e mi ha riportato il televisore che aveva comprato!".


Al circo muore l'orso acrobatico. Un ragioniere che cerca disperatamente lavoro si presenta e gli offrono come posto quello dell'orso, naturalmente deve travestirsi e fingere di esserlo.
Durante lo spettacolo viene il suo turno e appena sale sul trapezio vede sotto di lui una gabbia con dieci leoni, si spaventa e non vuole più scendere.
A quel punto sente una voce provenire dalla gabbia che gli urla: "Stia tranquillo ragioniere, qui siamo tutti geometri !"


Il presidente di una grande compagnia chiama un suo impiegato nel suo ufficio: "Dunque, sei mesi fa sei stato assunto come fattorino, dopo quindici giorni ti abbiamo promosso impiegato, dopo due mesi eri direttore alle vendite, il mese scorso sei diventato vice presidente.
Ora è giunto il momento che io mi ritiri e avrei pensato di nominarti presidente della società... cosa ne dici?". "Accetto!". "Solo accetto? ... non hai altro da aggiungere?".
"Sì... grazie papà!"
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LA SINDROME DA STANCHEZZA CRONICA


Si celebra il 12 maggio la Giornata mondiale della sindrome da stanchezza cronica, patologia in grado di alterare seriamente gli equilibri sociali delle persone che ne sono affette.

Sembra una burla, ma in realtà è una vera e propria patologia, classificata dall’Organizzazione mondiale della Sanità tra le malattie del sistema nervoso. Con sintomi in grado di compromettere lo svolgersi delle normali attività sociali e lavorative.

logo oms

Sintomi, variabili da soggetto a soggetto, come disturbi alla concentrazione, alla memoria, laringiti o dolori alle ghiandole linfonodali cervicali e ascellari, cefalee e dolori muscolari di vario genere, disturbi alla vista, depressione e aumento di peso. Consiste in una forma prolungata, grave e persistente di stanchezza a cui il riposo non è in grado di dare sollievo. La patologia è stata riconosciuta in tutto il mondo e pare che non esista un solo farmaco in grado di curarla definitivamente. E’ possibile, tuttavia, curare i sintomi.

Sovente i pazienti affetti dalla sindrome traggono beneficio da farmaci di vario genere, come gli antivirali, i corticosteroidei, gli immunomodulatori, gli integratori e altri ancora, uniti ad un corretto stile di vita, che implica una dieta sana ed equilibrata ed una corretto alternarsi del ciclo veglia-sonno.

Al contempo, le cause della malattia sono tuttora oggetto di studio. Fattori ambientali, genetici, infezioni virali, stress psicofisici, intossicazioni chimiche concorrono a diverso titolo alla malattia.

http://www.ilsussidiario.net/News/Scienze
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Il 25 aprile coincide con il Lunedì dell' Angelo

In questo giorno si ricorda l’incontro dell’angelo con le donne giunte al sepolcro:

"Chi cercate, donne, quaggiù,
chi cercate, donne, quaggiù?
Quello che era morto non è qui:
è risorto, sì! come aveva detto anche a voi,
voi gridate a tutti che
è risorto Lui,
a tutti che
è risorto Lui!"

E' una strofa della canzone di Gen rosso : Che gioia ci hai dato.

Potete ascoltare la canzone intera sul mio blog video.



25 Aprile, anniversario della Liberazione dal fascismo.

Ricordiamoci che uomini e donne di tutte le età combatterono e morirono per garantirci i diritti democratici dei quali oggi godiamo.

Ma oggi che significato ha la ricorrenza del 25 aprile?

Mi sono piaciuti gli interrogativi del mio amico Fabio che ha riportato sul suo blog :

“Perché molti agiscono con ingiustizia, ma non vogliono
che la giustizia giudichi le loro azioni?

Perché tanti vivono arricchendosi sulle spalle dei Paesi poveri,
ma poi si rifiutano di accogliere coloro che fuggono dalla miseria
e vengono da noi chiedendo di condividere un benessere costruito
proprio sulla loro povertà?

Perché ci sono uomini che fanno la guerra, ma non vogliono si definiscano
come “guerra” le loro decisioni, le scelte e le azioni violente?”

Come uscire da questa situazione?
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CRISTO E' RISORTO !



Il mio augurio per voi:

E' Pasqua!

Se non ti senti di scalare il Sinai od altri Olimpi,
cerca di salire su un'umile scala di tre gradini
e sosta, se vuoi, dove il tuo cuore trova Pace.

Nel primo gradino c'è scritto: "Non fare del male."

Nel secondo: "Fa' del bene."

Nell'ultimo: "Ama."

Anonimo


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CROCIFISSI COME TE


Leggete fino in fondo ... per riflettere e meditare in questo Venerdì Santo.

Riflessione di don Primo Mazzolari davanti al grande crocifisso posto sull’altare

Sono anch’io un crocifisso

Questa sera il tabernacolo è vuoto, la croce è nuda, chiuso il sepolcro, gli altari desolati, ma la Messa continua sugli ignoti calvari di una terra ove ogni picco, ogni greco, ogni preda è un tabernacolo, un altare, una croce.
Il mio prete ha tolto anche i grossi candelieri di ferro battuto: sull'altare non c'è che il grande crocifisso e la sua ombra fatta anche più grande.
Questa nudità m'agghiaccia.
Ho l'impressione di trovarmi per la prima volta in faccia alla morte, all'ingiustizia, al dolore, alla guerra... Come siano arrivate queste nostre tristezze fin sull'altare, non so: come si siano legate a quel tronco, fatte una sola cosa col crocifisso, non so...
So che ci sono anch'io lassù, sul legno, inchiodato sul legno...
inchiodato con la fame di tutti gli uomini,
con l'esilio di tutti,
con la desolazione di tutti,
con l'odio che fa la guerra,
con la menzogna che fa l'ingiustizia.
Son venuto per vedere e mi trovo inchiodato. Sono anch'io un crocifisso!
Quanti siamo qui o anche gli altri..., tutti dei crocifissi.

Ogni tentativo di fuga mi è impossibile questa sera. Cristo mi fa uomo con lui, come lui, uomo di dolore, uomo di offerta.
Le mie ragioni non tengono: i miei alibi son falsi; ci sono arrivato per tutte le strade, con tutti i disperati, i percossi, gli affamati, con tutti i felici, gli oppressori, i sazi...
Il crocifisso è mio: io sono nel crocifisso.

Chi mi ha condotto in chiesa questa sera? Chi m'ha gettato contro codesto crocifisso enorme proprio in questo Venerdì santo?Tutti e nessuno.
Bisognava pure che quel «resto» senza nome, che nessuno vuole, che nessuno capisce, lo mostrassi a qualcuno: bisognava trovargli un nome (c'è troppa orfanezza nel mio cuore!), un rifugio.
E adesso che ne so il nome, che ne vedo il volto, cos'ho guadagnato?
Quando troverò uno che ha fame... non gli potrò più dire (era così spiccio e comodo!): «Non so chi tu sia», perché ti ho visto.
Davanti allo sguardo mortificato del mio operaio, al quale nego l'aumento del salario, adesso che tutto cresce, non potrò più voltargli le spalle dignitoso e sdegnato, perché io non ti posso più licenziare, o Cristo. Se vedrò piangere, non potrò più scantonare, perché sei tu che piangi.
Quando leggerò dei morti che la guerra ammucchia, non potrò pensare che i miei dividendi crescono per la sola ragione che gli altri muoiono, perché tu mi obbligheresti a guardarmi le mani. E chi può guardare delle mani, le proprie mani che grondano sangue? Questo ho guadagnato stasera.
Il «resto» che da anni e anni, con sforzi disumani ero riuscito a serrare in un angolo morto della mia anima, ha rotto gli argini, m'inonda e mi sommerge. Per la prima volta, a faccia aperta, ho fissato in volto il mio male.

Crocifissi come te

Ma tu, dall'alto della tua croce, invochi perdono: noi, dalla nostra croce, odiamo;
tu doni il Paradiso a un ladrone, noi togliamo il pane anche all'orfano.
Tu sulla croce, sei nudo, sei l'uomo. Noi siamo obbligati a portare la maschera dell'uomo forte, dell'uomo grande, dell'uomo implacabile... fin sulla croce.
Signore, toglimi questa maschera, fammi vedere come sono, come siamo per avere almeno pietà gli uni degli altri.
Tu ci hai comandato di amarci gli uni gli altri come tu ci ami.
Ho paura che quel giorno sia ancora molto lontano, troppo lontano.
Almeno potessimo arrivare ad aver pietà gli uni degli altri!
A vivere e a morire da uomini, da poveri uomini come siamo, in pace con noi stessi!
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ROMA , CITTA' ETERNA !


Il 21 aprile un tempo si festeggiava e si raccontava ai bambini la leggenda di Romolo e Remo...

La tradizione vuole Roma fondata da Romolo il 21 aprile del 753 a.C.: una data più leggendaria che storica perché risulta accertato che, prima che Romolo tracciasse il famoso solco entro cui far nascere la città di Roma, alle pendici del Campidoglio già esistesse un agglomerato associativo che copriva tutta l’area sacra di Sant’Omobono, nei pressi del Foro Boario, che risaliva al XIII° secolo prima di Cristo.

La nascita dell’Urbe, quindi, risalirebbe a ben oltre l’anno 753 a.C. ma la leggenda, ricca di fascino, non offusca la seduzione di Roma, città eterna, anzi la arricchisce di magia.

Romolo voleva fondare la città sul Palatino mentre Remo avrebbe voluto l’Aventino. Il fato scelse Romolo tramite un volo d’avvoltoi doppio di quello avvistato da Remo che non si rassegnò alla sconfitta e si pose, ostilmente, nei confronti del fratello, e questo lo uccise.

Che Roma sia nata nel 753 a.C. o prima, poco importa, perché la celebrazione del 21 aprile, nell’antichità, era una grande festa chiamata "Palilia" in onore della Dea Pale, un’antica divinità romana della pastorizia, considerata di solito femminile, talvolta maschile, connessa con la sacralità del Colle Palatino.
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La mamma : risparmiate la vita a chi ha ucciso Vittorio.


L'appello alle autorità di Hamas della madre dell'attivista ucciso a Gaza

"So che a Gaza vige la pena di morte. I presunti esecutori dell'omicidio di Vittorio, se ritenuti colpevoli, verranno quasi sicuramente uccisi. Io sono contro la pena di morte, e anche Vittorio lo era. Considerava la vita come il valore supremo. Per questo, chi dovrà giudicare i suoi assassini sappia che Vittorio non avrebbe mai voluto che fossero condannati a morte". Questo chiede Egidia Beretta, madre dell'attivista italiano ucciso da estremisti islamici a Gaza, alle autorità di Hamas. "Che giustizia sia fatta, che i colpevoli paghino, ma nel rispetto della dignità della vita umana. Se la morte di Vittorio non porterà che frutti di pace e di speranza, quest'altra morte non genererebbe che odio e violenza. Se me ne compiacessi, come potrei, come potremmo continuare a ripetere il grido, l'appello, la supplica di Vittorio: Restiamo umani?". Le autorità di Hamas hanno arrestato il 16 aprile i due presunti esecutori dell'omicidio di Arrigoni. Altre quattro persone, delle quali sono state diffuse ieri le foto, sono ricercate. La legge islamica, la sharia, prevede la pena di morte per omicidio, stupro, apostasia, rapina a mano armata e traffico di stupefacenti.

Luca Galassi

http://it.peacereporter.net/articolo/28062
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LA CADUCITA' DELLA VITA




Ed è subito sera

Ognuno sta solo sul cuor della terra

trafitto da un raggio di sole:

ed è subito sera

Salvatore Quasimodo



Soldati

Si sta come

d'autunno

sugli alberi

le foglie.

Giuseppe Ungaretti


RIFLESSIONI


La vita è breve ed effimera...
La morte arriva all'improvviso, quando meno ce l' aspettiamo.
Di fronte alla morte siamo tutti uguali: ricchi, poveri, potenti, umili.

E allora?

Operiamo il bene!
Ciò che contano nella vita sono i giusti valori: amore, bontà perdono, fratellanza.
Viviamo amando gli altri, senza sentirci al centro della terra o i padroni del mondo.

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PIETRO FERRERO NON C'E' PIU' . . .


Pietro Ferrero, amministratore delegato dell'omonimo gruppo di Alba (Cuneo), è morto in un incidente in Sud Africa.

Con cordoglio mi stringo alla famiglia.
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OSPITI TRA GLI ESCREMENTI


Blitz in una casa di riposo

Anziani non auto-sufficienti abbandonati a se stessi, in mezzo agli escrementi e alla sporcizia. È la scena di fronte alla quale si sarebbero trovati i poliziotti che, la scorsa notte, hanno eseguito un sopralluogo nella casa di riposo La Zagara di Via San Bartolomeo degli Armeni di Genova. Una struttura convenzionata con la Asl.

A dare l’allarme sarebbe stata una donna che ha dichiarato al 113 di essere una dipendente della struttura e di essere preoccupata per le gravi condizioni in cui versavano i degenti, una settantina. Sul posto sono intervenuti gli agenti delle volanti, che hanno compilato un rapporto. Rapporto che è poi finito sui tavoli della Asl. Gli ispettori dell’azienda sanitaria, ieri pomeriggio, hanno eseguito, insieme alla polizia, un altro sopralluogo per approfondire gli accertamenti. I responsabili del centro assistenziale potrebbero essere sanzionati.

Il responsabile legale della casa di riposo, David Bernardi, assicura che nella struttura non esiste alcun problema igienico sanitario e che le criticità individuate dalla polizia si sarebbero verificate nell’intervallo tra un giro di controllo e un altro. L’assistenza, infatti, secondo la direzione del centro, sarebbe continua. Anche di notte.

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/04/17
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LA SETTIMANA SANTA IN SINTESI



Con la Domenica delle Palme inizia la Passione di Cristo, che ripercorre tutto il suo calvario fino alla Crocifissione.



Il Lunedì, Martedì e Mercoledì santo la Chiesa contempla l'arresto e la flagellazone di Gesù;
in particolare il tradimento di Giuda per trenta denari.


Il Giovedì santo si ricordano l'Ultima Cena con l'istituzione dell'Eucaristia e la lavanda dei piedi di Gesù ai discepoli.


Il Venerdì Santo è il giorno della morte di Gesù sulla Croce. La chiesa celebra verso le tre del pomeriggio la solenne celebrazione della Passione.
La chiesa cattolica pratica il digiuno ecclesiastico e si astiene dalle carni come forma di partecipazione alla passione e morte del suo Signore.E' un giorno di silenzio, di dolore, di tristezza, ma anche di speranza.


Il Sabato Santo è giorno senza liturgia: non si celebra l'Eucaristia, e la comunione ai malati si porta solamente ai malati in punto di morte.

Nella notte si celebra la solenne Veglia pasquale, che, nella chiesa cattolica, è la celebrazione più importante di tutto l'anno liturgico.
Si celebra la Resurrezione di Cristo, accendendo il cero pasquale.


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DOMENICA DELLE PALME 2011




È il giorno della pace
...ma non per tutti


Suonano le campane a festa
i bimbi corrono sul Sagrato
ondeggiando i ramoscelli d'ulivo
verso il cielo, in segno di pace.


Le colombe bianche si alzano
in volo rincorrendo l'aria festosa
che si dirige verso i luoghi di guerra.

Salvatore Ambrosino

Come preghiera leggiamo insieme il vangelo della commemorazione dell'entrata di Gesù a Gerusalemme.
Vangelo di Luca 19,29-44

Quando fu vicino ai villaggi di Bètfage e di Betània, presso il monte degli Ulivi, Gesù mandò
avanti due discepoli. Disse loro:
«Andate nel villaggio che sta qui di fronte. Appena entrati,troverete un piccolo asino sul quale nessuno è mai salito. Lo troverete legato: voi slegatelo e portatelo qui. Se qualcuno vi domanda: “Perché slegate quell’asinello?” voi rispondete:
Perché il Signore ne ha bisogno».
I due discepoli andarono e trovarono tutto come aveva detto Gesù.
Mentre slegavano il puledro,i proprietari chiesero ai due discepoli:
«Perché lo prendete?
Essi risposero:
«Perché il Signore ne ha bisogno».
Allora portarono il puledro da Gesù. Poi lo coprirono con i loro mantelli e vi fecero salire Gesù.
Man mano che Gesù avanzava, stendevano i mantelli sulla strada davanti a lui. Gesù scendeva dal monte degli Ulivi ed era ormai vicino alla città. Tutti i suoi discepoli, pieni di gioia e a gran voce, si misero a lodare Dio per tutti i miracoli che avevano visto. Gridavano:«Benedetto colui che viene nel nome del Signore: egli è il re!
In cielo sia la pace, e gloria nell’alto dei cieli!».
Alcuni farisei che si trovavano tra la folla dissero a Gesù: «Maestro, fa’ tacere i tuoi discepoli!».
Ma Gesù rispose: «Vi assicuro che se tacciono loro si metteranno a gridare le pietre».

Buona Domenica di pace e serenità a tutti !
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CIAO VITTORIO


Un pensiero e una preghiera per il pacifista Vittorio Arrigoni.

La mamma ci racconta :

"SONO MOLTO ORGOGLIOSA DI LUI". "Io e Vittorio eravamo molto uniti come idee, obiettivi e ideali, sono molto orgogliosa di lui, è sempre stato così". Sono le parole commosse della mamma di Vittorio Arrigoni, Egidia Beretta che, con un triste sorriso, ha voluto ricordare il figlio per il suo impegno a favore degli altri. Alla domanda su che cosa si sentirebbe di dire a tutte le persone che come Vittorio dedicano la loro vita agli altri e alla pace, ha risposto: "Direi loro di non perdere mai il coraggio e di avere come obiettivo non la propria realizzazione personale ma lavorare per gli altri, soprattutto per i più sfortunati come faceva Vittorio". "Lui non ha mai frequentato i potenti, i palazzi di Hamas - ha detto ancora la madre - ma viveva a contatto con la gente in un due localini di un condominio che guardava sul porto".

"RESTIAMO UMANI ANCHE NEI MOMENTI PIU' DIFFICILI". "Ripeteva sempre: restiamo umani anche nei momenti più difficili - ha ricordato ancora Egidia Beretta - e io alle volte gli chiedevo: come si fa a restare umani in certi momenti? E lui rispondeva: "perché nonostante tutto l'umanità deve esserci sempre dentro di noi e dobbiamo portarla agli altri". "È sempre stato così, da quando ha finito la maturità ha cominciato ad andare in paesi diversi - ha ricordato ancora la madre -. In Israele e Palestina è arrivato nel 2002 quasi casualmente, mi diceva: "Sono entrata dal Damasco Gate, sono arrivato a Gerusalemme Est e sono rimasto quasi folgorato". "In quel momento ha capito - ha concluso la madre - che il suo lavoro si sarebbe concentrato nella Palestina".
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UNA SORPRESA SORPRENDENTE

Stamattina inaspettatamente, sul mio blog, ho letto il seguente commento di
Angel Sánchez Toledano:

" Si compie il secondo anniversario di Sette in famiglia. Non potevo immaginare che questo blog il giorno che aprì le porte, potesse ricevere tante visite e poter godere dell' amicizia offerta. La tua presenza ha contribuito a costruire questo blog e ti ringrazio. Volevo ossequiarti, includendo il tuo blog in un video che ho fatto per celebrare questo anniversario. Spero poter seguire molti anni di piú godendo di questa bella amicizia dei bloggers.

Penso che dobbiamo farci come bambini, per potere portare il messaggio di Gesù, Come Lui ci ha chiesto, per questo ho scelto delle immagini che rappresentano tutti i bambini del mondo. A ciascuna ho inserito il nome del vostro blog. Realizzare questo lavoro mi ha permesso di pensarvi uno ad uno.

Ogni fotografia è contrassegnato dal titolo del blog; i nomi sono in ordine alfabetico.


http://angelsanchezt.blogspot.com/2011/04/segundo-aniversario.html

Spero che ti piaccia.

Un forte abbraccio"

Dopo una prima lettura, leggo per la seconda volta...
e corro da Angelo.

Sorpresa, emozionata e commossa mi gusto il video, dove il mio blog è rappresentato da un'incantevole creatura..




Angelo, ti ringrazio anche qui, per aver pensato a me.

Ti sono infinitamente grata.

Un abbraccio a te e a tutti i bimbi del mondo.
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FRUTTI NATURALI E ORGANI VITALI



Dio ci ha lasciato delle indicazioni su quali alimenti le varie parti del corpo devono contare.

Frutta e verdura... sono alimenti indispensabili al nostro organismo,sono più salutari quando si consumano crudi.

Riflettiamo su quanto segue...


Una sezione di carota somiglia all'occhio umano, la pupilla, l'iride. Le linee radiali assomigliano all'organo oculare. E infine, la scienza dimostra attualmente che la carota ottimizza il flusso di sangue verso gli occhi, migliorando la vista.


Il pomodoro è rosso ed è fatto di quattro camere.
Il cuore ha quattro camere ed è di colore rosso.
Tutte le ricerche scientifiche dimostrano che i pomodori sono pieni di licopina e sono veramente alimenti puri, nutrienti per il cuore ed il sangue.


L'uva è sospesa in grappoli, ha forma di cuore e ogni acino assomiglia a un globulo.
Le ricerche di oggi dimostrano che l'uva è un alimento nutritivo e rivitalizza cuore e sangue.


Una noce assomiglia a un cervello, con un emisfero destro e uno sinistro, il cervello superiore ed il cervello inferiore.
Anche le rughe o le pieghe sulla noce assomigliano a neo-cortecce.
Sappiamo che la noce aiuta a sviluppare oltre tre dozzine di neuroni-trasmettitori per la funzione cerebrale.

Il fagiolo ha la forma del rene. Cura e salvaguarda, infatti,la funzione renale.
Guarisce davvero e aiuta al mantenimento della funzione renale.
E assomiglia, con precisione, al rene.

Il sedano, il rabarbaro e altre verdure con la radice commestibile assomigliano a ossa.
Questi alimenti portano un contributo essenziale alla fortificazione della ossa.
Le ossa sono al 23% di sodio e questi alimenti sono costituiti al 23% di sodio.
Se non hai sufficiente sodio nel tuo regime alimentare, il corpo lo preleva dalle tue ossa e, per conseguenza, le indebolisce.
Questi alimenti fortificano e ricostituiscono i bisogni ossei del nostro scheletro.

L'avocado, la melanzana e le pere “riguardano” la salute e la funzione dell'utero e la cervice della donna e assomigliano all'organo feminile.
Le ricerche di oggi dimostrano che quando una donna mangia un avocado alla settimana, riequilibra i propri ormoni, evita l'ecesso di peso della nascita, e impedisce il cancro cervicale.
Ci vogliono esattamente nove mesi perchè un avocado arrivi a maturità, dalla fioritura alla maturazione del frutto.
Ci sono oltre 14.000 costituenti fotolitici chimici della nutrizione; ciascuno corrisponde a questi frutti. La scienza moderna ne ha unicamente studiati e nominati circa 141.
I fichi sono pieni di grani e si sospendono a due a due quando crescono. I fichi aumentano la mobilità degli spermatozoi, ne favoriscono il numero e combattono pure la sterilità maschile.

Le patate assomigliano al pancreas e in realtà riequilibrano l'indice glicemico dei diabetici.

Le olive aiutano la salute ed il buon funzionamento delle ovaie.


L'arancia, il pompelmo e gli altri frutti citrici assomigliano alle ghiandole dei seni delle donne.
Stimolano la salute dei seni ed il movimento interno ed esterno delle linfe, nei seni.

Le cipolle assomigliano alle cellule del corpo. Le ricerche di oggi dimostrano che le cipolle aiutano a pulire i rifiuti su tutte le cellule corporali.
Producono anche le lacrime che lavano lo strato epiteliale degli occhi.
Un altro collaboratore, l'aglio, aiuta anche ad eliminare i rifiuti materiali e i radicali liberi, pericolosi per il corpo.
Il bene in noidiGiannaDesign byIole