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E' sempre vero che i papà sono più impreparati delle mamme ad accogliere un figlio?
Leggete quest'articolo ricavato dalla rete e dite la vostra.
La nascita di un figlio dovrebbe rappresentare uno dei momenti più belli della vita di un uomo. Ma la depressione post-natale colpisce anche i maschi. Tristezza, distacco, imbarazzo, noia, infelicità: uno scrittore racconta i momenti neri della paternità
Sarà che alle donne fare le mamme viene istintivo. Forse sono programmate per farlo, forse è perché se lo crescono dentro per nove mesi quel piccolo essere urlante. Sarà che per secoli, e ancora oggi nella stragrande maggioranza dei casi, la genitorialità è declinata per lo più al femminile, specialmente nei primi anni di vita (leggasi: finché non escono di casa). Poi corrono in aiuto nonne, cognate, amiche, sorelle che ti spiegano e consigliano: fai così, fai cosà. E poi ci sono interi scaffali di librerie colmi di volumi dedicati alle novelle e future madri, riviste, dvd, forum. Ma ai padri chi glielo insegna come si fa il padre?
Ti basti questo, uomo: ti dicono che cambierà tutto, che ci sono cose che non farai mai più, che la vita non sarà mai più la stessa. Che perderai il sonno, tra pianti, pannolini e coliche. Ma che sarà uno dei momenti più felici della tua esistenza. Ma non sempre è così. Come per le madri il momento della nascita si adombra, fino a diventare depressione post-parto, così può succedere agli uomini. Demoralizzati, annoiati, esclusi: la depressione post-natale si presenta così.
CATTIVI PAPA'?
E' sempre vero che i papà sono più impreparati delle mamme ad accogliere un figlio?
Leggete quest'articolo ricavato dalla rete e dite la vostra.
La nascita di un figlio dovrebbe rappresentare uno dei momenti più belli della vita di un uomo. Ma la depressione post-natale colpisce anche i maschi. Tristezza, distacco, imbarazzo, noia, infelicità: uno scrittore racconta i momenti neri della paternità
Sarà che alle donne fare le mamme viene istintivo. Forse sono programmate per farlo, forse è perché se lo crescono dentro per nove mesi quel piccolo essere urlante. Sarà che per secoli, e ancora oggi nella stragrande maggioranza dei casi, la genitorialità è declinata per lo più al femminile, specialmente nei primi anni di vita (leggasi: finché non escono di casa). Poi corrono in aiuto nonne, cognate, amiche, sorelle che ti spiegano e consigliano: fai così, fai cosà. E poi ci sono interi scaffali di librerie colmi di volumi dedicati alle novelle e future madri, riviste, dvd, forum. Ma ai padri chi glielo insegna come si fa il padre?
Ti basti questo, uomo: ti dicono che cambierà tutto, che ci sono cose che non farai mai più, che la vita non sarà mai più la stessa. Che perderai il sonno, tra pianti, pannolini e coliche. Ma che sarà uno dei momenti più felici della tua esistenza. Ma non sempre è così. Come per le madri il momento della nascita si adombra, fino a diventare depressione post-parto, così può succedere agli uomini. Demoralizzati, annoiati, esclusi: la depressione post-natale si presenta così.
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Ma io questa cosa dell'escluso non la capisco! Ma perché scusate, una moglie è un po' anche una madre? Ma va là! Collaborare!
RispondiEliminaNon è una regola. Ci sono papà che sono preparatissimi e sanno condividere questo bel momento della vita, altri invece vanno in crisi...come alcune donne del resto.
RispondiEliminae' una nuova esperienza per tutti e due, un bimbo è come un marziano, sconosciuto e non sai come trasformerà la tua vita. La coppia deve essere unita nell'affrontare questa esperienza, ambedue i genitori devono accettare che nulla sarà come prima ma tutti e due hanno un ruolo ben preciso da svolgere.
RispondiEliminail padre di mio figlio ha imparato insieme a me.....anch'io non ne sapevo nulla, è venuto tutto naturale, compreso gli sbagli....certo che le prime notti sono state dure, ma sono passate, sono un ricordo......
RispondiEliminaun caro saluto, roberta.
Non lo so se è proprio così. Se una coppia è bene assortita, se alla base di tutto c'è l'amore e la comprensione, penso che entrambi finiscano per condividere le gioie e le preoccupazioni dell'impatto con l'arrivo del primo figlio...Poi ci si fa l'abitudine, ma col primo bambino si ha sempre il timore di sbagliare e allora ci si creamo problemi più del necessario.
RispondiEliminaCiao Stella, riusciremo a sistemare il nostro problema nel mio blog? Non riesco capire che cosa possa essere perchè succede solamente a te. Buona notte Diana B
l'attesa e la nascita dei miei due figli sono stati periodi della mia vita irripetibili! emozioni e gioie fortissime,sempre condivise..
RispondiEliminaanche preoccupazioni, ma sempre divise in due... solo accudire i figli era un mio lavoro, mio marito non era capace di far nulla, ma mi ha sempre dato tanto!!!
Un bacione da Avian
RispondiEliminaGli uomini delegano, delegano delegano , e noi diventiamo isteriche , isteriche , sempre più isteriche , Che ne dici Stella ?Mi piacerebbe conoscere il tuo parere .
RispondiEliminaBuona notte e a presto
veramente nella mia esperienza quasi trentennale devo dirti che ho spesso trovato padri di mooolto migliori delle madri!!;-)))
RispondiEliminai depressi son forse quelli che non hanno scelto di avere un figlio.....
un bacio cara Stella!
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RispondiEliminaChe ci vuoi fare Stella, gli uomini rimangono sempre un pò bambini. Ma non è colpa loro. Sono abituati ad essere trattati da bambini da noi mamme e quando formano una famiglia non sanno comportarsi da uomini e tanto meno da padri.
RispondiEliminaUn abbraccio Stella!!!
Come sai due mesi fa sono diventato papà per la seconda volta e abbiamo ricominciato con pannolini, coliche, notti insonni dopo sei anni (la prima figlia ha sei anni). Sicuramente il tempo libero è poco, ci sono i momenti di stress e di "nervoso" che passano appena il piccolino ci fa un sorrisetto. Almeno per noi è così!!! E poi tutta la mia ammirazione per le donne e per le madri; sono più "forti" di noi maschietti...
RispondiEliminaAl papà ci vuole un po più di tempo per abituarsi allan venuta di un figlio, mentre prima le attenzioni erano tutte per lui adesso viene dopo il figlio. Un aneddoto curioso di quando mio figlio ha fatto il suo ingresso nella nostra casa. Era di febbraio, una giornata nebbiosa, il viaggio ospedale/casa gli aveva fatto prendere un po di raffreddore, la notte il suo respiro si sentiva. Nessuno dei due avevamo dormito. Il mattino presto mia suocera telefona per sentire come era andata e mio marito "o via lui o via io". Sai cosa ti dico che dopo alcuni giorni stava più lui che io dietro a nostro figlio, per non pensare poi ai giochi e tutto il resto (io lavoravo e tornavo più tardi).
RispondiEliminaIo coinciavo anche ad esserne gelosa perchè voleva sempre papà!
Sono stata troppom lunga, scusami Stella!
Cara Stella ecco qui il mio regalo, e concedimi la licenza poetica per una bella amica come te.
RispondiEliminahttp://g1wpgg.blu.livefilestore.com/y1p28BuNHvcZc_BWYXy2P2_0PxDRcxgxC1Lz_vtA5rKkkJQ4yqZ-1az8ID93IlDiaciAqPPOTqjC9HrG3R2fvNC6-dsuetQcizv/per%20stella.jpg
Ne avevo già creato un'altro sulla stessa specie
http://g1wpgg.blu.livefilestore.com/y1p6Zhebji0H35fCpyfSO9d_PdoR2flx8q3F_WTtwzOqmyLav5RTkVzz0kVOdlYyqea_jvIGYLxh1aDbEG-pN7E3e3rfojmTlHO/stars2.jpg
Ti lascio un saluto affettuoso a presto
Sisifo
Rosy, divertiti tanto!
RispondiEliminaBacioni
Sisifo, grazieeeee!
RispondiEliminaSei stato brillante e di questo non avevo dubbi!
Sei un tesoro!
Permettimi un abbraccio.
Per ora ha risposto solo un papà, mi auguro che altri commentino.
RispondiEliminaCome la penso io?
Prima di tutto mai generalizzare.
E' fuori dubbio che quando il bebè è desiderato e cercato da entrambi i coniugi, il papà sarà sempre presente e collaborerà con la mamma.
Se si è molto giovani il papà potrebbe stufarsi o esaurirsi, perchè la nascita di un bimbo cambia la vita.
In questi ultimi anni vedo tanti papà ai giardini, qualcosa è cambiato rispetto ai miei tempi.
Mio figlio l'ho allevato completamente io, il papà è stato solo un compagno di giochi.
Per carità, se gli chiedevo un aiuto collaborava,sempre su mia richiesta ma non si assumeva nessuna responsabilità, delegava me in tutto, sarà che principalmente io desideravo un figlio.
Ricordavo date vaccinazioni, guardavo il colore della poppò, mentre dormiva lo giravo, perchè non stesse sullo stesso fianco a lungo,i rapporti con insegnanti dalla materna al liceo da sola...
Beh, non aggiungo altro.
Mi congratulo con i veri papà!
io ho avuto un papaà che collaborava in pieno con mia madre, visto che anche lei lavorava, il padre dei miei figli lavoro oneroso permettendo dedicava loro molto tempo e mio genero si occupa di mio nipote forse ancor più di mia figlia
RispondiEliminaZefirina sana invidia per i papà attenti...così i bimbi hanno due punti di riferimento e cresceranno sereni e più equilibrati.
RispondiEliminaNegli ultimi anni d'insegnamento ho lavorato con un collega e la classe funzionava al massimo. Perchè? Gli alunni a cui "mancava" il papà erano particolarmente predisposti verso il maestro, a chi "mancava" la mamma verso la maestra.
Ci completavamo.
buongiorno Stella! io penso che dipenda molto da come ci si pone all' evento nascita: un tempo le donne erano preparate,non solo per la naturalezza dell' evento, ma perché erano state cresciute dall' infanzia per questo ruolo. non a caso oggi, anche le mamme vanno in crisi, perché non si sa più cosa aspettarsi.. c'è una familiarità istintiva col piccolo, ma se ci si pone troppi pensieri, come spesso fannno gli uomini, che vengono bersagliati continuamente da battute sulla perdita di libertà,anche per le donne può diventare difficile. personalmente ho voluto essere madre e ho affrontato questo ruolo con entusiasmo e senza pretendere né che le cose restassero come prima, né che cambiassero, e mio marito, se un pò ha subito il cambiamento, si é presto adattato, perché la gioia é troppa, avere un figlio é un dono fatto a se stessi, non ci devono niente, anche noi cresciamo con loro. mio padre non si é posto il problema,: come viveva prima, ha vissuto poi, non é stato molto presente, senza troppi pensieri. un abbraccio
RispondiEliminaForse gli uomini hanno più difficoltà ma IO non vedo l'ora di poter provare questa straordinaria esperienza :)
RispondiEliminaciao Stella
Diana affermi "mio marito si è adattato"...
RispondiEliminaPer te come mamma è avvenuto tutto naturalmente, però
Il tuo sogno si era avverato e ti andava bene così, idem per me..
Luca, mio figlio come te!
RispondiEliminaCiao Stella eccoti un papà,
RispondiEliminaposso dirti che l'arrivo di una figlio/a è una gioia incommensurabile che non ha paragone con nient'altro al mondo. Certo la prima volta forse ti coglie impreparato e inesprto, ma con la collaborazione della partner tutto diventa più facile ed emozionante, si cresce insieme in una simbiosi madre padre e nel mio caso figlia.
E' bellissimo... delle emozioni stupende. Il primo pannolino l'ho cambiato quando aveva tre mesi ma solo perchè avevo paura di farle male, poi.....via a ruota libera bagnetti, cambi darle la pappa dopo lo svezzamento, insomma una cosa stupenda.
Ciao a presto
Drummer, mi hai emozionata notevolmente.
RispondiEliminaTua figlia avrà un ottimo ricordo del suo papà!
Essere "mamma" è naturale, papà si diventa...secondo me.
RispondiEliminaCompatibilmente con il tempo a disposizione (poco) ho sempre cercato di rendermi utile,senza mai sentirmi escluso o messo in secondo piano.
Con il passare degli anni le cose cambiano,con il proprio figlio si diventa complici, amici di gioco e passeggiate,si coltivano gli stessi hobby...e si "cresce" insieme!
Comunque il mestiere del genitore è sempre mooolto difficile.
Buon pomeriggio stellina!
Gli uomini (sarò concisa) rimangono in primis uomini e solo poi diventano e sono padri; questa consapevolezza crea problemi alle donne.
RispondiEliminaUna buona giornata a te, ciao.
Ale
Sirio l'importante è che la mamma abbia la consapevolezza di poter contare sul marito, per il benessere del bambino.
RispondiEliminaNon è tanto l'aiuto materiale, quanto quello morale e psicologico.
Ale, benvenuta!
RispondiEliminaQui puoi scrivere quanto ti pare...
Secondo me, chi è infantile e immaturo non diventerà mai padre.
osservo i bambini...ora per lavoro sono così vicina a loro...il problema sono i grandi...uomini e donne...che non sanno, non vivono, stanno male...e così poi anche i bimbi...sono molto triste per questo
RispondiEliminaun bacione
Scusami, sono stata un po' latitante in quetsi giorni, ma questo post voglio commentarlo, anche se in ritardo:
RispondiEliminaIo credo che un figlio abbia la necessità di avere l'amore di entrambi i genitori, allora partiamo da quasto fatto: aspettare un bambino, mettere al mondo un figlio è un gesto che ha del divino, è una scelta condivisa e insieme va affronata. L'avventura ha il vio dalla scelta di averlo insieme, e da lì si parte, entrambi, la donna e l'uomo devono fare insieme tutto, le visite nei nove mesi, condividere le sensazioniche si provano ad averlo in grembo, parlarne e desciverle con le parole perchè il futuro papà possa vivere la gravidanza...E dopo il parto, renderlo attivo nella gestione del bambino. Secondo me mai dirgli "lascia stare faccio io..." Mai, è escluderlo dalla paternità...Forse le mamme ce l'hanno dentro, ma anche i papà hanno il loro istinto dentro. Io non sono ancora mamma, ma ho visto le mie amiche diventarlo e ho visto i miei amici diventare papà...I papà perdono la testa per questi esserini appena venuti al mondo, li ho visti piangere nel prenderli in braccio e quindi penso che abbiano lo stesso diritto di vivere la paternità come le mamme vivono la maternità...ma è altresì importante che le neo mamme non dimentichino che sono anche mogli, e che i mariti nel piccolo possano entrare in competizione col nuovo arrivato, anche il marito o compagno può sentirsi trascurato, quindi crescere insieme il bimbo, riservando un po' di attenzioni anche al marito/compagno, rende l'esperienza della nuova famiglia più solida, e così facendo penso si evitino le depressioni che possono nascere.
Una mano lava l'altrea, ma le due mani, lavano il viso!!
Debora
Lo, concordo!
RispondiEliminaDebora in teoria il tuo commento non fa una piega, anzi è apprezzabile, dovrebbe essere come dici tu.
RispondiEliminaMa...tutte le famiglie sono consapevoli di ciò? No tesoro mio, sarebbe il massimo per tutti i bambini!