Tanti e tanti anni fa , un maestro molto giovane insegnava in un paese ai piedi dei monti.
La guerra stava per finire; e molti giovani venivano ancora chiamati alle armi per combattere.
Ma quelli che ordinavano ai giovani di combattere non avevano il diritto di farlo, perchè erano al servizio di un nemico, dal quale il popolo italiano non voleva essere comandato.
Per questo, il giovane maestro non ubbidì alla chiamata. Si ribellò. Fuggì sui monti.
Egli non sapeva voler male a nessuno; ma non voleva ubbidire ai nemici della libertà.
Quando vennero a cercarlo, egli non ebbe il coraggio di uccidere. Avrebbe potuto farlo e poi fuggire. Ma non volle farlo. Fu catturato. " Perchè non ti sei presentato a servire la Patria ?" gli domandarono. " Perchè dove la libertà è morta, non c'è più Patria "rispose.
Lo schiaffeggiarono e cadde per terra. " E se ti lasciassimo andare, dove andresti ? ". " In cerca della libertà." " E va' dunque !"
Il giovane maestro si incamminò un po' barcollante, per le percosse e perchè gli avevano tolto le scarpe e il sentiero era pieno di pietre aguzze.
Il maestro levò gli occhi al cielo con un sospiro; e una raffica di mitra lo colpì alla schiena...
Cadde riverso, vicino a un albero, che il piombo ferì con lui.
Poi gli aguzzini fuggirono, lasciandolo dov'era: come se dormisse sull'erba, fresca di rugiada...
Il giorno dopo, gli uccisori tornarono, il giovane maestro non c'era più. Mani pietose l'avevano portato al cimitero; ma dove l'erba era ancora rossa di sangue, c'era un manto di fiori.
Quei fiori li avevano portati i bambini.
Ciao Stella, non ho mai capito il significato della guerra. Quando alle elementari la nostra maestra ci chiese di fare un compito sulla guerra, scrissi un tema in terza persona su quale fosse la paura del vivere sotto la minaccia delle bombe. Purtroppo i pochi che hanno il potere, possono disporre come vogliono del popolo, che si trova debole e indifeso. La guerra non ha nulla a che fare con la patria, con la gloria, con la libertà. La guerra è solo morte per noi e ricchezza infinita per i potenti. Siamo solo delle noci che vengono schiacciate in una morsa.
RispondiEliminaSpesso, chi ha speso la vita ad insegnare e diffondere la cultura, aborrisce la guerra. Ed è una cosa logica.
Caro cesco ,condivido!! La guerra,qualunque essa sia,ha significato solo per chi ne trae beneficio,che sia economico,politico,religioso...ed è sempre e solo volta alla supremazia di pochi e alla sottomissione di molti .
RispondiEliminaStella ma è un tuo racconto o una storia vera? Se è un tuo racconto beh permettimi di dirti che è stupendo mi ha commosso e rivoltato l'anima sconquassandola fino nel profondo.
RispondiEliminadaniele mi ha letteralmente levato le lettere dalla tastiera...
RispondiEliminail racconto è veramente stupendo...
adb
p.s.: buon pomeriggio
E' bellissimo il racconto, concordo con quello detto da Daniele, anche io sono curioso di sapere se è una storia vera o meno.
RispondiElimina:) Ciao Stella!
RispondiEliminaPer me la guerra non è altro che il frutto degli interessi, nella storia contemporanea.
Nell'antichità magari era un tantino diverso...
C'era la "gloria"...
Un bacio!:)
Ciao stella, passo da queste parti per augurarti una buona giornata. Un abbraccio. Francesco
RispondiEliminaCara Stella, come sempre brilli nel cielo dei blog !
RispondiEliminaA quanti giovani uomini hai insegnato cosa vuol dire la guerra...
Saluti da Alba
Ai curiosoni daniele, angelo e duh :purtroppo è una storia vera,tratta da una vecchia guida didattica(non me ne sono ancora disfatta)e l'ho proposta,perchè è molto significativa e aveva commosso pure me,quando la lessi ai miei alunni di quinta elementare.
RispondiEliminaStellone,mi imbarazzi veramente!
RispondiEliminaComunque un abbraccio di cuore.
Sono d'accordo,guernica. Un bacio anche a te e a Francesco.
RispondiEliminaNon sono neanch'io favorevole alla guerra in generale.
RispondiEliminaLa storia è molto bella.
Un abbraccio
bellissimo post stella!
RispondiEliminadavvero. allineato a quello di luigina, nn a casa vi stimo tanto entrambe!
vorrei essere presente come prima! uffi
Grazie kylie,ricambio volentieri l'abbraccio.
RispondiEliminaSei prprio mat? Mat? Sì,ora ricordo...Hai ragione,con luigina c'è un feeling particolare .Grazie per il tuo giudizio positivo!
RispondiEliminaAl prossimo mese ragazzo conteso??!!!
mat,mi hai confusa,grazie per la stima!
RispondiEliminaCiao Stellii'!
RispondiEliminaAltro bellissimo e toccante post.
Mai dimenticare gli orrori della guerra.
Sono fusa.... periodaccio...
ma ti avevo promesso un commento!:-)
ti abbraccio,
grazie sempre per esserci!
g.
La guerra e' giusta solo se è leggittima. Una volta in guerra le regole cadono l'uomo si riduce a bestia, per sempre diro' ai miei figli di evitare qualsiasi lite che si puo' tramutare in battaglia e finire in guerra. Ho vissuto in fianco ai Cammorristi e per mia fortuna non ho mai visto e toccato una pistola. E' bello sapere che si...... puo' vivere anche senza armi.. ciao Stella. per evitare qualsiasi guerra bisogna frenare la lingua prima che diventi una spada che uccide...... un tempo si diceva no alla guerra si all'amore erano gli anni settanta, oggi io dico si all'amore e si sempre all'amore......
RispondiEliminaCiao Giovanna tranquilla,comprendo...Grazie per le belle parole,altrettanto posso dire di te!Ti abbraccio caramente!
RispondiEliminaTony amore,amore,"fortissimamente" AMORE!
RispondiEliminaQuanto sarebbe auspicabile se i soldi spesi in armamenti venissero destinati per altri scopi!
RispondiEliminaIl mondo ha bisogno di pace,non di guerra.
Ricordo una canzone degli anni 70,la cantavano i "giganti" e il ritornello iniziava così:"mettete dei fiori nei vostri cannoni" !!
Ciao stella,buona serata a te e a tutti i blogger "pacifisti" !!
Bellissimo commento, sirio. Ti ringrazio a nome anche di tutti i lettori!
RispondiEliminaUn bacione
Mettete un fiore nei vostri cannoni e al limite fumateveli. Peace and love :-)
RispondiElimina@ Stella
RispondiElimina.. scusa per l'OT ... leggevo che chiedevi di Dama, tutto OK .. l'ho letta questa sera, ha chiuso per scelta, il disgusto ha superato il limite ...ha postato sul mio Blog le motivazioni della sua scelta!!
whaooo ... bellissimo il tuo post, ti prende dentro, ti fà immaginare quanto accade ... complimenti, quoto al 100% cesco!!
Liby
Arrivo anch'io Stella buona ultima ad augurarti la buonanotte e a farti i complimenti per la bellissima storia che hai proposto in un giorno particolare
RispondiEliminaquesta è una storia molto comovente... grazie per averla riproposta tra le pagine del tuo blog.
RispondiEliminaper pellescura:
RispondiEliminaPace e amore? ma certo...e se i "cannoni" non fumassero sarebbe ancora meglio,non credi?
Ciao
liby sono andata a leggere sul tuo blog e ho appreso con amarezza la decisione di dama.Spero che ci ripensi,
RispondiEliminaavverto che manca a tanti...
Grazie per le belle parole sul mio post.
Ti abbraccio
luigina,complimenti reciproci!SERENA notte con un sorriso...
RispondiEliminaCiao babi,complimenti a te!
RispondiEliminaToccante.
RispondiEliminafaccio il rompiscatole : oggi un quotidiano riportava alcuni temi svolti da bambini riguardo ai rom? .....agghiacciante..
Grazie Star!
Confesso d'avere anch'io la curiosità di conoscere l'autrice o l'autore di questo racconto. Comunque mi ha commosso nel profondo, fino alle fibre più intime del mio animo; vorrei dirti molte cose, Stella, ma i fiori rossi dei bambini parlano meglio di me. Ciao
RispondiEliminaCaro reanto,
RispondiEliminaho seguito ieri sera al TG la notizia dei temi dei bambini circa l'incendio delle baracche dei rom.
Secondo me ciò che hanno scritto è frutto di quanto hanno sentito in casa e fuori casa...
I bambini a quell'età vengono manipolati facilmente, ne so qualcosa; ho sentito anche di elaborati solidali.
Noi adulti siamo responsabili dell'educazione dei piccoli.
Un caro saluto
Ciao enzo, l'autore del brano è sconosciuto, altrimenti l'avrei citato. Sì effettivamente leggere questo post fa venire i brividi.
RispondiEliminaGrazie e ti aspetto ancora.