Cari amici ho scopertocon stupore che molti hanno timore di parlare in pubblico o di intervenire durante un dibattito.
Non l'avrei mai detto:in un gruppo di 50 persone circa,solo 4 o 5 hanno asserito di non avere problemi in tal senso.
DOMANDA
Ti spaventa l'idea di parlare in pubblico?
No.
RispondiEliminaE' vero quello che tu dici: Molti sono terrorizzati dal pubblico, molti hanno il panico del microfono, della telecamera.
Ti posso assicurare che si puo' imparare a parlare in pubblico, si puo' imparare a svolgere una relazione senza leggere (spesso male).
Io insegno public speaking a studenti, professionisti, politici. I risultati dopo tre giorni full immersion sono straordinari.
Non voglio farmi pubblicita' e non segnalo il mio sito professionale. In internet ci sono molti siti, piu' o meno validi, piu' o meno lontani. Basta saper scegliere.
Vale
Pierluì, io facevo parte della minoranza,l'avrai capito.
RispondiEliminaSapevo di corsi che aiutano a superare le difficoltà a chi ha problemi di parlare in pubblico,ma non sapevo dei siti,e tantomeno che tu fossi un "oratore".
Complimenti!
PS: bisogna prima conoscere le cause del mutismo,penso.
assolutamente no,mia cara stella,semmai avrei delle remore a farlo in tv,perchè so bene che spesso le telecamere intimoriscono o al contrario ci rendono"stranamente aggressive" e si puo' sbagliare non tanto nei concetti quanto in come si esprimono finendo col mandare messaggi sbagliati -Questo i guri della tv lo sanno bene e lo sfruttano biecamente-Al contrario chi i Media li conosce bene sa anche come farli propi e affabula convincendo menti sciocche-Diciamo che bisogna essere in grado di manatenere salde le propie posizioni e avere propieta' di linguaggio il resto vien da se :-)
RispondiEliminagabrybabelle saluta Stella :P
I siti segnalano chi organizza i seminari non spiegano come si possono vincere le timidezze.
RispondiEliminaQuante cose non sai di me, eppure i miei siti personali sono segnalati nei miei blog.
Vale
sì, a me spaventa, ma solo se lo so in anticipo...
RispondiEliminase mi prendono alla sprovvista sono bravissima e mai banale... mi è capitato in più di un'occasione... una volta che mi è stato dato un premio feci un discorso che sbalordì tutti... e non lo avevo preparato...
sapendolo invece mi carico di ansia...
buon weekend
Per fortuna questo non è uno dei miei problemi, mi sono già trovata in questa situazione in un seminario di lavoro con circa 200 persone ad ascoltare, tale era la concentrazione su quello che dovevo dire che mi ero dimenticata di essere in pubblico. Venus ^_^
RispondiEliminaStella, credo sia più che altro il non essere abituato a certe situazioni...penso ad esempio a chi fa la televisione..non credo che al primo colpo uno riesca ad essere se stesso, come in tutte le cose ci vuole un pochino di tempo...le poche persone che magari intervengono non credo siano più sveglie di altre che non lo fanno, magari quelle che stanno zitte, semplicemente ascoltano, alle volte è una azione molto più intelligente, che magari quella di parlare e dire cose farfugliate qua e la...
RispondiEliminaBacioni
Io sono tra quelli.
RispondiEliminabeh.... un po' sì. considera che prima del mio attuale lavoro ho fatto per alcuni mesi l'interprete. ecco, parlare davanti a tutti (ok in tal caso c'è anche la responsabilità di tradurre bene), e vedere quella massa informe di gente che pende dalle tue labbra.... a me ha spaventato un po! il dibattito lo trovo decisamente più costruttivo e incline alle mie corde... sono gli interventi" lunghi" che mi mettono un po' di ansia...
RispondiEliminaDi parlare, io non ho timore.
RispondiEliminaMa mi faccio molti scrupoli sulle fesserie che posso dire, le inesattezze, o di affrontare argomenti in cui non mi sento padrone.
Anche scrivendo mi succede, ma molto meno, perché i ritmi sono più lenti, ho la riserva mentale di comunque potermi documentare e/o verificare quello che voglio dire ecc. Cosa peraltro che regolarmente faccio.
Lucio Musto
Se è un pubblico con dei pomodori in mano si.
RispondiEliminaahahahah
Un abbraccio
Devo essere sincero? Sono intomorito se devo parlare in pubblico, però se riesco a rompere il ghiaccio poi non mi faccio problemi.
RispondiEliminaIo ormai ci ho preso la mano, diciamo che la pratica è un ottimo rimedio, più lo fai più ti ci abitui, ma in fondo non ho mai avuto grossi problemi a parlare in pubblica nemmeno da picollissima!
RispondiEliminaAlmeno quello anche se è sempre una emozione diversa e tu sai perchè, ciao cara buona giornata
Prima si, ora che sono adulto ed ho acquisito maggiore dottrina culturale e/o linguistica, no.
RispondiEliminaCara Gabry,tu sei già ad alto livello e non hai problemi di comunicazione.
RispondiEliminaConosci pure i trucchetti da usare davanti al mezzo televisivo.
Accetta i miei più vivi complimenti.
Andrò a curiosare,Pierluigi.
RispondiEliminaPupottina,anche a me a volte capita di essere ansiosa, un attimo prima di comparire sul palcoscenico di un teatro,poi tutto scompare e sono pienamente a mio agio.
RispondiEliminaDurante i dibattiti,invece,friggo per intervenire.
Venus,vedo che i miei lettori sono estroversi e pronti al confronto verbale.
RispondiEliminaE anche questo non l'avevo previsto,ma mi fa piacere.
Davide,sta prendendo prevalenza il discorso "spettacolo"e
RispondiEliminaqui si capisce che chi si esibisce è all'altezza del compito,con la dovuta preparazione naturalmente.
La mia domanda punta soprattutto se abbiamo paura di confrontarci,di intervenire,di controbattere,di dire il nostro punto di vista o dissenso in un'assemblea culturale, sociale,...
risposta:
RispondiEliminatantissimooooooooooooooo!
E' una cosa che mi ha semopre bloccato, agitato...ho lavorato un po' su me stessa...e oggi riesco a parlare in piccoli gruppi...non chiedermi di intervenire ad una conferenza o di usare un microfono però!
moltoooooooooooooo soprattutto se devo parlare in italiano^^... anche se ci sono state delle volte che ho avuto il coraggio e lì invece nessuno mi ferma :D...
RispondiEliminabacioniiii
Certo che mi fa paura ...e una volta me ne faceva anche di più
RispondiEliminaperò ho notato una cosa, che se mi sento preparata su un certo argomento , parto in quarta e vado senza intimorirmi
@ xpiciox
RispondiElimina@ du
@ lo
@ vane
@ suysan
Carissimi,ho conosciuto alcune cause che inibiscono a parlare in pubblico.
Ve ne elenco alcune,e vedete se vi ritrovate:
- per insicurezza
- per paura di sbagliare
- per paura di bloccarsi
- per timore di essere giudicati
- per timore di un intervento
non efficace
- per timidezza
- per scarsa autostima
Laubel reputo proprio che tu non abbia paura di parlare in pubblico.
RispondiEliminaNeanch'io sono per i discorsi lunghi.
Cara IS per forza di cose devi parlare,parlare,parlare...
RispondiEliminaCara IS per forza di cose devi parlare,parlare,parlare...
RispondiEliminaMarco,e se invece dei pomodori avessero gli euro?!?!. . .
RispondiEliminaPeppe,avrai acquistato più sicurezza,credo.
RispondiEliminaBravo !
Lucio,parlare con cognizione di causa è fondamentale!
RispondiEliminaCiao stella,com tu ben sai faccio parte della categoria "plantigradi",quindi riesco meglio a fare musica che a parlare in pubblico.
RispondiEliminaDevo ammettere però che recentemente,vuoi per l'Associazione che frequentiamo,vuoi che ho acquistato fiducia in me stesso,sono riuscito ad esprimere le mie idee,vincendo soprattutto la paura di non essere all'altezza.
Buona serata!
Sirio di progressi ne hai fatti,avevi timore di parlare,pur avendo le idee chiare.
RispondiEliminaCon marta, ad un certo punto, ti sei sbloccato .
E' importante guardarsi dentro e lavorare con se stessi,per superare i problemi.
E' anche una questione di 'allenamento'. Dipende poi dalle situazioni, finora non mi è mai accaduto e speriamo non mi accada mai.
RispondiEliminaCiao
Diciamo che preferisco leggermi un buon libro da solo in una pineta, ma quando è successo non mi sono tirato indietro.
RispondiElimina''Carissimi,ho conosciuto alcune cause che inibiscono a parlare in pubblico.
RispondiEliminaVe ne elenco alcune,e vedete se vi ritrovate:
- per insicurezza
- per paura di sbagliare
- per paura di bloccarsi
- per timore di essere giudicati
- per timore di un intervento
non efficace
- per timidezza
- per scarsa autostima''.
Brava Stella, nei corsi si esaminano questi e altri aspetti e si insegna come affrontarli.
Si insegna a capire gli interlocutori, a evitare situazioni conflittuali, a portare argomentazioni convincenti e persuasive, a utilizzare le parole giuste, capaci di colpire positivamente, tutti i sistemi di persuasione, i meccanismi che orientano il comportamento e comunicare con il pubblico sfruttando le tecniche per catturare l' attenzione dell' uditorio.
Poi bisogna esercitarsi e si insegna come e applicare le regole.
Vale
Romano è allenamento,senza ombra di dubbio e di certezze,aggiungerei.
RispondiEliminaIo l'ho fatto spesso per vari motivi. All'inizio senti un pastore tedesco incazzato nello stomaco ma poi passa..
RispondiEliminaOra da qualche anno ho terminato le mie "trasmissioni" e devo dire che a volte penso a come farò se in futuro ricomincerò.
Sono molto timido anche se non sembra e penso che se in futuro mi rimetto in gioco, forse prima dovrò fare un corso di autostima :D :D ;)
un caro saluto
Russo è piacevole leggere un libro in una pineta,altrochè,soprattutto se spensierati!
RispondiEliminaWOW pierluì,sono onorata del tuo "brava".
RispondiEliminaGrazie mille.
Raimondo va là,sei in gamba!
RispondiEliminaTi posso linkare?
ciao stella hai perfettamente ragione ,ne conosco tanti che davanti anche a poche persone diventano muti e bloccati.be io sono proprio l'opposto.ciao
RispondiEliminaAste,per me è talmente naturale,che quando ho scoperto che tante persone erano bloccate per eventuali interventi,quasi non ci credevo.
RispondiEliminaNon mi intimorisce parlare in pubblico, l'ho fatto e lo rifarei.
RispondiEliminaCredo anche che questo strumento, la tastiera, possa aiutare tante persone a esprimere la loro opinione a un vasto pubblico cosa che non farebbero di persona!
Ciao
gturs penso che l'uso della tastiera non aiuti a parlare in pubblico,anzi penso il contrario.
RispondiEliminaQuando commenti,non hai nessuno di fronte...
Di parlare si,di cantare no!e studiando psicologia so anche da dove deriva...quindi direi che sono tra i tanti...
RispondiElimina@Stella, volevo dire che la tastiera è un aiuto per quelle persone che non riescono a esprimersi, per vari motivi, difronte ad altre persone, anche loro possono esprimere il loro pensiero.
RispondiEliminaCertamente l'emozione nel parlare in un dibattito è immensa e unica.
gturs allora perfettamente d'accordo con te!!!
RispondiEliminaMelpomene vuoi raccontarci qualche tua esperienza in merito?
RispondiEliminaIo faccio parte della maggioranza purtroppo: trovo più facile scrivere in pubblico come qui nella blogosfera che parlare davanti a una grande platea per tutti i motivi che ha elencato Pierluigi. Non ho mai frequentato corsi per vincere questo handicap perchè in realtà non mi interessa. Preferisco il colloquio reale con un gruppo ristretto di persone con cui mi sento a mio agio.Buonanotte
RispondiEliminaGrazie della tua testimonianza,luigina.
RispondiEliminaBuona notte a te!
No Stella, io intervengo quasi sempre e tu lo sai. però devo dirti che non è sempre stato cosi.
RispondiEliminaQuando ero più giovane sentivo forte in me il desiderio di intervenire in certi dibattiti e non ne ero capace, poi davanti a una assemblea molto affollata riuscì ad intervenire su un tema che sentivo fortemente, ma che fatica feci, da quel momento sono sempre intervenuto anche in assemblee con centinaia di persone davanti.
Buona notte Salvo
Salvo so che intervieni ,ma non sapevo del passato.
RispondiEliminaIl tuo è un incoraggiamento a chi per timidezza o altro non ha superato la sua paura o timore di parlare in pubblico..
Anch'io da giovane, essendo molto timido, non intervenivo mai in discussioni; bastava essere in tre e già consideravo di essere presente ad un'assemblea!
RispondiEliminaPoi, durante il servizio militare, mi sgrezzai perché, come ufficiale, facevo lezione anche a 500 uomini. Sapevo di essere preparato, ma sapevo anche che chi mi ascoltava non sapeva alcunché di quello dicevo.
Dopo questa fase iniziale, nell'ambiente di lavoro mi sgrezzai ulteriormente.
Ma lo sblocco definitivo fu quando mi offersi di fare il presentatore per il coro nel quale canto tuttora. Sono passati più di 25 anni da allora e non ho più alcun problema a parlare davanti anche a mille persone e in ambienti prestigiosi.
Mai avuto paura di parlare in pubblico; da quando sono piccola ho sempre pensato che parlare davanti a tante persone voleva dire divertirsi con più persone, poi mi piaceva catturare l'attenzione con i miei frizzi e lazzi e la mia fantasia nel raccontare,e va da se che non ho mai risentito anzi è bellissimo e stimolante, ma intendiamoci non è esibizionismo il mio ma solo una via di comunicazione non timida.
RispondiEliminaHo fatto satira in pubblico, ho fatto interventi in televisione davanti a un pubblico e faccio le arringhe davanti a un pubblico e ho il mio pubblico personale che sono i miei figli e i miei amici, compresi quelle via rete: non si deve avere paura del pubblico, ma temere chi non parla.
Un bacione a tutti voi e un buon fine settimana.
A te Stella cara in abbraccio a parte.
fino a qualche anno fa mi terrorizzava parlare in pubblico , oggi invece sono disinvolto ma ci ho messo tanti anni di lavoro, c'è chi nasce timido, anche nei sentimenti e chi invece no, poi credo conti molto anche l'educazione, ci sono arrivato col maturità e ne sono felice
RispondiEliminapersonalmente no, anche perchè studio scienze della comunicazione, sono speaker radiofonico e sono una persona a cui piace parlare
RispondiEliminaciao stella
Caro sergio hai fatto un percorso stimolante che ti ha portato fino in cima.
RispondiEliminaLuce avevo intuito che tu non avessi problemi di sorta sotto questo aspetto.
RispondiEliminaD'accordo,temere chi non parla.
Come hai potuto notare, leggendo i commenti,non è facile per tutti comunicare in mezzo ad un pubblico, pur essendo essi preparati,ma con allenamento e forza d'animo ci sono riusciti; tutto ciò è gratificante.
Carmine è anche questione di carattere,si capisce.
RispondiEliminaL'estroverso non ha problemi,ma attenzione a ciò che dice,perchè non sempre i suoi interventi sono attinenti all'argomento di cui si parla.Sono felice per te,è uno sprone per gli altri.
Andrew in pubblico,davanti a tanta gente,non avresti comunque timore?
RispondiEliminaBeh, io no, è il mio lavoro, però mi preparo bene prima...ciao ciao giò
RispondiEliminaPrepararsi prima ok, quando sai di intervenire;ma colti alla sprovvista, non è sempre facile per molti,cara gio.
RispondiEliminaAndrew in pubblico,davanti a tanta gente,non avresti comunque timore?
RispondiEliminaNo stella. Se una persona è convinta di dire delle cose prende coraggio e le dice
Andrew,complimenti!
RispondiEliminaComplimenti a te, Stella!
RispondiEliminasi vede bene che sei una educatrice.
"Parlare con cognizione di causa" è davvero un buon insegnamento!...
Sai che silenzio, se lo imparassimo tutti?
Lucio Musto
Carissimo lucio, hai ragione!
RispondiEliminaè il mio mestiere, parlare davanti a 1,100 o 1000 persone non mi ha mai dato fastidio, questo anche quando ero bambina
RispondiEliminaPaola cara siamo sulla stessa lunghezza d'onda!
RispondiEliminaPaola cara siamo sulla stessa lunghezza d'onda!
RispondiEliminaio?...tantissimaaaa!una volta però!
RispondiEliminaora terrei comizi in piazza!
tutto dipende dalla autostima...detta anche timidezza!
la mia autostima era zero,la stima verso gli altri sempre grandissimaaa!
oggi so per certo che i famosi altri sono,aggiungo purtroppo, molto stupidi e incolti.
per me ciò non è motivo di superbia,che è fuori la mia natura,ma solo di consapevolezza di come stanno le cose pertanto mi è arrivata la sicurezza...anche,soprattutto direi,tramite i rapporti stabiliti in internet.
L'unico posto dove sono stata a mio agio è stata la mia aula con i miei alunni,pur sapendo che essi erano giudici impietosi e genuini,non li ho mai temuti...forse perchè era inevitabile pensare alla mia superiorità almeno in quel contesto!
Ci tengo a precisare che la situazione attuale non mi fa sentire superiore...io sono nella norma!sono gli "altri" ad essere rimasti indietro...c'è tanto bisogno di veri maestri per tutti!
invece ci sono solo cattivi maestri...ovvero i media,essi stanno insegnando il risentimento e l'odio,mettono in evidenza la pochezza morale o l'assenza? di personaggi pubblici facendola passare per virtù!hanno una grande responsabilità,anzi colpa,circa l'attuale situazione!
Una buonissima Domenica in cielo e in terra!
angela
Carissima angela,hai detto tutto e in modo molto chiaro.
RispondiEliminaGrazie della tua testimonianza.
Un abbraccio e buona domenica con i fiori.
io ho trovato un aiuto pratico, immediato e gratuito sul sito di una casa editrice, globalpublishers. regala infatti una ckecklist con consigli pratici elencati per punti su come preparasi a parlare in pubblico.
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