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Incominciai a scattare fotografie quando nacque mio figlio.Prima di allora non avevo mai dato importanza a quest'arte,che con il passare degli anni è divenuta una passione che mi affascina ancora.
Bene,mi dotai di una reflex con obiettivo fisso 50 mm ( in famiglia mi tacciarono subito di essere uno spendaccione) e con questa iniziai la mia "carriera".
Strada facendo,mi resi conto che per dare un significato ad uno scatto bisognava "cogliere l'attimo",in particolare per le espressioni del viso di una persona.
Devo dire che mio figlio fu un modello perfetto,molto naturale: ovunque si andasse la macchina fotografica era con me,e ancora adesso che lui è
giovanotto,ci soffermiamo a guardare come eravamo anni fa.
Per ampliare le mie conoscenze, frequentai pure un corso presso i Centri di Attività Sociali (Ce.d.A.S.) che la Fiat metteva a disposizione dei propri dipendenti.
La sensazione piu' entusiasmante in camera oscura era il momento della stampa,quando vedevo la fotografia comparire pian piano sulla carta sensibile...!!
Già allora mi piacevano le gite,come sapete la montagna ha sempre esercitato un grande fascino su di me,mi sembrò quindi molto naturale coltivare anche la fotografia naturalistica.
Un paesaggio,un animale,un fiore...e perchè no,anche dei semplici aghi di pino ripresi a distanza ravvicinata!
CAMERA . . .MAGICA
Incominciai a scattare fotografie quando nacque mio figlio.Prima di allora non avevo mai dato importanza a quest'arte,che con il passare degli anni è divenuta una passione che mi affascina ancora.
Bene,mi dotai di una reflex con obiettivo fisso 50 mm ( in famiglia mi tacciarono subito di essere uno spendaccione) e con questa iniziai la mia "carriera".
Strada facendo,mi resi conto che per dare un significato ad uno scatto bisognava "cogliere l'attimo",in particolare per le espressioni del viso di una persona.
Devo dire che mio figlio fu un modello perfetto,molto naturale: ovunque si andasse la macchina fotografica era con me,e ancora adesso che lui è
giovanotto,ci soffermiamo a guardare come eravamo anni fa.
Per ampliare le mie conoscenze, frequentai pure un corso presso i Centri di Attività Sociali (Ce.d.A.S.) che la Fiat metteva a disposizione dei propri dipendenti.
La sensazione piu' entusiasmante in camera oscura era il momento della stampa,quando vedevo la fotografia comparire pian piano sulla carta sensibile...!!
Già allora mi piacevano le gite,come sapete la montagna ha sempre esercitato un grande fascino su di me,mi sembrò quindi molto naturale coltivare anche la fotografia naturalistica.
Un paesaggio,un animale,un fiore...e perchè no,anche dei semplici aghi di pino ripresi a distanza ravvicinata!
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sirio
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complimenti stella, molto bella la tua fotografia pubblicata!!!
RispondiEliminaBuona giornata.
buongiorno Sirio,
RispondiEliminache bravo sei,
proprio un animo da artista!
buona giornata anche a Stellina!
ciao Stella
RispondiEliminabuona giornata
l'arte della fotografia è qualcosa di molto creativo.... ci si può sbizzarrire...
complimenti!
^____________^
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCome forse saprai anche Gabriele coltiva dalla gioventù questa passione e una volta se le stampava nel ripostiglio di casa trasformato in camera oscura: oggi non conviene più con l'avvento del digitale ed è diventato un esperto, anche di storia della fotografia. Ha anche fondato il Gruppo Ricerca e Immagine che potrai linkare se ti interessa dall'elenco dei blog e siti preferiti > menu principale del nuovo sito in allestimento > vecchio sito GRI.
RispondiEliminaComplimenti per le tue belle fotografie che riflettono la tua sensibilità d'animo
Sirio...la foto è meravigliosa e un po' invidio chi sa usare le macchine fotografiche quelle ch epoi devi stampare...anche se ora ho preso una digitale carinissima...ch emi permette di fare foto davvero carine e mi sto divertendo...mi piace tantissimo frotografare le cose piccole: fiori, insetti, sassolini...
RispondiEliminaun abrbaccio
Che ricordi! io in camera oscura purtroppo ci son stata solo un paio di volte.. ma ricordo bene l'emozione di scattare una fotografia (sceglierla proprio: cercarti il tuo angolino, scegliere la proporzione, la luce da sottolineare..) e poi entrare nel buio tra le vaschette, con guanti e pinze e vedere, poco alla volta, prendere forma la tua immagine! sembrava quasi te la stesse dipingendo l'acido! proprio come la volevi tu!
RispondiEliminapoi appenderla e uscire.. spettare e morire di curiosità! per poi trovartela in mano..
Fantastico! mi hai fatto ricordare una cosa bellissima, grazie!
e poi son d'accordo con te: la "fotografia di attimi" è speciale!! più piccolo è il particolare, più nasconde.. e lascia immaginare!
La fotografia è come un apostrofo (scegliere il colore) tra un click e l'altro.
RispondiEliminaSaluti
fra le pubblicità meno "ingannevoli" che ricordo c'è quella della Kodak di qualche anno fa, con tante foto bianche che scorrevano e solo qualche
RispondiEliminaimmagine.
Parlava (non ricordo bene) di "attimi mancati" o perduti, della tua vita, quelli che non hai fissato in uno scatto.
Credo che sia vero.
Certo alcuni istanti cruciali ti rimangono impressi nella mente in modo indelebile... ma col tempo ti rendi conto che forse non furono quelli i soli, o i più importanti ma altri, il cui ricordo ineluttabilmente svanisce.
E dolorosamente rimpiangi la mancanza di una foto.
Gialla e marrone magari, ma per te squillante sempre di giovinezza.
Lucio Musto
Ciao ziorina,grazie per i complimenti e buon pomeriggio!
RispondiEliminaGiovanna grazie,sei sempre carinissima.
RispondiEliminaP.S. preparati,c'è prossimamante una sorpresa in arrivo...!!
Ciao pupottina e grazie,non mi ritengo un fotografo creativo.
RispondiEliminaDiciamo che ho dei riflessi abbastanza pronti.
Buon pomerigio!
Ciao luigina,non sapevo di questa passione di Gabriele.Adesso il digitale ha preso il sopravvento,io non mi ci sono ancora avvicinato,ma forse lo farò.
RispondiEliminaTi ringazio tantissimo per il tuo apprezzamento,buon pomeriggio!
Cara Lo,condivido! Fotografare è un divertimento,oggi per di piu' con il digitale hai l'immagine immediatamente disponibile...una manna per il blog!!
RispondiEliminaCiao,ricambio l'abbraccio.
Stefi,mi fa piacere quanto scrivi.
RispondiEliminaPure io in camera oscura ci sono andato poco,5 o 6 volte se ricordo bene.
Sviluppare in casa non mi è possibile,per motivi logistici...(poco spazio) ma sinceramente mi sta bene quello che ho potuto fare prima.
Ciao,a presto!
Pellescura,che bel paragone!
RispondiEliminaGrazie per la visita,buon pomeriggio
Bello!
RispondiEliminaSai io a differenza tua mi spazientivo sempre, poi la voglia di condividere i miei momenti magici in contatto con la natura del mio paese non so mi ha avvicinato alla mia machinetta digitale...
Allora alla prossima condivisione, ciao
Lucio,hai perfettamente ragione.
RispondiEliminaMi ritengo fortunato di avere le fotografie in bianco e nero della mia infanzia,allora (parlo degli anni 50) il fotografo era mio zio,una persona a cui ho voluto un sacco di bene.
P.S.Sono ancora nitidissime,come appena scattate!
Mi piacciono molto le foto, vorrei imparare a farle bene. Complimenti per questa tua passione ;)
RispondiEliminaCiao romano,grazie! Per raggiungere risultati soddisfacenti ho commesso prima anche tanti errori di cui mi prendevo nota per non ripeterli. (consiglio di un ex-collega che si dilettava anche lui)Fotografare è un po' come scrivere o suonare,se non ti eserciti di continuo perdi la mano...!!
RispondiEliminaBuon pomeriggio.
Ciao ishtar! Ho avuto modo di apprezzare le tue foto,sei brava!
RispondiEliminaE' così,il desiderio di condividere ci fa guardare la natura con altri occhi,più attenti a cogliere i particolari.
Buon pomeriggio!
Comprai la mia prima reflex, una pentax k1000 che custodisco gelosamente, nel 1981.Da allora non ho mai smesso di fare foto fino ad adeguarmi al digitale...Ho molta nostalgia della pellicola e delle sgridate di mia madre per il casino che facevo nel bagno...la mia camera oscura ;)
RispondiEliminaciao e buona luce
E si ! quanti ricordi, la mia prima macchina era una "Eura" della Ferrania, tutta in plastica, forse una delle prime (1957)però quanto potevo rubavo una stratosferica Contax 6x6 a soffietto di mio padre, una Comet della Bencini poi regalo regalone di papà riuscii a comprarmi una Rollei biottica 6x6 (quella dei paparazzi della dolce vita) che ancora conservo.
RispondiEliminaPensa che qualche hanno fa l'ho ancora usata con pellicola diapositiva poi tagliata e montata su telaietti 4,5x4,5, decisamente non c'è confronto.
:-))
che bella passione... anche a me piacerebbe "riuscire" a creare qualche bello scatto ma non credo sia la mia vocazione! allora, di tanto in tanto, posta qualche tua "creazione"...!!!
RispondiEliminaCaro pino,scelte parallele!
RispondiEliminaLa mia prima fu una Pentax P30 poi permutata con una MZ 50 autofocus che utilizzo tuttora.
Ciao,buona serata.
Acquachiara,che fortuna!
RispondiEliminaHai nelle mani un oggetto d'antiquariato,una Rollei biottica è da collezionisti!
Falla funzionare,è un peccato lasciarla inoperosa anche se so che le dia 6x6 sono un po' costose...ma viste proiettate sono un incanto!
Cara laubel,lo farò molto volentieri.
RispondiEliminaOgnuno di noi sa sviluppare peculiarità diverse,per questo sono convinto che il blog rappresenta un punto d'incontro!
Ti saluto caramente.