C’è un proverbio toscano che dice: “L’Epifania, tutte le feste le porta via; Sant’Antonino le ravvia”.
Si tratta di S. Antonio Abate, la cui festa ricorre il 17 gennaio e dà inizio al Carnevale.
S. Antonio Abate è però soprattutto il protettore degli animali. Viene sempre raffigurato con molti animali domestici attorno, tra i quali un bel porcello.
Il suino è stato l’animale che in certo modo ha traghettato l'Europa cristiana dal medioevo all’epoca contemporanea. La sua carne, fresca, salata, affumicata, essiccata, insaccata, ha permesso la sopravvivenza dell’uomo, in un’epoca in cui non c’era il frigo o il congelatore. Carne squisita, calorica e sempre disponibile, in ogni stagione.
E tutta necessaria: “Del maiale non si butta via niente”… nemmeno la sugna, il grasso più scadente, con la quale, oltre all'uso culinario, si ungevano le ruote dei carri e ogni ingranaggio cigolante o forzoso.
Con la sugna gli uomini si facevano belli, ungendosi i baffi...
Gli animali erano così legati alla protezione di Sant’Antonio, che quando qualcuno di essi si ammalava era denominato “un santantonio”.
A questo riguardo forse molti non sanno che per fare la porchetta si prendeva proprio “un santantonio”, e cioè un maiale con qualche difetto. Ma la cottura nel forno a legna e la farcitura di aglio e spezie facevano della porchetta il modo più appetitoso di gustare la carne suina.
Oggi naturalmente la porchetta è tutta di prima qualità, e quella di Monte S. Savino è la più famosa.
Accanto a S. Antonio arde sempre un fuoco: "il fuoco di S. Antonio". La dolorosissima e pericolosa infiammazione virale era ed è comunemente così chiamata perché per la guarigione si invocava Sant’Antonio Abate, che aveva sopportato nel suo corpo piaghe dolorosissime scatenate da satana; un fuoco infernale, proprio come l'herpes zoster.
Numerosi ospedali (Ospedali del Tau) sorsero in tutta la cristianità per curare questa temibile malattia. I corpi piagati venivano unti con il grasso di maiale.
Le leggende popolari dicono che la notte di S. Antonio gli animali acquistano la virtù, cioè hanno la facoltà di parlare, e nelle stalle i contadini possono capire ciò che dicono le loro bestie.
Le bestie diventano umane.
Il contrario di ciò che molte volte è accaduto nel corso della storia, fino ad oggi, purtroppo.
Amicusplato
Proverbi
Sant'Antonio dalla barba bianca, se non nevica poco ci manca.
S'Antonio dalla barba bianca, fammi trovare quello che mi manca.....si invoca così sant'Antonio per ritrovare una cosa persa.......prova.
Per Sant'Antonio il freddo ha più unghie del demonio.
O salsicce o salsicciotto,
vino crudo e vino cotto,
sia pur l’osso del prosciutto,
Sant’Antonio accetta tutto.
E qualche volta era assai pretenzioso:
Ci darete, per assaggio
Cento libbre di formaggio
E, per grande devozione,
Di salsicce un milione.
Sant’Antuono, Sant’Antuono
tecchete ‘o bbiecchio e dance ‘o nuovo.
Sant’Antuono,
lampe e tuone.
Sant’Antonio fa il ponte
e San Paolo lo rompe.
Deve aver rubato il porco di sant’Antonio!
L’è un sant’Antone!
Va di porta in porta
come il porco di sant’Antonio.
A sant’Antoni di zenâr,
un’ore bielaual.
A sant’Antoni,
il frêt al va in demoni.
O ricissetti ‘i Sant’Antoniu
nesci ‘a gran friddura e trasi ‘a gran calura.
S'Antonio dalla barba bianca, fammi trovare quello che mi manca.....si invoca così sant'Antonio per ritrovare una cosa persa.......prova.
Per Sant'Antonio il freddo ha più unghie del demonio.
O salsicce o salsicciotto,
vino crudo e vino cotto,
sia pur l’osso del prosciutto,
Sant’Antonio accetta tutto.
E qualche volta era assai pretenzioso:
Ci darete, per assaggio
Cento libbre di formaggio
E, per grande devozione,
Di salsicce un milione.
Sant’Antuono, Sant’Antuono
tecchete ‘o bbiecchio e dance ‘o nuovo.
Sant’Antuono,
lampe e tuone.
Sant’Antonio fa il ponte
e San Paolo lo rompe.
Deve aver rubato il porco di sant’Antonio!
L’è un sant’Antone!
Va di porta in porta
come il porco di sant’Antonio.
A sant’Antoni di zenâr,
un’ore bielaual.
A sant’Antoni,
il frêt al va in demoni.
O ricissetti ‘i Sant’Antoniu
nesci ‘a gran friddura e trasi ‘a gran calura.
Le tue notizie sono sempre belle, iniziamo la settimana pensando al grande Santo.
RispondiEliminaPoi che ci rallegra cara Stella c è anche questa bella ricetta.
Buon inizio della settimana cara amica,
Tomaso
Ciao Stella,come sempre il tuo post è ricco di
RispondiEliminanotizie interessanti accompagnate da un'allegra filastrocca.
Saluti Elettra
Stellinaaa!! però le salsicce mi intristiscono un pò :( mi ricordano che noi un sacco di animali ce li mangiamo...la mia ipocrisia mi fa credere sempre che salsicce e bistecche non sono vive, certo se dovessi procurarmeli io diventerei assolutamente vegetariana...ma intanto ... Un bacione e un abbraccio stretto stretto signora maestra :) Rita
RispondiEliminaFinalmente ho capito perché mi piace tanto la porchetta, quella dell'Ariccia (RM) naturalmente.
RispondiEliminaOggi si festeggia anche l'onomastico delle Antoniette?
ciao Stella ti dò un'abbraccio grande.
RispondiEliminaBuon inizio settimana :)
Tonino
Ci hai dato delle info interessanti su vari argomenti. Grazie, come sempre, Stella!
RispondiEliminaErika
Non discuto sul valore della rinomata porchetta di Ariccia; ma quella di Monte San Savino non è certo da meno, e comunque è entrata nel Guiness dei primati per la lunghezza: oltre 44 metri... ;)
RispondiEliminaUn abbraccio, carissima Gianna :) :)
Ottimo post, con tutte queste informazioni e proverbi che ci hai dato!
RispondiEliminaConcordo con Rita per il fatto che anch'io, se dovessi procurarmi da sola bistecche, salsicce o simili, sarei vegetariana totale!! e già parecchio lo sono: non amo molto la carne, di ogni tipo! poveri porcellini e poveri tutti gli animali...se un giorno si dovessero ribellare?!?!?! poveri noi.
Un bacione
Caro Tomaso, si dovrebbe fare due monumenti : Uno a sant'Antonio e l'altro...al porcello!
RispondiEliminaCara Elettra, per questo santo in particolare ho un affetto particolare.
RispondiEliminaMi fa ricordare i falò dell'infanzia.
Baci.
Cara Rita, a chi lo dici!
RispondiEliminaIl nostro organismo ha anche bisogno delle proteine delle carni, per una corretta alimentazione.
Te lo dice la "signora maestra" ...
Bacioni.
Caro Aldo, sei un buongustaio.
RispondiEliminaAntonio e Antonietta, normalmente, festeggiano l'onomastico il 13 giugno, s.Antonio da Padova.
Grazie Tonino, ricambio affettuosamente.
RispondiEliminaCara Erika, la ricerca mi ha sempre appassionata, già da quando insegnavo.
RispondiEliminaCaro Antonio, intanto ti ringrazio per questo tuo bellissimo post che ho pubblicato di sana pianta, aggiungendo io solo i proverbi.
RispondiEliminaNoto con piacere che sei un intenditore di porchetta, io non me ne intendo ma so apprezzare la qualità.
Abbraccio ricambiato.
Cara la mia sorellina, anche in questo caso andiamo di pari passo.
RispondiEliminaNon sia mai che avvenga la rivoluzione degli animali, saremmo tutti proprio mal messi!
Ti abbraccio forte.
P.S. Non mancare al prossimo post.
Molto bello questo post,ho apprezzato molto la volontà di inserire l'intervento di Amicusplato,in questo modo il tuo articolo ha raggiunto una maggiore completezza.Interessante,ottimo mamma Gianna!Un bacione ed ora vado su a commentare il sondaggione!! :X :-*
RispondiEliminaquante cose ho imparato! grazie a voi!
RispondiEliminaChe bel post sorellina!!!! ;;)
RispondiEliminaSMUAKKK!!!! :X
Qui da me Fiera grande, oggi. La prova generale per la super-mega-fiera del Patrono: Geminiano. 31 gennaio.
RispondiEliminaStamattino vado in fiera con la mia bella macchina fotografica e inizio ...click...click..riclick...INDOVINA?
Ho dimenticato a casa la memory: macchinetta VUOTA. Oh Sant'Antànni, aiùtem tè!
Shiri, il lavoro d'équipe è sicuramente più completo...
RispondiEliminaRaggio, è bello ed istruttivo stare in compagnia.
RispondiEliminaPixia Kisssssssssssssss!
RispondiEliminaSandra, la mia cara spiritosa...
RispondiEliminaCara Stella,non so se lo leggerai il mio commento, sono passato in ritardo e ti diro' che mi piace molto tutto quello che hai scritto su S. Antonio Abate, e da noi si dice pure che a S. Antuono ogni puorco sape buono, dato che di solito si ammazzava nel periodo Natalizio il Maiale, si intendeva che dopo circa venti giorni i salumi si potevano incominciare a mangiare, ricordo che da ragazzo quando ritornavo dai campi nei periodi primaverili dopo aver fatto il foraggio per gli animali, stanco ed infreddolito, magari dopo qualche acquazzone anche un po' bagnato,andavo in dispensa e prendevo delle fette di pane fatto in casa, possibilmente il lato esterno del pane, ci spalmavo un po' di sugna e me lo arrosolavo sul fuoco vicino al focolare, come vorrei tornare a quel periodo!
RispondiEliminaTi lascio un affettuoso abbraccio.
gaetano
keep posting like this it’s really very good idea, you are awesome!
RispondiEliminapaxil