58

Nessuno è esente dal dolore


Una casa senza dolore

Una vecchia fiaba cinese narra di una donna il cui unico figlio era morto.

In preda al dolore, la donna si recò da un sant’uomo e chiese:

 “Che preghiere o incantesimi conosci per riportare mio figlio in vita?”

L’uomo semplicemente rispose:

 “Portami un seme di senape da una casa che non abbia mai conosciuto il dolore. Lo useremo per far uscire il dolore dalla tua vita”.

 La donna andò subito alla ricerca di quel magico seme di senape.

Giunse a una splendida dimora, bussò alla porta e chiese:

 “Sto cercando una casa che non abbia mai conosciuto il dolore. È questa?”

Le risposero:

 “Hai sicuramente sbagliato posto”. Dopodiché iniziarono a descrivere tutti gli eventi tragici che da poco si erano abbattuti su di loro.

La donna disse a se stessa:

 “Chi meglio di me, che ho avuto una tale sventura, è in grado di aiutare questa povera gente?”

 Rimase a confortarli, quindi si rimise in cerca di una casa che non avesse mai conosciuto il dolore. Tuttavia, ovunque andasse, in tuguri e splendidi luoghi, trovava tristezza e sventure in ogni racconto.

 Divenne così occupata a soccorrere il dolore altrui che alla fine dimenticò di cercare il magico seme di senape, senza mai accorgersi che

 accudire gli altri aveva scacciato il dolore dalla sua vita.

http://www.pensierodistillato.it



  1. Bellissimo questo racconto, pieno di verità e saggezza!
    Un caro saluto

    Cri

    RispondiElimina
  2. Aiutare gli altri è la medicina migliore, il dolore condiviso si sopporta meglio!
    Buon lunedì

    RispondiElimina
  3. Ciao Gianna, questa era una storia che avrei dovuto postare fra qualche giorno...
    Il dolore appartiene a tutti... e concordo con Xavier, se viene condiviso il fardello sembra più leggero
    Un bacione e buona settimana

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se leggi i miei raccontini-in etichette-ti accorgi come siamo affini io e te, cara Betty.

      Ti abbraccio forte.

      Elimina
  4. Tutti ma proprio tutti abbiamo le nostre sventure piccole o grandi che siano. Aiutare gli altri, qualche volta ci aiuta a sopportarle meglio i nostri guai.
    Buona giornata Gianna un abbraccio
    enrico

    RispondiElimina
  5. Che bello...mi ci voleva proprio adesso questa storia per riflettere su come non si debba piangersi addosso ma anzi ci si debba buttarsi ad aiutare gli altri per alleggerirsi poi anche del proprio dolore.
    Grazie Gianna!

    RispondiElimina
  6. In ogni casa e in ogni famiglia c'è un po' di dolore. Ci dobbiamo fare i conti ed andare avanti.

    RispondiElimina
  7. Ciao Gianna,
    questa è una grande verità e lo vista proprio in mio cucino che a 22 anni, dopo tanti dolori è partito in Africa ad aiutare i bambini meno fortunati e li ha capito che quello era l'unico posto ove stava meglio.
    Un abbraccio e buona giornata

    RispondiElimina
  8. ciao Gianna, bellissima storia, commovente ma realistica, aiutare gli altri ci aiuta a dimenticare i nostri problemi e alla fine siamo piu' contenti, ciao grazie, baci rosa, a presto, buon pomeriggio.)

    RispondiElimina
  9. Cara Gianna, veramente bella!!! il dolore non risparmia nessuno! Ricco o povero che sia le cose più care che ha anche lui un giorno le perderà...
    Grazie cara amica tu le sai sempre cercare e trovare queste belle storie.
    Buona settimana cara amica.
    Tomaso

    RispondiElimina
  10. Darsi l'un l'altro sostegno e conforto. Unica via.
    Struggente l'opera marmorea dell'immagine: è al cimitero a-cattolico di Roma...vale una visita.
    Ciao Gianna, buona settimana.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie della segnalazione, Sandra.

      Buona settimana pure a te.

      Bacione.

      Elimina
  11. Veramente un bel racconto Gianna. Tutti abbiamo avuto i nostri dolori... ma dobbiamo andare avanti. Buon inizio settimana. Bacioni.

    RispondiElimina
  12. Un bel racconto, non c'è dubbio!
    ti abbraccio

    RispondiElimina
  13. Un racconto bellissimo...è solo nella condivisione con gli altri che possiamo imparare ad accettare il dolore e a renderlo costruttivo.

    Un abbraccio.
    Antonella

    RispondiElimina
  14. un bel racconto, ma credo che sia difficile nel dolore avere la forza di aiutare gli altri. forse desidereremo più che fossero gli altri a confortarci, vado contro corrente...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, ma chiudersi in se stessi, secondo me non giova...

      Così facendo si diventa solo vittime... e il conforto altrui non può essere duraturo.

      Elimina
  15. ...ciao Gianna. Anche io la penso come Adriana. Nel dolore ci si perde....buonissima settimana. NI

    RispondiElimina
  16. Ciao Gianna racconto interessante anche se non e facile combattere il dolore ma aiutando il prossimo aiuta a dimenticare.

    RispondiElimina
  17. Ciao Gianna, da noi si dice; Vedo i guai miei e mi dispero! Vedo quelli degli altri e mi consolo! Siamo in una valle di lacrime e nasciamo emettendo vagiti simili a pianto e solo i Santi riescono a lasciare questa terra con un sorriso tra le labbra celando il dolore purificatore.
    Hai postato un bellissimo racconto, e mentre anch'io vado in cerca della casa senza dolore così da ospitarci tutto il mondo, ti saluto e ti abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie della tua partecipazione, Gaetano.

      Ti abbraccio.

      Elimina
  18. Cara Gianna , questo racconto è stupendo e pieno di saggezza. E' anche vero però che ogni persona ha un suo modo di reagire ad un grande dolore e un proprio tempo per accettarlo . Può essere utile aiutare gli altri in modo da dimenticare per un attimo ma è altrettanto vero che se non si permette al dolore di fare il proprio corso , prima o poi ti presenta il conto !! Un bacione e buona settimana.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certamente non si può generalizzare, cara Mirtilla...

      Bacione.

      Elimina
  19. parla il racconto non servono altre parole .....gli altri sempre in primis...e si darà una bella sferzata d'amore al proprio cuore ......buon martedi gianna un'abbraccio

    RispondiElimina
  20. è veramente stupenda. Psicologicamente, umanamente, parlare, aprirsi agli altri, condividere fa avvertire meno il peso del dolore e del rimpianto.
    Grazie!
    bruno

    RispondiElimina
  21. E' bellissima! E come saremmo noi uomini senza la condivisione...fa parte di noi; la gioia che ci fa cantare il Cuore non ci detta forse il desiderio di raccontarlo alle persone care? E il dolore, ognuno per suo conto, con la sua storia, non si sopporta meglio con una o più spalle? prestandosela a vicenda quando occorre? E quanto bene ci fa far bene agli altri...quanto nutre anche noi stessi, fa crescere il nostro Amore e la voglia di darlo! E quanto più riceviamo per una lacrima asciugata, per un sorriso...Poter dire: "sappi che sei Amato, non sei solo!" A certi dolori si sopravvive con l'Amore...con cos'altro.
    Ciao Gianna, un abbraccio fortissimo

    RispondiElimina
  22. Cara Gianna bel racconto, è vero se condiviso aiuta molto.un abbraccio nonna di Sara gianna

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se lo dici tu, carissima Gianna, c'è da crederci veramente.

      Un abbraccio infinito.

      Elimina
  23. e' un bel racconto... ciao gianna buona serata !

    RispondiElimina
  24. che meraviglioso racconto, dimenticare il proprio dolore prendendosi cura di quello degli altri.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai captato perfettamente il messaggio di questo racconto, Betty.

      A presto.

      Elimina
  25. Ognuno ha la propria croce: condividere il dolore altrui è un grande conforto.
    Ciao Gianna, baci

    RispondiElimina
  26. Certo, non bisogna chiudersi mai in noi stessi. Prendersi cura della sofferenza altrui aiuta davvero a migliorare la nostra condizione. Un caro saluto, Fabio

    RispondiElimina
  27. il racconto ricorda una verità: nessuno è esente dal patire, ma condividere il dolore con altre persone, è dimezzarlo...

    buon pomeriggio ricco di gioia!

    RispondiElimina
  28. Se nel momento del dolore troverai chi ti aiuterà, potrai dopo trovare in te la forza di aiutare gli altri. Non però nello stesso momento. C'è un tempo per ogni cosa. Un saluto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dedicarsi agli altri è un modo di alleviare il dolore.

      Elimina



Grazie del tuo gradito commento.

Il bene in noidiGiannaDesign byIole