Leggende
Valentino era un giovane cristiano nato sui monti della Sabina intorno al 270 d.C. Si trasferì a Roma con la sua famiglia, dove esercitò la professione di concia-pelli.
Era un bel ragazzo che, però, non si accorgeva nemmeno degli sguardi delle ragazze romane, preso com'era dal ricordo della sua adorata Valeria che lo attendeva al suo paese e con la quale si erano giurati eterno amore.
Valeria era però fastidiosamente corteggiata da un centurione romano ed invocò l'aiuto di Valentino per salvarsi da lui.
I due innamorati decisero che anche Valeria sarebbe andata a Roma e si misero in cammino. Durante la notte, una spia avvertì il centurione della fuga dei due giovani i quali furono sorpresi alle porte di Roma sulla via Flaminia.
Valentino fu ucciso.
Il centurione venne condannato e
Valentino divenne simbolo dell'amore tra fidanzati.
Un giorno San Valentino sentì passare, al di là del suo giardino, due giovani fidanzati che stavano litigando. Decise di andare loro incontro con in mano una magnifica rosa. Regalò la rosa ai due fidanzati e li pregò di riconciliarsi stringendo insieme il gambo della rosa, facendo attenzione a non pungersi e pregando affinché il Signore mantenesse vivo in eterno il loro amore.
Qualche tempo dopo la giovane coppia tornò da lui per invocare la benedizione del loro matrimonio.
La storia si diffuse e gli abitanti iniziarono ad andare in pellegrinaggio dal vescovo di Terni il 14 di ogni mese.
Il 14 di ogni mese diventò così il giorno dedicato alle benedizioni, ma la data è stata ristretta al solo mese di febbraio perché in quel giorno del 273 San Valentino morì.
POESIA
VALENTINO
Oh! Valentino vestito di nuovo,
come le brocche dei biancospini!
Solo, ai piedini provati dal rovo
porti la pelle de' tuoi piedini;
porti le scarpe che mamma ti fece,
che non mutasti mai da quel dì,
che non costarono un picciolo: in vece
costa il vestito che ti cucì.
Costa; ché mamma già tutto ci spese
quel tintinnante salvadanaio:
ora esso è vuoto; e cantò più d'un mese
per riempirlo, tutto il pollaio.
Pensa, a gennaio, che il fuoco del ciocco
non ti bastava, tremavi, ahimè!,
e le galline cantavano, Un cocco!
ecco ecco un cocco un cocco per te!
Poi, le galline chiocciarono, e venne
marzo, e tu, magro contadinello,
restasti a mezzo, così con le penne,
ma nudi i piedi, come un uccello:
come l'uccello venuto dal mare,
che tra il ciliegio salta, e non sa
ch'oltre il beccare, il cantare, l'amare,
ci sia qualch'altra felicità
Giovanni Pascoli
Era un bel ragazzo che, però, non si accorgeva nemmeno degli sguardi delle ragazze romane, preso com'era dal ricordo della sua adorata Valeria che lo attendeva al suo paese e con la quale si erano giurati eterno amore.
Valeria era però fastidiosamente corteggiata da un centurione romano ed invocò l'aiuto di Valentino per salvarsi da lui.
I due innamorati decisero che anche Valeria sarebbe andata a Roma e si misero in cammino. Durante la notte, una spia avvertì il centurione della fuga dei due giovani i quali furono sorpresi alle porte di Roma sulla via Flaminia.
Valentino fu ucciso.
Il centurione venne condannato e
Valentino divenne simbolo dell'amore tra fidanzati.
Un giorno San Valentino sentì passare, al di là del suo giardino, due giovani fidanzati che stavano litigando. Decise di andare loro incontro con in mano una magnifica rosa. Regalò la rosa ai due fidanzati e li pregò di riconciliarsi stringendo insieme il gambo della rosa, facendo attenzione a non pungersi e pregando affinché il Signore mantenesse vivo in eterno il loro amore.
Qualche tempo dopo la giovane coppia tornò da lui per invocare la benedizione del loro matrimonio.
La storia si diffuse e gli abitanti iniziarono ad andare in pellegrinaggio dal vescovo di Terni il 14 di ogni mese.
Il 14 di ogni mese diventò così il giorno dedicato alle benedizioni, ma la data è stata ristretta al solo mese di febbraio perché in quel giorno del 273 San Valentino morì.
POESIA
VALENTINO
Oh! Valentino vestito di nuovo,
come le brocche dei biancospini!
Solo, ai piedini provati dal rovo
porti la pelle de' tuoi piedini;
porti le scarpe che mamma ti fece,
che non mutasti mai da quel dì,
che non costarono un picciolo: in vece
costa il vestito che ti cucì.
Costa; ché mamma già tutto ci spese
quel tintinnante salvadanaio:
ora esso è vuoto; e cantò più d'un mese
per riempirlo, tutto il pollaio.
Pensa, a gennaio, che il fuoco del ciocco
non ti bastava, tremavi, ahimè!,
e le galline cantavano, Un cocco!
ecco ecco un cocco un cocco per te!
Poi, le galline chiocciarono, e venne
marzo, e tu, magro contadinello,
restasti a mezzo, così con le penne,
ma nudi i piedi, come un uccello:
come l'uccello venuto dal mare,
che tra il ciliegio salta, e non sa
ch'oltre il beccare, il cantare, l'amare,
ci sia qualch'altra felicità
Giovanni Pascoli
Pubblichi sempre dei pensieri e delle storie interessanti,Buon S.Valentino da lunedì!
RispondiEliminaSperiamo che le Molinette rimanga un fiore all'occhiello della cura e della ricerca torinese,insieme al centro di Candiolo,naturalmente.
Buon weekend
Questa poesia...
RispondiEliminal'ho sempre adorata!
Fin da bambina...figuriamoci ORA! ;o)
Kisses a buonissssssssssssssima domenica!NI
E' una bella ricorrenza.
RispondiEliminaCiao Stella
Nou
Ciao Stellina, presentata da te la festa di san Valentino ha tutt'altro valore che non le varie pubblicità che la declassano ad un mero affare commerciale.
RispondiEliminaViva gli innamorati, ma soprattutto viva l'Amore, quello con la "A" maiuscola...
Buona serata, con un bacione.
Che bella non conoscevo la storia di S. Valentino, sapevo di molti giovani che si giurano amore eterno a Terni,ma non conoscevo tutti i retroscena del caso. Felice serata e buon w.e. carissima Gianna.
RispondiEliminaUn bacione Gilda
P.S. Complimenti per il nuovo award che ti è stato assegnato da Net-Parade, è il riconoscimento per come conduci e cosa proponi tramite il tuo blog!!
RispondiEliminaconcordo con Sirio,è diventata soprattutto una festa consumistica,hai fatto bene a ricordare la leggenda,la simpatica poesia di Pascoli l'avevo dimenticata.Buon fine settimana
RispondiEliminaOh Valentino, vestito di nuovo... Oddio, che bel ricordo! ero alle elementari quando la recitai e ricordo, con gioia, che la mia cara maestra fu contenta di come l'avevo esposta. Belle le leggende su San Valentino: anche se note, sono piacevoli da rileggere. Grazie per questo post.. ti abbraccio e, sono curiosa di vedere le scarpette rosse!!! :X
RispondiEliminaBrava Stella sei sempre in prima linea in ogni manifestazioni, San Valentino la festa degli innamorati, tutto questo è una bella cosa...
RispondiEliminaIo propongo però che per dimostrare alla propria, o il proprio, innamorato di non aspettare San Valentino! San Valentino viene solo una volta all'anno, perché non fare che ogni giorno può essere San Valentino...
Buona serata carissima amica.
Tomaso
Una storia delicata, una poesia che é nel cuore di tanti italiani. Ci sarebbe molto da meditare.
RispondiEliminaQuesta storia non la conoscevo, la poesia sì.
RispondiEliminaGrazie Stella
Buon fine settimana
Erika
Una poesia indimenticabile!
RispondiEliminaBello tutto il post, su S. Valentino, carissima Gianna :)
Un abbraccio
Mi hai fatto ricordare che quella poesia la conoscevo tutta a memoria, è stata una bella emozione rileggerla! Buon San Valentino a tutti!
RispondiEliminaUn abbraccio
Sabrina&Luca
belle leggende e tenere immagini per ricordare una festa che ormai di tenero ha poco, se non l'amore vero che non è di un solo giorno.
RispondiEliminaleggendo la poesia di Pascoli, non ho potuto non pensare a quanto la vita sia cambiata...
buon w.e. e buona festa! :-
Oh Valentino vestino di nuovo..........
RispondiEliminache bei ricordi della mia lontana fanciullezza....
Buon proseguimento di giornata Stella
Ivo, si ama o non si ama, e se si ama : sempre!
RispondiEliminaCandiolo è un centro d'eccellenza, unico, di cui essere orgogliosi.
Buon w.e.
Ah, le "brocche del biancospino"...mi ha sempre fatto ridere questo verso da piccola!
RispondiEliminaPaccato che sia soprattutto una festa per venditori di fiori e di cioccolatini...ma questo non toglie nulla all'alone di dolcezza e poesia che comunque aleggia intorno agli innamorati di ogni età. Innamorati del compagno/a , dei figli, della vita...
Buon Valentino, cara Stella.E anche un po' di sè.
Buona domenica, Nì!
RispondiEliminaNou, l'amore e l'amicizia sono due dei sentimenti più belli.
RispondiEliminaSirio, esattamente!
RispondiEliminaGilda, altrettanto a te!
RispondiEliminaBaci
Sirio, il riconoscimento E mi ha fatto davvero piacere.
RispondiEliminaCara Graziella, anch'io vedo questa festa come quella dell'Amore.
RispondiEliminaE' stata purtroppo anche questa "dirottata"...
Buona fine settimana.
Cara Paola, immagino che mentre recitavi ti sarai immedesimata, perciò la tua maestra fu così contenta!
RispondiEliminaPer le scarpette rosse, porta solo ancora un po' di pazienza...
Tomaso e chi può darti torto...sei più che nel giusto.
RispondiEliminaUn abbraccio enorme.
Adriano, concordo.
RispondiEliminaErika e a te buon viaggio...
RispondiEliminaAntonio grazie, bacio.
RispondiEliminaSabrina, lieta domenica!
RispondiEliminaBaci
Tante cose sono cambiate, Raggio.
RispondiEliminaLieta domenica.
Mary, idem!
RispondiEliminaSandra, è il mio stesso messaggio!
RispondiEliminaCome sei cara dolce Stella, questa poesia l'ho imparata da ragazzo ed ora l'ho ripassata, mi ricorda sempre la fanciullezza.
RispondiEliminaTi auguro un buon San Valentino.
gaetano
Gaetano, continua ad amare...
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