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CONVENZIONE ONU



Il 20 novembre del 1989 veniva approvata “La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e l’Adolescenza” dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.

Una data che da allora viene ricordata ogni anno e che si lega al tema del rispetto dei diritti dei bambini, attraverso uno strumento normativo che è riconosciuto come lo strumento internazionale più importante e completo in materia di promozione e tutela dei diritti dell’infanzia (diritti civili, politici, sociali, economici e culturali).

La Convenzione Onu che non c'è

di Lorenzo De Cicco

No, non la festeggiate. Vent’anni sono tanti, ma la Convenzione Internazionale sui i diritti dell’Infanzia deve ancora fare molti passi avanti per diventare adulta. E’ nata il 20 Novembre 1989, a New York, con l’approvazione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. È stata ratificata in quasi tutti i paesi del mondo, anche in Italia: il 5 settembre 1991. Eppure, anche in questo caso, è diventata “maggiorenne” senza che i suoi princìpi siano stati applicati negli ambiti più svariati. Dal diritto alla salute, alla famiglia, all’educazione.

Forse è un destino di tutte le Carte: sfogliarne le pagine per rendersi conto che gli articoli sono soltanto la proiezione utopica di una società giusta e irrealizzabile. Una chimera bugiarda e deludente che parla di principi e di diritti inviolabili, che invece ogni giorno subiscono l’onta di essere infangati (o semplicemente ignorati) dall’agire quotidiano della politica e delle istituzioni, buone soltanto a soffiare sulle candeline della torta ogni anniversario, pronte a spegnere di colpo i riflettori dell’attenzione mediatica a festa conclusa.

Eppure non c’è nulla da festeggiare, perché ogni anno che passa rappresenta il protrarsi di un fallimento, di un sogno mancato, che mortifica la speranza di quanti si impegnano da una vita nel mondo del volontariato e nella solidarietà contro le tante ingiustizie subite dai minori. In perenne attesa che i loro diritti (non dunque sogni da visionari, o almeno così non dovrebbe essere) sanciti da una convenzione internazionale dell’Onu trovino finalmente piena cittadinanza anche in Italia. Di anniversari, cene di gala, aste di beneficenza, saloni vestiti a festa, autorità in vena di autocelebrazione, pronte a ricevere l’applauso degli astanti, queste persone ne hanno piene le tasche.

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In conclusione, una preghiera: quest’anno evitiamo i discorsi autoreferenziali, i toni esaltati, le grandi adunate commemorative. Che il 20 novembre sia un momento di riflessione sul significato autentico della Convenzione, considerando, oltre ai risultati (pochi) sin qui ottenuti, anche le negligenze, le violazioni, le mancate attuazioni dei suoi principi fondanti. A vent’anni compiuti la festa di compleanno non basta più. E qualcuno si ricordi finalmente di portare il regalo promesso tanti anni fa.

  1. Ciao stella, purtroppo tante cose partono sempre con forti promesse iniziali, ahimè molte di questi restano solo sulla carta.
    Si è anche vero che non bisogna essere pessimisti ma tante volte i risultati non si vedono.
    Scusami ma è la mia modesta opinione, un abbraccio,
    Tomaso

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  2. Tomaso, non devi scusarti assolutamente, dici il vero : si parte bene e poi...non si arriva.

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  3. Nell'apprendere i tanti atroci episodi di vera e propria crudeltà
    verso minori e adolescenti di tutte le etnie occorre ammettere che quella Convenzione è stata letteralmente messa a dormire in un cassetto.
    Così come altre lodevoli iniziative
    delle Nazioni Unite di cui nessuno
    tiene conto.

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  4. Ciao Stella. Come ben sai, ho espresso nel mio post tutta l' amarezza riguardo all'argomento

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  5. Ciò è tristemente vero: non facciamo altro che celebrare date, anniversari fondati sul Nulla, dal momento che le belle parole e i buoni propositi restano speranze disattese. Bisognerebbe cambiare tendenza e agire concretamente, ma nessuno vuole farlo. E così si continua, di anno in anno, a celebrare il Nulla.

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  6. Speriamo che qualcuno se ne ricordi..

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  7. Pupottina, buona fine settimana anche a te.

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  8. ...a celebrare il Nulla.

    Esatto, Silvia.

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  9. Tutte queste giornate secondo me non servono per festeggiare, ma come dici a un certo punto per riflettere. Se viene istituita una giornata per ricordarsi di qualcosa, in questo caso la convenzione onu per i diritti dell'infanzia, vuol dire che questo qualcosa manca ancora, quindi lo scopo della giornata è muovere il culo affinchè venga riempita questa mancanza, e non poggiarlo in una comoda sedia con tartine e vino.
    Buona serata, ciao

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  10. Orm, quanti bambini soffrono e muoiono...tantissimi...

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  11. Purtroppo le deliberazioni dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha perso molto di credibilità, le stesse risoluzioni del Consiglio di sicurezza non fanno più presa...
    Assistere tutto questo fa veramente male, soprattutto come in questo caso in cui i protagonisti, loro malgrado, sono bambini e adolescenti.

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  12. questo post è troppo vero... purtroppo... rifletto ad alta voce: le brutture ci sono e lo sappiamo, ma se non ci fosse la Carta dei diritti dei bambini, dove saremmo arrivati? anche se tanto c'è da fare, tanto è stato fatto!!!

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