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Ieri pomeriggio ho partecipato alla Conferenza Inaugurale dell'Univerità della Terza Età e
ho saputo di un amore fuori dal comune, che fece sognare molte fanciulle dell’epoca: quello tra la
"Bela Rosin" e il re Vittorio Emanuele II,
la storia più affascinante di Mirafiori ( TORINO ).
Rosa Vercellana nacque a Nizza (Francia, allora Regno di Sardegna) l'11 giugno 1833, figlia del militare di carriera Giovanni Battista Vercellana. Venne battezzata il 15 giugno 1833 nella chiesa di san Giacomo a Nizza col nome di Maria Rosa Teresa Aloisia.
Il padre faceva parte della Guardia imperiale napoleonica, ma nel 1814 rifiutò di seguire Napoleone fuggito dall'Elba ed entrò nelle guardie del re Carlo Alberto.
Rosa Vercellana (la bela Rosin) incontrò per la prima volta Vittorio Emanuele II nel 1847, quando la famiglia si era trasferita a Racconigi: il futuro re d'Italia aveva 27 anni, era sposato e aveva già quattro figli. Lei aveva 14 anni. Dopo i primi incontri clandestini, la ragazza, che era analfabeta, si trasferì nella palazzina di caccia di Stupinigi, in una dipendenza del parco.
Vittorio Emanuele II mantenne la propria relazione con Rosa Vercellana per tutta la vita, nonostante le sue altre numerose amanti, ed ebbe da lei due figli: Vittoria (1848-1905) ed Emanuele (1851-1894). La relazione suscitò scandalo e ostilità a corte, ma Vittorio Emanuele non cedette alle pressioni e l'11 aprile 1858 nominò Rosa Vercellana Contessa di Mirafiori e Fontanafredda, comprando per lei il castello di Sommariva Perno.
Nel 1863 si trasferì negli Appartamenti Reali di Borgo Castello all'interno dell'attuale Parco regionale La Mandria. Tale residenza, che non apparteneva alla Corona ma al patrimonio privato del re, rimase sempre la preferita della coppia, poiché Vittorio Emanuele II amava rifugiarvisi per cacciare e sfuggire alla vita di corte.
Nel 1864 Rosina seguì il re a Firenze, stabilendosi nella villa "La Petraia". Nel 1869 il re si ammalò e temendo di morire sposò Rosa Vercellana con un matrimonio morganatico, ovvero senza l'attribuzione del titolo di regina. Il rito religioso si tenne il 18 ottobre di quell'anno. Il matrimonio fu celebrato anche con rito civile otto anni dopo, il 7 ottobre 1877, a Roma. Vittorio Emanuele morì tre mesi dopo, il 9 gennaio 1878.
Rosa Vercellana trascorse gli ultimi anni della sua vita nel palazzo Feltrami di Pisa, che il re aveva acquistato per la figlia Vittoria, ove morì nel 1885.
Torino: il mausoleo della Bela Rosin
Casa Savoia vietò che venisse seppellita al Pantheon, non essendo mai stata regina; per questo motivo, e in aperta sfida alla corte reale, i figli fecero costruire a Torino una copia del Pantheon in scala ridotta, poi soprannominata "Mausoleo della Bela Rosin".
Isolata e disprezzata dai nobili, Rosa Vercellana fu invece amata dal popolo per le sue origini contadine: si dice che la canzone popolare risorgimentale La bela Gigogin si riferisse in realtà a lei.
Mausoleo della Bela Rosin di Roberto Tisci
LA BELA ROSIN
Ieri pomeriggio ho partecipato alla Conferenza Inaugurale dell'Univerità della Terza Età e
ho saputo di un amore fuori dal comune, che fece sognare molte fanciulle dell’epoca: quello tra la
"Bela Rosin" e il re Vittorio Emanuele II,
la storia più affascinante di Mirafiori ( TORINO ).
Rosa Vercellana nacque a Nizza (Francia, allora Regno di Sardegna) l'11 giugno 1833, figlia del militare di carriera Giovanni Battista Vercellana. Venne battezzata il 15 giugno 1833 nella chiesa di san Giacomo a Nizza col nome di Maria Rosa Teresa Aloisia.
Il padre faceva parte della Guardia imperiale napoleonica, ma nel 1814 rifiutò di seguire Napoleone fuggito dall'Elba ed entrò nelle guardie del re Carlo Alberto.
Rosa Vercellana (la bela Rosin) incontrò per la prima volta Vittorio Emanuele II nel 1847, quando la famiglia si era trasferita a Racconigi: il futuro re d'Italia aveva 27 anni, era sposato e aveva già quattro figli. Lei aveva 14 anni. Dopo i primi incontri clandestini, la ragazza, che era analfabeta, si trasferì nella palazzina di caccia di Stupinigi, in una dipendenza del parco.
Vittorio Emanuele II mantenne la propria relazione con Rosa Vercellana per tutta la vita, nonostante le sue altre numerose amanti, ed ebbe da lei due figli: Vittoria (1848-1905) ed Emanuele (1851-1894). La relazione suscitò scandalo e ostilità a corte, ma Vittorio Emanuele non cedette alle pressioni e l'11 aprile 1858 nominò Rosa Vercellana Contessa di Mirafiori e Fontanafredda, comprando per lei il castello di Sommariva Perno.
Nel 1863 si trasferì negli Appartamenti Reali di Borgo Castello all'interno dell'attuale Parco regionale La Mandria. Tale residenza, che non apparteneva alla Corona ma al patrimonio privato del re, rimase sempre la preferita della coppia, poiché Vittorio Emanuele II amava rifugiarvisi per cacciare e sfuggire alla vita di corte.
Nel 1864 Rosina seguì il re a Firenze, stabilendosi nella villa "La Petraia". Nel 1869 il re si ammalò e temendo di morire sposò Rosa Vercellana con un matrimonio morganatico, ovvero senza l'attribuzione del titolo di regina. Il rito religioso si tenne il 18 ottobre di quell'anno. Il matrimonio fu celebrato anche con rito civile otto anni dopo, il 7 ottobre 1877, a Roma. Vittorio Emanuele morì tre mesi dopo, il 9 gennaio 1878.
Rosa Vercellana trascorse gli ultimi anni della sua vita nel palazzo Feltrami di Pisa, che il re aveva acquistato per la figlia Vittoria, ove morì nel 1885.
Torino: il mausoleo della Bela Rosin
Casa Savoia vietò che venisse seppellita al Pantheon, non essendo mai stata regina; per questo motivo, e in aperta sfida alla corte reale, i figli fecero costruire a Torino una copia del Pantheon in scala ridotta, poi soprannominata "Mausoleo della Bela Rosin".
Isolata e disprezzata dai nobili, Rosa Vercellana fu invece amata dal popolo per le sue origini contadine: si dice che la canzone popolare risorgimentale La bela Gigogin si riferisse in realtà a lei.
Mausoleo della Bela Rosin di Roberto Tisci
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bellissima storia!
RispondiEliminache bella storia proprio di altri tempi
RispondiEliminaora le storie sono un po diverse ad esempio si e' pentito d'andare col trans
ciao Stella
volevo dirti, che probabilmente e' un mio problema, ma il quadrettato con le scritte rosse e' leggermente difficoltoso
insisto che forse e' un mio problema
ciao
Michele pianetatempolibero
Ciao Stella il verde e' meglio pero' io valuterei il sottofondo
RispondiEliminaperche' anche quando scrivi in beige o marrone si confonde con il fondo
ripeto probabilmente e' un mio problema visivo
ciao
Michele pianetatempolibero
Non ci sono più le storie d'amore di corte di una volta...
RispondiEliminal'avevo sentita questa storia, veramente storie di altri tempi
RispondiEliminaCiao Stella,piacere di conoscerti.
RispondiEliminaAnche se conosco Alexia da pochi giorni ho apprezzato molto il suo lavoro e la sua disponibilità.Si vede che ama quello che fa,per quanto mi riguarda andrò spesso a trovarla,per vedere le sue belle idee e i suoi consigli.
Grazie di essere passata da me
Lucia
Pupottina, buon martedì
RispondiEliminaMichele, quelle erano storie...normali!!
RispondiEliminaSciuscia, la momarchia in Italia non c'è più, chissà in altri Paesi se continuano?
RispondiEliminaSì Zefirina, però che la ragazza avesse solo 14 anni mi ha lasciata un po' così...
RispondiEliminaCara Lucia, anch'io conosco Alexia da poco eppure si è impegnata subito.
RispondiEliminaMi ha già fatto un sacco di cose tutte belle,sempre disponibile e sollecita.
Tra noi si sta creando un rapporto affettivo notevole.
Grazie a te della visita.
Buona giornata.
Sì Zefirina, però che la ragazza avesse solo 14 anni mi ha lasciata un po' così...
RispondiEliminaGià, un esempio di come la morale sia dettata dal periodo storico.
Oggi fa scandalo che una quattordicenne faccia sesso con un uomo adulto, ma una volta era normale, visto che la natura rende una donna "abile" al sesso ben prima dei quattordici anni.
Sì Sciuscia erano altri tempi...
RispondiEliminaQuando ho letto il titolo del tuo odierno post m'è venuta subito in mente la canzone "La bela Gigorin" di molto tempo fa. Dopo aver letto questo tuo post ho capito il perchè.
RispondiEliminaIl riferimento è molto chiaro.
Davvero interessante questa storia Stella!!!
RispondiEliminaUn Bacione, a presto
Maria Rosa
bela e interessanti questa storia,Stella!baci,chica
RispondiEliminaQUESTA STORIA E' INTRIGANTE, GIA' LA CONOSCEVO, MI FA PIACERE RILEGGERLA.
RispondiEliminaBEL POST.
Che meravigliosa storia d'Amore che ci hai fatto conoscere! non ne sapevo propro niente. E chissà quante ce ne sono se si va a scartabellare nelle vite dei regnanti... ciao cara, buona giornata
RispondiEliminaqua da noi c'è un breve aneddoto riferito alla coppia, che si tramanda, ma non oso scriverlo. mi fa piacere sapere che la Rosin sia esistita davvero... pensavo fosse fantasia popolare!
RispondiEliminasto pensando alla canzone che hai citato e ora ha un sapore tutto nuovo...che storia affascinante! un bacione
RispondiEliminaciao Stella
RispondiEliminama cosi', PER ME, e' nettamente piu' bello e funzionale
ciao Michele pianetatempolibero
Michele, ti ringrazio.
RispondiEliminaAldo, effettivamente niente è a caso...
RispondiEliminaM.Rosa baci a te e a Oceania.
RispondiEliminaCiao Chica.
RispondiEliminaBaci
La prima volta che sentii parlare della bela Rosin ero poco più che ragazzo.
RispondiEliminaDentro la Mandria,vicino al cancello d'ingresso di Druento c'è la Bizzarria, una palazzina di caccia dove pare avvenissero gli incontri galanti del Re, oltre che essere un punto di ristoro, in quanto abbastanza lontano da Venaria.
Leggere questo post, dopo aver ascoltato ieri la conferenza all'Unitre, mi ha fatto ritornare indietro nel tempo.
Grazie stellina, buon pomeriggio!
P.S. Ho notato delle differenze nella grafica, adesso i post sono più leggibili!
RispondiEliminaAncora complimenti ad Alexia.
Caro sirio, conoscevo la Bizzarria ma solo come struttura di caccia.
RispondiEliminaPerò non vale, perchè tu giochi in casa...
Per quanto riguarda la grafica, anche Michele aveva notato che lo sfondo di prima non agevolava la lettura.
Complimenti ad Alexia che in quattro e quattr'otto ha risolto il problema.
Non conoscevo questa storia della bela rosin..grazie bela stellin.
RispondiEliminaLatito ma ci sono ^_^
Un caro saluto
Bellissima storia d'amore.
RispondiEliminaCiao felice notte
Bella storia. Mi ha incuriosito la canzone "La bela Gigorin"; non la conosco.
RispondiEliminaBuona serata
Stella
RispondiEliminaUn grande abbraccio
Ornella
Sono sempre interessanti i personaggi di contorno della storia, attraverso di loro le cose prendono una luce un po' diversa e particolare. Un bacio bella Stella
RispondiEliminaGrazie sorellina, ci hai portato a conoscenza di una bellissima storia d'amore! A quei tempi, storie così ce n'erano tante...è risaputo che molti nobili amoreggiavano con donne di origini miolto più umili delle quali poi si innamoravano...e per forza, erano costretti a sposarsi solo per gli interessi della corona! Ma l'amore è un'altra cosa!
RispondiEliminaSanta notte e un bacione! Non fare troppi sogni romantici, mi raccomando!Ciaooooooooooooooooo
Calliope spero tutto bene.
RispondiEliminaBaci.
Dino, dolce notte!
RispondiEliminaCiao Pino, buona notte!
RispondiEliminaOrnella, brutto periodo questo, vero?
RispondiEliminaUn abbraccio infinito.
Feli, hai ragione : dai contorni si capisce molto di più la sostanza.
RispondiEliminaMarina, perchè no?
RispondiEliminaIo sono una romanticona...
Santa notte a te, sorellina.
Non conoscevo questa storia ...
RispondiEliminaBellissima per certi punti di vista... quando l'amore fa breccia eheheh ... ma chissà quanto avrà sofferto per amare il suo "principe" la Bela Rosin .. e forse anche Vittorio Emanuele ingabbiato nel suo ruolo di regnante...
"Anche i ricchi piangono"??? :DDDD
Passa il tempo, cambiano i personaggi, ci si trasforma culturalmente e socialmente ma l'AMORE è e sarà sempre il più grande dei misteri...
Un bacio Stellina!
Non avrei mai detto che si trattasse della Bella Gigogin!!!
RispondiEliminaE non sapevo della copia del Pantheon....
Quante cose che non so, Stella...
ma sono ancora troppo giovane (e soprattutto troppo venticinquenne) per iscrivermi all'università della terza età!!! ;-)
Un bacio buona notte TVB
Miryam, per amore piangono pure i potenti...
RispondiEliminaLuminosa giornata con un abbraccio.
Favoloso tranquillo, sapessi quante cose non so io...
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