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PERCHE' DICIAMO LE PAROLACCE ?
Sono 5 i motivi principali :
1. Sfogarsi
Secondo lo psicologo americano Timothy Jay, il turpiloquio da intensita' alle espressioni emotive in un modo che le parole inoffensive non riescono a eguagliare.
"Comunica i sentimenti di chi lo esprime e rappresenta il piu' forte canale di trasmissione di emozioni intense come rabbia,frustrazione,sorpresa,gioia",spiega Romolo Giovanni Capuano,sociologo e criminologo. "Alcuni psicoterapeuti arrivano a sostenere che il turpiloquio possa guarire da nevrosi e altri disturbi psichici facendo leva proprio sulle forze piu' interne dell'uomo".
2. Offendere,umiliare,ferire
"Il turpiloquio permette di centrare questi tre obiettivi",precisa Capuano.
L'insulto puo' essere rivolto anche contro noi stessi. Se sbagliamo strada,e normale che ci scappi - Che cretino che sono ! -
3. Segnare l'appartenenza a un gruppo
Non è difficile assistere a situazioni in cui due adolescenti (e non) si rivolgono nomignoli infamanti come riconoscimento reciproco di amicizia. "Usare le stesse parolacce,come il medesimo gergo,aumenta la coesione all'interno del gruppo e la distanza rispetto ad altri gruppi",dice l'esperto.
4. Attirare l'attenzione
Spesso capita di leggere per strada avvisi che iniziano "Stronzo chi legge" e seguono le scuse in cui si giustifica che il turpiloquio aiuta a fissare l'attenzione di chi legge.
5. Cacciare il male
"E' il cosiddetto turpiloquio apotropaico,letteralmente che allontana dal male. Ne sono un esempio le locuzioni scurrili come - in culo alla balena -",dice Capuano.
Gli esempi piu' singolari arrivano da personaggi insospettabili,come San Francesco d'Assisi.
Nel capitolo 29 de i Fioretti (scritti da un anonimo frate francescano) San Francesco racconta le apparizioni del demonio a frate Ruffino di cacciarlo con la formula oscena "Apri la bocca;mo' vi ti caco".Per quanto ci sorprenda il fatto che un Santo possa essere cosi' volgare,la tradizione popolare riconosce un indubbio valore a queste locuzioni scatologiche.
Ma il turpiloquio esercita una funzione apotropaica anche in un altro senso.
quando definiamo un altro "storpio" o "frocio", affermiamo indirettamente la nostra normalita' indirizzando verso l'altro tutta la negativita' della parola usata,allontanandola da noi stessi.
Anna Fregonara
SEI UNA TESTA DI Cxxxx!
PERCHE' DICIAMO LE PAROLACCE ?
Sono 5 i motivi principali :
1. Sfogarsi
Secondo lo psicologo americano Timothy Jay, il turpiloquio da intensita' alle espressioni emotive in un modo che le parole inoffensive non riescono a eguagliare.
"Comunica i sentimenti di chi lo esprime e rappresenta il piu' forte canale di trasmissione di emozioni intense come rabbia,frustrazione,sorpresa,gioia",spiega Romolo Giovanni Capuano,sociologo e criminologo. "Alcuni psicoterapeuti arrivano a sostenere che il turpiloquio possa guarire da nevrosi e altri disturbi psichici facendo leva proprio sulle forze piu' interne dell'uomo".
2. Offendere,umiliare,ferire
"Il turpiloquio permette di centrare questi tre obiettivi",precisa Capuano.
L'insulto puo' essere rivolto anche contro noi stessi. Se sbagliamo strada,e normale che ci scappi - Che cretino che sono ! -
3. Segnare l'appartenenza a un gruppo
Non è difficile assistere a situazioni in cui due adolescenti (e non) si rivolgono nomignoli infamanti come riconoscimento reciproco di amicizia. "Usare le stesse parolacce,come il medesimo gergo,aumenta la coesione all'interno del gruppo e la distanza rispetto ad altri gruppi",dice l'esperto.
4. Attirare l'attenzione
Spesso capita di leggere per strada avvisi che iniziano "Stronzo chi legge" e seguono le scuse in cui si giustifica che il turpiloquio aiuta a fissare l'attenzione di chi legge.
5. Cacciare il male
"E' il cosiddetto turpiloquio apotropaico,letteralmente che allontana dal male. Ne sono un esempio le locuzioni scurrili come - in culo alla balena -",dice Capuano.
Gli esempi piu' singolari arrivano da personaggi insospettabili,come San Francesco d'Assisi.
Nel capitolo 29 de i Fioretti (scritti da un anonimo frate francescano) San Francesco racconta le apparizioni del demonio a frate Ruffino di cacciarlo con la formula oscena "Apri la bocca;mo' vi ti caco".Per quanto ci sorprenda il fatto che un Santo possa essere cosi' volgare,la tradizione popolare riconosce un indubbio valore a queste locuzioni scatologiche.
Ma il turpiloquio esercita una funzione apotropaica anche in un altro senso.
quando definiamo un altro "storpio" o "frocio", affermiamo indirettamente la nostra normalita' indirizzando verso l'altro tutta la negativita' della parola usata,allontanandola da noi stessi.
Anna Fregonara
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Pero'! Ste' riservi sempre sorprese.
RispondiEliminaVale
Pierluì, mai essere monotoni !A te mai scappato parolacce ?
RispondiEliminacredo faccia parte dell'linguaggio comune che oramai ognuno di noi ha fatto proprio... personalmente cerco di non dire parolacce... ma mi rendo conto che quando sono incazzata.. diventa un modo per scaricare il nervoso che altrimenti resterebbe represso.
RispondiEliminaciao Pier
Ma che cxxx di post !
RispondiEliminaQuindi se scrivo qui sotto, sarò sotto la lista di "sei una testa di cxxx".
Ma certo che ci scrivo qui sotto, in fondo così facciamo un bel gruppo, poi possiamo sempre rafforzarlo insultandoci...
Mitico ! Sento già la mia autostima aumentare a dismisura.
Scherzi a parte, propongo una lettura volta all'interpretazione, non tanto dalla parte di chi le pronuncia, quanto dalla parte di chi le ascolta, in quanto a parer mio la differenza "emotivamente significativa" è nella parte udente, che non necessariamente è quella a cui è diretto il turpilocquio.
ByBy
ahhaha! bellissimo questo post...mi salva dal fatto che per quanto mi metta d'impegno...io non riesco proprio a evitare di dirle ogni tanto..così il mio modello educativo nei confronti dei miei figli va a farsi friggere...solo che loro le usano in modo che a me sembra troppo gratuito...(per fortuna si autoregolano e le usano solo a casa)
RispondiEliminaBene bene...visto l'effetto terapeutico, mi sento meno in colpa riguarda il mio sistema educativo che nel campo delle parolacce lascia molto a desiderare...
pero pure io penso...che uno str..zo ha una sua particolare forza che non può essere sostituita con un cagata di mucca!
az..neanche a farlo a posta ...lucignolo!..stavamo postando insieme..!!
RispondiEliminaJasna è così,capita anche a me purtroppo dire che cxxxx dici,quando mi esasperano ...
RispondiEliminaMbè, la parola che citi con crocette la dico spesso, ed anche altre. Tutto sta a saperle dire :-)
RispondiEliminaLucignolo abbiamo fatto in verità un bel gruppo di teste di capra,come diceva qualcuno... Che memoria eh!
RispondiEliminaPer quanto riguarda l'udente,dipende,tutto dipende...dice qualcun altro !
Stella trasformata? No,stella disinibita finalmente.grazie !
Janas sfido chiunque a dire che non gli sia mai scappato una parolaccia per un motivo o per un altro. E'bene che i figli si scarichino in casa come faceva il mio,piuttosto che imitare il gruppo a cui appartiene,fuori.Questo post è da un po' che volevo pubblicarlo,ma avevo delle remore che ora fortunatamente sono sparite.
RispondiEliminaciao stella ,scusa ma esistono ancora le parolaccie?oramai sono parte integrante del nostro linguaggio
RispondiEliminaEbbene sì, le parolacce io le dico eccome!
RispondiEliminaContro l'ottusità mentale, contro la stupidità, contro le cose troppo ingiuste. E anche contro la presunzione, la supponenza, la superbia!
quando queste mi fanno inca...are! :-) :-)
cioa Stelli'!
Asterix ogni tanto ok,quando ce le strappono dalla bocca,ma usualmente non le condivido...
RispondiEliminaAbbraccione caro amico !
Come le dici anna? Non è uno sfottò. Mi piacerebbe per intero il tuo pensiero o forse l'ho capito,ma vorrei ti esprimessi di più. Fa' conto che io non sia stella ,ma silvano,cesco,daniele o chi vuoi tu. In questo post non sono un'educatrice.
RispondiEliminaBrava giovà,così si fa,quando troppo è troppo...
RispondiEliminaPenso che il testo sia abbastanza esplicativo, anche io non sono esente da questi aspetti e ancora oggi uso una sequela di parolacce ad alta voce per sfogarmi (quando son solo) altre poi come qualcuno ha detto sono entrate nell'uso comune, per gli adolescenti poi c'è la sensazione di sentirsi già grandi proprio in funzione di questo linguaggio, io sono nato nella periferia di Torino e in un tempo in cui si bestemmiava parecchio, ci son voluti molti anni di attenzione per togliermi l'automatizzazione dell'uso di certi epiteti che erano più un intercalare che un vero e proprio intento.
RispondiEliminaCerto che come è stato detto molto del problema è in chi ascolta e dell'ambiente in cui viene usato un certo tipo di linguaggio, etica e morale sono figlie dell'ambiente che le ha generate e se esser nudi in campo nudista nessuno si scandalizza, andare nudi a fare la spesa potrebbe provocare tutt'altre reazioni :-)))
Caro acquachiara dire una parolaccia ogi tanto ok,però non bisogna essere scurrili.Come reagisce l'insultato? e rispondo pure a lucignolo .Il turpiloquio produce,in chi ascolta o legge,un elevato battito cardiaco, un maggior livello di eccitabilità e ansia, sudorazione e irrequietezza.
RispondiEliminaSe con il martello ti schiacci un dito e urli " Cxxxx ",chi sente si rende subito conto della sofferenza del parlante e può venire in soccorso (comportamento positivo). Se invece, urli " Sei uno stronzo " come reazione verbale a una situazione di frustrazione, il frustrante può percepire di essere la causa e reagire con altrettanta violenza (comportamento negativo).
Al di là dei casi patologici, e della frenesia tipica dei bambini che ne dicono tante (ma ci sono le spiegazioni) senza conoscerne nemmeno il significato, a mio avviso il turpiloquio è l'ultimo rifugio di chi si rende conto di aver perduto lo scontro verbale, di essere stato messo alle corde e non aver più nulla di ragionevole (o comunque vincente) da ribattere
RispondiEliminaLucio Musto
Per onestà intellettuale devo aggiungere che la/le parolaccia possono avere anche una funzione catartica di sfogo, di liberazione, di scarico di tensione nervosa.
RispondiEliminaDico questo perché m'è tornata in mente un'invettiva ch'io stesso scrissi contro un bestemmiatore, un Troll incallito che lordava il forum cui stavo partecipando e contro cui ogni ragionamento era ovviamente inutile.
Ne ricordo lo stato d'animo che mi spinse e la voglia rabbiosa che fosse una risposta più greve delle sue parolacce pur senza contenerne alcuna.
Potrei anche trascriverla qui, ma non so se sia il caso.
Crocette non ce ne sono, ma non sono quelle che fanno la differenza, ed un c***o o un "diamine!" si somigliano abbastanza!
Lucio Musto
Caro lucio,grazie per la tua sincerità,d'altronde lo dice il post stesso.
RispondiEliminaFantastica domenica !
Quando mi sfogo mi scappano spesso..
RispondiEliminaCara apotropaica, sarà vero, sarà falso, Sarah Fergusson diceva L'Ezio Greggio (che non è petrolio) ?. Ed infatti le prime parole che si imparano da una lingua straniera sono head of c..., fu.. you, malpari.. e maric.., baren..., tete de ..., mer.. ecc. ecc.
RispondiEliminaA me danno fastidio solo le bestemmie, tutto il resto lo tollero. Tollerare però non significa approvare.
Quindi appena arriva mia moglie che fa i turni anche la domenica, la deve riempire di improperi così garantiamo la coesione della famiglia?
Tutto può essere, let it be, let it be.
Viva i cucù abbasso gli altri!
Du conferma ,non frequentemente,mi raccomando...
RispondiEliminaMax anche tu ti stai svelando poco per volta,proprio come ho fatto io.
RispondiEliminaCondanno le bestemmie e il turpiloquio fine a se stesso o come intercalare.Felice domenica e tanti cucù
Esempio
RispondiElimina- In questa notte d’agosto,
senza te,
cercavo a caso, ed ho trovato
Bing Crosby e il suo canto.
“Silent night” su YouTube, fra
palle di vetro ed alberi lucenti.
M’è venuto da piangere,
ed ubriacarmi.
- Se è per questo, d’ubriacarti,
ti viene anche senza Crosby
ed il piccolo Gesù nella sua culla!
- Sei molto cara, amore.
Grazie e vaffanculo!.
Lucio Musto 31 agosto 2008
________________________________________
Senz’alcun riferimento o allusione, se non il fatto che davvero ero in cerca di un brano di Crosby, m’è venuta questa ispirazione per questa stupenda lirica che vi sottopongo con la domanda:
«Ma l’esclamazione finale, è davvero da considerarsi una parolaccia?... o magari solo un’altra amara lacrima?»
Buona domenica!...
Lucio Musto
Senz'altro un'altra amara lacrima,forse ancora più amara...
RispondiEliminacan che abbaia, non morde!
RispondiEliminaio diffido di chi non dice mai parolacce...troppo autocontrollo...poca spontaneità!
di solito non è la parolacce e più la violenza che ci si mette nell'esprimerla!
...poi non ci sono parole e parolacce... ci sono significati più o meno maliziosi:
così i miei figli hanno cambiato parole alle parolocce:
che palle diventa che pillole!
stronz...diventa strombolo!
porco Zio! vafancubo (che tutto sommato è elevato alla potenza!!) e vafancucchio...ma il messaggio arriva comunque!
il punto è che il "concetto" con cui esprimiamo la parolaccia l'abbiamo in testa...la parolaccia è solo la traduzione del concetto...trattasi di "pensiero parolaccioso" che sebbene non espresso resta latente...nelle nostre idee innate!
RispondiEliminaGrazie janas, esaustiva e brava genetrice !
RispondiEliminaSi a tutti sono scappate, anche se forse sarebbe meglio contenersi. A volte sfogarsi va bene.
RispondiEliminaUn caro aluto.
Un caro saluto.
RispondiEliminaOgni tanto...sfogarsi va bene... e contenersi altrettanto bene !! Saluti carissimi marco !
RispondiEliminaSinceramente le parolacce sono tra le mie esternazioni inusitate.
RispondiEliminaLe dico, non mi vergogno, critico quelli che dicono di non dirle e poi sono i primi a spararle appena aprono bocca.
Io le uso in situazioni di rabbia o quando ci vuole.
Non sarà una parolaccia a turbarmi la vita nè sentita nè detta.
Mi fa più schifo l'ipocrisia e il finto perbenismo che ritrovo in molti commenti.
E vaff....ogni tanto ditele ste c...o di parolacce di m...a!!!!
Michele d'accordissimo!!! L'ipocrisia è la mia peggior nemica,è pù forte di me... Non capisco perchè camuffarsi,sparlare di una persona e poco dopo magari sorridere alla stessa...
RispondiEliminaUn abbraccio
Uhmm,stella ;-)alle volte sfogo,ma alle volte puo' servire da...catarsi,puo' sembrare esagerato ma serve...come catarsi,eh,eh,eh,
RispondiEliminagabrybabelle
p.s. io ricordo perfettamente la prima parolaccia(10 anni) che ho detto,fu scioccante anche per me e fui messa"in castigo"per un mese,passarono anni e anni prima che mi riazzardarsi a sfogarmi in quel modo!indovina il chi e il cosa detto ??
Gabry se per te è così,ok ! Gli indovinelli mi piacciono,vediamo, alla mamma vaff...?
RispondiEliminalinea sottile
RispondiEliminaPosterò qualcosa sul tema perchè mi ero ripromessa di non commentare blog che contenessero parolacce. invece, mi sono accorta che le dicono e (molto peggio) le scrivono, anche persone che stimo. Secondo me certe parole - scritte -perdono efficacia e diventano patetiche. A presto.
RispondiEliminaLinea sottile wilson !
RispondiEliminaCara renata hai letto attentamente il perchè si dicono parolacce ? A volte te le tirano proprio fuori...
RispondiEliminaContinua a stimare chi ti sta a cuore...
E non solo parolacce...anche le bestemmie.
RispondiEliminaMarco le bestemmie no,non le tollero.
RispondiEliminaNeanche io le tollero, ma era solo per fare un esempio.
RispondiEliminaRisposta al commento: "Pazzesco,letteralmente pazzesco... E questi sono i nostri governanti ??"
Sì, questi ignorantoni ci governano.
Continuo a dire pazzesco!!! Correte da marco,merita...
RispondiEliminaResto alla versione verdoniana: danno forza al discorso! Ah, ah, ah!
RispondiEliminaScherzando ok russo,ma non più di tanto è lecito ,secondo me.
RispondiEliminaDa buon torinese,leggendo questo post mi ritorna in mente la famosa "predica" di Gipo Farassino,dove ad un certo punto "nu'Sgnur Idio" apostrofa Adamo dicendo:"Adam...adam,lazaron d'l boia,ven foeura!!" D'accordo,queste non sono parolacce ma hanno suscitato
RispondiEliminagrande ilarità in chi ascoltava.Secondo me la parolaccia,mai la bestemmia,può essere un rafforzativo,mai un dispregiativo!
Ciao stella,buona notte!
Ciao sirio,buona notte. Ieri era un altro giorno !
RispondiEliminaP.S. chiedo scusa ai non piemontesi,la frase che ho citato di gipo significa : Ad un certo punto il Signore Iddio chiama Adamo dicendo."Adamo,lazzarone che non sei altro,vieni fuori!"
RispondiEliminaCiao stella,con le parole della Vanoni ti dico:domani è un altro giorno,e si vedrà!
RispondiEliminaAncora buona notte.
...è che sò TANTO liberatorie!!!!
RispondiEliminaScherzo neh!
Comprendo il significato che hai descritto nel post, io ne dico in quantità a volte forse esagerata, soprattutto quando sono particolarmente nervosa; ma il turpiloquio in gnerale mi infastidisce parecchio.
A volte è vero, per rafforzare un concetto la parolaccia ci sta bene, basta non esagerare. Che poi, bisogna pur considerare in che contesto la si dice, insomma, con il capo il concetto è meglio rafforzarlo cercando dei SINONIMI... no?!?!??!!
Non condivido invece l'uso della parolaccia per rafforzare il concetto della nostra "superiorità" nei confronti di chi è diverso da noi e/o diversamente abile... quello PROPRIO NO!
Cara annagi d'accordo,d'accordo,d'accordo!
RispondiEliminaBacione.
Io non condanno la 'parolaccia-sfogo', capita anche a me. Non mi piace chi le dice abitualmente.
RispondiEliminaFaccio una considerazione però.
Personalmente, non so se pure a te e agli altri amici blogger, mi è capito di conoscere (purtroppo) persone che offendono e feriscono l'altro senza dire parolaccie ma con altre parole peggiori, quelle più 'sottili', insinuanti.
Sono i peggiori!
p.s.: mi hai dato lo spunto per un prossimo post...vediamo...
Ciao
Beh romano,quello è un altro discorso. Ci sono persone che feriscono più con la lingua che con la spada e per me sono persone malvagie...
RispondiEliminaA presto.
A volte si dicono solo perchè ci girano le scatole tutto qui LOL!
RispondiEliminaDaniele evviva la sincerità !
RispondiElimina