24

LO SAPEVATE ?

Come nacque questo bel canto natalizio?
Grazie ai topi...!


Una delle più care musiche del Natale

Nel piccolo paese di Obendorf, in Austria, un giovane sacerdote, padre Mohr, stava dando le ultime istruzioni ai bimbi e ai piccoli pastori per provare il canto da eseguire nella notte di Natale.
Tra le navate silenziose si spandeva l'eco di un vocio allegro e di piccole risatine.
"Buoni, silenzio! Incominciamo!"
 Ma come padre Mohr appoggiò il dito sulla tastiera dall'interno dell'organo uscì uno strano rumore, poi un altro e un altro ancora. "Strano", pensò il giovane prete. Aprì la porticina dietro l'organo e dieci, venti topi schizzarono fuori inseguiti da un gatto. Povero padre Mohr. Si voltò a guardare il mantice: completamente rosicchiato e fuori uso. "Pazienza", pensò, "faremo a meno dell'organo". Ma anche i piccoli cantori all'apparire dei topi e del gatto si erano scatenati in una furibonda caccia. Ed ora non c'era più nessuno. Con l'organo in quelle condizioni e il coro dileguato dietro ai topi, addio canto di Natale. Fu un momento di grande sconforto per padre Mohr. Mentre, davanti all'altare maggiore si chinava nella genuflessione gli venne in mente l'amico Franz Gruber il maestro elementare che, oltre ad essere un discreto organista, se la cava bene nel pizzicare le corde della chitarra. Quando padre Mohr giunse a casa sua, Gruber stava correggendo i compiti degli scolari al debole chiarore di una lucerna. "Bisogna inventare qualche cosa di nuovo per la messa di mezzanotte, un canto semplice che accompagnerai con la chitarra. Qui ho scritto le parole: sta a te vestirle di musica... Ma in fretta mi raccomando!" Uscito padre Mohr, Gruber prese subito in mano la chitarra e dopo aver scorso il testo lasciatogli dal prete cominciò a cercare tra le corde le note più semplici. A mezzanotte in punto, del 24 dicembre 1818, la chiesa parrocchiale traboccava di fedeli. L'altare maggiore era tutto sfolgorante di lumi e di candele accese. Padre Mohr celebrava la S. Messa. Dopo aver proclamato il vangelo di Luca che narra la nascita del Salvatore si avvicinò, con il maestro Gruber al presepio e con la voce tremante intonarono:

"Stille Nacht, Heilige Nacht (Notte silenziosa, Notte santa) ... "

 Dalle navate si persero nel silenzio le ultime parole del canto.
Un attimo dopo l'intero villaggio le ripeteva davanti a Gesù, come la schiera degli angeli del vangelo di Luca.
E da allora non si è più smesso di cantarlo, non solo ad Obendorf, ma in tutto il mondo.
È diventata una delle musiche più care del Natale.

E di padre Mohr e di Franz Gruber che ne è stato? Nessuno dei due ha avuto il tempo di rendersi conto di quanto hanno donato al mondo senza aver avuto in cambio nulla.

Bruno Ferrero

  1. Stupendo questo canto cara Gianna.
    Come vedi ci sono di nuovo e spero di poter continuare,non dico fino a quando solo per scaramanzia lascio fare al destino.
    Buona serata cara amica.
    Tomaso

    RispondiElimina
  2. E' proprio vero che le Vie del Signore sono infinite...
    ...e insospettabili !!!!

    Bacione ;-)

    M@ddy

    RispondiElimina
  3. Grazie cara Gianna che ci ricordi le tradizioni natalizie!!!

    Baciii
    Cri&Anna

    RispondiElimina
  4. Ciao gianna!
    Che bella questa storia...meravigliosa!
    Un bacione a te!
    Nunzia

    RispondiElimina
  5. Grazie Gianna di tutte le atmosfere che ci regali!Un bacione,Rosetta

    RispondiElimina
  6. * Grazie Gianna per tutte le belle tradizioni che mi fai conoscere... sei decisamente una fonte inesauribile di conoscenza, ecco perchè hai tante persone che ti seguono!!!
    * Grazie per essere passata a trovarmi.
    * Bellissimo il presepe che hai postato, sono contenta che anche tu condivida l'idea che il presepe batte l'albero di Natale ;-)
    Tante serene giornate
    nonnAnna

    RispondiElimina
  7. Ciao Gianna non conoscevo questa storia, ma il canto e uno dei più belli del Natale,
    un caro saluto.Tiziano.

    RispondiElimina
  8. Bellissima storia... Gianna... come bello è il canto di cui si narrano le origini.
    Grazie per aver fatto conoscere a Noi Tutti... la storia... e aver permesso di riascoltare questo canto stupendo.
    GRAZIE!!!
    Mary

    RispondiElimina
  9. Una storia davvero emozionante!
    Grazie, Gianna, di averla condivisa con noi.

    P.S.
    Non è mai troppo tardi per imparare ^_^

    RispondiElimina
  10. No...non lo sapevo davvero. Evviva i topi, allora. Spesso le più grandi meraviglie son dovute alla casualità.Grazie Gianna.

    RispondiElimina
  11. Dolce Gianna, molte persone che hanno inventato o trovato qualcosa di buono per la societa', non hanno avuto quasi mai riconoscenza o ringraziamenti,si vede che e'cosi' che deve andare a questo mondo, speriamo pero' che in ogni epoca ci siano sempre persone cosi' che arricchiscono il nostro patrimonio culturale.
    Ti lascio un affettuoso abbraccio.
    gaetano

    RispondiElimina
  12. Una bella storia! Io non lo sapevo. Questa canzone è bellissima, e ha versioni in tutte le lingue. Besos.

    RispondiElimina
  13. è uno dei canti natalizi che preferisco, dolce,profondo e armonioso. baci, baci, baci...

    RispondiElimina
  14. Ma li vogliamo ringraziare quei topi, o no? :))

    RispondiElimina
  15. Non conoscevo questa storia, peraltro molto affascinante.

    Baci

    RispondiElimina
  16. Una musica emozionante e stupenda.
    Grazie dell'informazione.
    Buon giorno!
    Cristiana

    RispondiElimina
  17. Caspita, non lo sapevo! E' un canto bellissimo :)
    Buona giornata!

    RispondiElimina
  18. Che meraviglia questo racconto! E il canto... è bellissimo!

    RispondiElimina
  19. questa storia davvero non la sapevo. ora ci appare divertente quasi ed anche un po' tenera. Però penso allo sconforto provato per non aver strumenti né canto per la notte di Natale. Ed il signore ha provveduto!
    Bellissima storia che rende ancor più magico questo canto giù bellissimo

    RispondiElimina
  20. Un grande dono davvero ci hanno dato: una musica così dolce e così cara al cuore di tanti. Una musica che ti sa riconciliare con la gioia del Natale anche se sei un po' triste.

    RispondiElimina
  21. è bello sapere la storia di un così bello e universale canto
    grazie Gio

    RispondiElimina



Grazie del tuo gradito commento.

Il bene in noidiGiannaDesign byIole