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OLIVIER CLERC : storia di una ranocchia

Olivier Clerc


Olivier Clerc, scrittore e filosofo, in questo suo breve racconto, attraverso la metafora, mette in evidenza le funeste conseguenze della non coscienza del cambiamento, che infetta la nostra salute, le nostre relazioni, l'evoluzione sociale e l'ambiente.
Un condensato di vita e di saggezza che ciascuno potrà piantare nel proprio giardino per goderne i frutti.





  1. è un poh macabra ma purtroppo e la realta. Sai Stella tante volte mi domando come è possibile ogni tuo post ci propone sempre qualcosa di molto interessante...
    Grazie amica.
    Tomaso

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  2. Parlando dell'Italia ,vedo che piano piano si perdano i veri valori.Gli anni'60 con le lotte per i nostri diritti sono lontani ricordi;oggi la televsione influenza la massa faccendo credere dei falsi ideali.Ti auguro una buona serata,salutoni a presto

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  3. Grande Stella! Una verissima riflessione. Siamo nella fase in cui ancora la ranocchia gradisce ma sta per annaspare, piano piano stanno cambiando i valori, il rispetto per gli altri, ormai ad esempio la gente rivendica di essere razzista, di odiare i diversi, prima almeno si vergognavano a dirlo... Stanno instupidendo le persone con la TV e non solo, come fare a reagire?
    Baci
    Evelin

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  4. Caro Tomaso è una metafora per dire che bisogna ribellarsi subito e non abituarsi ai nuovi sistemi di vita...

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  5. Ciao Stella.
    Purtroppo credo che si sia raggiunta la cottura. Ormai passano per normali atteggiamenti incredibili e moralmente inaccettabili: la corruzione, il razzismo, il non rispetto verso il prossimo...il menefreghismo in generale.
    E' tutto molto triste.
    E il fondo non si raggiunge mai...piuttosto si scava!
    Baciotti.
    Nunzia

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  6. Una metafora davvero coinvolgente! Grazie.

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  7. Una bella metafora che mi hanno girato tempo fa e sono davvero felice che sia ancora in viaggio!
    Ciao Stella :)

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  8. Cavaliere c'è assuefazione, se non indifferenza...

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  9. Evelin sta diventando tutto inverosimile...abitudine? indolenza? menefreghismo?
    So solo che ognuno pensa al suo orticello e finchè va, va...

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  10. Nunzia mi fai venire in mente la canzone di Orietta Berti : finchè la barca va, lasciala andare, finchè la barca va, tu non remare...

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  11. Benvenuta Wilma.
    Ti aspetto ancora, grazie!

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  12. Sì noun, l'ho ricevuta tramite e-mail.
    E' da un bel po' che gira in rete...

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  13. ciao Stella
    buona serata ^____________^
    questo post è molto interessante

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  14. Carissima Stella stiamo facendo come quel Re che per prepararsi ad eventuali avvelenamenti ingeriva ogni giorno delle piccole dosi di veleno andando sempre ad aumentare per far si' che il corpo raggiunga il punto di assuefazione, oramai la zozzura e' divenuta di uso comune che non si scandalizza piu' nessuno.
    Ormai ribellarsi e' diventato quasi impossibile.
    Buon inizio settimana.
    gaetano

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  15. Pupottina, spero vada tutto meglio...

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  16. Gaetano ottima metafora pure la tua...

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  17. Cara Stella,
    tutto vero, purtroppo....!!!!
    Un abbraccio e buona notte.

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  18. Carissima, dovremmo reagire adesso, ma siamo a metà cottura e ci mancano le forze!
    Splendida la metafora. Baci

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  19. A parte la sofferenza provata nel leggere della povera ranocchia, immaginandomi come ciò accade ahimè, realmente, ritengo che se non siamo cotti, ci manca poco... è l'ora di dare un bel colpo di zampe tutti insieme, altrimenti saremo lessati e anche fritti!!!!!una bella frittura mista pronta per essere mangiata....... un bacione

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  20. buongiorno Stella^;^questa metafora,rispecchia davvero la situazione che stiamo vivendo...fa riflettere e chissa' che non riusciamo tutti, ad uscire dal pantano,in cui stiamo annaspando..bacioni :-*

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  21. io..che sono una inguaribile ottimista..spero sempre in un colpo di reni...in uno scatto di ribellione..in un riscatto della dignità che qualcuno pensa di toglierci...in un rifiuto dei narcotici multimediali che scientemente ci vengono propinati...l'antitodo è dentro di noi ...non è difficile da trovare..basta volerlo
    buonissima giornata...kissssssssssss

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  22. Dovremmo reagire tutti quanti, ma purtroppo, forse per convenienza e/o per egoismo, molti preferiscono far finta che tutto vada bene così, o, peggio ancora, vogliono farcelo credere ...e fanno cuocere anche chi preferirebbe saltar fuori dalla pentola, perchè non solo l'acqua riscalda poco a poco, ma sulla pentola c'è anche un coperchio che impedisce di uscrir fuori. Riusciremo a togliere quel coperchio ? Speriamo bene !

    Un abbraccio

    Cri

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  23. Lady Boeme, bisognerebbe fare uno sforzo e raccogliere le ultime forze...

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  24. Paola, commento pieno di sentimento e giusto...

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  25. Lore...basta volerlo, giusto.
    Ma chi lo vuole?
    Solo noi ranocchie...che stiamo per essere cotte per bene.
    E nota che anch'io sono ottimista...

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  26. Metafora splendida, quanto mai attuale.
    Proprio domenica, in piazza san Carlo, il papa ha detto ai giovani: bisogna vivere e non vivacchiare, riprendendo una frase di Pier Giorgio Frassati.
    Combattere l'indifferenza e l'assuefazione, questo è il messaggio che condivido in pieno.
    Grazie stellina, un bacione e buona giornata!

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  27. Grazie a te Sirio, per il bel commento.

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  28. ciao.tenendo conto che mi piacciono da matti le rane (ho una collezione di circa 200 pz), mi sono sentita poco bene a leggere..pero' e' tutto molto vero..
    peccato che non si riesca a fare nulla per rimediare..
    ciao
    ciao
    annapaola

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  29. mi sembra sia proprio così, purtroppo... una triste verità!
    buon pomeriggio!

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  30. Mooolto interessante!!

    p.s.: Cara Stella, sono stato molto impegnato e quindi ho trascurato un pò i vari blog. Spero di recuperare presto ;)

    Ciao e buon weekend

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Grazie del tuo gradito commento.

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