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AMORE RECIPROCO



... ... inaspettatamente.
- Chi è? - gridò la donna con una voce strozzata e strana, come di persona spaventata.
Un istante dopo gittò un grido altissimo, balzando a sedere sul letto, e rimase immobile, con gli occhi spalancati e con le mani alle tempie, come davanti a un'apparizione sovrumana.
Marco, lacero e polveroso, era là ritto sulla soglia, trattenuto per un braccio dal dottore.
La donna urlò tre volte: - Dio! Dio! Dio mio!
Marco si slanciò avanti, essa protese le braccia scarne, e serrandolo al seno con la forza d'una tigre, scoppiò in un riso violento, rotto da profondi singhiozzi senza lagrime, che la fecero ricader soffocata sul cuscino.
Ma si riprese subito e gridò pazza di gioia, tempestandogli il capo di baci: - Come sei qui? Perché? Sei tu? Come sei cresciuto! Chi t'ha condotto? Sei solo? Non sei malato? Sei tu, Marco! Non è un sogno! Dio mio! Parlami! - Poi cambiando tono improvvisamente: - No! Taci! Aspetta! - E voltandosi verso il medico, a precipizio: - Presto, subito, dottore. Voglio guarire. Son pronta. Non perda un momento. Conducete via Marco che non senta. Marco mio, non è nulla. Mi racconterai. Ancora un bacio. Va. Eccomi qui, dottore.
Marco fu portato via. I padroni e le donne uscirono in fretta; rimasero il chirurgo e l'assistente, che chiusero la porta.
Il signor Mequinez tentò di tirar Marco in una stanza lontana; ma fu impossibile; egli parea inchiodato al pavimento.
- Cosa c'è? - domandò. - Cos'ha mia madre? Cosa le fanno?
E allora il Mequinez, piano, tentando sempre di condurlo via: - Ecco. Senti. Ora ti dirò. Tua madre è malata, bisogna farle una piccola operazione, ti spiegherò tutto, vieni con me.
- No, - rispose il ragazzo, impuntandosi, - voglio star qui. Mi spieghi qui.
L'ingegnere ammontava parole su parole, tirandolo: il ragazzo cominciava a spaventarsi e a tremare.
A un tratto un grido acutissimo, come il grido d'un ferito a morte, risonò in tutta la casa.
Il ragazzo rispose con un altro grido disperato: - Mia madre è morta!
Il medico comparve sull'uscio e disse: - Tua madre è salva.
Il ragazzo lo guardò un momento e poi si gettò ai suoi piedi singhiozzando: - Grazie dottore!
Ma il dottore lo rialzò d'un gesto, dicendo: - Levati!... Sei tu, eroico fanciullo, che hai salvato tua madre.

CUORE, di Edmondo De Amicis - pagina 35

  1. Ciao Stella.
    Cuore è uno dei libri più belli che abbia mai letto.
    Mi commuovono le storie contenute e gli eventi degli alunni della scuola.
    Tornando alla storia di "Dagli Appennini alle Ande" credo che l'amore tra madre e figlio sia uno dei più forti e indistruttibili al mondo.
    Che belle emozioni che mi hai fatto tornare alla mente.
    Bacio,cara Stella.
    Nunzia

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  2. Cara Nunzia, i nostri bambini e adulti, perchè no, dovrebbero leggere o rileggere, seppure in chiave moderna, il libro Cuore, per riscoprire i sani valori.
    Baci.

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  3. Cuore un libro co la C. maiuscola
    ci è rimasto credo a tutti nei nostri cuori.
    Cara Stella voglio informarti che sarò assente per un mese appena tornato passerò a farti visita.
    Un forte abbrqaccio
    Tomaso

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  4. Il libro Cuore è veramente da consigliare la lettura a tutti;nelle sue pagine si trovano veramente molti valori che la società di oggi ha smarrito.Ti auguro una buona giornata,saluti a presto

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  5. è un libro che ho letto da piccola e forse dovrei rileggerlo per intero...

    buon weekend ^______^

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  6. Stella che scherzetto che mi hai fatto...sto piangendo ricordando tutte le mie lacrime di bambina...allora sai ci credevo, credevo che tutto fosse vero, quanto ho pianto, ma era un pianto liberatorio di felicità, questo racconto finisce bene, altri nel libro Cuore finiscono male... uno di quelli mi pare " La piccola vedetta lombarda"
    Ciao e buon fine settimana.

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  7. Fu uno dei primi lbibri che lessi,dopo "Piccole Donne",di M.Alcott, il mio preferito in assoluto. "Cuore" non riesco più a ricordarmelo,so solo che mi emozionò tantissimo e che lo lessi in un giorno!

    Buna giornata Stellina,ciao !

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  8. Tomaso buon viaggio e pensami, ogni tanto.
    Ti aspetto...baci

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  9. Pupottina, tu che ami la lettura, puoi farlo benissimo.
    Buona fine settimana!

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  10. Teo, ti accontento.

    La piccola vedetta lombarda narra la storia di un ragazzo delle campagne del Vogherese che incontra un drappello di soldati italiani. L'ufficiale in comando, temendo di incontrare degli austriaci lungo il cammino, chiede al ragazzo di salire su un frassino a far da vedetta. Il ragazzo effettivamente scopre un drappello di austriaci poco lontano ma, disgraziatamente, anche gli austriaci stessi notano il ragazzo ed iniziano a bersagliarlo con tiri di fucile. Nonostante l'ufficiale gli ordini di scendere, il ragazzo continua l'osservazione del nemico, finché un colpo di fucile non lo ferisce gravemente ad un polmone. Il ragazzo cade e, dopo poco, spira tra le braccia dell'ufficiale.

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  11. Che bei ricordi dei tempi in cui leggevo questo bellissimo libro!

    Ciao Stella, un abbraccio
    Cri

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  12. bello...ma anch'io ho vuoti di memoria su alcune storie,sarebbe il caso di riprenderlo!
    Baci Lu

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  13. Ciao Cri, buona serata con bacioni.

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  14. Lu direi di sì, ne vale la pena...
    Baci

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  15. i sani principi bisognerebbe sempre viverli...ogni tanto penso di leggere di questi libri ai ragazzi, ma poi lascio cadere nel vuoto i buoni propositi....

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  16. Ciao Stella,

    il libro Cuore è tra i ricordi più belli della mia infanzia, quando alle elementari la maestra lo leggeva in classe era il momento in cui catturava l'attenzione di tutti i suoi alunni.

    Gabriella

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  17. Cara Stella l'ho letto anch'io da ragazzo, e mi e' rimasto impresso "Garrone" Il ragazzone grosso dal'animo buono.
    Noi allora no avevamo ne telefonini ne computer, allora un libro ci dava tutte quelle emozioni o quell'immaginazione che ognuno sviluppava nel vedere i personaggi descritti e narrati, quando ho visto il film l'ultimo dei Moicani, che avevo letto il libro, rimasi incantato, perche' sapevo la storia e nella mia immaginazione i cattivi indiani erano piu' orrendi.
    Un saluto da gaetano.
    P.S. scusa la mia assenza ma ho avuto problemi con Alice,( ste donne danno solo problemi ) scherzo!

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  18. Gabriella, molto bello da parte della tua maestra...

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  19. Quante volte l'ho letto cara Gianna, ed è sempre così bello, anche se scritto in forme desuete...mi piace lo stesso. Anzi, domani approfitterò per prendermelo( ce l'ho in campagna insieme ai miei libri di bimba) e rileggermelo: sarà la giusta lettura per la sera, dopo una giornata di lavori.
    Ciao ciao

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  20. Fai bene Paola, è una sana lettura.

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