La locuzione latina "errare humanum est, perseverare autem diabolicum" ormai fa parte del linguaggio comune : è umano sbagliare, ma è diabolico continuare nell'errore.
Siamo esseri umani, dunque, portati a sbagliare ...
Nella vita , si matura attraverso le esperienze, soprattutto quelle negative,causate a volte anche da noi stessi e queste devono consentire di farci cambiare, se umilmente riconosciamo i nostri errori. Se invece non riusciamo a farlo o siamo orgogliosi e presuntuosi o malvagi e quindi irrecuperabili. Allora il detto : sbagliando si impara diventa sterile.
Ho apprezzato e condivido l'articolo"Sbagliare" di Giovanni Annunziata:
Spesso il non riuscire ad ottenere risultati sperati ci crea molto disagio.
Impegnarsi tanto e non raggiungere un obiettivo o sbagliare continuamente, è senza dubbio difficile da sopportare.
Il più delle volte, di fronte ad un errore siamo molto critici verso noi stessi. Ci sentiamo frustrati e incapaci; l’autostima crolla a picco e lo stress si accumula ancora di più.
Un modo diverso di vedere le cose può aiutarci a vivere con più serenità la situazione.
Di fronte ad un errore è molto importante fermarsi a riflettere a lungo su se stessi e rendersi conto che ad essere “sbagliati” non siamo noi, ma i nostri comportamenti.
Sui comportamenti si può agire; si possono cambiare pensieri ed azioni poco funzionali al raggiungimento di qualsiasi obiettivo. Ma occorre volerlo davvero. Molto spesso, di fronte a comportamenti ed errori reiterati nel tempo, si finisce per convincersi di essere sbagliati. Ci si abbatte, si rinuncia a lottare e ci si rassegna al fallimento.
E’ molto importante comprendere che il nostro valore prescinde dai risultati che otteniamo.
Non esistono fallimenti, ma risultati “diversi”.
E' vero quello che dici ma a volte è veramente dura tirarsi su.
RispondiEliminaAcc ... Stella hai toccato un nervo scoperto ... da ieri, sto fronteggiando un momento di crisi con la mia secondogenita: proprio come scrivi tu, un comportamente sbagliato che non mi sarei aspettata da lei ...
RispondiEliminale tue parole sono state un pò di balsamo su una feritina aperta ... a presto !
Morelli in un suo libro dice che" Ognuno è perfetto" così com'è e che non dobbiamo che seguire la spinta della nostra anima che sa dove andare senza dover per forza giudicare e elucubrare ansiosamente su ogni movimento. Ed hai fatto bene a scrivere così. Noi siamo la pianta che cresce in noi. Noi siamo la natura che si muove rigogliosa
RispondiEliminarispondo: io ti lodo.... ed anche il tuo blog... ;-)
RispondiEliminabisogna sempre riconoscere i propri errori con umiltà e cercare di non perseverare.... giunti alla soluzione... poi è bene svoltare pagina....
RispondiElimina^_______^
credo fermamente che l' erore sia umano,la giustificazine a volte pietosa, la forza di cambiare lodevole. credo che sbagliando dobbiamo affrontare noi stessi, evitare di scaricare le pene dei nostri errori su altri e convivere col senso di colpa, come con il piacere di ciò che abbiamo ottenuto con merito. l' esperienza è la pelle della nostra vita, ci si deve convivere. cambiare è evolvere, capire riflettere, necessario per crescere, chi persevera, galleggia nelle immoboli acque della propria inettitudine
RispondiEliminaeheh..buon giorno stellina....
RispondiEliminasi...perseverare è diabolico....e riconoscere gli sbagli è saggezza...
Ma spesso si continua a sbagliare perchè magari pensiamo di fare la scelta giusta....ed invece ...con il senno del poi....risulta un disastro anche l'ultima strada imboccata....
La verità è che nessuno ha la sfera....ed oltre l'istinto ed un pò di razionalità....non ci resta che vivere....
per errori...io intendo quelli che si fanno nella propria vita...le scelte, le decisioni....
Il tuo post mi ha fatto pensare a questo.....
un abbraccio....
Du costa fatica, ma bisogna, se non altro, tentare...
RispondiEliminaRed se ti ho aiutata un po' non può che rendermi felice.
RispondiEliminaCon i ragazzi bisogna avere tanta delicatezza...Non accettano sempre i consigli dei genitori. Magari, battendo il naso, chissà.
Ti capisco e con le femmine è ancora più dura.
Tutto aiuta a crescere... questo è il mio motto!
RispondiEliminaC'è più coraggio nell'accettare i propri sbagli e sapersi subito rialzare, che saper fare tutto benissimo senza mai cadere. Nel primo c'è l'umiltà, nel secondo c'è la superbia...
RispondiEliminaAggiungerei che accettare con serenità un fallimento non vuol dire sentirsi dei "falliti", ma avere quella lucidità ed il coraggio di ammettere degli errori e magari essere pronti a ripartire. Un saluto
RispondiEliminaChi e' causa del suo male pianga se stesso ehhhhhh:)
RispondiEliminaTutti noi commettiamo degli sbagli, a volte ci disperiamo per gli errori fatti, purtroppo indietro non si torna, ma chiedere scusa è possibile, come è possibile sbagliare ritenendo di fare la cosa giusta...
RispondiEliminaL'importante è che non ci sia mai sotto una cattiva intenzione!
Ciao cara, buona serata
Maria Rosa
Cara Stella, oggi tocchi un punto caldo per me.
RispondiEliminaSai come frutto di un mio errore mi sono trovata seriamente in difficoltà,rischiando molto...(qui dico solo questo) e non ti nascondo di essermi sentita fallita.
Ma ora sto lottando con tutte le forze che ho per uscire dalla mia situazione e non mollo!!!
Otterrò un risultato "diverso" da quello che aspettavo.
Ma certamente è meglio questo che piangermi addosso senza far nulla.
Bel post.
Il messaggio di cui parlavi è sul Blog di poesie?
Un bacio.
Quando altri sbagliano creandoti danni irreversibili è dura trovare il lato positivo, anche se condivido pienamente quello che hai scritto e nonostante tutto quello che mi è successo stò cercando il lato positivo e, appunto, voltare pagina.
RispondiEliminaFà male, molto male il limbo tra la presa di coscienza e il voltare pagina... un abbraccio ;-) Maffy
Siamo come dei magneti e per una legge d'attrazione/repulsione ogni pietra gettata in aria o ogni manifestato amorevole spontaneo sentimento ritornano come massi o come fiori al sole.
RispondiEliminaNon ci può essere insegnamento verità, vero pensiero manifesto se prima non ha contemplato quella apparente duale illusione esteriore dentro se stesso.
Uè Raffaele, ti cucco sempre.
RispondiEliminaIo essendo terra a terra, chiedo: quanti sono disponibili all'autocritica? Quanti sono disponibili a cambiare, specie con l'avanzare dell'età. Quanti sono disponbili a riallacciare rapporti chiusi?
Magari mettendoci la faccia per primi?
Non ho risposte, solo domande.
Ciao.
Tante volte capita che bisogna toccare il fondo per ricominciare.
RispondiEliminaUn abbraccio e un sorriso,
Tomaso
Antonella, tu in sostanza dici che bisogna lasciarsi guidare senza fare autocritica, ma io non credo sia possibile, se ci si vuole migliorare.
RispondiEliminaPupottina, sono d'accordo con te.
RispondiEliminaGrazie per le lodi.
Diana sagge parole, in pratica il tuo commento è la sintesi del mio post.
RispondiEliminaBravissima!
Dark, il post puo' condurre a diverse riflessioni.
RispondiEliminaCi sono errori a cui è possibile rimediare rapidamente, altri che invece continuano a lasciare il segno anche dopo tanto tempo.
In buona fede si puo' anche sbagliare,la saggezza sta nel riconoscerlo e quindi cercare di non ripetere.Un bacio
Federica, l'esperienza insegna.
RispondiEliminaSbagliando s'impara a non commettere più lo stesso errore...ma ce ne saranno altri e saranno sempre errori diversi.
RispondiEliminaSolo la consapevolezza degli errori passati ci potrebbe aiutare a essere più prudenti,
ma di solito non è cosi...
Per questo nella vita, più che evitare gli errori, dovremmo iniziare ad avere un cuore semplice e in esso coltivare quel sentimento antico "la creanza del cuore" solo con questo sentimento potremmo evitare tanti errori che commettiamo sia verso di noi che verso il prossimo.
Adesso torno da Laura. Bacio.
Ciao incontro alla luce, benvenuta sul mio mio blog.
RispondiEliminaLa superbia è un brutto sentimento che annebbia la visuale nei confronti degli altri per esaltare se stessi, con la conseguenza di rimanere soli e isolati.
Veneris, è giusto cio' che asserisci:
RispondiEliminaripartire bene e con più cosapevolezza per non ricadere e rialzarsi di nuovo.
Cara Ilaria, il proverbio che citi vale per chi persevera nell'errore.
RispondiEliminaMaria Rosa quello che hai detto è importante: non fare del male deliberatamente.
RispondiEliminaBuona serata a te.
Guernica, l'importante è riconoscere l'errore e tu l'hai fatto,già solo per questo sei da ammirare.
RispondiEliminaAncora di più se hai deciso di correre ai ripari, lottando con determinazione.
E' così che si fa,secondo il mio punto di vista.
Piangersi addosso è solo compatirsi e non serve a nulla.
Parlavo di un commento sul blog delle poesie.
Ricambio il bacio.
Mafalda, grazie della tua testimonianza.
RispondiEliminaIn bocca al lupo.
Bacioni
Raffaele, bel pensiero filosofico...
RispondiEliminache belle parole...sembra semplice!
RispondiEliminatogliersi il perseverare è difficile....ci vuole molto impegno. un bacione
Massimo pochi, ma ce ne sono...tu per primo o mi sbaglio?
RispondiEliminaTomaso, ricambio tutto!
RispondiEliminaRosy hai trovato la corretta medicina: buona creanza del cuore e hai detto niente? Ora riposati, i nipotini sono cari, ma stancano.
RispondiEliminaUn abbraccio
Signora in rosso, nessuna cosa è facile, ma con impegno e perseveranza tutto si può, niente è impossibile se lo si vuole davvero!
RispondiEliminaTi leggo sempre con immenso piacere e quello che scrivi è sempre motivo di riflessione. Grazie!!
RispondiEliminaAngelabe, grazie. Grazie davvero!
RispondiEliminaCiao stella, passo per un saluto veloce e per dirti che ciò che hai scritto è vero, ma quanta fatica a metterlo in pratica!
RispondiEliminaRoberta.
quante vole ho dovuto ricominciare per un errore fatto....
RispondiEliminaCarissimi,
RispondiEliminaCarissima Stella,
Carissimo Massimo,
non sono un filosofo, ma per l’indefinibile sete mi sono addentrato in quell'assai tortuoso sentiero della continua circolare radiale quadrairticolata ricerca dei perché senza fine.
Riscoprendo che tutte le risposte sono dentro di noi, nel nostro cuore, nella nostra anima, nel nostro essere nel nostro spirito immortale.
Basta fermarsi e riflettere, contemplare e soprattutto connettersi con la propria anima con l'amorevole intuitivo cuore.
E’ come un cane malato che trova l’erba necessaria alla sua guarigione senza nulla conoscere, senza nessuna consapevolezza della vita. Inconsapevolmente una forza lo guida in virtù di quella Intelligenza che madre natura gli ha dotato e che agli occhi del profano è chiamata ISTINTO. Così e molto di più è nell’uomo che in certe condizioni o stati dell’essere, per una Volontà Divina, per una Legge Divina, riattiva quelle forze necessarie che lo conducono a compensare i vuoti prodotti dalla vita e a volte anche al risveglio e alla comprensione di tante verità celate.
Se poi considerate che non è la prima volta che si discende in questo piano del confronto, allora tanti perché trovano giustificazione nel richiamare anche in un frammento quella memoria cosmica che ci siamo costruiti passo dopo passo.
Credetemi, ci si arriva se si pensa che la vita non è unica, ma tante, vita dopo vita, dolore dopo dolore, gioia dopo gioia, esperienza dopo esperienza, conoscenza dopo conoscenza fino a quella finale meta, fino alla completa consapevolezza dell’essere, fino alla completa reintegrazione dell’essere con la propria divinità, con la propria celata Deità in quel meraviglioso TUTTO che chiamiamo DIO.
io ho sempre fatto una fatica nel mio lavoro per fare capire che da un errore si imapra e non si condanna! :)
RispondiEliminaDai propi errori si dovrebbe imparare non scappare o ancor peggio non riconoscerli.Sbagliare è anche giusto perchè aiuta a crescere, l'importante esaper crescere senza sbsgliare troppo.Grazie Stella le tue parole fanno sempre riflettere.Un abbraccio Milena a
RispondiEliminaPer imparare dai propri errori occorre essere umili,quindi riconoscerli e quando necessario chiedere scusa alla persona che lo ha subito.
RispondiEliminaCara stella, la cosa non è facile ma necessaria,specialmente verso le persone care...!
Grazie per la riflessione che hai proposto, come sempre!
Olá Stella! É, realmente em determinadas ocasiões, achamos correta a maneira pela qual procedemos, ou mesmo certo, o caminho que percorremos, porém, necessário se faz o aparecimento de alguém que nos abra os olhos e nos oriente quanto ao modo de procedermos e o caminho pelo qual, devemos seguir.
RispondiEliminaPerdoe-me pelas baboseiras, é que estive navegando, avistei teu espaço e não resistí.
Abraços,
Furtado.
AMIGA, QUE SAUDADE DE VOCÊ.
RispondiEliminaQUERO TE DEIXAR UM BEIJO...
Roberta, rincorrere le "cose" belle costa fatica...
RispondiEliminaBuona giornata!
Fratello,ricominciare e voltare pagina, sperando che sia la volta buona...
RispondiEliminaRaffaele, sei assetato di sapere...
RispondiEliminaIo credo in Dio!
Lo, mia saggia...
RispondiEliminaSirio, occorre essere altruisti...e non pensare solo a se stessi.
RispondiEliminaNon facciamo agli altri quello che non vorremmo fosse fatto a noi ...è sempre valido, anzi validissimo.
Grazie della visita Rosemildo. Ho intuito il tuo pensiero.
RispondiEliminaA presto!
Carla, tanti baci...
RispondiEliminaE' bella questa riflessione del girare pagine senza la necessità di cancellare il passato: mi piace questa sophia!
RispondiEliminaMarina, non si può fare altrimenti!
RispondiEliminaPassa dal blog delle poesie...se hai tempo.
hai ragione, interessante il post... Ma poi il tempo passa e si dimentica tutto, e forse si ripensa a quel momento pensando che in fondo forse non si è sbagliato. La classica "seconda via" degli universi paralleli... Ho scritto un post tempo fa su questa teoria; te lo riassumo dicendo che "ci sono infiniti universi in base a tutte le scelte che si son fatte nella vita.."
RispondiEliminaarrgianf...molto interessante.
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