56
Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo se vi dicessi "Buon Natale" senza darvi disturbo.
Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l'idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario.
Mi lusinga addirittura l'ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.
Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!
Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.
Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.
Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.
Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l'inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.
Giuseppe, che nell'affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.
Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l'aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame.
I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell'oscurità e la città dorme nell'indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere "una gran luce" dovete partire dagli ultimi.
Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.
Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, ma non scaldano.
Che i ritardi dell'edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative.
I pastori che vegliano nella notte, "facendo la guardia al gregge", e scrutano l'aurora, vi diano il senso della storia, l'ebbrezza delle attese, il gaudio dell'abbandono in Dio.
E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l'unico modo per morire ricchi.
Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.
Tonino Bello
AUGURI INDESIDERATI
Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo se vi dicessi "Buon Natale" senza darvi disturbo.
Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l'idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario.
Mi lusinga addirittura l'ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.
Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!
Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.
Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.
Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.
Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l'inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.
Giuseppe, che nell'affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.
Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l'aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame.
I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell'oscurità e la città dorme nell'indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere "una gran luce" dovete partire dagli ultimi.
Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.
Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, ma non scaldano.
Che i ritardi dell'edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative.
I pastori che vegliano nella notte, "facendo la guardia al gregge", e scrutano l'aurora, vi diano il senso della storia, l'ebbrezza delle attese, il gaudio dell'abbandono in Dio.
E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l'unico modo per morire ricchi.
Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.
Tonino Bello
Etichette:
ricorrenze
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Auguri.
RispondiEliminaUn Vescovo che ancora sa fare il Vescovo.
Auguri.
ciao, silvano.
Desideratissimi questi auguri indesiderati. E' bene che qualcuno dica con forza quali sono i valori che contano.
RispondiEliminaTi auguro un felice Natale e uno splendido 2009, con le parole della "Preghiera della serenitá".
O Dio,
dammi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare;
il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare;
la saggezza per distinguer le une dalle altre.
Reinhold Niebuhr
Baciotti
annarita
ammirevole, questo è parlare chiaro,
RispondiEliminaabbiamo bisogno di verità perchè la verità ci farà liberi.
Baci A
Silvano record assoluto : primo a commentarmi!
RispondiEliminaVedi che non siamo tutti "uguali" nel pensiero?
Auguri amico mio!
Annarita grazie,grazie di tutto!
RispondiEliminaAuguroni!
Aliza sono lieta del tuo commento!
RispondiEliminaDobbiamo essere obiettivi...
Sembra banale ma quanto è scritto e la pura verità, ben vengano questi auguri e che tutti noi dobbiamo riflettere...
RispondiEliminaUn abbraccio Tomaso
CIAO STELLA, SCUSAMI SE NON SONO PASSATA PRIMA MA IN QUESTI GIORNI SONO TREMENDAMENTE OCCUPATA!
RispondiEliminaBUONA SERATA
Tomaso un abbraccio forte e pure un bacio!
RispondiEliminaAria non preoccuparti,comprendo!
RispondiEliminaSono atea, lo sai.Nelle parole del Vescovo mi ritrovo,ma quanti sensi di colpa ancora, su quelli che già ho, inculcatimi da un'educazione di stampo cattolico.Sono con gli ultimi, da sempre e il mio natale sarà austero. Per mia volontà. Credo che queste parole non siano per persone come noi, ma per altro genere di persone che , se le leggeranno, passeranno oltre, ignorandole. Purtroppo.
RispondiEliminaUn abbraccio Stella e tanti auguri di ogni bene.
A.
Anna,cattolica io, mi ritrovo in te!
RispondiEliminaChe si avveri tutto ciò che desideri nel tuo intimo!
Indubbiamente una persona molto intelligente...
RispondiEliminaAnche se sono atea, fa sempre piacere leggere parole così...
Ciao veggie!
RispondiEliminaSono atea, no credo nella Chiesa e in chi ci "lavora".
RispondiEliminaPerò posso dirti che questo, finalmente, è un Vescovo che si fa SENTIRE!
Che questi auguri possiamo sentirli per tutto l'anno.
RispondiEliminaciao Stella, un abbraccio
Buone feste Stella!
RispondiEliminaCi sentimao il prossimo anno!
un abbraccio virtuale a tutti!
Cara amica mia, ti auguro buon Natale e felice anno nuovo!!!
RispondiEliminarispetto per i vescovo...mi sembra in gamba.
RispondiEliminaStella da me troverai argomenti inerenti...forse un pò più tristi.
a presto.
ciao dolce
Elsa
Katiu penso che se i sacerdoti si comportassero come questo vescovo,ci sarebbero meno atei.
RispondiEliminaBenvenuta da me!
Calliope dovrebbe essere così!
RispondiEliminaCiao cara Lliri,serene feste pure a te.
RispondiEliminaCi ritroveremo con un anno in più...
Un abbraccio affettuoso.
Mio caro blessi,ricambio di cuore.
RispondiEliminaGrazie.
Cara elsa,se leggi qualche mio post precedente, vedrai quanta tristezza...
RispondiEliminaIl Vescovo di Molfetta (BA), don Tonino Bello sono sicuro che sarà un giorno santo. Io l'ho conosciuto, sai andava in giro con una fiat 500 scassata ed accoglieva i poveri dentro l'arcivescovado e non abbandonava nessuno! Qui in terra di Puglia lo rimpiangono ancora, tanto che a nominarlo escono fuori le lacrime.
RispondiEliminaSu questo testo c'è di che meditare ogni giorno della nostra vita e cercare di metterlo in pratica,e non solo a Natale!!
RispondiEliminaBuona domenica,cara stella.
Peppe ero convinta che tu lo conoscessi...
RispondiEliminaGrazie della tua testimonianza preziosa.
Ti abbraccio.
Buona domenica,sirio!
RispondiEliminaFinalmente un uomo di chiesa che ricorda il vero senso del Natale, anzi il vero senso della vita del cristianesimo.
RispondiEliminaStella, la penso esattamente come te!
RispondiEliminaSe tutti i sacerdoti e gli uomini di chiesa prendessero esempio da questo Vescovo .. bè, forse ci sarebbero meno atei e più persone disposte a credere in qualcuno!
Buone feste!
un augurio perché questi auguri possano coniugare la forza che vi si ravvisa ed uno spirito immune da indifferenza.
RispondiEliminaVeneris me l'auspico pure io !
RispondiEliminaMaria Rosaria, benvenuta da me!
RispondiEliminaE' giusto ciò che affermi.
A presto
belle parole, speriamo spronino bei fatti :)
RispondiEliminaAUGURIIIIIIIIIIIIIIII in ritardo.. ma meglio tardi che mai no?.. buona e felice doenica cara stelina..
RispondiEliminaun bacioneeee
Stella,
RispondiEliminaAuguri, un Sereno Natale e Buone Feste.
giovanna
Auguri.
RispondiEliminaBuona domenica.Vale
Ciao Stella e un saluto anche al vescovo...
RispondiEliminaBacioni
Maxim ,speriamo.
RispondiEliminaVane non sei assolutamente in ritardo,tranquilla.
RispondiEliminaAuguro a te un mondo di bene!
Giovanna ,
RispondiEliminami fanno molto piacere i tuoi auguri e li ricambio con affetto.
Un abbraccio
Buona domenica pierre.
RispondiEliminaAuguri anche a te!
Davide, ti salutiamo !
RispondiEliminaSperiamo che le sue parole possano avere un seguito.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Parole inattuali per chi - come il resto del mondo e di chi commenta - è sempre prono sull'attualità più vacua.
RispondiEliminaLa volontà di potenza di essere ciò che diventiamo. Solo da qui, da quest'inesorabile e imperituro accadere, sorge il segno del nostro cammino nelle profondità della superficie.
Marco,dobbiamo sperare!
RispondiEliminaUn abbraccio
Il viandante : prendo atto del tuo commento filosofico.
RispondiEliminaLe parole di questo vescovo mi fanno ricordare il mio caro Don Leonardo ... anche lui + unico che raro.
RispondiEliminaAuguri
Nella ricordo Leonardo,ma perchè tanti sacerdoti pregano bene e razzolano male ?
RispondiEliminaAuguri
Un doveroso 'cazziatone'!!!!!
RispondiEliminaCiao
Romano mio, ci voleva proprio!
RispondiEliminaChe la felicità sia con te Auguri Maurizio
RispondiEliminaMauri idem!
RispondiEliminaMolto duro come post ma forse abbiamo bisogno di una strigliata ogni tanto per non pensare solo a noi stessi.
RispondiEliminaAuguri sinceri a don Tonino e Stella per questo messaggio, che la nascita di Gesù porti pace e bene nelle vostre case.
A presto.
Pace e bene a te, cara nadia.
RispondiEliminaquesto brano lo abbiamo letto in chiesa durante l'avvento... davvero pagine che fanno riflettere, tutti...
RispondiElimina