Il re di un lontano Paese doveva partire per raggiungere un imperatore africano che l'aveva invitato alla caccia grossa in una foresta.
Giunto il giorno della partenza, la sua guardia personale che aveva vegliato l'intera notte davanti alla sua camera, chiese insistentemente di essere ricevuta.
Ammessa alla presenza del re, pallida, emozionata, sconvolta gli dice:
"Maestà! La scongiuro di non partire. Ho sognato questa notte che lungo la strada che dovrà percorrere durante il suo viaggio, avverrà un terribile terremoto e che lei morirà assieme a tutto il suo seguito."
Il re, impressionato e turbato, congeda la guardia, poi dà le necessarie disposizioni, perché il viaggio venga rimandato di qualche settimana.
L'indomani viene a sapere che effettivamente un terremoto di estrema violenza ha sconvolto e distrutto alcuni paesi posti sul percorso che egli avrebbe dovuto seguire nel suo viaggio.
Allora manda a chiamare la guardia, la ringrazia davanti ai dignitari di corte, le consegna un premio, poi ordina ai soldati di arrestarla e di metterla in prigione per un mese.
Qual è la ragione di questa sua decisione tanto grave?
mmm...forse perchè aveva paura di altre profezie?
RispondiEliminaChissà...
RispondiEliminaForse pensava che lo avrebbe seguito .....ciao e ti aspetto per il giochino
RispondiEliminaDa te è difficile, Simo.
RispondiEliminaPenso che l'arresto è stato causauto dal fatto che, non avendo vegliato sul Re, ha messo in pericolo la vita del sovrano, infatti la guardia ha dormito e sognato la profezia... vero?
RispondiEliminaChe racconto direi quasi strano ma come si sa i re sono sempre strani.
RispondiEliminaCiao Gianna e buona giornata.
Tomaso
Mah???
RispondiEliminaForse perchè non ha fatto il suo dovere???
Felice giornata
come sua guardia quella notte non ha protetto il suo re, perche per sognare doveva dormire di conseguenza non ha fatto il suo dovere,
RispondiEliminabuon weekend.
credo che sia la paura...
RispondiEliminaquando si ha paura di qualcosa particolarmente difficile tutto è più grave
Buon weekend ^_________^
Credo che l'ipotesi di "bocchigliero oltre" e di "Tiziano" sia giusta.
RispondiEliminaInfatti, trattandosi di guardia del corpo avrebbe dovuto vegliare sull'incolumità del re. Se aveva sognato significava che aveva anche dormito.
Un sogno? ma allora ha dormito! Il re non si è fatto ingannare, ma avrebbe potuto essere più clemente: mai più una guardia lo avviserà di pericoli incombenti... sognati.
RispondiEliminaGatta ci cova, mi viene da dire! Vale a dire, manca nella storia un tassello molto difficile, come tradizione in questi casi, da individuare.
RispondiEliminaBello il tuo blog,complimenti,si vede l'insegnante.Stella dell'est ins.el.in pensione
RispondiEliminaSecondo me perchè il re ha paura...
RispondiEliminaCiao, Gianna, un bacio
I miei più vivi complimenti a Bocchigliero, giunto subito alla soluzione.
RispondiEliminaSe la guardia un sognato, evidentemente ha dormito, mentre il suo dovere era quello di stare sveglio per fare la guardia al suo re.
Tiziano e Krilù, siete stati bravi.
RispondiEliminaGrazie a tutti gli altri partecipanti al gioco.
RispondiEliminaA chi ha indovinato:Accidenti...che bravi che siete!!!!!!!!!
RispondiEliminasono arrivata un po' in ritardo,la soluzione è stata trovata, però ti dirò che ci ero arrivata anch'io! allora no mi resta che lasciarti un caloroso saluto e un abbraccio er u augurarti buon week end
RispondiEliminaPerche' non aveva fatto bene la guardia asserendo di aver sognato, questa me la raccontarono quando facevo il militare.
RispondiEliminaBella questa non e' vero?
Ogni volta che le rileggo mi fanno ricordare un sacco di cose.
Ti abbraccio carissima.
gaetano
Non avevo letto i commenti, ma allora gia' l'avevano data la risposta.
RispondiEliminaTi riabbraccio.
gaetano
Arrivo al volo a scrivere senza leggere altri pareri: ma che str**** quella guardia...E TUTTI GLI ALTRI CHE NON HA AVVISATOOOOOO!!!!!!?????
RispondiEliminaUpupa, i miei lettori sono super...
RispondiEliminaBentornata, Rita!
RispondiEliminaGaetano, ma tu sapevi già la risposta...
RispondiEliminaEra un ruffiano, Sandra...
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