Auguri telefonici... Carissimi, vi sono profondamente grata per aver festeggiato con me il primo anno di vita della mia "creatura" partorita da me, ma allevata da voi con gioia ed affetto.
Un grazie di cuore per gli omaggi che mi avete dedicato.
Mi sono commossa e vi confesso che qualche lacrimuccia mi ha bagnato il viso.
Ricambio tutto con i miei sorrisi di speranza e di felicità.
Invito ancora Tutti, ma proprio Tutti a prelevare il cuoricino, lo trovate in alto a destra nella mia bacheca.
E' giunta l'ora per la torta e per il brindisi : servitevi. La vostra stella
Stelle lassù e diari di “Stella” quaggiù…
E’ bella la notte con i suoi silenzi, i suoi bui colori, il cielo ammantato di stelle luminose
con la luna che disegna e indossa sempre nuove vesti, simile a uno stilista di moda…
Le stelle…sembrano piccine nel loro posticino appese lassù eppure esse son simili
a quella stella, sole che risplende sulla nostra terra con paziente e caldissima armonia!
Possiamo osservar le une solo di notte e il sole solo nel giorno…mistero di quella natura
capace di rimpicciolire le distanze e ingigantire il cuore degli umani che si vogliono bene…
Son segreti i diari scritti da coloro capaci di trovare mille pensieri nelle loro menti
spesso attratte dalla musica, dagli sguardi, dai suoni di voci, da tesori presenti sulla terra
o proprio celati dove l’azzurro del cielo si tinge di blu nelle notti senza nuvole…
Son segreti, i diari, ma non per tutti…qualcuno, di tanto in tanto, offre le sue pagine
a chi vi si accosta con sincero interesse unito all’Amicizia, segno di proposta,
di condivisione, di discussione, di riflessione e di ritrovo quotidiano in un’agape…
Un anno fa nasceva il blog di “Stella”…e da allora tanti passi l’hanno avvicinata
al traguardo che si era prefissata, ovvero a quel rapporto intriso di piacevoli emozioni
capaci di fondere suoni a immagini, frasi semplici a poesie, ricordi a grandi desideri…
Come descrivere la gioia di Giovanna mentre è intenta a spegner la prima candelina?
Penso che essa assomigli a quelle corse che i bimbi fanno all’inizio di primavera,
quando germogliano le prime viole e trovano le margherite già fiorite e colorate…
E’ bello questo viaggio iniziato in punta di piedi e pronto a volare lontano
come volano gli aquiloni sospinti dal vento birichino di marzo, liberi di vagare
nel nostro mondo spesso sorpreso a sognare con il naso all’insù e cieco
nell’osservare una mano tesa che chiede aiuto, seppure esso sia una sola parola…
E di parole, di libertà, di sogni, di desideri, di musica, di stelle comete è ricco
Il Tuo diario, cara Amica Giovanna “STELLA”…e io soffio su quella luce di candela
…ma le stelle non si spengono, perché brillano di luce propria…come le Anime,
come le Anime e… si, come l’AMORE!!!
Oggi è un anno che ho aperto il mio blog: in questo lasso di tempo ho avuto la gioia di conoscere tante persone care con cui si è instaurato un rapporto di amicizia. Quando ho iniziato non pensavo di giungere ad avere così tanti lettori ed amici che ogni giorno sono presenti con i loro commenti. Ho conosciuto un mondo bellissimo che di virtuale ha ben poco; sono certa che tanti hanno capito, attraverso i miei post, il mio cuore e questo è per me fonte di felicità.
Il post di oggi è una dimostrazione dell'amicizia di uno di voi: il favolosoTARKAN, che ringrazio con tutto il cuore, è stato meraviglioso! Ha voluto proiettarmi nella storia ed ha creato situazioni in cui sempre vengo premiata!! Non oso aspirare a tanto, ma posso pensare a che cosa sarebbe successo se mi fossi trovata in determinati periodi storici: magari avrei potuto conoscere personaggi di altissimo rilievo, avere da loro riconoscimenti o dare io a loro determinati premi... ma, pensandoci bene, preferisco essere qui oggi, perché solo così, ho potuto conoscere ed apprezzare tutti voi: ed è con questo pensiero che concludo, invitandovi a gustare il lavoro di Tarkan, a cui auguro di rimettersi presto, ed a festeggiare con me questo splendido Anniversario.
Vi voglio tanto bene e grazie a tutti della vostra assidua e amorevole presenza.
Ritirate il cuoricino nella barra, in alto a destra.
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Uno, dieci, cento... Mille Anni di Stella
Il mio regalo per Stella!!!
Amici e amiche Favolose,
Oggi è un giorno molto importante, perché il blog della carissima Stella compie esattamente un anno.
Un anno molto ricco, talmente ricco che mi sono chiesto: come avrebbe vissuto Stella nel passato?
Ed eccomi qua a raccontarvi le mie conclusioni:
La nostra amica blogger insegna a quei bifolchi dei Neanderthal a costruire capanne dove ripararsi dalle intemperie, a usare le lance. Inoltre insegna loro l'uso del fuoco e a giocare a briscola.
Stella viene nominata capo della tribù e venerata come una dea. Le viene inoltre donato un favoloso trofeo a forma di stella;
2 - Antico Egitto:
Stella nasce da una povera famiglia di contadini che coltivano sedani sulle coste del Nilo. Ogni volta però che il Nilo strabocca, bisognava ridefinire i confini dei campi. Per questo Stella inventa la geometria e grazie a questa nuova scienza matematica, riesce a definire una volta per tutte i confini. Successivamente il suo nome giunge alle orecchie del faraone che la nomina "Saggia di Corte" e le dona un premio a forma di stella (vedi foto). Qualche tempo dopo, Il faraone chiede aiuto a Stella per la costruzione di un mastodontico monumento funerario. Stella propone la caratteristica forma triangolare: nascono così le piramidi!
Stella, dopo aver dissertato con le menti più brillanti dell'antichità (Platone, Anassimandro, Eraclito, Archimede, Milly Carlucci, ecc.) viene nominata "Filosofa Honoris Causa" e le viene affidata la gestione politica di Atene. Coinvolta nella famosa "Guerra di Troia", sarà Stella che avrà l'idea del cavallo. Per questa sua idea verrà premiata con un caratteristico trofeo a forma di Stella;
4 - Stella nella Roma Imperiale:
La nostra blogger preferita viene scelta da Nerone in persona come insegnante privata di musica e poesia. Nonostante le scarse capacità d'apprendimento dell'imperatore, Nerone ottiene discreti risultati come suonatore di lira e declamatore di odi. Per questo motivo Nerone premia Stella con un caratteristico trofeo a forma di stella (vedi foto a sinistra). Stella gli fa togliere perfino il vizio di fumare il sigaro (Nerone andava letteralmente matto per gli "Havana"). Una notte, difatti, dopo le solite ramanzine di Stella sul fumo che fa male, Nerone si ravvede e getta via dalla finestra il suo sigaro acceso con le nefaste conseguenze che tutti noi sappiamo. Fumare fa male, ma a volte smettere può essere anche peggio...
5 - Stella nel Medioevo:
Stella viene accolta alla Corte di Artù con frizzi, lazzi, applausi a go-go e un caratteristico trofeo a forma di Stella. La regina Ginevra l'aveva esplicitamente richiesta come dama di compagnia e re Artù non poteva che esaudire il desiderio della consorte. Quale disdetta però, quando il buon Lancillotto, anziché innamorarsi di Ginevra, si prese una cotta per la nostra amica blogger! Stella riscrisse ancora una volta la Storia;
6 - Stella nell'Estremo Oriente:
Anche qui la nostra amica da il meglio di sé con lunghe dissertazioni sull'uguaglianza dell'uomo e della donna. Questi discorsi scatenano le ire dell'Imperatore del Giappone che invia contro di lei due imbattibili samurai. Non c'è però nulla da fare e Stella, con un doppio calcio ben assestato sulle gengive, fa fuori i samurai in un sol colpo! L'imperatore del Giappone, ormai umiliato, lascia il regno a Stella e prima di andare via le dona il sigillo imperiale: un caratteristico trofeo a forma di stella;
7 - Stella nel Rinascimento:
Nominata da Lucrezia Borgia in persona come sua confidente personale, Stella apprende tutti i suoi segreti sui veleni e intrighi e li sventa rivelando tutto a Lorenzo de' Medici che, preso da impeto generosissimo, le dedica una poesia. Nasce qui per Stella l'idea del "blog per i concorsi di Poesia". A quei tempi però non esistevano ancora i blog, indi per cui la nostra amica Stella propone di racchiudere in una serie di volumi tutte le poesie più belle. Nasceranno così le antologie! Per questa sua invenzione, Stella viene premiata con un simpatico e caratteristico trofeo a forma di stella;
8 - Stella e la Prima Grande Guerra:
Nel 1914 una terribile guerra sconvolge il mondo: la Prima Guerra Mondiale. Ignote le cause scatenanti, almeno fino ad oggi: la presenza di Stella era desiderata da tutte le nazioni e da tutti i popoli del globo, proprio per questo scoppiò questo tremendo dissidio che causò distruzione ovunque. Fu la stessa Stella a porre fine al dissidio, comunicando che sarebbe stata disposta a girare per tutte le nazioni in una lunghissima tournee per far felici tutti. Fu la pace e Stella, per la sua generosità, venne premiata con un caratteristico trofeo a forma di stella;
9 - Stella e gli anni '60:
Il "Flower Power" sconvolse il mondo e lo dobbiamo alla nostra amica Stella se le menti dei giovani si illuminarono d'immenso e si aprirono all'amore universale. Famosissima la frase coniata dalla nostra beniamina "Mettete dei fiori nei vostri cannoni" che le valse un ambito riconoscimento: un caratteristico trofeo a forma di Stella!
10 - Stella alla conquista della Luna:
Chiudiamo questo viaggio pseudo - storico con un evento che cambiò il mono per sempre! Stella, diplomatasi astronauta, viene inviata nello spazio: si tratta della prima donna a mettere il piede sulla luna e famosa è ancora la sua impronta di scarpa col tacco. Dopo aver piantato sulla pallida superficie della Luna una bandiera americana con su scritto "Stella", la nostra amica fa la conoscenza con i Lunatici, misteriosi abitatori del satellite. I Lunatici la eleggono propria indiscussa regina e le donano uno straordinario e caratteristico trofeo a forma di stella!
Beh, visto? Stella avrebbe avuto successo in qualunque epoca storica, ed è per questo che le voglio un gran bene e desidero premiarla con un caratteristico trofeo… ehm volevo dire con un simpatico slide tutto dedicato a lei!!!
Un grazie particolare anche all'amica Rosy che ha realizzato il collage dei premi Omaggio di Paola e Saverio
Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese: "Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno".
Dio condusse il sant'uomo verso due porte. Aprì una delle due e gli permise di guardare all'interno.
Al centro della stanza, c'era una grandissima tavola rotonda. Al centro della tavola, si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso. Il sant' uomo sentì l'acquolina in bocca. Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido e malato.
Avevano tutti l'aria affamata. Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia. Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po', ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio, non potevano accostare il cibo alla bocca.
Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
Dio disse: "Hai appena visto l'Inferno".
Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta. Dio l'aprì. La scena che l'uomo
vide era identica alla precedente. C'era la grande tavola rotonda, il recipiente che gli fece venire l'acquolina. Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici.
Questa volta, però, le persone erano ben nutrite e felici e conversavano tra di loro sorridendo.
Il sant'uomo disse a Dio: "Non capisco!"
"É semplice" rispose Dio "dipende solo da un'abilità. Essi hanno appreso a nutrirsi gli uni con gli altri, mentre quelli all'inferno non pensano che a loro stessi".
Paradiso e Inferno sono uguali nella struttura....
Questa immagine mi ha colpita profondamente : sarà che amo il mare, sarà l'atmosfera romantica, sarà che i due innamorati ,immagino, si stiano guardando negli occhi...
E mi è venuta un'idea fulminea
Cosa potrebbero dirsi i due colombi in questo atteggiamento? Su, fate sfoggio della vostra fantasia, basta anche solo una frase e mi accontenterete
Può essere ancora giocoso e piacevole, ma a patto che si accettino i cambiamenti del proprio corpo (e di quello del partner), si osservi uno stile di vita sano e si sappiano riconoscere i campanelli d'allarme che devono spingere a consultare il medico
La vita (ri)comincia a cinquant'anni. Fino a qualche decennio fa le 50enni erano persone ormai sulla via della pensione e dalla vita poco attiva. Oggi invece le donne mature, come anche i loro coetanei maschi, sono piene di vita e desiderano ancora avere una sessualità appagante. Questo il risultato di un cambiamento nel costume e nel pensiero, favorito anche dai continui progressi della medicina. Le cinquantenni del Terzo Millennio conducono un'esistenza dinamica e, senza più i figli da accudire, iniziano a pensare di più a se stesse. Ma soprattutto, a differenza delle loro mamme e nonne, hanno ancora voglia di avere una vita sessuale attiva e soddisfacente. Questo anche perché oggi la sessualità è considerata una componente fondamentale della qualità della vita e della relazione di coppia. L'importante è, però , saper accettare i cambiamenti del proprio corpo e di quello del partner.
Il processo di invecchiamento provoca infatti modificazioni fisiche che possono influire sulla risposta sessuale, sia femminile che maschile. L'arrivo della menopausa può essere accompagnato da un calo del desiderio o provocare problemi di secchezza vaginale. Sul versante maschile, con il passare degli anni alcuni uomini impiegano più tempo ad eccitarsi e a ottenere l'erezione, che risulta meno rigida. Esistono poi diversi problemi a cui può andare incontro un uomo dopo i 50 anni: disturbi metabolici, della salute sessuale, malattie della prostata, disturbi endocrinici, incontinenza urinica. Tutti elementi che possono interferire con l'attività sessuale. E che possono portare profondi cambiamenti nella relazione di coppia.
Per poter vivere appieno gli anni d'argento è fondamentale che fin da giovani si persegua uno stile di vita sano e si cerchi di evitare quei comportamenti che mettono a rischio la salute in età più avanzata. Sottovalutare poi anche in giovane età alcuni sintomi, può far sì che i probelmi si ingigantiscano, riducendo al tempo stesso le possibilità di cure efficaci e meno invasive. Arrivare a riconoscere i campanelli d'allarme, che devono spingere a consultare il proprio medico o lo specialista, è fondamentale non solo per curare, ma anche per prevenire ed aiutare a mantenere il well being a cui tutti aspiriamo.
Ieri si è concluso il corso di informatica di dieci lezioni a cui ho partecipato per consolidare le mie conoscenze...ma ho ancora tanta strada da fare.
Queste foto buffe le ha scattate il computer snob del prof, ha un programma per cui non è stato fatto nessun fotoritocco...
Carissimi, mesi fa avevo già postato sull'amicizia, sentimento superiore all'amore secondo il mio punto di vista. Ripropongo il tema perchè nel frattempo ho conosciuto altri lettori con i quali ho instaurato un bellissimo rapporto,come quello già consolidato con molti di voi.
Vi trasmetto il pensiero del grande Gibran, autore che amo molto : Quando l'amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo. E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore: Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia. Quando vi separate dall'amico non rattristatevi: La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura. E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito. Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore,ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano
Cari amici, cosa non farebbe una madre per i propri figli ?
Io stessa, per l'educazione del mio, ho fatto sacrifici e rinunce, addirittura mi sono annullata come donna, per un intento superiore.
Mi pongo ora un interrogativo: Ho fatto bene?
Personalmente penso di sì, considerato che il ragazzo ora è stimato e benvoluto per i suoi valori umani e culturali.
Tramite e-mail ho ricevuto una testimonianza di un'altra mamma che vi trasmetto.
"Con amore ai miei figli
La coscienza di 35 anni fa mi diceva..tu sei un'ignorante, non hai studiato, non conosci nulla eppoi non sai scrivere.
Questa conoscenza dei miei limiti mi faceva paura per i miei figli, volevo che fossero oltre che onesti anche colti.
Allora il mio pensiero, povero di ogni conoscenza, cominciò a cimentarsi in un progetto più grande di me ... decisi di migliorare.
Cominciai a "rubare" ogni cosa che mi pareva oltre che bella anche necessaria al raggiungimento del mio scopo, anche se la mia mente era limitata, l'ingegno del cuore era grande.
Per difendere questa mia ambizione, diventai anche un po' pedante ma sotto questa pedanteria frenavo la mia paura, anche perchè, frenando la mia paura, potevo preparare meglio la mia povera coscienza che doveva guidare questo mio progetto che sentivo come una rivoluzione.
Per capire il perchè di tanta rivoluzione, bisogna sapere che nella mia povera famiglia fui la prima a voler fare un salto di qualità
Questo passo di qualità era il dono che offrivo ai miei figli,
ma fu anche causa di molti dolori...la mia famiglia originaria, invece di apprezzare questo mio sforzo, lo criticavano e questo mi sviliva ma andavo avanti lo stesso...
Comunque, grazie al loro papà che ha tanto lavorato e alla loro buona volontà, tutto si è avverato.
Ora di quel tempo non ricordo nulla, neanche la gioventù, con piacere e volutamente la dimenticai per il grande impegno che mi ero assunto.
Per troppi anni per non distrarmi misi a tacere ogni velleità.
Il cammino è stato faticoso, ma adesso vedo i miei figli onesti professionisti...
Mi chiedo molto spesso : sarà stata veramente opera mia?
Un anno fa ( esattamente il 31 marzo ) aprii il mio blog in tutta umiltà, non sapevo cosa mi aspettasse. Mi sono via via appassionata e impegnata, riuscendo a migliorarmi gradino dopo gradino come mi comportavo nell'insegnamento e nella vita . Ogni volta, pero', inevitabilmente, salta sempre fuori un personaggio che, con il suo dire o il suo fare, incarna quanto di più detesto dopo l'ipocrisia: L'INVIDIA. Costui, o costei, potrebbe ignorare il mio blog e indirizzare le sue attenzioni su siti o blog a lui o a lei più congeniali, invece di insultare con critiche distruttive e anonime soprattutto. Purtroppo sono stata costretta a negare l'accesso a chi meriterebbe di esprimere le proprie idee in anonimato. L'invidia è una malattia dell'animo, una nebbia negli occhi che fa agire da stolto... chi si lascia impadronire da questo sentimento negativo vede come notte il giorno, come male il bene, come incolori i colori. L'invidia insidia la mente e il cuore, toglie la ragione, l'amicizia e l'amore.
Vieni, piantiamo il nostro amore come piantano i contadini un seme: tu lo innaffierai con lacrime ed io dalle male erbe lo monderò con le mie mani fino che sanguineranno.
Forse questo nostro sepolto amore cadrà su buon terreno e produrrà un albero con frutti e fiori; pallidi amanti che a caso passeranno potranno cogliere e mangiare, e nelle loro vene un dolce e languido ardore circolerà, e i loro polsi scandiranno una immaginata melodia, e le loro timide labbra si uniranno e divideranno, e la gioia si ripeterà.
E gli uomini verran pellegrini da molto lontano a vedere quest'albero per il quale fummo noi due crocifissi, e, in loro stessi felici, essi giammai non sapranno
che a fare crescere l'albero dell'amore fu il cuore che si spezzò.
C'era una piccola zanzara assai furba e spavalda. Stanca di giocare con le solite amiche, decise un giorno, di lanciare una sfida al Re della foresta. Si presentò così davanti al sovrano che era il leone e lo salutò con un rispettoso inchino. Il grande Re che era intento a schiacciare uno dei suoi pisolini più belli lungo la riva di un fiume, lanciò una distratta occhiata all'insetto. "Oh! Buongiorno". Rispose Sua Maestà spalancando la bocca in un possente sbadiglio.La zanzara disse: "Sire, sono giunta davanti a Voi per lanciarvi una sfida!" Il leone, un po' più interessato, si risvegliò completamente e si mise ad ascoltare. 'Voi " continuò l'insetto "credete di essere il più forte degli animali eppure io dico che se facessimo un duello riuscirei a sconfiggervi!" Il Sovrano divertito disse: "Ebbene se sei tanto sicura,proviamo!" In men che non si dica il piazzale si riempì di animali d'ogni genere desiderosi di assistere alla sfida. Il " Singolar Tenzone" ebbe inizio. L'insetto andò immediatamente a posarsi sul largo naso dell'avversario cominciando a pungerlo a più non posso. Il povero leone preso alla sprovvista tentò con le sue enormi zampe di scacciare la zanzara ma, invece di eliminarla, egli non fece altro che graffiarsi il naso con i suoi stessi artigli. Estenuato, il Re della foresta, si gettò a terra sconfitto. Così, la piccola zanzara fu acclamata da tutti i presenti. Levandosi in volo colma di gioia, la zanzara non si accorse però della tela di un ragno tessuta tra due rami e andò ad imprigionarvisi proprio contro. Intrappolato in quell'infida ragnatela l'insetto scoppiò in lacrime, consapevole del pericolo che stava correndo. Fortunatamente il leone, che aveva assistito alla scena, con una zampata distrusse la tela e liberò la piccolina dicendo: "Eccoti salvata mia cara amica. Ricordati che esiste sempre qualcuno più forte di te! E questo me lo hai insegnato proprio tu!" La zanzara, da quel giorno imparò a tenere un po' a freno la propria spavalderia. Le persone troppo sicure di sé riescono, a volte, a superare gli ostacoli più grossi ma inciampano spesso nelle difficoltà più piccole.
Un tizio entra in un negozio di animali per comprare un pappagallo. Il negoziante avverte che ne ha solo tre e molto costosi. Il primo costa 10 milioni ed è in grado di programmare un computer,il secondo costa 50 milioni e oltre che a programmare è in grado di progettare computer. Il terzo costa 100 milioni. Il tizio in curiosito chiede: "E questo cos'ha di speciale?" E il negoziante :"Non so,ma gli altri due lo chiamano professore!"
Mio padre aveva lavorato nella stessa azienda per 12 anni. Poi lo licenziarono per sostituirlo con un computer grosso così. Fa tutto ciò che faveva mio padre,ma meglio La cosa più deprimente è che mia madre ha abbandonato la casa e ne ha comprato uno (Woody Allen).
La disumanità del computer sta nel fatto che,una volta programmato e messo in funzione,si comporta in maniera perfettamente onesta. (Isaac Asimov)
Se vuoi conoscere veramente una persona, guarda il suo Hard Disk! (Giovanni Gentili)
C'è il boom della comunicazione :Tutti a comunicare che stanno comunicando (Altan)
Bisogna essere gentili con i computer di adesso. Una volta avevano la memoria corta, ti perdonavano e dimenticavano. Ora non più. . .
Gli artisti sono particolari! Sono degli attori lontani dalle platee ma osservano tutto ciò che li circonda con attenzione avendo cura di imprimersi nella mente ogni particolare, ogni sfumatura di colore… Ognuno ha un estro che lo rende caratteristico ed ogni sensazione, per poi esprimerla a tutti quelli che non riescono a percepirle di persona…
A volte la gente ha bisogno di un narratore di un sognatore di un innamorato della natura Ma gli artisti spesso sono soli...e quindi si rifugiano nei loro mille pensieri si pongono in un angolino e stanno ad ascoltare. Potrebbero stare per ore ad ammirare il mare trovandolo sempre diverso, nello sciabordio delle sue onde che si frangono sugli scogli. La solitudine però a volte fa riflettere e nel mio caso porta nuove note e strofe! Si, ci vuole il silenzio ed il pensiero che diventa meditazione profonda solo così puoi immaginare la condizione umana in tutte le sue sfaccettature...
Occorre vivere un clima di condivisione seppur, di tanto in tanto, ci si allontana ponendo una barriera tra l'individuo ed il suo prossimo Occorre anche saper ascoltare...spesso...in silenzio anche se l'interlocutore appare sfasato, non conduce il discorso in un filo logico; esso racchiude un mistero come misteriose sono le storie dei bimbi racchiuse nelle loro tenere testoline .
Di essi t'innamori quando, piano piano, con un sorriso ti tendono la mano aspettano un gesto d'affetto da uno che non appartiene alla loro famiglia ma ne capiscono lo sguardo, ebbro di dolcezza, di buoni propositi è un bimbo come loro che li farà giocare, li farà amare l'arte della musica, della poesia della fede in un Bimbo come loro: GESU'… Se si riesce in questo percorso il bimbo diventerà un adolescente con lo sguardo rivolto ad un futuro ricco di speranza in un mondo migliore in un mondo ricco di persone capaci di camminare, piano, verso altre nazioni verso orizzonti di missione senza essere missionari consacrati ma laici fieri di conoscere e coniugare il verbo "condividere" "Non solo a Voi ma ad altri viene donato...!"
Questo dovrebbe pensarlo ogni nostro politico, ogni nostro professore scolastico
Paolo Olivari (pensieri nella notte…dicembre 2008)
Pare non esistere più oggi la consapevolezza di dover adattare il linguaggio che si usa alla carica che si riveste. Le parole hanno una carica semantica enorme.
Ogni vocabolo si trasforma nel sottile spazio di una sfumatura da generoso complimento a coltellata in mezzo alle spalle, da leggero flatus vocis a macigno dal peso insostenibile.
Anche il tempo,oltre che il luogo, dovrebbe suggerire prudenza nell'uso delle parole che vengono pronunciate,tanto nelle private conversazioni,quanto e soprattutto nella pubblica arena.
Ecco allora che,al sentir dire al nostro ministro degli interni,onorevole Maroni, che non bisogna essere buonisti, ma cattivi per contrastare l'immigrazione clandestina, viene da pensare che questa consapevolezza non fa ancora parte del bagaglio di tutti.
Frasi ad effetto come questa sembrano dettate dalla volontà di strumentalizzare politicamente fatti di cronaca come quelli che ultimamente hanno scosso l'opinione pubblica.
No, non si chiede di essere cattivi con chicchessia, tanto meno allo stato nelle cui mani poniamo il nostro bisogno di sicurezza; si chiede soltanto, semmai, di essere giusti.
Giusti nel condannare e garantire la certezza della pena a chiunque risulti essere coinvolto in fatti criminali, venga da dove venga, con o senza permesso di soggiorno. Giusti, però, nel ricordare che anche alcuni dati che troppe volte giacciono dimenticati nei cassetti di tante redazioni giornalistiche e di tante scrivanie di Montecitorio.