COME RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA FAME?
Con una strategia articolata,diversa da nazione a nazione,che metta in condizione l'agricoltore di trarre profitto dal suo lavoro e il consumatore di disporre di un sufficiente potere d'acquisto.
Inoltre,è necessario garantire condizioni sanitarie adeguate affinchè il processo di sviluppo possa attecchire.
Una strategia corretta,però,non può dimenticare altri fattori,per esempio la partecipazione di coloro che ne beneficeranno e,ancora,la fame non si può combattere con un certo numero di progetti autonomi.
L'esperienza ci insegna che questa tattica non coordinata,che sovente è il frutto di generosità mal convogliate,finisce per provocare intralci a un programma globale di sviluppo.
NOI E GLI ALTRI
Io,stamattina ho mangiato,
certamente,non c'è nulla di più normale,
di più comune.
A mezzogiorno,e poi stasera,io mangerò
come tutti...
Cosa dite? Tutti,
non mangian tutti a questo mondo?
Certamente,me l'han detto.E' ben triste,
ma è necessario saper accettare il proprio destino.
Non ci si può far nulla,non è vero?
Io,stamattina,ho mangiato.
Sicuramente,loro non hanno mangiato.
Ma cosa posso farci,io?
Non c'è rischio che possa pensare,
perchè non posso,con la mia porzione,
-modesta porzione-nutrire il mondo,
tutti coloro che nel mondo hanno fame.
E poi sono troppo preso dai miei affari.
Infine si tratta di sconosciuti...
Io,io,io,stamattina,io ho mangiato.
R.FOLLEREAU
Cara stella, tra i problemi che ha il pianeta Terra ritengo che quello della fame sia il prioritario insieme all'autoestinzione di cui stiamo ponendo le basi distruggendo il pianeta.
RispondiEliminaCon una strategia articolata,diversa da nazione a nazione,che metta in condizione l'agricoltore di trarre profitto dal suo lavoro e il consumatore di disporre di un sufficiente potere d'acquisto.
E' una parola! E' brutto dirlo ma la soluzione che sembra così semplice è davvero difficile da mettere in atto. E lo sai perché? Perché c'è troppa indifferenza e di conseguenza ne manca la volontà!
Ciao carissima Stella, prova a mettere questo indirizzo cosi andrai direttamente nelle blog di Morgan, dove c'è tutta la storia di Gramos.
RispondiEliminahttp://acmedelpensiero.blogspot.com/search/label/Gramos
Grazie!!
Cara arabafenice,il problema della fame nel mondo esiste da una vita e proprio perchè dici che la soluzione è difficile siamo ancora a questo punto.
RispondiEliminaCausa l'indifferenza...Sto pensando ad un post su questo terribile sentimento.
Ciao eclisse di luce,grazie!
RispondiEliminaHo messo l'indirizzo nuovo,così la storia di Gramos la potranno leggere tutti.
E' fra i problemi più importanti da risolvere, e quel che hai scritto possono essere dei buoni propositi per fare qualcosa.
RispondiEliminaQuesti versi di Follerau sono proprio azzeccati, credo che abbia interpretato il pensiero di molti di noi, o cmq son cose che ci chiediamo almeno una volta mentre guardiamo il tg, o quando guardiamo un cartellone pubblicitario mentre siam fermi a un semaforo, o quando sfogliando un quotidiano troviamo una pagina intera con il volto di un bambino con quello sguardo sconsolante..
Un terzo del mondo consuma anche per gli altri due terzi..
RispondiEliminaIn Europa sovvenzioni danno 2 dollari al giorno a capo di bestiamo, in molti posti ci sono esseri umani che non hanno due dollari da spendere tutti i giorni..
Ciao Stella, ieri si è conclusa la riunione della Fao, che appunto è l'organizzazione mondiale che si interessa della fame nel mondo.
RispondiEliminaSi è conclusa con un nulla di fatto.
Ci sono troppi interessi nazionalistici, il neo colonianismo esiste ancora, le fabbriche occidentali che producono armi, fanno affari enormi con il terzo mondo.
Il capitalismo occidentale non ha nessun interesse a risolvere il problema, conviene mandare degli aiuti umanitari sporadici che non risolvono nulla. diceva Mao Tsetung:
ai poveri non devi regalargli il pesce, ma devi insegnargli a pescare.
Il problema della fame nel mondo, si ptrebbe risolvere se solo per un anno, si rinunciasse nel mondo occidentale a fabbricare armi e quei soldi utilizzarli per creare le strutture necessarie per fare crescere quei paesi.
Il discorso che ho fatto è molto parziale.
Ciao Salvo
Si deve investire e dare la possibilità ai paesi più poveri di essere perlomeno autosufficienti.
RispondiEliminaSenza contare che tra i buoni acquirenti del produttori di armi ci sono paesi del terzo-quarto mondo.
Complimenti Stella per il post
Ciao luca,ammiro la tua sincerità.Nella poesia spesso compare la parola "io",la verità è che siamo, oltre che disinformati, anche egoisti e pure questo contribuisce ai mali del mondo!
RispondiEliminaduh, quanta ingiustizia umana!
RispondiEliminaCaro Salvatore, il tuo discorso non fa una grinza! Il detto che hai citato è vecchio come il cucco,ma viene sempre ignorato, proprio per gli interessi dei potenti.Ma questi hanno una coscienza? Non si sentono responsabili della morte per fame, e non per il superfluo, della morte di milioni di bambini?!!!
RispondiEliminaComplimenti a te,kylie! Il tuo pensiero riflette la realtà dei fatti e la dice lunga...
RispondiEliminaRaoul Follereau è stato chiamato a giusto titolo “l’angelo dei lebbrosi”.E' stato un uomo che ha combattuto questa malattia e anche le altre “lebbre” che affliggono il nostro mondo,come l’egoismo,le comodità,l'indifferenza...
RispondiEliminaUn faro che ha proiettato luce,indicando con la sua opera e con i suoi scritti la strada da seguire.
Cerco di fare mie alcune sue citazioni:
-Amare non è donare,ma condividere.
-Non si potrà parlare di civiltà,né di umanità,fino a tanto che noi accetteremo che qualcuno arricchisca vergognosamente – e tranquillamente – sulla fame,sulla morte degli altri.
Nel mio piccolo ci provo!
Ciao cara Stella, grazie più siamo e meglio è per Gramos.
RispondiEliminaTi ringrazio di cuore, presto ci saranno novità su Gramos.
Appena so qualcosa ti faccio sapere.
Spero solo che siano notizie belle.
Sirio,grazie per la tua condivisione ;il problema è serio e grave,sì noi" normali "qualcosina possiamo fare:adottare a distanza un bambino,realizzare micro progetti come scavare pozzi d'acqua, comprare sementi, far costruire centri socio sanitari, case in muratura e scuole, con i soldi ricavati da lotterie , collette, spettacoli. Ma la grande vittoria sulla fame nel mondo si potrà ottenere solo quando i popoli progrediti riusciranno ad insegnare ai popoli in via di sviluppo le tecniche di lavoro giuste per produrre il cibo necessario ad essere autosufficienti, occorre quindi non pescare per loro, ma insegnare loro a pescare, per non riempire solo i loro stomaci di cibo, ma riempire i loro cuori di dignità.
RispondiEliminaeclisse,mi raccomando,fammi sapere.Io per natura sono ottimista,perciò andrà tutto bene!
RispondiEliminac'è chi ha fame e c'è chi si abbuffa e distrugge le risorse e gli strumenti che ha...si parla si parla...si dice...colpa di chi governa, di chi ha soldi, di chi ha potere...può darsi...ma quanti fanno qualcosa? ieri era la giornata mondiale dell'ambiente...lo slogan dice cambiamo le nostre abitudini..chi lo fa?
RispondiEliminaLo sono con te,cartacce buttate dai finestrini delle auto,giardini con residui di cibo,nel mare galleggia di tutto e di più ;in ciò i potenti non centrano proprio niente!!
RispondiEliminaIl problema della fame come altri della stessa portata non è di così facile soluzione. Interessi nazionali, delle multinazionali, mantenimento dei prezzi attraverso il conferimento e la distruzione di cibo all'Aima e mille altre cose. A chi interessa che le cose cambino? Concordo anche con i precedenti commentatori.
RispondiEliminaCiao ... cucù ... affamata ...
max,vero ciò che dici e noi non possiamo fare proprio nulla?cucù
RispondiEliminaciao Stella,
RispondiEliminabrava come sempre...
già, la riunione della FAO.
chissà se davvero c'è la volontà di porre rimedio a questa piaga...
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grazie eh... sempre!:-)
PS. brava anche per "Gramos". Io seguo da tempo la sua storia: sul mio blog avevi visto la segnalazione per "Le Fiabe di Gramos"? Morgan è un grande e tutti quelli che lo seguono, come Eclisse di luce! (ciao cara Rossy)
Cara Giovanna,
RispondiEliminaoggi è diventato difficile anche fare del bene, la gente non crede, non ha fiducia in chi si dà da fare,per colpa di chi tradisce la fiducia altrui con la frode e l'inganno,ma come dice Madre Teresa : " non importa, continua a fare il bene ". Alla fine le nostre gocce di umanità tutte insieme scaveranno i cuori di pietra e il mondo potrà sorridere e si occuperà di Gramos e di milioni di bimbi che aspettano un sorriso.
stella, nonostante il mio inguaribile ottimismo...ti dico che se lo avessero voluto risolvere il problema lo avrebbero già fatto...i ricchi paesi capitalisti nn lo fanno per interessi...i poveri paesi spesso si contraddistinguono per una totale mancanza di voglia di lavorare..
RispondiEliminaun abbraccio sconsolato!
mat è così purtroppo,considerato che il problema della fame nel mondo è una vita che esiste.Non possiamo però generalizzare sulle popolazioni che non amano lavorare ...
RispondiEliminaGrazie Stella per la tua sempre cortese e delicata presenza. Oggi ho inserito sul mio nuovo spazio un post intitolato "Baracca e burattini" in cui spiego le ragioni per cui ho lasciato "La Stampa". D'ora in poi inserirò i miei post solo sul nuovo blog Splinder. Un caro saluto, Fabio
RispondiEliminaCaro fabio sei molto gentile.Allora, a presto.Un salutone
RispondiEliminaCiao stella! Grazie mille della visita... Preciso che l'intervista fatta a Giangi è 100% immaginaria... comunque, sono contenta che appaia tanto realistica ;)
RispondiEliminaHo letto il tuo post e ritengo che quello della fame sia uno dei problemi più radicati e difficili da risolvere. Io ho visto con i miei occhi qual è la situazione in questi paesi del terzo e del quarto mondo... di fronte ad essa, posso assicurarti che l'unica cosa che ti senti dentro è un incredibile senso di impotenza. Finchè le componenti istituzionali dei "paesi del nord del mondo" rimarranno in silenzio di fronte a tutto questo, vuoi per indifferenza vuoi per convenienza, si può fare ben poco di concreto, ahimè.
Un bacio
Cara maria rita ti dicevo veritiera la tua intervista proprio perchè tu l'hai resa tale,scrivendo con disinvoltura,apprezzavo infatti il tuo modo di esprimerti...
RispondiEliminaE' ben triste ciò che affermi sulla fame nel mondo,quindi dobbiamo rassegnarci a questo scempio??!!Sembra proprio di sì leggendo anche gli altri commenti.
Benvenuta da me.Un bacio
Chissà...forse conviene a 'qualcuno' che ci siano dei paesi poveri!!!!
RispondiEliminap.s.: GRAZIE mille per i tuoi saluti che ricambio. Buona domenica e a presto.
E' proprio così,grazie romano,ricambio.
RispondiEliminaA presto
veramente una questione di primaria importanza la cui soluzione è purtroppo abissata da squallidi interessi internazionali... alla prossima!
RispondiEliminaBelle le parole di Follereau, credo che il potere della fame vada a braccietto con quello dell'egoismo (e conseguente indifferenza, quindi Stella, fallo il post sull'indifferenza ;) ).
RispondiEliminaLa soluzione potrebbe essere: tu, occidentale benestante, saresti disposto a perdere alcuni privilegi che ora possiedi? Per donare qualcosa in più a chi non possiede nulla o quasi?
Insomma, sto parlando di RIDISTRIBUZIONE DELLA RICHEZZA. Dove per ridistribuzione della richezza, intendo che noi, dobbiamo accettare di diventare un tot di più poveri per il bene dei nostri fratelli del terzo e quarto mondo.
Perchè?
Perchè sono nostri commensali alla tavola di questo mondo.
Un salutone.
P.S.: lo so che non stiamo messi benone oggi giorno, ma ciò è dovuto a speculazioni dei poteri forti sul ceto medio che, nota in questi tempi, la diminuzione del potere d'acquisto.
ciao Stella, grazie di essere passata da me; è molto bello anche il tuo blog, complimenti
RispondiEliminaun saluto erica
Edgar, la tua considerazione è corretta e penso che la recente convention della FAO a Roma avrebbe dovuto trattare questo tema con maggiore rilevanza. Ritengo infatti che sia l'unica vera soluzione per il problema della fame nel mondo, ma che sia attuabile solo attraverso piani di intervento internazionali. Quello che possiamo fare noi è far sentire la nostra voce e il nostro pensiero ai politici per spingerli ad orientarsi in questa direzione.
RispondiEliminaCiao laubel,alla prossima!
RispondiEliminaComplimenti reciproci, erica.Un caro saluto.
RispondiEliminacredo che il problema sia che i vari "aiuti" umanitari sono sempre stati concepiti come "doni dall'alto" volti a mantenere l'abnegazione dei paesi poveri, senza iniziare a sviluppare dei piani che li rendano autoctoni.
RispondiEliminaForse incentivare il commercio equo solidale è un primo passo....
Effettivamente è così,giadatea.
RispondiEliminaGrazie per la tua presenza e buona serata!
non generalizzo mai stella. all'interno di uno stesso stato, di una stessa regione, di una stessa città e di una stessa famiglia tutti si distinguono.
RispondiEliminaperò fidati, che di voglia ne hanno davvero poca. tra zii missionari in kenya, parenti che vivono in sud africa, amici in somalia..amici che lavorano in arabia, in algeria, nel congo...
sono tanti quelli che preferiscono fare capriole in spiaggia piuttosto che imparare a coltivare un pomodoro.
nn è generalizzo e ho un profondo rispetto per quelle nazioni...ma per certi versi sono viziati. sotto altri aspetti gli vengono tarpate le ali dai più potenti..come detto nella'ltro commento
buona domenica
mat,mi hai fatto conoscere una realtà nuova per me,ti assicuro; nello stesso tempo mi ha provocato amarezza...
RispondiEliminaTi ringrazio e buona serata.
A presto!
Ciao Stella..tocchi un tasto dolente soprattutto dopo che in questi giorni c'è stato il meeting della Fao..ma davvero crediamo che aiutino quelle persone? Io no..basterebbe così poco, loro non hanno bisogno di chissà quanti soldi ma purtroppo non ci sono interessi e rimangono abbandonati a loro stessi..noi paesi occidentali facciamo schifo..e lo dico anche a noi stessi ogni volta che buttiamo qualcosa avanzato o qualcosa che magari non ci piace..vedi questi bambini viziati che ci sono oggi? Come potrei essere ottimista per il domani? E' uno sfogo amaro ma che rispecchia la triste realtà :(
RispondiEliminaCiao Sergio,un bacio per la condivisione del problema!!!
RispondiEliminaciao cara...
RispondiEliminail problema della fame è catastrofico...con i due giorni che i grandi hanno passato a Roma a decidere pressochè nulla di efficace ... con i soldi che ci sono costati per quel meeting si potevano sfamare DUE stati!!!!!!!
Ricordiamoci che durante il loro parlare tanti bambini volavano in cielo fra sofferenze atroci e disumane....spesso pechè i governi di questi paesi spendono più in armi e niente in cibo...ma i grandi della terra cntinuano a mangiare sulle loro digrazie...e' un dato di fatto dove non c'è petrolio non ci sono interessi. Dove ci sono i diamanti...i bimbi diventano soldati...e i diamanti dove finiscono??????? nelle dita di chi certamente non vive in Africa!!!!!!!!!!!!!!
grazie per aver discusso di questo problema.
felice domenica
Elsa
Cara Elsa,
RispondiEliminahai detto delle cose molto toccanti e soprattutto vere. Gli alti costi dei congressi mondiali
sfamerebbero interi villaggi,invece si concludono quasi sempre con una manciata di briciole ai poveri e si fanno come dice Mina : " parole..parole..parole "
Ho conosciuto amici che hanno speso ore del loro tempo libero a raccogliere carta e stracci per venderli, in cambio di qualche euro da dare in beneficenza,
mentre gli stati spendono milioni di euro per fare un caccia da guerra o un carroarmato. Pensa come sarebbe bello il mondo se con quei milioni di euro si facessero case, scuole, ospedali e si nutrissero migliaia di bambini e se fossero invece i generali a raccogliere carta e stracci per mettere insieme la somma per comprare un carroarmato.
Buona domenica anche a te!
Quando abbiamo un languorino allo stomaco siamo soliti dire: Ho fame oppure sto morendo di fame...
RispondiEliminaSarebbe più corretto dire invece: Ho appetito!!
Buona domenica a tutti.
"Più giù, in fondo alla Tuscolana,
RispondiEliminaoltre Cinecittà, c'è un prato..."
!?...passavo per un saluto!
http://blogspot.com/
Ciao Stella
RispondiEliminaleggendo questo post mi è tornato in mente una cosa che mi aveva fatto innnervosire, alcuni scienziato stavano studiando un modello di alimento geneticamente modificato per aumentare la resta del prodotto in agricoltura destinato a contribuire alla diminuzione nella fame nel mondo, però a studi terminati si vendettero i risultati alle solite società del mondo capitalista, ecco queste cose mi fanno veramente disgusto!
Se poi pensiamo che a questa situazione hanno inciso per non dire determinato tale condizione i modelli economici capitalisti...
Ma è giunto il tempo di trovare delle serie e pratiche soluzioni!
Buona giornata
Carissima IS,disgusto e rabbia e in questo ci assomigliamo.Quante ingiustizie in questo mondo...!
RispondiEliminaGrazie per le ulteriori informazioni.
Buona domenica con un abbraccio
rosa e olivier ricambio il saluto,ma ammetto la mia ignoranza:non ho compreso il vostro messaggio.
RispondiEliminaQuesta piaga, vissuta con indifferenza da noi tutti occidentali,è un dramma senza fine.Milioni di bambini che muoiono di fame tutti i giorni non si possono sopportare.Ma non conviene che tutti mangiano..........risolvere i bisogni fisiologici(bisogni primari)significherebbe che queste persone avrebbero altri bisogni.
RispondiEliminaTroppo,non basterebbero le risorse.Ecco, allora, le politiche per non sfamare quella povera gente in Africa.Testo che fa riflettere.
Un saluto.
Francesco C. ti aspettavo.Come hai potuto leggere dai commenti,siamo tutti indignati e purtroppo noi non possiamo fare granchè...Grazie per la presenza.
RispondiEliminaStella le vignette del tuo post mi ricordano la risposta disarmante di mio figlio inappetente a 2 anni, quando gli dissi di pensare ai bimbi affamati dell'Africa, che, se avessero avuto da mangiare il contenuto del suo piatto, avrebbero fatto salti di gioia e lo avrebbero divorato in un lampo. "toh daglielo subito: io tanto non ho fame"
RispondiEliminaCerto se fosse così semplice. La realtà è che il cibo ci sarebbe per tutto solo che non è equamente distribuito e dietro questa distribuzione ci sono interessi e motivi politici più grandi di noi e ci sentiamo impotenti di fronte a questa ingiustizia. Quello che può fare ciascuno di noi è ben poca cosa, ma è sempre meglio di niente. Da parte mia cerco di dare il mio piccolo contributo tutte le volte che posso e di non sprecare quello che ho. Ciononostante non mi sento mai a posto con la mia coscienza. Buon resto di domenica. Rosa e Olivier forse son dei buontemponi in cerca di pubblicità per il loro blog
Grazie mille amica mia!!
RispondiEliminaDi grande impatto la poesia che hai postato di Follereau. La cultura dell'IO ovunque, anche nel cibo...
RispondiEliminaGrazie Stella sia per le parole che mi hai lasciato nel blog si per il tuo blog che trovo davvero molto interessante. Grazie davvero .... ti terrò d'occhio con molto piacere :-)
RispondiEliminaeeeeeh sì daniele,è prevalente l'io al noi...
RispondiEliminaluce grigia tienimi pure d'occhio,altrettanto farò io...
RispondiEliminaDico sempre alla mia picola Sara che è importante evitare gli sprechi e che è giusto pensare , sin da piccoli, a chi non ha le nostre possibilità, a chi è privo dei mezzi essenziali di dostentamento. A presto, Fabio
RispondiEliminafabio bravissimo,Sara è fortunata ad aver un papà come te!
RispondiEliminabella poesia bel post, ultimo vertice fao è stato l'apoteosi dell'ipocrisia
RispondiEliminaCarmine quanto hai ragione!
RispondiEliminaGrazie.
La maggior parte delle persone è così: ho la pancia piena io? Tutto a posto, gli altri si arrangeranno. Non dimentichiamoci però, che con il mercato in veloce cambiamento, potremmo ritrovarci noi un giorno a patire la fame. E allora sarà anche giusto.
RispondiEliminaGrazie marco.
RispondiElimina