Buonasera Gianna, il tema che proponi stasera si presenta con un paio di vignette, ma richiede un commento articolato, per cui vorrai scusarmi se mi dilungo un po'. Oltre alla crisi economica e politica si sta registrando nel nostro paese una crisi morale, che consiste in una crescente indifferenza verso i valori veri della vita. Ciò si verifica soprattutto nel mondo giovanile, sempre più attratto da ideali solipsistici e di facile protagonismo, valori falsi, surrettizi, alimentati pure da programmi televisivi di dubbio gusto. Le cronache di questi ultimi anni riportano numerosi episodi di violenza e teppismo, perpetrati anche ai danni di emarginati e disabili, oltre che casi d’insofferenza verso le istituzioni. La scuola fatica sempre più a gestire gli allievi e, anche quando fa ricorso a legittime forme sanzionatorie, viene accusata di autoritarismo e finisce al centro di mortificanti polemiche. Molti osservatori sono concordi nell’ affermare che certi comportamenti giovanili derivano dalle profonde trasformazioni socio-culturali avvenute nell’ ultimo trentennio, ma sono anche il frutto di un processo iniziato negli anni Settanta e volto a ridimensionare il ruolo di insegnanti ed educatori e ad enfatizzare invece i diritti dei giovani, generando in loro un senso d’onnipotenza e d’impunibilità. Purtroppo anche le famiglie sono cadute nell'errore, rinunziando (naturalmente solo in alcuni casi) ad esercitare la propria funzione educativa, magari per mancanza di tempo, indifferenza oppure assenza dalla scena domestica.
la seconda sembra una barzelletta ma alla fine niente di più vero...... e la testa molto spesso viene utilizzata come optional.....ma la tecnologia può darci una mano ma non può sostituire quell'organo che molto spesso lasciamo per strada ...... un bacione gianna
Cara Gianna, quanta verità ce in tutte queste belle vignette!!! Penso che il pensare non sia di moda!!! I risultati sono spaventosi!!! cosa sarà delle prossime generazioni, se non trovano il modo di far pensare hai giovani... Ciao e buona notte cara amica. Tomaso
Cara Gianna, purtroppo alcuni genitori si comportano proprio come nella prima vignetta verso i loro figli, forse colpa del troppo lavoro, o per il semplice fatto di non avere la pazienza di ascoltare… e i figli alla fine si dirigono altrove, cercano di trovare in altro luogo ciò che li appaga in assenza dei genitori, ma quando quest’ultimi decidono di “guardare” ormai è troppo tardi. La seconda vignetta è molto chiara, oggigiorno si usa poco la testa e al posto di essa si usa la tecnologia. Non dico sia sbagliato, anzi… in tanti casi sono molto utili, ti cito come esempio il mio sito, ma ci sono tante risorse online che possono aiutare persone con problemi di apprendimento e/o con ritardi del linguaggio. Comunque tutto questo va sempre monitorato da persone adulte, e mai lasciare i bambini soli davanti ad un PC che ha libero accesso ad internet. Per quanto riguarda i giochini con Playstation o roba simile, sono contraria al 100%, prima di tutto perchè non sono educativi e soprattutto è stato constatato che portano assuefazione. Un bacione a te dolce stella :-)
Ciao Gianna, il compito che ci dai oggi è interessante, un genitore non si deve sottrarre dal compito di ascoltare ed intuire come essere presente nella vita di un figlio, l'albero va raddrizzato mentre cresce, figli si nasce e genitori si diventa, per grazia di Dio sono cresciuto con i miei figli, però mi è capitato di vedere i figli aggrapparsi alle tecnologie e leggere poco e rifiutare di svolgere compiti con solo il proprio cervello e senza aiuti, poi da adulti hanno imparato a leggere di più e usare il cervello sfruttandolo un po di più. Ciao Gianna, serena vita.
Caro Gaetano, ascoltare e colloquiare con i propri figli, soprattutto durante l'adolescenza è basilare. Io mi stupisco sempre quando un genitore afferma di non essersi mai accorto dei disagi del proprio figlio quando, ad esempio, è dedito all'alcool o si droga.
L'argomento sembrerebbe i-pad o non i-pad, strumenti elettronici o cervello, ma anch'io credo che vada al di là di questo specifico dilemma ed abbracci questione più ampie e profonde. Buonanotte cara Gianna ;-)
Giovy, una volta era la tv a fare la baby-sitter, oggi c'è l'abuso della tecnologia che si dimostra fuorviante. Ricordiamoci che i genitori hanno un ruolo insostituibile.
Io a volte mi lamento con i miei figli, proprio del contrario. Vorrei che ci raccontassero di più della loro vita, di quella parte interiore, di emozioni, di sentimenti, anche solo di pensieri, che non vediamo al primo sguardo. Poi mi rendo conto che alcuni spazi devono restare propri e allora faccio comunque arrivare loro il "messaggio" che anche per quella parte della loro esistenza intima, quando serve, ci siamo! La miopia e la sordità nei confronti dei figli è un sintomo di incomunicabilità inspiegabile e che non dovrebbe esistere, ma è sicuramente una riduzione di quell'umanità e amore che si dovrebbe sempre dimostrare, alimentare e condividere con loro. Per fortuna io credo che le mamme compensino questa mancanza quasi prettamente dei papà!...dico credo...eh!... Credo anche, almeno per la mia esperienza diretta, che la testa la usino e che la tecnologia li aiuti semplicemente ad usarla meglio. Quando non viene "usata" non è sicuramente da attribuire all'utilizzo del pc...dell'MP3 o dell'Ipod...Iphone...ecc... Secondo me non bisogna solo sconfinare e ribaltare le percentuali di "utilizzo"! Usiamo la nostra testa almeno per il 60%, affinché possiamo utilizzarne per il restante 40% (massimo!) la tecnologia per svago, per studio, per supporto insomma al raggiungimento degli obiettivi...che siano di passatempo o d'applicazione allo studio e/o al lavoro! Penso che i nostri figli abbiano grandi vantaggi dalla comunicazione e strumenti realizzativi che noi non avevamo!...e questo deve essere considerato un vantaggio...e non una limitazione..alla loro "intelligenza" che a prescindere hanno e sono dotati!...poi...esistono le eccezioni!...e questo è tutt'altro argomento...
Ciao Gianna...grazie per questo post...ci si potrebbe scrivere per ore...
Caro Pino, sapevo che hai un buon rapporto con i tuoi figli e questo accurato e pertinente commento lo conferma. Anch'io sono convinta dell'importanza che la mamma ha nel ruolo educativo, mio figlio ha sempre avuto e ha tuttora me come suo punto di riferimento.
Profondamente convinta di tutto quello che dici mia cara..e le tue vignette ne sono un degno esempio... Il cervello sembra messo in stand -by in questi ultimi tempi e la fantasia ormai è una marca di pelati! Un abbraccio fortissimo!:::)))
La difficoltà generazionale a comunicare tutto sommato è sempre esistita. Forse era meno conflittuale negli anni passati dove gli stimoli esterni erano minori e la famiglia era più unita. Buona giornata Gianna, un abbraccio enrico
Ciao Gianna, concordo con te. Questa tecnologia sta rovinando le famiglie e soprattutto i ragazzi. Secondo me è sbagliatissimo dare in mano ai bambini determinati strumenti, dovremmo fare tutti un passo indietro e renderci conto che non è cosi che funzionano le cose. un abbraccio
Cara Audrey, i ritmi frenetici di questa società a cui apparteniamo hanno stravolto i reali valori della vita. I regali che oggi si aspettano i bambini a Natale, sono solo tecnologici...e i genitori accondiscendono.
Le due vignette, in forma umoristica, dicono due grandi verità: 1) si raccoglie quello che si è seminato; 2) nessuno strumento potrà mai sostituire lo "strumento testa". Altrimenti saremmo dei robot... ;-)
Molto simpatiche le storielle e molto istruttive. Un grande abbraccio, mia cara Gianna :-)
Eh, sembra una "robetta" da ridere e invece è parecchio seria. E chi ha avuto tutta la vita a che fare con i bimbi non può non avere fondate preoccupazioni . Penso sia, da sempre, una questione di equilibrio. Ogni giorno, pigiando su questi tasti che mi aprono le porte del mondo - parlo del web - son felice di essermi costretta a imparare e penso che se avessi avuto queste "facilitazioni" anni fa, chissà che avrei fatto di più e meglio e con meno fatica. D'altra parte c'è il rischio di strafare, di esagerare, di non vedere altro...In questo si gioca il ruolo degli adulti-veri-educatori. Come in ogni epoca, del resto.
Cara Sandra, hai ragione. Sembra proprio che l'equilibrio sia diventata "merce" rara. Che la tecnologia aiuti è fuori dubbio, ma non bisogna esserne dipendenti.
C'è tanta verità in queste vignette... è proprio vero che, col tempo le parti si invertono e poi gli strumenti che ci offre la tecnologia son utili ma, usare la testa è più utile ancora: aguzza l'ingegno, stimola la fantasia e, alla fine, usar la testa ci porta a capire che è bello usare anche il cuore. Un caro saluto, Fabio
Queste vignette raccontano una triste verità... chissà se forse non sarebbe bastato semplicemente "ascoltare e ascoltarsi" per ristabilire l'equilibrio. Ciao Gianna, piacere di conoscere il tuo spazio
Verdadeira e forte! beijos,tudo de bom,chica
RispondiEliminaSei sempre gentile, cara Cica.
EliminaBaci.
Buonasera Gianna,
RispondiEliminail tema che proponi stasera si presenta con un paio di vignette, ma richiede un commento articolato, per cui vorrai scusarmi se mi dilungo un po'.
Oltre alla crisi economica e politica si sta registrando nel nostro paese una crisi morale, che consiste in una crescente indifferenza verso i valori veri della vita.
Ciò si verifica soprattutto nel mondo giovanile, sempre più attratto da ideali solipsistici e di facile protagonismo, valori falsi, surrettizi, alimentati pure da programmi televisivi di dubbio gusto.
Le cronache di questi ultimi anni riportano numerosi episodi di violenza e teppismo, perpetrati anche ai danni di emarginati e disabili, oltre che casi d’insofferenza verso le istituzioni.
La scuola fatica sempre più a gestire gli allievi e, anche quando fa ricorso a legittime forme sanzionatorie, viene accusata di autoritarismo e finisce al centro di mortificanti polemiche.
Molti osservatori sono concordi nell’ affermare che certi comportamenti giovanili derivano dalle profonde trasformazioni socio-culturali avvenute nell’ ultimo trentennio, ma sono anche il frutto di un processo iniziato negli anni Settanta e volto a ridimensionare il ruolo di insegnanti ed educatori e ad enfatizzare invece i diritti dei giovani, generando in loro un senso d’onnipotenza e d’impunibilità.
Purtroppo anche le famiglie sono cadute nell'errore, rinunziando (naturalmente solo in alcuni casi) ad esercitare la propria funzione educativa, magari per mancanza di tempo, indifferenza oppure assenza dalla scena domestica.
Tutto vero ciò che affermi, caro Antonio.
EliminaLa scuola fatica...certamente e qui tiro in ballo proprio le famiglie...
I primi educatori sono i genitori...che il più delle volte sono assenti per i motivi più svariati e i bimbi non hanno punti di riferimento.
Crescendo,durante l'adolescenza, se restano soli...sono come fuscelli al vento, non hanno interiorizzato sani valori e vanno allo sbando.
Grazie del tuo commento molto pertinente ed esaustivo.
Abbraccio
Condivido completamente quanto letto.
Eliminaciao Gianna, molto belle e realistiche queste vignette complimenti, ci mostrano la realta' purtroppo, ciao grazie buona serata rosa.) baci
RispondiEliminaLe vignette, a volte, lanciano messeggi, più delle parole, cara Rosa.
EliminaBaci e a presto.
Ciao Gianna, belle le vignette!!
RispondiEliminaBuona serata!
Carmen
Buona giornata a te, Carmen.
EliminaPensare per molti è un lavoro faticoso... forse non sanno che pensare rende liberi!
RispondiEliminaUn abbraccio :)
Non pensare è agire da robot...
EliminaAbbraccio.
la seconda sembra una barzelletta ma alla fine niente di più vero......
RispondiEliminae la testa molto spesso viene utilizzata come optional.....ma la tecnologia può darci una mano ma non può sostituire quell'organo che molto spesso lasciamo per strada ......
un bacione gianna
In tutte le cose buon uso e non abuso, Barbarella.
EliminaAbbraccio.
Purtroppo si sta perdendo sempre più l'abitudine a pensare...e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
RispondiEliminaCiao Gianna, buona serata.
Antonella
Buona giornata a te, Antonella.
EliminaCara Gianna, quanta verità ce in tutte queste belle vignette!!! Penso che il pensare non sia di moda!!!
RispondiEliminaI risultati sono spaventosi!!! cosa sarà delle prossime generazioni, se non trovano il modo di far pensare hai giovani... Ciao e buona notte cara amica.
Tomaso
Caro Tomaso, la superficialità sta dilagando, e se non si corre ai ripari sarà sempre peggio....
EliminaAbbraccio e buona serata.
direi proprio che usare la testa sia indispensabile.....
RispondiEliminaun abbraccio
Ne sono convinta anch'io, Andreina.
EliminaCara Gianna, purtroppo alcuni genitori si comportano proprio come nella prima vignetta verso i loro figli, forse colpa del troppo lavoro, o per il semplice fatto di non avere la pazienza di ascoltare… e i figli alla fine si dirigono altrove, cercano di trovare in altro luogo ciò che li appaga in assenza dei genitori, ma quando quest’ultimi decidono di “guardare” ormai è troppo tardi.
RispondiEliminaLa seconda vignetta è molto chiara, oggigiorno si usa poco la testa e al posto di essa si usa la tecnologia.
Non dico sia sbagliato, anzi… in tanti casi sono molto utili, ti cito come esempio il mio sito, ma ci sono tante risorse online che possono aiutare persone con problemi di apprendimento e/o con ritardi del linguaggio.
Comunque tutto questo va sempre monitorato da persone adulte, e mai lasciare i bambini soli davanti ad un PC che ha libero accesso ad internet.
Per quanto riguarda i giochini con Playstation o roba simile, sono contraria al 100%, prima di tutto perchè non sono educativi e soprattutto è stato constatato che portano assuefazione.
Un bacione a te dolce stella :-)
Cara Betty, e cosa aggiungere di più alla tua 'analisi perfetta delle due vignette?
EliminaCondivido tutto ciò che affermi.
Abbraccio grande a te e a Matteo.
Ciao Gianna, il compito che ci dai oggi è interessante, un genitore non si deve sottrarre dal compito di ascoltare ed intuire come essere presente nella vita di un figlio, l'albero va raddrizzato mentre cresce, figli si nasce e genitori si diventa, per grazia di Dio sono cresciuto con i miei figli, però mi è capitato di vedere i figli aggrapparsi alle tecnologie e leggere poco e rifiutare di svolgere compiti con solo il proprio cervello e senza aiuti, poi da adulti hanno imparato a leggere di più e usare il cervello sfruttandolo un po di più.
RispondiEliminaCiao Gianna, serena vita.
Caro Gaetano, ascoltare e colloquiare con i propri figli, soprattutto durante l'adolescenza è basilare.
EliminaIo mi stupisco sempre quando un genitore afferma di non essersi mai accorto dei disagi del proprio figlio quando, ad esempio, è dedito all'alcool o si droga.
Abbraccio grande.
L'argomento sembrerebbe i-pad o non i-pad, strumenti elettronici o cervello, ma anch'io credo che vada al di là di questo specifico dilemma ed abbracci questione più ampie e profonde.
RispondiEliminaBuonanotte cara Gianna ;-)
Giovy, una volta era la tv a fare la baby-sitter, oggi c'è l'abuso della tecnologia che si dimostra fuorviante.
EliminaRicordiamoci che i genitori hanno un ruolo insostituibile.
Abbraccio.
Io a volte mi lamento con i miei figli, proprio del contrario. Vorrei che ci raccontassero di più della loro vita, di quella parte interiore, di emozioni, di sentimenti, anche solo di pensieri, che non vediamo al primo sguardo. Poi mi rendo conto che alcuni spazi devono restare propri e allora faccio comunque arrivare loro il "messaggio" che anche per quella parte della loro esistenza intima, quando serve, ci siamo!
RispondiEliminaLa miopia e la sordità nei confronti dei figli è un sintomo di incomunicabilità inspiegabile e che non dovrebbe esistere, ma è sicuramente una riduzione di quell'umanità e amore che si dovrebbe sempre dimostrare, alimentare e condividere con loro. Per fortuna io credo che le mamme compensino questa mancanza quasi prettamente dei papà!...dico credo...eh!...
Credo anche, almeno per la mia esperienza diretta, che la testa la usino e che la tecnologia li aiuti semplicemente ad usarla meglio. Quando non viene "usata" non è sicuramente da attribuire all'utilizzo del pc...dell'MP3 o dell'Ipod...Iphone...ecc...
Secondo me non bisogna solo sconfinare e ribaltare le percentuali di "utilizzo"! Usiamo la nostra testa almeno per il 60%, affinché possiamo utilizzarne per il restante 40% (massimo!) la tecnologia per svago, per studio, per supporto insomma al raggiungimento degli obiettivi...che siano di passatempo o d'applicazione allo studio e/o al lavoro!
Penso che i nostri figli abbiano grandi vantaggi dalla comunicazione e strumenti realizzativi che noi non avevamo!...e questo deve essere considerato un vantaggio...e non una limitazione..alla loro "intelligenza" che a prescindere hanno e sono dotati!...poi...esistono le eccezioni!...e questo è tutt'altro argomento...
Ciao Gianna...grazie per questo post...ci si potrebbe scrivere per ore...
Caro Pino, sapevo che hai un buon rapporto con i tuoi figli e questo accurato e pertinente commento lo conferma.
EliminaAnch'io sono convinta dell'importanza che la mamma ha nel ruolo educativo, mio figlio ha sempre avuto e ha tuttora me come suo punto di riferimento.
Grazie e abbraccio.
Profondamente convinta di tutto quello che dici mia cara..e le tue vignette ne sono un degno esempio...
RispondiEliminaIl cervello sembra messo in stand -by in questi ultimi tempi e la fantasia ormai è una marca di pelati!
Un abbraccio fortissimo!:::)))
Dici bene,cara Nella.
EliminaLa tecnologia non sviluppa la fantasia e non favorisce la creatività, che dipendono solo e sempre dal nostro cervello.
Abbraccio grande.
Ieri sera ho giocato col Nintendo insieme alle mie bambine. Divertentissimo.
RispondiEliminaQuando c'è amore non importa il cosa ma il come.
;)
ciao
Caro Bruno, dedicare del tempo ai propri figli è costruttivo e indice di amore, come tu affermi.
EliminaBuona serata.
La difficoltà generazionale a comunicare tutto sommato è sempre esistita. Forse era meno conflittuale negli anni passati dove gli stimoli esterni erano minori e la famiglia era più unita.
RispondiEliminaBuona giornata Gianna, un abbraccio
enrico
Caro Enrico, con poche parole hai "fatto centro" sul problema.
EliminaBuona serata con un abbraccio.
Ciao Gianna,
RispondiEliminaconcordo con te. Questa tecnologia sta rovinando le famiglie e soprattutto i ragazzi. Secondo me è sbagliatissimo dare in mano ai bambini determinati strumenti, dovremmo fare tutti un passo indietro e renderci conto che non è cosi che funzionano le cose.
un abbraccio
Cara Audrey, i ritmi frenetici di questa società a cui apparteniamo hanno stravolto i reali valori della vita.
EliminaI regali che oggi si aspettano i bambini a Natale, sono solo tecnologici...e i genitori accondiscendono.
Abbraccio.
Le due vignette, in forma umoristica, dicono due grandi verità: 1) si raccoglie quello che si è seminato;
RispondiElimina2) nessuno strumento potrà mai sostituire lo "strumento testa". Altrimenti saremmo dei robot... ;-)
Molto simpatiche le storielle e molto istruttive. Un grande abbraccio, mia cara Gianna :-)
Caro Antonio, siamo in perfetta sintonia.
EliminaBuona serata con un grande abbraccio.
Eh, sembra una "robetta" da ridere e invece è parecchio seria. E chi ha avuto tutta la vita a che fare con i bimbi non può non avere fondate preoccupazioni . Penso sia, da sempre, una questione di equilibrio. Ogni giorno, pigiando su questi tasti che mi aprono le porte del mondo - parlo del web - son felice di essermi costretta a imparare e penso che se avessi avuto queste "facilitazioni" anni fa, chissà che avrei fatto di più e meglio e con meno fatica. D'altra parte c'è il rischio di strafare, di esagerare, di non vedere altro...In questo si gioca il ruolo degli adulti-veri-educatori. Come in ogni epoca, del resto.
RispondiEliminaCara Sandra, hai ragione.
EliminaSembra proprio che l'equilibrio sia diventata "merce" rara.
Che la tecnologia aiuti è fuori dubbio, ma non bisogna esserne dipendenti.
Buona serata con un abbraccio.
C'è tanta verità in queste vignette... è proprio vero che, col tempo le parti si invertono e poi gli strumenti che ci offre la tecnologia son utili ma, usare la testa è più utile ancora: aguzza l'ingegno, stimola la fantasia e, alla fine, usar la testa ci porta a capire che è bello usare anche il cuore. Un caro saluto, Fabio
RispondiEliminaCaro Fabio, mi hai colpita molto la tua affermazione sul cuore....
EliminaConcordo su tutto, grazie.
Buona serata.
che tristezza la prima serie di vignette...
RispondiEliminami viene da pensare: chi semina raccoglie!
buona serata con un abbraccio...noi abbiamo tempo...per noi!!!
...e anche per gli altri, Ines.
EliminaBacio.
Piacere di conoscerti, Valeria.
RispondiEliminaA presto.
Queste vignette raccontano una triste verità... chissà se forse non sarebbe bastato semplicemente "ascoltare e ascoltarsi" per ristabilire l'equilibrio.
RispondiEliminaCiao Gianna, piacere di conoscere il tuo spazio
Grazie, Blumoon.
EliminaBenvenuta tra noi.
Un abbraccio
Permettimi di dirti solo che sei semplicemente mitica!
RispondiEliminaSe me lo dici tu, sono particolarmente lusingata, mia Diletta!
EliminaBaci
Non c'è dubbio! Usare la testa è sempre la miglior cosa. Quanto alla prima vignetta, è proprio vero che, ciò che è fatto, è reso!
RispondiEliminaNon si può piangere sul latte versato...
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