La Falce
Giugno. Per le finestre il sole inonda
la bella stanza d'una luce aurina:
freme la messe ai solchi della china,
la messe ormai matureggiante e bionda.
La bruna sposa sede alla vicina
cuna ancor vuota: pare ch'Ella asconda
un gran segreto quando l'occhio inchina
al seno stanco che l'amor feconda.
È la cuna ancor vuota, ma Ella sente
che l'ora dell'avvento è assai vicina
che ben presto il Messia sarà presente.
E a quel pensiero il bruno capo inchina
al lavoro sottil, le mani adopra
su le fasce su i lini su la trina.
Guido Gozzano
I colori di giugno
. . . e che il clima si addolcisca!
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Una risata ...
Un uomo sul punto di morte si rivolge alla moglie:
"Cara, ricorda che se mi tradirai io mi rigirerò nella tomba".
"No caro, non ti preoccupare, ti sarò sempre fedele".
E l'uomo muore e va in paradiso.
Dopo un po' di tempo muore anche la moglie che desiderosa di ritrovare il marito si presenta da San Pietro:
"Mi scusi Pietro sto cercando mio marito Mario".
"Sia più precisa.
Sa qui di Mario ce ne sono moltissimi".
"Sì, era alto, biondo, prestante".
"Ma non ha qualche indicazione in più ?"
"E' arrivato qui circa un anno fa".
"Non basta. Non può dire qualcosa in più? "
"Sul punto di morte mi ha detto che se lo tradivo si sarebbe rigirato nella tomba".
"Ah adesso ho capito. E' laggiù in fondo. Qui lo chiamano 'trottola'".
ASILO
L'anziano signor Smith e sua moglie, rimpiangendo i bei giorni della loro infanzia, decidono di visitare l'asilo dove si sono incontrati la prima volta.
Cercano l'albero dove hanno inciso il cuore con le loro iniziali e si baciano ancora nello stesso angolo dove si sono baciati la prima volta.
Sulla strada di casa trovano una borsa piena zeppa di soldi e, senza pensarci due volte, se ne impossessano.
Il giorno seguente due poliziotti suonano alla porta degli Smith e dicono:
" Stiamo chiedendo a tutte le persone che abitano da queste parti, se per caso ieri hanno trovato una borsa piena di soldi".
La donna nega, ma il marito, sentendosi in colpa, inizia a confessare.
"Dovete scusare mio marito- interviene la signora Smith, - è vecchio e la testa... capite".
Ma il marito insiste:
"No, sono perfettamente lucido. Ieri mia moglie ed io tornavamo dall'asilo, quando...".
"Capisco -interrompe il poliziotto - proviamo in un'altra casa".
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Un piccolo gesto che cambia una vita
Un giorno, ero un ragazzino delle superiori, vidi un ragazzo della mia classe che stava tornando a casa da scuola. Il suo nome era Kyle e sembrava stesse portando tutti i suoi libri.
Dissi tra me e me:
“Perché mai uno dovrebbe portarsi a casa tutti i libri di venerdì? Deve essere un ragazzo strano”.
Io avevo il mio week end pianificato (feste e una partita di football con i miei amici), così ho scrollato le spalle e mi sono incamminato.
Mentre stavo camminando vidi un gruppo di ragazzini che correvano incontro a Kyle. Gli corsero addosso facendo cadere tutti i suoi libri e lo spinsero facendolo cadere nel fango. I suoi occhiali volarono via, e li vidi cadere nell’erba un paio di metri più in là. Lui guardò in su e vidi una terribile tristezza nei suoi occhi.
Mi rapì il cuore! Così mi incamminai verso di lui mentre lui stava cercando i suoi occhiali e vidi una lacrima nei suoi occhi. Raccolsi gli occhiali e glieli diedi dicendogli:
“Quei ragazzi sono proprio dei selvaggi, dovrebbero imparare a vivere.”
Kyle mi guardò e disse: “grazie!”
C’era un grosso sorriso sul suo viso, era uno di quei sorrisi che mostrano vera gratitudine. Lo aiutai a raccogliere i libri e gli chiesi dove viveva.
Scoprii che viveva vicino a me così gli chiesi come mai non lo avessi mai visto prima, lui mi spiegò che prima andava in una scuola privata.
Prima di allora non sarei mai andato in giro con un ragazzo che frequentava le scuole private. Parlammo per tutta la strada e io lo aiutai a portare alcuni libri.
Mi sembrò un ragazzo molto carino ed educato, così gli chiesi se gli andava di giocare a football con i miei amici e lui disse di sì.
Stemmo in giro tutto il week end e più lo conoscevo più Kyle mi piaceva così come piaceva ai miei amici.
Arrivò il lunedì mattina ed ecco Kyle con tutta la pila dei libri ancora.
Lo fermai e gli dissi:
“Ragazzo finirà che ti costruirai dei muscoli incredibili con questa pila di libri ogni giorno!”
Egli rise e mi passo la metà dei libri.
Nei successivi quattro anni io e Kyle diventammo amici per la pelle. Una volta adolescenti cominciammo a pensare al college, Kyle decise per Georgetown e io per Duke. Sapevo che saremmo sempre stati amici e che la distanza non sarebbe stata un problema per noi. Kyle sarebbe diventato un dottore, mentre io mi sarei occupato di scuole di football. Kyle era il primo della nostra classe e io l’ho sempre preso in giro per essere un secchione.
Kyle doveva preparare un discorso per il diploma. Io fui molto felice di non essere al suo posto sul podio a parlare.
Il giorno dei diplomi, vidi Kyle, aveva un ottimo aspetto. Lui era uno di quei ragazzi che aveva veramente trovato se stesso durante le scuole superiori. Si era un po' riempito nell' aspetto e stava molto bene con gli occhiali.
Aveva qualcosa in più e tutte le ragazze lo amavano. Ragazzi, qualche volta ero un po'geloso!
Oggi era uno di quei giorni, potevo vedere che era un po' nervoso per il discorso che doveva fare, così gli diedi una pacca sulla spalla e gli dissi:
“ Ragazzo te la caverai alla grande!” Mi guardò con uno di quegli sguardi (quelli pieni di gratitudine) e sorrise mentre miringraziò
Iniziò il suo discorso schiarendosi la voce:
“Nel giorno del diploma si usa ringraziare coloro che ci hanno aiutato a farcela in questi anni duri.
I genitori, gli insegnanti, gli allenatori, ma più di tutti i tuoi amici.
Sono qui per dire a tutti voi che essere amico di qualcuno è il più bel regalo che voi potete fare. Voglio raccontarvi una storia”.
Guardai il mio amico Kyle incredulo, non appena cominciò a raccontare il giorno del nostro incontro.
Lui aveva pianificato di suicidarsi durante il week end.
Egli raccontò di come aveva pulito il suo armadietto a scuola, così che la madre non avesse dovuto farlo dopo, e di come si stava portando a casa tutte le sue cose.
Kyle mi guardò intensamente e fece un piccolo sorriso.
“Ringraziando il cielo fui salvato, il mio amico mi salvò dal fare quel terribile gesto”.
Udii un brusio tra la gente a queste rivelazioni. Il ragazzo più popolare ci aveva appena raccontato il suo momento più debole.
Vidi sua madre e suo padre che mi guardavano e mi sorridevano, lo stesso sorriso pieno di gratitudine. Non avevo mai realizzato la profondità di quel sorriso fino a quel momento.
Non sottovalutate mai il potere delle vostre azioni.
Con un piccolo gesto possiamo cambiare la vita di una persona, in meglio o in peggio.
Dio fa incrociare le nostre vite, perché ne possiamo beneficiare in qualche modo.
Cerchiamo il buono negli altri.
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Non viviamo invano ...
Se avremo aiutato una sola persona a sperare,
non saremo vissuti invano.
Martin Luther King
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Che controllo ...in pizzeria!
-Pizzeria Google, buona sera…
-Pizzerìa cosa?
-Pizzerìa Google, signore. Cosa vuole ordinare?
-Ma, questo non era il numero della pizzeria Gino?
-Sì signore, ma Google ha comprato la pizzeria e ora il servizio è più completo.
-Va bé, posso ordinare?
-Certo signor Rossi. Vuole la solita pizza?
-La solita pizza, ma lei sa il mio nome? Lei mi conosce?
-E per l’identificatore di chiamate, controllando il suo numero di telefono le ultime 37 volte che ha ordinato una pizza, ha ordinato la quattro formaggi.
-Non me lo sarei mai immaginato…. voglio proprio la quattro formaggi!
-Signore, posso darle un suggerimento?
-Certo!. Avete una nuova pizza nel menù?
-No signore, il menu non è diverso da prima, ma mi permetterei di suggerirle una pizza alla ricotta e rucola.
-Ricotta?!! Rucola?!! Nooooo! Io odio queste cose.
-Ma signore, è una cosa buona per la sua salute, e anche perché il suo colesterolo non va così bene.
-Cosa?!!
-Abbiamo l’informazione dal laboratorio dove ha fatto le sue analisi, incrociando il suo nome e il suo telefono possiamo vedere il livello del colesterolo…
.
-Non voglio una pizza così, anche perché prendo la mia medicina per il colesterolo e posso mangiare quello che voglio.
-Signore, mi dispiace ma lei non ha preso la sua medicina ultimamente.
-Come lo sa? ma lei mi sta guardando tutto il tempo?!
-Abbiamo accesso ai dati di tutte le farmacie della città. L’ultima volta che ha comprato la sua medicina fu tre mesi fa e la scatola contiene solo trenta compresse.
-È vero,mannaggia, ma lei come lo sa?
-Per la sua carta di credito…
-Cosaaaaa?!!
-Lei compra sempre la sua medicina nella farmacia Sori che le fa degli sconti se paga con la carta di credito della banca BANK. Grazie ai dati che abbiamo nel nostro data base sui suoi movimenti con la carta di credito,sappiamo che da tre mesi lei non ha comprato niente in questa farmacia.
Ma l’ha utilizzata in altri negozi, questo vuol dire che non l’ha persa.
-E se avessi pagato in contante in farmacia?? Cosa mi dici ora??
-Lei paga € 800 in contante alla sua domestica tutti i mesi e il resto delle spese le fa con la carta di credito.
-Come sa quanto pago la domestica??
-Lei paga i contributi e le tasse.
-Ma vai a quel paese …..!!
-Signore mi dispiace, ma è tutto nello schermo. Ho il dovere di aiutarla.
Credo che lei dovrebbe chiedere un appuntamento con il suo dottore, già che a quello scorso lei non è andato e portargli i risultati delle analisi, cosi le può cambiare i farmaci.
-Senti caro, sono stanco, non ce la faccio più, sono stufo di INTERNET, del PC, del XXI secolo, della mancanza della Privacy, dei DATA BASE, di questo paese e di tutti voi!!!!
-Ma, signore…
-Stai zitto!!! Me ne vado lontano da qui. In un paese dove non ci sia INTERNET, né computer, né telefono e né gente che mi controlla!!!
-Ho capito….
-Userò la mia carta di credito per la ultima volta per comprare un biglietto d’aereo e andarmene via il più lontano possibile!!
-Va bene, signor Rossi.
-Puoi cancellare la mia pizza!!
-Nessun problema, già cancellata. Solo un' ultima cosa…
.
-Cosa vuoi ?!!!
-Ha il passaporto scaduto…..
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Santa Rita
La chiesa di Santa Rita a Torino oggi, 22 maggio, raccoglie moltissimi fedeli devoti alla Santa degli impossibili.
Il fiore simbolo di Santa Rita è la rosa.
Si racconta che alla fine dei suoi giorni, malata e costretta a letto, Rita chiese a una sua cugina, venuta in vista da Roccaporena, di portarle due fichi e una rosa dall’orto della casa paterna.
Ma era inverno e la cugina l’assecondò, pensandola nel delirio della malattia.
Tornata a casa, la giovane parente trovò in mezzo alla neve una rosa e due fichi e, stupefatta, subito tornò a Cascia per portarli a Rita.
Il prodigio delle rose e dei fichi in inverno è reso attendibile da diverse testimonianze raccolte nel processo per la beatificazione nel 1626.
Auguri a chi porta questo bel nome
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Un'altra dipendenza ...
.....dalle iene ....basta alle slot.....
fatelo girare .....
forse non servirà a niente ....
però mai dire mai nella vita ......
Condivisione tramite Barbara
Per saperne di più andate da Betty
Interessante post sull'argomento: Antonella
Buona settimana a tutti!
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Libri e prosciutto al Salone del libro
Salone del Libro 2013 - Torino
E chi avrebbe mai detto che poi ...
...avrei affettato il prosciutto?
Lenti sarà al Salone del Libro di Torino dal 16 al 20 Maggio
2013, all’interno di Casa CookBook, l'area interamente dedicata alle
pubblicazioni enogastronomiche e di cucina, al PAD 3 Stand S121.
Nella cinque giorni torinesi Lenti coinvolgerà i visitatori in
un’attività divertente e interattiva: i visitatori dovranno indossare il
grembiule, ascoltare le indicazioni e affettare qualche fetta di
Lenti&Lode, il prosciutto cotto gourmet. In questo modo potranno
assaporare il Prosciutto Cotto Lenti&Lode trasformandosi in
“Salumieri per un giorno”, ricevere in omaggio il grembiule “da
salumiere” e apprendendo la tecnica del taglio perfetto.
Nessun omaggio, i grembiulini erano già finiti.
Ritornando al post precedente,
Betty ha indovinato dove io mi trovassi.
Complimenti amica carissima!
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Possiamo farcela ...
Premessa: non ho mai amato il circo e non vi ho mai portato mio figlio.
Pubblico questa storia per riflettere sulla sua morale:
L'elefante incatenato
tratto da "Lascia che ti racconti" di Jorge Bucay
" Quando ero piccolo adoravo il circo, ero attirato in particolar modo dall’elefante che, come scoprii più tardi, era l'animale preferito di tanti altri bambini.
Durante lo spettacolo faceva sfoggio di un peso, una dimensione e una forza davvero fuori dal comune ma dopo il suo numero,e fino ad un momento prima di entrare in scena, l'elefante era sempre legato ad un paletto conficcato nel suolo, con una catena che gli imprigionava una delle zampe eppure il paletto era un minuscolo pezzo di legno piantato nel terreno soltanto per pochi centimetri e anche se la catena era grossa mi pareva ovvio che un animale del genere potesse liberarsi facilmente da quel paletto e fuggire.
Che cosa lo teneva legato?
Chiesi in giro a tutte le persone che incontravo di risolvere il mistero dell'elefante, qualcuno mi disse che l'elefante non scappava perchè era ammaestrato allora porsi la domanda ovvia:
"se è ammaestrato perchè lo incatenano?"
Non ricordo di aver ricevuto nessuna risposta coerente.
Con il passare del tempo dimenticai il mistero dell'elefante e del paletto. Per mia fortuna qualche anno fa ho scoperto che qualcuno era stato saggio da trovare la risposta:
l'elefante del circo non scappa perchè è stato legato a un paletto simile fin da quando era molto, molto piccolo. Chiusi gli occhi e immaginai l'elefantino indifeso appena nato, legato ad un paletto che provava a spingere, tirare e sudava nel tentativo di liberarsi, ma nonostante gli sforzi non ci riusciva, perchè quel paletto era troppo saldo per lui, così dopo vari tentativi un giorno si rassegnò alla propria impotenza.
L'elefante enorme e possente che vediamo al circo non scappa, perchè crede di non poterlo fare:
sulla sua pelle è impresso il ricordo dell'impotenza sperimentata e non è mai più ritornato a provare..... non ha mai più messo alla prova di nuovo la sua forza.......mai più!"
E noi?
Ci mettiamo alla prova o pensiamo di non potercela fare?
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La vostra opinione
Diventa difficile credere in una persona dopo che hai scoperto le sue bugie.
Ed è un peccato, perchè anche quando poi dice la verità , non viene creduta.
Ricordate la favoletta di Esopo
"Al lupo! Al lupo! ?
Un pastorello conduceva ogni giorno le sue pecorelle a pascolare.Si annoiava molto e così decise di fare uno scherzo a tutta la gente del villaggio.
- Aiuto… al lupo al lupo.
Cominciò allora a gridare con quanto fiato aveva in gola.
Tutti
i contadini accorsero armati di forconi e randelli, ma quando
arrivarono nel grande prato non videro neanche l'ombra del lupo.
Il pastorello rideva a crepapelle :
- Era solo uno scherzo e voi ci siete cascati!!!
Qualche giorno dopo ripeté lo stesso e i contadini allarmati giunsero di corsa al prato .Presto si accorsero che il pastorello si era giocato un'altra volta di loro.
Un giorno arrivò d'improvviso un intero branco di lupi;
il pastorello cominciò a gridare disperatamente:
- Al lupo al lupo!!!
Ma i contadini , credendo a un altro scherzo, non si mossero più.
Indisturbati, i lupi fecero strage di pecore e agnelli.
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Dedicato a tutte le mamme
I miei auguri più affettuosi a tutte le mamme!
Condivido con voi la canzone "Mamma" ,
che tanto mi emoziona,
interpretata dalla grande voce
di Luciano Pavarotti.
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Tragedia a Genova
Esprimo profonda solidarietà e vicinanza alle famiglie delle vittime della tragedia
al Porto di Genova.
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Solidarietà agli Emiliani
La natura si è scatenata in Emilia:
Ieri tromba d'aria e...
chicchi di grandine grandi come uova
Stamattina terremoto nelle stesse zone...
Cari amici Emiliani, vi sono vicina con le preghiere.
Non sentitevi soli!
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Donare da vivi
Tempo fa una signora, conversando con la mia parrucchiera, disse tra l'altro:
" Sì, mi piace viaggiare; costa molto, quindi non risparmio, ma io preferisco morire povera piuttosto che ricca..."
A queste parole rimasi a pensare... e a non trovarmi molto d'accordo con la signora.
Perchè?
Negli ultimi ultimi anni di vita, i miei genitori avevano bisogno di ...cure costose e grazie ai loro risparmi, non ebbero da chiedere niente a nessuno.
E se avessero speso tutto nei viaggi?
Quindi sono dell'avviso di non sperperare tutto ciò che si ha, senza pensare al domani.
Nello stesso tempo, però, dico pure che preferisco, nei limiti delle mie possibilità, fare dei doni, finchè sono viva:
"Tutto quanto voi possedete un giorno sarà dato;
perciò date adesso,
di modo che la stagione del donare sia vostra
e non dei vostri eredi."
Gibran
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Buon 1° Maggio !
Iniziamo bene il mese delle rose dedicato alla Madonnina, recitando insieme
l' Ave Maria
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