Ciao Gianna, veramente molto carina e molta vera. Nella vita bisogna sapersi prendere i propri spazi e lasciare posto anche al piacere che le piccole cose possono darti...nella giusta misura il divertimento, una serata con gli amici, un piccolo acquisto non preventivato possono fare la differenza e aiutare a superare meglio un periodo difficile come quello che stiamo vivendo. Un abbraccio, buona giornata. Antonella
Eh già mia cara Gianna bisogna essere entrambe sia formica che cicala perchè la vita è bello sia vissuta.... Leggendola mi viene alla mente il mio ex suocero che non ha goduto molto ed ha accumulato anche l'inutile per poi lasciar tutto li in un attimo..... Un abbraccio mia cara
Cara Gianna lo sai che molte volte ci fai ritornare bambini! Quando penso a quante favole ho sentito mi sto sforzando a ricordare tutte, quella della formica e la cicale deve essere quella che dobbiamo imparare anche noi umani. Ciao e buona giornata cara amica. Tomaso
Che pienezza di parole, volevo catturarle per farle mie, con il richiamo della poesia precedente, e finalmente anche una bella batosta alla morale pesante e arida in cui spesso mi sono trovato a vivere
ciao, una favola che ci fa capire di vivere ogni cosa al momento giusto e con i giusti tempi...anche se a volte sono la prima lasciarmi prendere troppo dal lavoro....ciao....un sorriso..luigina
Lui non sei la sola. Quando io insegnavo, mi buttavo a capofitto nel lavoro a discapito di tutto il resto. Non avrei mai potuto seguire un blog, per esempio. Ora è tutta un'altra musica...
Ciao Gianna, io penso che occorre avere una giusta misura per tutto, le esagerazioni non vanno bene in nessun caso. Non conoscevo questa versione della favola, e mi son fatta una grassa risata!! Un bacio e un sorriso per te ;-)
Cara Betty, condivido il tuo pensiero, infatti è proprio vero il detto "il troppo stroppia". Una bella risata me la sono fatta pure io quando ho ricevuto questa mail.
Eccezionale amica Gianna, eccezionale. Mentre la leggevo stavo già per partire con uno dei miei "antitutto/commenti" che la storia, sul finire, ha preso da se il risvolto che io stavo per attribuirgli! Fregata....sì....ma con piacerissimo!!!!!!!!
Bellissima la soluzione al posto della mezza arancia.....di gusto, direi!
bisognerebbe vivere come la cicala purtroppo ci lasciamo prendere la mano dal pensiero del futuro , che non sappiamo neppure se lo avremo e finiamo per non goderci a pieno la vita. ciao
:-D Pensavo fosse la favola originale! Effettivamente la piccola morale dice tutto e ha pienamente ragione. Vivamus, mea Lesbia, atque amemus diceva Catullo. Poesia, tra l'altro, consigliatissima anche per lo stesso senso della bella favoletta che hai messo!
Grande Catullo: nella poesia dedicata alla sua Lesbia esorta a vivere ed amare, perchè la vita è breve...
Amare anche nel senso erotico del termine.
Alessandro, grazie d'avermi dato l'opportunità di citare questo grande poeta latino che mi ha sempre attratto e che fu argomento di discussione al mio esame di maturità..
cara Gianna, non ti nego che già l'avevo sentita un po di tempo fa, e la morale è che chi si ammazza di lavoro viene anche deriso dall'avversa sorte alla fine, comunque è bella come storia e calza bene a tutti quei tipi che prima buttano le monetine a Craxi e poi fanno peggio, poi a proposito del Vaffa! ti racconto una vecchia barzelletta dei tempi del Fascismo, un uomo era in stazione ad attendere il treno per Roma, quando dalla direzione opposta dal treno proveniente da Roma scente in inconsueto passeggero e con un fare autoritario si rivolge all'uomo sulla panchina; Buonuomo, come mai non sei a lavoro come tutti gli altri? Stò andando a Roma per parlare col Duce affinchè mi trovi appunto un posto di lavoro! Che sciocchezza scomodare il Duce, e se Lui ti dice di no cosa fai? Lo mando a Fan.... e me ne vado! Bravo!! questa la voglio proprio vedere! L'uomo prese il treno per Roma ed anche il tizio autoritario, giunti a Roma, l'uomo dovette camminare un bel po e chiedere a molti come fare per avere udienza col Duce, alla fine ci riesce e quando si trova difronte al Duce riconosce la persona autoritaria della stazione di provenienza, il chè l'uomo intimorito riusciva appena a parlare ed il Duce disse che qualsiasi cosa avesse chiesto, la risposta è no! Ora voglio vedere cosa dici! (con due testimoni ai lati a differenza di prima in stazione) Allora l'uomo esclamo! restiamo come vi ho detto in Stazione! (Tanto il Vaffa glie lo aveva già detto) Ti saluto cara Gianna. gaetano
il tempo è unico, raro e prezioso. Scoprirlo nella vita perchè non si è pensato mai può essere davvero doloroso, allora è meglio ricordarselo... un abbraccio
La postai anch'io tempo fa! E tu mi dicevi nel commento "Tutto si aggiorna"..... E in effetti bisognerebbe vivere un po' di più per noi stessi , godendo anche del contatto con gli altri e gustando ogni momento della nostra vita che, purtroppo, non si ripete! Ciao Gianna, un bacione
molto graziosa cara Gianna, un segnale forte e chiaro a tutte quelle formiche che rinunciano alle belle cose nella vita per lavorare...W la cicalaaaaaaaaaaaaa
Ahahah Il finale mi è piaciuto moltissimo. Meno male che almeno lei è andata a cantare a Parigi e non ce la ritroviamo in politica. Ciao buona giornata, un abbraccio enrico
io cerco di essere formica ma anche un po' cicala, altrimenti la vita non si vive pienamente...i sensi unici non vanno bene, in nessun campo...buona giornata!!!
ahahahah la conoscevo, ma ogni volta mi fa proprio ridere!!!! Ha ragione la cicala..la vita si vive una volta sola ed è giusto non perdere quello che proprio la vita ci regala... Poi sai, a me non piacciono quelle persone che accumulano, accumulano, accumulano perchè non avendo mai abbastanza e volendo sempre di più sono più povere di quelli che hanno poco, ma che si sanno accontentare apprezzando quel poco. Ciao carissima un abbraccio Bruna
In effetti....un po' è così. Forse il detto "in medio stat virtus" non è nato per caso. Macca P.S.: il vaffa ci sta a pennello, se lo togli la storia perde parecchio!
Davvero molto divertente il finale di questa storiella :))
Sarebbe come dire "carpe diem", sempre che la nostra natura sia orientata in tal senso e se ne sia capaci. Quando 16 anni fa mi fu fatta questa nefasta diagnosi di Lupus anch'io dissi a me stessa "Carpe diem", anzi lo scrissi a grandi caratteri sul mio monitor in ufficio, per non rischiare di dimenticarlo, ma pur sforzandomi non mi è riuscito di metterlo bene in pratica ... evidentemente sono più formica che cicala eh eh.
Ciao Gianna, veramente molto carina e molta vera. Nella vita bisogna sapersi prendere i propri spazi e lasciare posto anche al piacere che le piccole cose possono darti...nella giusta misura il divertimento, una serata con gli amici, un piccolo acquisto non preventivato possono fare la differenza e aiutare a superare meglio un periodo difficile come quello che stiamo vivendo.
RispondiEliminaUn abbraccio, buona giornata.
Antonella
Quante caramelline consumate e assaporate bene...cara Antonella.
EliminaAbbraccio a te.
si anch'io sono d'accordo con antonella.
RispondiEliminaciao gianna felice giornata, baci!!
Allora vale la stessa risposta data a lei.
EliminaBaci
Eh già mia cara Gianna bisogna essere entrambe sia formica che cicala perchè la vita è bello sia vissuta....
RispondiEliminaLeggendola mi viene alla mente il mio ex suocero che non ha goduto molto ed ha accumulato anche l'inutile per poi lasciar tutto li in un attimo.....
Un abbraccio mia cara
Anche i miei genitori risparmiavano molto...senza concedersi nessun divertimento.
EliminaE i loro soldini sono poi stati usati per badanti varie e cure ospedaliere...
Abbraccio Robi
Anch'io credo che ci vorrebbe una giusta dose di entrambe.
RispondiEliminaLa verità è nel mezzo, infatti.
EliminaTutto bello Gianna!...solo un appunto...
RispondiEliminaNon dovevi scusarti per il VAFFA...
Ciao e buona giornata!
Pino, cerco di rispettare la sensibilità di tutti.
Eliminasìììììììììììììì
RispondiEliminala conosco e faccio sempre tesoro della morale ;-)
Brava mammina.
EliminaSempre piaciuta questa storia!
RispondiEliminaE quale finale preferisci, Adriana?
EliminaOpto per la Cicalformica: un essere un pò gaudente e un pò sparagnino,
RispondiEliminache è adatto per tutte le stagioni ... "della vita"
Ciao Gianna:-)
Il massimo sarebbe riuscire a vivere come cicalformica, caro Paolo.
EliminaUn abbraccio.
Cara Gianna lo sai che molte volte ci fai ritornare bambini! Quando penso a quante favole ho sentito mi sto sforzando a ricordare tutte, quella della formica e la cicale deve essere quella che dobbiamo imparare anche noi umani.
RispondiEliminaCiao e buona giornata cara amica.
Tomaso
Caro Tomaso, tutte le favole hanno una morale. Noi siamo cresciuti con queste, dimenticarle è impossibile.
EliminaUn abbraccio grande.
Che pienezza di parole, volevo catturarle per farle mie, con il richiamo della poesia precedente, e finalmente anche una bella batosta alla morale pesante e arida in cui spesso mi sono trovato a vivere
RispondiEliminaCaro Luca, sono in attesa di tuoi versi da pubblicare.
EliminaLe batoste purtroppo fanno parte della vita, tutto sta a cercare di superarle.
Buona serata.
Fantastica!!!
RispondiEliminaCogli l'attimo e goditi la vita.
Buona giornata
Cara Zicin, nella vita si impara.
EliminaMeglio tardi che mai...
Buona serata.
ciao, una favola che ci fa capire di vivere ogni cosa al momento giusto e con i giusti tempi...anche se a volte sono la prima lasciarmi prendere troppo dal lavoro....ciao....un sorriso..luigina
RispondiEliminaLui non sei la sola.
EliminaQuando io insegnavo, mi buttavo a capofitto nel lavoro a discapito di tutto il resto.
Non avrei mai potuto seguire un blog, per esempio.
Ora è tutta un'altra musica...
Buona serata.
Bellissima e vera!!! ^_^
RispondiEliminaBacioni
Cri&Anna
Buon lavoro ragazze, ma divertitevi anche!
EliminaBaci.
Ciao Gianna, io penso che occorre avere una giusta misura per tutto, le esagerazioni non vanno bene in nessun caso.
RispondiEliminaNon conoscevo questa versione della favola, e mi son fatta una grassa risata!!
Un bacio e un sorriso per te ;-)
Cara Betty, condivido il tuo pensiero, infatti è proprio vero il detto "il troppo stroppia".
EliminaUna bella risata me la sono fatta pure io quando ho ricevuto questa mail.
Bacioni e sorrisi a voi.
Ciao
RispondiEliminaBuona giornata.
Io mi sento un po' cicala, un po' formica.
Non si vive di solo lavoro.
Non bisogna esagerare in entrambi i casi.
Cara Robby, bisogna lavorare per vivere, non vivere per lavorare come facevo io tempo fa.
EliminaBuona serata.
Bellissima storia. Saggie parole!
RispondiEliminaDa quanto tempo che non ti sentivo, caro Veneris.
EliminaBentornato.
Eccezionale amica Gianna, eccezionale. Mentre la leggevo stavo già per partire con uno dei miei "antitutto/commenti" che la storia, sul finire, ha preso da se il risvolto che io stavo per attribuirgli!
RispondiEliminaFregata....sì....ma con piacerissimo!!!!!!!!
Bellissima la soluzione al posto della mezza arancia.....di gusto, direi!
Un bacio per quel tuo sorriso!
Limone e rum, mica male, Eli.
EliminaE' proprio vero.....grazie Gianna!
RispondiEliminaun abbraccio
fiore
Grazie a te della visita.
EliminaBuna serata, Fiore.
cara Gianna,le storie cambiano,come cambia la vita...e perchè dar torto alla cicala?
RispondiEliminaLavorare si,ma senza uccidersi!
Buon pomeriggio
Lu
Cara Lu, giusta osservazione la tua.
EliminaLa favola è stata ritoccata facendo riferimento alla vita attuale di poche persone...!
Baci.
Bella, mi son fatta una bella risata!
RispondiEliminaCinzia
Come sono felice, Cinzia!
EliminaBuona serata.
bisognerebbe vivere come la cicala purtroppo ci lasciamo prendere la mano dal pensiero del futuro , che non sappiamo neppure se lo avremo e finiamo per non goderci a pieno la vita.
RispondiEliminaciao
E' vero, senza dissipare tutto e poi andare a chiedere aiuto ad altri più previdenti.
EliminaBuona giornata Adry.
:-D Pensavo fosse la favola originale! Effettivamente la piccola morale dice tutto e ha pienamente ragione.
RispondiEliminaVivamus, mea Lesbia, atque amemus diceva Catullo. Poesia, tra l'altro, consigliatissima anche per lo stesso senso della bella favoletta che hai messo!
Grande Catullo: nella poesia dedicata alla sua Lesbia esorta a vivere ed amare, perchè la vita è breve...
EliminaAmare anche nel senso erotico del termine.
Alessandro, grazie d'avermi dato l'opportunità di citare questo grande poeta latino che mi ha sempre attratto e che fu argomento di discussione al mio esame di maturità..
cara Gianna, non ti nego che già l'avevo sentita un po di tempo fa, e la morale è che chi si ammazza di lavoro viene anche deriso dall'avversa sorte alla fine, comunque è bella come storia e calza bene a tutti quei tipi che prima buttano le monetine a Craxi e poi fanno peggio, poi a proposito del Vaffa! ti racconto una vecchia barzelletta dei tempi del Fascismo, un uomo era in stazione ad attendere il treno per Roma, quando dalla direzione opposta dal treno proveniente da Roma scente in inconsueto passeggero e con un fare autoritario si rivolge all'uomo sulla panchina; Buonuomo, come mai non sei a lavoro come tutti gli altri? Stò andando a Roma per parlare col Duce affinchè mi trovi appunto un posto di lavoro!
RispondiEliminaChe sciocchezza scomodare il Duce, e se Lui ti dice di no cosa fai? Lo mando a Fan.... e me ne vado! Bravo!! questa la voglio proprio vedere! L'uomo prese il treno per Roma ed anche il tizio autoritario, giunti a Roma, l'uomo dovette camminare un bel po e chiedere a molti come fare per avere udienza col Duce, alla fine ci riesce e quando si trova difronte al Duce riconosce la persona autoritaria della stazione di provenienza, il chè l'uomo intimorito riusciva appena a parlare ed il Duce disse che qualsiasi cosa avesse chiesto, la risposta è no! Ora voglio vedere cosa dici! (con due testimoni ai lati a differenza di prima in stazione) Allora l'uomo esclamo! restiamo come vi ho detto in Stazione!
(Tanto il Vaffa glie lo aveva già detto)
Ti saluto cara Gianna.
gaetano
Mi hai strappato un sorriso, ma un po' amaro, caro Gaetano.
EliminaNe conosci di storielle...
il tempo è unico, raro e prezioso. Scoprirlo nella vita perchè non si è pensato mai può essere davvero doloroso, allora è meglio ricordarselo...
RispondiEliminaun abbraccio
Abbraccio, Lo.
EliminaLa postai anch'io tempo fa! E tu mi dicevi nel commento "Tutto si aggiorna"..... E in effetti bisognerebbe vivere un po' di più per noi stessi , godendo anche del contatto con gli altri e gustando ogni momento della nostra vita che, purtroppo, non si ripete! Ciao Gianna, un bacione
RispondiEliminaNon lo ricordavo, Paola, ma mi piace il mio commento lasciato da te...
EliminaCe lo siamo detto pure a voce...
Mettiamocela tutta sister cara.
Bacioni.
Ci sta proprio questo post. Il tempo ce lo dobbiamo prendere dosando tutto con intelligenza.
RispondiEliminaBuona giornata!
Esattamente, Kylie.
EliminaBuona giornata a te.
Questo post dovrei farlo leggere a un pò di persone! Bellissimo, grazi Gianna.
RispondiEliminaBuona giornata.
Miky
Prego Miky...fai pure...
Eliminamolto graziosa cara Gianna, un segnale forte e chiaro a tutte quelle formiche che rinunciano alle belle cose nella vita per lavorare...W la cicalaaaaaaaaaaaaa
RispondiEliminaBene, però un po' di lavoro, non tanto,ma ci sta.
EliminaAhahah Il finale mi è piaciuto moltissimo. Meno male che almeno lei è andata a cantare a Parigi e non ce la ritroviamo in politica.
RispondiEliminaCiao buona giornata, un abbraccio
enrico
Mi hai fatto ridere di gusto, Enri.
EliminaAbbraccio.
io cerco di essere formica ma anche un po' cicala, altrimenti la vita non si vive pienamente...i sensi unici non vanno bene, in nessun campo...buona giornata!!!
RispondiEliminaCome hai ragione collega mia.
EliminaBacioni.
ahahahah la conoscevo, ma ogni volta mi fa proprio ridere!!!!
RispondiEliminaHa ragione la cicala..la vita si vive una volta sola ed è giusto non perdere quello che proprio la vita ci regala...
Poi sai, a me non piacciono quelle persone che accumulano, accumulano, accumulano perchè non avendo mai abbastanza e volendo sempre di più sono più povere di quelli che hanno poco, ma che si sanno accontentare apprezzando quel poco.
Ciao carissima
un abbraccio
Bruna
Ok, tutto chiaro, cara Bruna.
EliminaAbbraccio.
una giusta e saggia morale,cara Gianna,fa riflòettere..un bacione e felice giornata ;0))
RispondiEliminaBuon giovedì, Eli.
EliminaBaci
In effetti....un po' è così. Forse il detto "in medio stat virtus" non è nato per caso.
RispondiEliminaMacca
P.S.: il vaffa ci sta a pennello, se lo togli la storia perde parecchio!
Infatti!!!
EliminaBaci, Sandra.
Davvero molto divertente il finale di questa storiella :))
RispondiEliminaSarebbe come dire "carpe diem", sempre che la nostra natura sia orientata in tal senso e se ne sia capaci. Quando 16 anni fa mi fu fatta questa nefasta diagnosi di Lupus anch'io dissi a me stessa "Carpe diem", anzi lo scrissi a grandi caratteri sul mio monitor in ufficio, per non rischiare di dimenticarlo, ma pur sforzandomi non mi è riuscito di metterlo bene in pratica ... evidentemente sono più formica che cicala eh eh.
La nostra natura..., è qui che casca l'asino...vero, mi ritrovo in te, cara Krilù.
EliminaDa 16 anni che ti perseguita?
Basta Lupus...
Bacioni tesorino.
Da noi questa storia è "Locusta e Formica"...
RispondiEliminaNon lo sapevo Titti.
EliminaBacio
彡♡°
RispondiEliminaPassei para uma visitinha.
Boa continuação da semana.
Beijinhos.
Brasil
¸.•♫°`♡♡彡
Anche a te, Ines.
EliminaBacioni.
Italia.
Bella la favola modernizzata!C'è un cestoin regalo per te nel mio blog http://bardo-lusevera-news.blogspot.it/
RispondiEliminaGrazie, Olga.
EliminaDolce notte.