Dopo la morte, un uomo si presentò davanti al Signore. Con molta fierezza gli mostrò le mani.
"Signore, guarda come sono pulite le mie mani!".
Il Signore gli sorrise, ma con un velo di tristezza, disse: "E' vero, ma sono anche vuote".
Il suo angelo custode cominciò disperatamente a pensare se per caso non esisteva qualche motivo che poteva salvaria.
Finalmente si ricordò di un lontano avvenimento e disse a Dio:
" Una volta la signora regalò una cipolla del suo orto a un povero".
Dio sorrise all'angelo:
"Bene. Grazie a quella cipolla si potrà salvare. Prendi la cipolla e sporgiti sul mare di fuoco in modo che la signora possa afferrarla, poi tirala su. Se la tua signora rimarrà saldamente attaccata alla sua unica opera buona potrà essere tirata fino in paradiso".
L'angelo si sporse più che poté sul mare di fuoco e gridò alla donna:
"Presto, attaccati alla cipolla".
Così fece la signora e subito cominciò a salire verso il cielo.
Ma uno dei condannati si afferrò all'orlo del suo abito e fu sollevato in alto con lei; un altro peccatore si attaccò al piede del primo e salì anche lui. Presto si formò una lunga coda di persone che salivano verso il paradiso attaccate alla signora aggrappata alla cipolla tenuta dall'angelo.
I diavoli era preoccupatissimi, perché l'inferno si stava praticamente svuotando, incollato alla cipolla.
La lunghissima fila arrivò fino ai cancelli del paradiso. La signora, però, era proprio un'avaraccia incorreggibile e, in quel momento, si accorse della fila di peccatori attaccati al suo abito e strillò irritata:
"La cipolla è mia! Solo mia! Lasciatemi...".
In quel preciso istante la cipolla si sbriciolò e la donna, con tutto il suo seguito, precipitò nel mare di fuoco.
Sconsolato, davanti ai cancelli del paradiso, rimase solo l'angelo custode.
Riempiamo le mani di altre mani. E stringiamole forte.
Bruno Ferrero, Cerchi nell’acqua
Molto significativa, Gianna!
RispondiEliminaMolto bella Gianna complimenti, ma dovremmo essere in molti a pensarla così invece siamoin pochi...purtroppo!
RispondiEliminaCara Debora, i sani valori si stanno perdendo, purtroppo.
EliminaBom diaaaaaaaaaaa!!!
RispondiElimina✿⊱╮¸.•♫°`♡彡
Mi consola pensare che gli avari non possono godere di niente.
RispondiEliminaBuona giornata.
Cristiana
ciao Gianna, grazie per essere passata. Sono contenta che il tema ti piaccia :)
RispondiEliminaE' un racconto particolarmente significativo il tuo. Spesso ci aggrappiamo alle cose dando per scontato che possano rappresentare la nostra salvezza, ma non ci rendiamo conto che se i cambiamenti non partono da noi non riusciremo mai a salvarci..
buona giornata :)
Meravigliosa, Gianna ... grazie!
RispondiEliminabellissimo, non lo conoscevo questo piccolo ma efficace racconto, grazie Gianna
RispondiEliminatutto bello !!!!!!!
RispondiEliminaBellissimo racconto, Dianna, c'è molto su cui riflettere. Bella anche l'immagine.
RispondiEliminaCiao, buona giornata.
Amtonella
Lavarizia è una brutta malattia
RispondiEliminaciao buone vacanze
molto carina!Per riflettere!
RispondiEliminaUn post molto riflessivo
RispondiEliminaBuona serata Gianna!
Cara Gianna è una splendida storiella, e se ero io tiravo tutti appresso a me!
RispondiEliminaBuona vita.
gaetano
Se eri tu...
EliminaGrazie! uno sorriso per te!
EliminaBenvenuto, Luigi.
EliminaA presto.
Grazie a te amica mia!!!!! L'ho realizzato con piacere! Smack! ♥
RispondiEliminaDovremmo sempre unire le forze e fare del bene per avere dei vantaggi tutti, prima o dopo.
RispondiEliminaBaci
bel racconto, veramente
RispondiEliminaehm ogni volta che vengo da te l'antivirus si arrabbia!!!!! non capisco il perchè
Ciao! Probabilmente è un "falso positivo". Usi Avira? Qui non ci sono virus XD
EliminaGrazie, Ariella.
EliminaCome vedi, Zefi, falso allarme. Meno male per voi e per me.
EliminaBacio
grandissimo insegnamento! buon pomeriggio con un grazie!
RispondiEliminaoh..cara Gianna..questa storia me la raccontava sempre mia madre...:))l'avevo dimenticata...eh..l'avarizia è un brutto peccato...rende le persone arse,come la terra a secco di acqua...bacioni cara!!
RispondiEliminap.s ieri,qui c'erano 41°....non vedo l'ora che arrivi il frescooooo :))
Ti penso, ti penso...quanto ti penso, Eli.
Eliminaquesti racconti sono sempre saggi e semplici...fanno bene! :)
RispondiEliminaProprio perchè semplici, il messaggio è immediato, Lo.
EliminaCara saggia Gianna, ci fai sempre pensare. Un bacio
RispondiEliminaMi fa piacere...Rita.
EliminaConcordo con Rita e ti ringrazio di questa saggezza che ci offri, con semplicità ...sempre. Un abbraccio grande
RispondiEliminaPaola, non potrei essere altrimenti e lo sai.
EliminaAbbraccio grande
Molto bella questa storia, educativa, ciao, Angelo.
RispondiEliminaBuongiorno Gianna, l'altruismo dovrebbe essere innato in noi, invece spesso prevale l'egoismo...ma l'effetto di questo cattivo sentimento ci porterà sempre più in basso.
RispondiEliminaLasciamo entrare la luce di Dio nella nostra vita e tutti i suoi splendidi doni, così ci potremo presentare davanti al Signore giustificati (non per le nostre buone opere) ma per il sacrificio che ha fatto Lui sulla croce. Si trova nella Bibbia Gal 1,15-21.
Buona giornata cara amica, ti ringrazio perchè ci dai sempre motivo di riflessione
Grazie a te, Lucrezia.
EliminaConoscevo, senza sapere che é suo, questo plastico apologo di Dostoevskij, che, riletto, risulta ancora più bello.
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