14
Un uomo in giacca e cravatta è apparso un giorno in un villaggio.
In piedi su una cassetta della frutta, gridò a chi passava che avrebbe comprato a € 100 in contanti ogni asino che gli sarebbe stato offerto.
I contadini erano effettivamente un po' sorpresi, ma il prezzo era alto e quelli che accettarono tornarono a casa con il portafoglio gonfio, felici come una pasqua.
L'uomo venne anche il giorno dopo e questa volta offrì 150 € per asino, e di nuovo tante persone gli vendettero i propri animali.
Il giorno seguente, offrì 300 € a quelli che non avevano ancora venduto gli ultimi asini del villaggio.
Vedendo che non ne rimaneva nessuno, annunciò che avrebbe comprato asini a 500 € la settimana successiva e se ne andò dal villaggio.
Il giorno dopo, affidò al suo socio il gregge che aveva appena acquistato e lo inviò nello stesso villaggio con l'ordine di vendere le bestie 400 € l'una.
Vedendo la possibilità di realizzare un utile di 100 €, la settimana successiva tutti gli abitanti del villaggio acquistarono asini a quattro volte il prezzo al quale li avevano venduti e, per far ciò, si indebitarono con la banca.
Come era prevedibile, i due uomini d'affari andarono in vacanza in un paradiso fiscale con i soldi guadagnati e tutti gli abitanti del villaggio rimasero con asini senza valore e debiti fino a sopra i capelli.
Gli sfortunati provarono invano a vendere gli asini per rimborsare i prestiti. Il corso dell'asino era crollato. Gli animali furono sequestrati ed affittati ai loro precedenti proprietari dal banchiere.
Nonostante ciò il banchiere andò a piangere dal sindaco, spiegando che se non recuperava i propri fondi, sarebbe stato rovinato e avrebbe dovuto esigere il rimborso immediato di tutti i prestiti fatti al Comune.
Per evitare questo disastro, il sindaco, invece di dare i soldi agli abitanti del villaggio perché pagassero i propri debiti, diede i soldi al banchiere (che era, guarda caso, suo caro amico e primo assessore).
Eppure quest'ultimo, dopo aver rimpinguato la tesoreria, non cancellò i debiti degli abitanti del villaggio ne quelli del Comune e così tutti continuarono a rimanere immersi nei debiti.
Vedendo il proprio disavanzo sul punto di essere declassato e preso alla gola dai tassi di interesse, il Comune chiese l'aiuto dei villaggi vicini, ma questi risposero che non avrebbero potuto aiutarlo in nessun modo poiché avevano vissuto la medesima disgrazia.
Su consiglio disinteressato del banchiere, tutti decisero di tagliare le spese: meno soldi per le scuole, per i servizi sociali, per le strade, per la sanità ... Venne innalzata l'età di pensionamento e licenziati tanti dipendenti pubblici, abbassarono i salari e al contempo le tasse furono aumentate.
Dicevano che era inevitabile e promisero di moralizzare questo scandaloso commercio di asini.
Questa triste storia diventa più gustosa quando si scopre che il banchiere e i due truffatori sono fratelli e vivono insieme su un'isola delle Bermuda, acquistata con il sudore della fronte. Noi li chiamiamo fratelli Mercato.
Molto generosamente, hanno promesso di finanziare la campagna elettorale del sindaco uscente.
Questa storia non è finita perché non sappiamo cosa fecero gli abitanti del villaggio.
E voi, cosa fareste al posto loro? Che cosa farete?
Se questa storia vi ricorda qualcosa, ritroviamoci tutti nelle strade delle nostre città e dei nostri villaggi Sabato 15 ottobre 2011 ... e fate circolare questa storiella....
SABATO 15 OTTOBRE GIORNATA EUROPEA DELL'INDIGNAZIONE POPOLARE
A ROMA UN MILIONE DI INDIGNATI AL PARLAMENTO.
SEI INDIGNATO ?
LA CRISI DEGLI ASINI
Un uomo in giacca e cravatta è apparso un giorno in un villaggio.
In piedi su una cassetta della frutta, gridò a chi passava che avrebbe comprato a € 100 in contanti ogni asino che gli sarebbe stato offerto.
I contadini erano effettivamente un po' sorpresi, ma il prezzo era alto e quelli che accettarono tornarono a casa con il portafoglio gonfio, felici come una pasqua.
L'uomo venne anche il giorno dopo e questa volta offrì 150 € per asino, e di nuovo tante persone gli vendettero i propri animali.
Il giorno seguente, offrì 300 € a quelli che non avevano ancora venduto gli ultimi asini del villaggio.
Vedendo che non ne rimaneva nessuno, annunciò che avrebbe comprato asini a 500 € la settimana successiva e se ne andò dal villaggio.
Il giorno dopo, affidò al suo socio il gregge che aveva appena acquistato e lo inviò nello stesso villaggio con l'ordine di vendere le bestie 400 € l'una.
Vedendo la possibilità di realizzare un utile di 100 €, la settimana successiva tutti gli abitanti del villaggio acquistarono asini a quattro volte il prezzo al quale li avevano venduti e, per far ciò, si indebitarono con la banca.
Come era prevedibile, i due uomini d'affari andarono in vacanza in un paradiso fiscale con i soldi guadagnati e tutti gli abitanti del villaggio rimasero con asini senza valore e debiti fino a sopra i capelli.
Gli sfortunati provarono invano a vendere gli asini per rimborsare i prestiti. Il corso dell'asino era crollato. Gli animali furono sequestrati ed affittati ai loro precedenti proprietari dal banchiere.
Nonostante ciò il banchiere andò a piangere dal sindaco, spiegando che se non recuperava i propri fondi, sarebbe stato rovinato e avrebbe dovuto esigere il rimborso immediato di tutti i prestiti fatti al Comune.
Per evitare questo disastro, il sindaco, invece di dare i soldi agli abitanti del villaggio perché pagassero i propri debiti, diede i soldi al banchiere (che era, guarda caso, suo caro amico e primo assessore).
Eppure quest'ultimo, dopo aver rimpinguato la tesoreria, non cancellò i debiti degli abitanti del villaggio ne quelli del Comune e così tutti continuarono a rimanere immersi nei debiti.
Vedendo il proprio disavanzo sul punto di essere declassato e preso alla gola dai tassi di interesse, il Comune chiese l'aiuto dei villaggi vicini, ma questi risposero che non avrebbero potuto aiutarlo in nessun modo poiché avevano vissuto la medesima disgrazia.
Su consiglio disinteressato del banchiere, tutti decisero di tagliare le spese: meno soldi per le scuole, per i servizi sociali, per le strade, per la sanità ... Venne innalzata l'età di pensionamento e licenziati tanti dipendenti pubblici, abbassarono i salari e al contempo le tasse furono aumentate.
Dicevano che era inevitabile e promisero di moralizzare questo scandaloso commercio di asini.
Questa triste storia diventa più gustosa quando si scopre che il banchiere e i due truffatori sono fratelli e vivono insieme su un'isola delle Bermuda, acquistata con il sudore della fronte. Noi li chiamiamo fratelli Mercato.
Molto generosamente, hanno promesso di finanziare la campagna elettorale del sindaco uscente.
Questa storia non è finita perché non sappiamo cosa fecero gli abitanti del villaggio.
E voi, cosa fareste al posto loro? Che cosa farete?
Se questa storia vi ricorda qualcosa, ritroviamoci tutti nelle strade delle nostre città e dei nostri villaggi Sabato 15 ottobre 2011 ... e fate circolare questa storiella....
SABATO 15 OTTOBRE GIORNATA EUROPEA DELL'INDIGNAZIONE POPOLARE
A ROMA UN MILIONE DI INDIGNATI AL PARLAMENTO.
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Oggi si festeggiano i tre arcangeli: Michele, Gabriele e Raffaele .
Michele è il capo delle schiere celesti e avversario di Satana.
Gabriele è il messaggero, l' annunciatore.
Raffaele è il soccoritore, la guida dei viandanti.
Giorno e notte essi servono Dio e, contemplando il Suo volto, Lo glorificano incessantemente.
Prima della riforma del 1969 si ricordava in questo giorno solamente san Michele Arcangelo.
E per allietarvi la giornata, vi lascio con l'Equipe 84
29 SETTEMBRE 2011
Oggi si festeggiano i tre arcangeli: Michele, Gabriele e Raffaele .
Michele è il capo delle schiere celesti e avversario di Satana.
Gabriele è il messaggero, l' annunciatore.
Raffaele è il soccoritore, la guida dei viandanti.
Giorno e notte essi servono Dio e, contemplando il Suo volto, Lo glorificano incessantemente.
Prima della riforma del 1969 si ricordava in questo giorno solamente san Michele Arcangelo.
Auguri ai Michele, Gabriele e Raffaele!
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AMICIZIA
Mi piace riproporre questo mio post del 30 maggio 2008, per riflettere insieme e spesso sul valore dell' amicizia vera, per me sentimento molto raro:
Poichè considero l'amicizia cosa sacra,
provo sempre una grande sofferenza quando un amico si rivela non vero.
Anwar al-Sadat
L'amicizia condivisa rende più luminosa la felicità e allevia l'infelicità.
Cicerone
Non c'è migliore medicina, per chi è nel dolore, della parola di conforto di un amico sincero.
Euripide
Un'amicizia esprime tutta la sua autenticità nelle misura in cui l'uno è veritiero verso l'altro, e questi ne accetta la sincerità.
Romano Guardini
Un disaccordo tra veri amici, tra persone che si amano, non è nulla di grave. Sono invece pericolosi i contrasti fra persone che non riescono a capirsi.
Marie von Ebner - Eschenback
Amico mio, accanto a te non ho nulla di cui scusarmi, nulla da cui difendermi, nulla da dimostrare: trovo la pace...Al di là delle mie parole maldestre tu riesci a vedere in me semplicemente l'uomo.
Antoine de Saint-Exupéry
Probabilmente bisogna prima aver conosciuto l'amore, per sapere bene cos'è l'amicizia.
Nicolas de Chamfort
L'amicizia non biasima nel momento della difficoltà, non dice con fredda ragionevolezza:se tu avessi fatto così o così... Apre semplicemente le braccia e dice : non voglio sapere, non giudico, qui c'è un cuore dove puoi riposare.
Malvida von Meysenbug
Il vincolo dell'amicizia unisce più di quello del sangue. Gli amici, infatti, ce li siamo scelti noi, i parenti invece ci vengono dati dalla sorte.
Giovanni Boccaccio
provo sempre una grande sofferenza quando un amico si rivela non vero.
Anwar al-Sadat
L'amicizia condivisa rende più luminosa la felicità e allevia l'infelicità.
Cicerone
Non c'è migliore medicina, per chi è nel dolore, della parola di conforto di un amico sincero.
Euripide
Un'amicizia esprime tutta la sua autenticità nelle misura in cui l'uno è veritiero verso l'altro, e questi ne accetta la sincerità.
Romano Guardini
Un disaccordo tra veri amici, tra persone che si amano, non è nulla di grave. Sono invece pericolosi i contrasti fra persone che non riescono a capirsi.
Marie von Ebner - Eschenback
Amico mio, accanto a te non ho nulla di cui scusarmi, nulla da cui difendermi, nulla da dimostrare: trovo la pace...Al di là delle mie parole maldestre tu riesci a vedere in me semplicemente l'uomo.
Antoine de Saint-Exupéry
Probabilmente bisogna prima aver conosciuto l'amore, per sapere bene cos'è l'amicizia.
Nicolas de Chamfort
L'amicizia non biasima nel momento della difficoltà, non dice con fredda ragionevolezza:se tu avessi fatto così o così... Apre semplicemente le braccia e dice : non voglio sapere, non giudico, qui c'è un cuore dove puoi riposare.
Malvida von Meysenbug
Il vincolo dell'amicizia unisce più di quello del sangue. Gli amici, infatti, ce li siamo scelti noi, i parenti invece ci vengono dati dalla sorte.
Giovanni Boccaccio
23
Vi prego di unirci e condividere il passaparola. In questa settimana entra in Parlamento il DDL sulle intercettazioni; un grave pericolo per la libertà del nostro Paese. In questo decreto esiste ancora la "norma ammazza-blog", con il cosiddetto obbligo di rettifica e con multe fino a 12mila euro.
Altre notizie da Web sul blog
Grave pericolo: vogliono censurare la rete e la libertà!
Vi prego di unirci e condividere il passaparola. In questa settimana entra in Parlamento il DDL sulle intercettazioni; un grave pericolo per la libertà del nostro Paese. In questo decreto esiste ancora la "norma ammazza-blog", con il cosiddetto obbligo di rettifica e con multe fino a 12mila euro.
Altre notizie da Web sul blog
44
Basta corsivo, stampatello obbligatorio nelle scuole elementari
Ieri per caso mi è capitato di leggere su paperblog quest'articolo molto interessante, che mi ha lasciata esterrefatta!
Abolire il corsivo, la grafia personalizzata di ciascuno di noi?
Ma stiamo scherzando?
Dal blog dell'insegnante Francesca Frames:
"All'inizio dell'anno, gli insegnanti che affrontano la prima, spesso si trovano di fronte al dilemma: "Stampatello o corsivo"?
Da anni ormai è ormai consuetudine iniziare con lo stampato maiuscolo e passare al corsivo verso fine anno scolastico. Questo per facilitare l'allenamento della motricità fine richiesta dal corsivo, come pure per situare in modo più concreto l'apprendimento dei segni della lingua.
Nonostante queste considerazioni, sono rimasta sorpresa dalla decisione presa da una regione della Germania, il land di Amburgo,
"Da questo anno scolastico stampatello obbligatorio alle elementari. C’era stata una sperimentazione in Baviera e Nord Renania e le autorità tedesche si sono chieste se fosse ancora logico continuare a torturare i bambini con la scrittura della penna anziché avviarli verso il futuro con quella delle tastiere. «Gli scolari non dovranno più imparare due grafie diverse, perchè tanta sorpresa», ha replicato alle obiezioni il portavoce delle autorità del Land, criticate dai grafologi che parlano di «decisione gravissima»."
Il dibattito non è mancato:
"«Il corsivo è anacronistico. Non ha più senso utilizzarlo a scuola. Il ministero dovrebbe riflettere sulla proposta di abolirlo». Italo Farnetani, membro della Società italiana di pediatria preventiva e sociale riunita in convegno a Milano (Sipps), non si pone dubbi. A suo parere lo stampatello dovrebbe diventare la scrittura ufficiale delle elementari lasciando al corsivo il ruolo di comprimario che gli alunni potrebbero scegliere come «seconda» materia facoltativa. Le parole del noto specialista, autore di testi storici della pediatria, acquistano peso ancora maggiore se si considera che il professore appartiene all’Accademia della Crusca."
Tutto l'articolo qui
Io amo il corsivo
Abolire il corsivo, la grafia personalizzata di ciascuno di noi?
Ma stiamo scherzando?
Dal blog dell'insegnante Francesca Frames:
"All'inizio dell'anno, gli insegnanti che affrontano la prima, spesso si trovano di fronte al dilemma: "Stampatello o corsivo"?
Da anni ormai è ormai consuetudine iniziare con lo stampato maiuscolo e passare al corsivo verso fine anno scolastico. Questo per facilitare l'allenamento della motricità fine richiesta dal corsivo, come pure per situare in modo più concreto l'apprendimento dei segni della lingua.
Nonostante queste considerazioni, sono rimasta sorpresa dalla decisione presa da una regione della Germania, il land di Amburgo,
"Da questo anno scolastico stampatello obbligatorio alle elementari. C’era stata una sperimentazione in Baviera e Nord Renania e le autorità tedesche si sono chieste se fosse ancora logico continuare a torturare i bambini con la scrittura della penna anziché avviarli verso il futuro con quella delle tastiere. «Gli scolari non dovranno più imparare due grafie diverse, perchè tanta sorpresa», ha replicato alle obiezioni il portavoce delle autorità del Land, criticate dai grafologi che parlano di «decisione gravissima»."
Il dibattito non è mancato:
"«Il corsivo è anacronistico. Non ha più senso utilizzarlo a scuola. Il ministero dovrebbe riflettere sulla proposta di abolirlo». Italo Farnetani, membro della Società italiana di pediatria preventiva e sociale riunita in convegno a Milano (Sipps), non si pone dubbi. A suo parere lo stampatello dovrebbe diventare la scrittura ufficiale delle elementari lasciando al corsivo il ruolo di comprimario che gli alunni potrebbero scegliere come «seconda» materia facoltativa. Le parole del noto specialista, autore di testi storici della pediatria, acquistano peso ancora maggiore se si considera che il professore appartiene all’Accademia della Crusca."
Tutto l'articolo qui
Io amo il corsivo
36
23 SETTEMBRE 2011
L'estate è finita
Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci
e le bacche hanno un viso più rotondo.
La rosa non è più nella città.
L'acero indossa una sciarpa più gaia.
La campagna una gonna scarlatta,
Ed anch'io, per non essere antiquata,
mi metterò un gioiello.
E. Dickinson
E l'autunno è arrivato!
Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci
e le bacche hanno un viso più rotondo.
La rosa non è più nella città.
L'acero indossa una sciarpa più gaia.
La campagna una gonna scarlatta,
Ed anch'io, per non essere antiquata,
mi metterò un gioiello.
E. Dickinson
E l'autunno è arrivato!
29
VESTE AUTUNNALE
Cari amici, domani l'autunno arriverà ufficialmente coi suoi bei colori...
E ho pensato, pertanto, a una nuova veste grafica del blog.
Vi piace?
Questa volta il look è stato ideato da nanussa grafica molto brava, professionale e paziente
Vi consiglio vivamente di visitare i suoi blog:
myblogghissimo.blogspot.com e graficintrugli, troverete tanti gadget e utilita' per i vostri blog.
Felice giornata!
E ho pensato, pertanto, a una nuova veste grafica del blog.
Vi piace?
Questa volta il look è stato ideato da nanussa grafica molto brava, professionale e paziente
Vi consiglio vivamente di visitare i suoi blog:
myblogghissimo.blogspot.com e graficintrugli, troverete tanti gadget e utilita' per i vostri blog.
Felice giornata!
31
AI MIEI AMICI "DIFETTOSI"
A proposito del mio post sui difetti, Mary del blog continuare a ... aveva così commentato:
"I difetti fanno parte di noi e negarli sarebbe impossibile... però si potrebbe arrivare anche a stupire gli altri per mezzo loro... Come? Trasformandoli in virtù, potenziando la qualità contraria.
Ricordiamo sempre che ogni medaglia ha il suo rovescio, quindi..."
In questa storia, il "vaso difettoso" fa prodigi, ecco perchè mi sono ricordata della cara amica Mary.
Leggete e cliccate sull'immagine per vederla più grande.
Immagini da Mondopps
"I difetti fanno parte di noi e negarli sarebbe impossibile... però si potrebbe arrivare anche a stupire gli altri per mezzo loro... Come? Trasformandoli in virtù, potenziando la qualità contraria.
Ricordiamo sempre che ogni medaglia ha il suo rovescio, quindi..."
In questa storia, il "vaso difettoso" fa prodigi, ecco perchè mi sono ricordata della cara amica Mary.
Leggete e cliccate sull'immagine per vederla più grande.
Immagini da Mondopps
32
CONTRO LA RABBIA
Siete arrabbiati?
Correte ai ripari, mangiando formaggi e cioccolato!
Conoscevo i benefici del cioccolato , ma non dei formaggi.
L'ho letto su Il Sole 24 Ore :
Formaggio e cioccolato contro la rabbia: a sostenerlo è uno studio dell'Universita' di Cambridge (Regno Unito) guidato dall'italiano Luca Passamonti del Cnr di Catanzaro che ha messo in evidenza il potere "calmante", in particolare, di alcuni cibi. Gli studiosi hanno infatti dimostrato che una carenza di triptofano - precursore della serotonina, l'ormone cosiddetto "del buonumore" - può mettere a dura prova la capacita' di mantenere la calma e questo avviene quando si salta il pranzo o si ha una dieta carente della sostanza, presente - appunto - in cibi come formaggi e cioccolato.
Correte ai ripari, mangiando formaggi e cioccolato!
Conoscevo i benefici del cioccolato , ma non dei formaggi.
L'ho letto su Il Sole 24 Ore :
Formaggio e cioccolato contro la rabbia: a sostenerlo è uno studio dell'Universita' di Cambridge (Regno Unito) guidato dall'italiano Luca Passamonti del Cnr di Catanzaro che ha messo in evidenza il potere "calmante", in particolare, di alcuni cibi. Gli studiosi hanno infatti dimostrato che una carenza di triptofano - precursore della serotonina, l'ormone cosiddetto "del buonumore" - può mettere a dura prova la capacita' di mantenere la calma e questo avviene quando si salta il pranzo o si ha una dieta carente della sostanza, presente - appunto - in cibi come formaggi e cioccolato.
15
Un matematico, un fisico e un ingegnere sono sottoposti a una prova di sopravvivenza, chiusi ciascuno in una stanza spoglia di tutto, fuorché di un materasso, con una scatola di sardine sigillata e una forchetta.
Dopo un mese di clausura, quando vengono riaperte le stanze:
- il fisico è morto appoggiato al muro su cui ha inciso, con la punta della forchetta, complicati calcoli sull'energia dei possibili impatti della scatoletta sulle diverse regioni dei muri, secondo diversi angoli di incidenza;
- l'ingegnere è morto con i muscoli contorti dallo sforzo e con la forchetta deformata dal tentativo di trasformarla in leva per forzare la scatoletta;
- il matematico è disteso immobile sul materasso, ma sembra respirare debolmente e muovere le labbra. Avvicinandosi, lo si sente sussurrare con fatica: "supponiamo... per assurdo... che la scatoletta ... sia aperta ...".
CARINA ?
Un matematico, un fisico e un ingegnere sono sottoposti a una prova di sopravvivenza, chiusi ciascuno in una stanza spoglia di tutto, fuorché di un materasso, con una scatola di sardine sigillata e una forchetta.
Dopo un mese di clausura, quando vengono riaperte le stanze:
- il fisico è morto appoggiato al muro su cui ha inciso, con la punta della forchetta, complicati calcoli sull'energia dei possibili impatti della scatoletta sulle diverse regioni dei muri, secondo diversi angoli di incidenza;
- l'ingegnere è morto con i muscoli contorti dallo sforzo e con la forchetta deformata dal tentativo di trasformarla in leva per forzare la scatoletta;
- il matematico è disteso immobile sul materasso, ma sembra respirare debolmente e muovere le labbra. Avvicinandosi, lo si sente sussurrare con fatica: "supponiamo... per assurdo... che la scatoletta ... sia aperta ...".
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