Apro con entusiasmo la seconda finestrella del meraviglioso calendario dell' Avvento,
ideato ancora una volta dalla carissima
Sciarada e dedicato ad Alessandro, un dolce bambino volato in cielo troppo presto.
In ricordo delle vittime del terrorismo
Il poeta senegalese ha dimenticato il momento dell'odio e della polemica.
E nella luce del Santo Natale invoca la pace con mani che si incontrano:
Pace agli uomini di buona volontà
O Signore, oggi che siete nato, Parigi avete visitato.
E poiché diventava meschina e malvagia
col freddo incorruttibile l’avete purificata
stamani, fino alle ciminiere che cantano insieme
inalberando bandiere bianche
Pace agli uomini di buona volontà.
Signore, avete elargito al mondo diviso
la neve della vostra pace…
Dimentico le mani bianche che premendo il grilletto
fecero crollare gli imperi,
le mani che fustigarono schiavi e
che vi flagellarono,
le vecchie mani bianche che vi schiaffeggiarono
Le mani sicure che mi spinsero
alla solitudine e all’odio,
le mani bianche che abbatterono
la foresta di palma
che dominava l’Africa.
Il mio cuore , Signore, si è sciolto come neve
sui tetti di Parigi
al sole della vostra tenerezza.
E tenero si è fatto ai miei nemici, fratelli
dalle mani già bianche senza neve,
anche per queste dita di rugiada che sento
ogni sera
sulle mie guance brucianti.
S. Senghor
Senghor Léopold Sédar
(Joal, 9 ottobre 1906 – Verson, 20 dicembre 2001)
fu un uomo politico, poeta e letterato.
Fu il primo africano a sedere come membro dell' Académie française.
Fu docente all'università di Parigi e
fu tra i fondatori della federazione del Mali nel 1959.
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