Con piacere ed emozione condivido con voi l'articolo di Ezio :"Il 10 aprile, a Torino, ci troveremo nuovamente di fronte alla Sindone.
Questo lino cattura l'attenzione di credenti, atei, agnostici: è un mistero!
Il suo messaggio è universale.
Questa icona della sofferenza giunge in Europa nella prima metà del 1300 dopo varie peregrinazioni.
Diviene proprietà dei Savoia nel 1453.
A Chambery, nella Sainte Chapelle, scoppia un incendio nel dicembre del 1532.
La Sindone viene danneggiata, oltre che dal fuoco...dai rammendi delle Clarisse.
I Savoia portano il telo a Torino il 14 settembre 1578 per permettere a San Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano, di venerare la reliquia ; questa non si muoverà più dalla nostra città (salvo un breve periodo durante l'ultima guerra mondiale) .
Nel 1983 la Sindone diventa di proprietà della santa Sede per disposizione testamentaria di Umberto II , ultimo re d'Italia.
Molti di noi ricordano l'incendio dell'11 aprile 1997 : Per ore Torino teme, ma il sacro lino non subisce danni.
Quella del 2010 è la quarta ostensione pubblica dal 1978.
Che cosa ci dice la Sindone ?
Da quando nel 1898 Secondo Pia fotografa il telo, abbiamo, con l'inizio degli studi scientifici, la certezza inconfutabile che non si tratta di un dipinto.
Siamo sicuri che quel telo ha raccolto il corpo di un uomo, o meglio, il cadavere di un uomo giustiziato mediante crocifissione.
Dalla tracce ematiche e dalle impronte si deduce che ci troviamo di fronte a sangue umano di gruppo AB.
Il sangue post-mortale (con il siero già separato) esce dal costato.
L'uomo della Sindone è stato posato sul lenzuolo in stato di rigor-mortis : Lo si deduce dalla posizione dei piedi.
Le ferite sul dorso e sul capo sono in perfetta ed impressionante sintonia con la narrazione Evangelica.
Tutto quadra?
No, la datazione col metodo del C14 stabilisce che il telo è di epoca medievale.
Sappiamo che questa sentenza è confutabilissima.
Il frammento esaminato è stato ritagliato da un bordo toccato da innumerevoli mani in millenovecento anni, l'acqua usata per spegnere l'incendio di Chambery potrebbe aver alterato il telo ed altro ancora.
A noi importa sapere che la Sindone è oggi ancora capace di coinvolgere, di far meditare, di convertire, perchè è l'icona della sofferenza.
Pensiamo a chi soffre per un male incurabile, a chi soffre per le difficoltà dei nostri giorni, a chi ha sofferto ed è morto per donarci un futuro di libertà e di pace.
Noi Torinesi abbiamo l'immensa fortuna di venerare questo tesoro a Torino.
L'ostensione terminerà il 23 maggio prossimo".
MDCnotizie, EzioCredo fermamente che l'Uomo della Sindone sia Gesù.