Rimangono sulla spazzola, sul cuscino o sulle spalle.
E' un destino che in autunno non risparmia nessuno, uomini e donne. Sono i capelli che, con il cambio di stagione, cadono proprio come le foglie. La 'perdita' ha diverse sfumature: in alcuni casi e' impercettibile, in altri 'drammatica', marisponde sempre a un meccanismo biologico contro cui ''non servono rimedi e pozioni''. Colpa delle giornate piu' corte e della minore quantita' di luce che provoca ''una vera e propria muta, simile a quella del pelo degli animali''. A parlare e' Stefano Calvieri, direttore del dipartimento di Malattie cutanee, veneree e di chirurgia plastica all'universita' di Roma 'La Sapienza'. Non si tratta di una leggenda metropolitana: in autunno e primavera l'uomo fa la 'muta'. E questo processo, ''non dipende dal cambio di temperatura, come si credeva fino a qualche anno fa, ma dalla variazione delle ore di luce nell'arco della giornata. Un meccanismo complesso mediato dalla melatonina, ormone regolatore del ciclo luce-buio''. Il problema e' generale e riguarda tutti, maschi e femmine, vecchi e giovani: fino alla fine di novembre, cosi' come tra marzo e aprile ''si perde un 20-30% di capelli in piu' rispetto al resto dell'anno'', prosegue l'esperto. ''E non c'e' nulla da fare - spiega - non esiste dieta o cura che tenga. Tutti i trattamenti che facciamo in questo periodo non servono ad arrestare questo processo. Sarebbe come voler fermare l'autunno''. Dunque inutile affanarsi alla ricerca di ''shampoo speciali, fialette o diete 'ad hoc' che si rivelano inutili''. L'unica differenza sostanziale tra uomini e animali, al momento della muta, e' che ''noi non ne facciamo mai una completa perche' i follicoli piliferi del nostro cuoio capelluto non sono 'sincronizzati', cioe' non crescono e muoiono tutti quanti insieme. Per questo, in condizioni normali, abbiamo sempre capelli in testa''. Piu' sfortunato chi ha i capelli lunghi. Per queste persone, infatti la 'caduta' e' piu' accentuata, perche' a quella stagionale ''si aggiunge ancora la tradizionale fragilita' del capello lungo, che si spezza con maggiore facilita'. In ogni caso non si tratta di perdite permanenti, ma solo di rinnovo dei nostri capelli - aggiunge l'esperto - E quelli che perdiamo dovevano comunque cadere. In autunno, infatti, si verifica una maggiore sincronia tra i circa 100 mila follicoli piliferi che abbiamo in testa''. Niente paura, quindi, dice Calvieri, perche' sotto ogni capello che cade ce n'e' uno nuovo pronto a rimpiazzarlo. ''Solo che per vedere la sua sostituzione serve un po' di tempo, perche' i capelli crescono di 0,1-0,2 mm al giorno''. Cio' che accade sulla nostra testa si verifica anche sul resto del corpo: in autunno ''anche la peluria 'si mette d'accordo' per rinnovarsi. Ma le differenze tra la quantita' di peli sono ancora piu' difficili da cogliere. Si tratta comunque dell'unico effetto visibile sull'uomo del passaggio delle stagioni. Un retaggio del nostro passato che ci accomuna alle altre specie animali''. L'importante e' dunque ''saper aspettare'' e nel frattempo non cadere nella trappola di chi offre rimedi inutili a chi vive la 'perdita' come un dramma. ''Non sappiamo perche' - mette in guardia l'Aduc in una nota - in coincidenza con l'autunno, quando cioe' si perdono piu' capelli, si ripropone la questione prodotti 'anti-caduta'. Soprattutto per i calvi.
Non ci risulta - sottolinea l'Aduc - che un calvo abbia riacquistato la capigliatura utilizzando i vari prodotti in commercio e il motivo e' semplice: non e' possibile''.
L'associazione dei consumatori mette in guardia anche dalle 'soluzioni' vendute in farmacia: ''Alcune di esse danno qualche risultato, ma non devono essere usate per lunghissimi periodi. Meglio dunque rivolgersi sempre a un dermatologo''.
tratto da Intrage
Si consiglia di seguire, durante il periodo autunnale, una corretta alimentazione, ricca di vitamine e minerali. Questo aiuterà a rafforzare i capelli, che saranno meno deboli e dunque meno soggetti alle variazioni periodiche dovute al cambio di stagione. |