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Già dopo i 40 anni il testosterone cala e la "manopausa maschile" diventa un rischio concreto. Stanchezza, depressione, diminuzione del desiderio.
Ma per gli uomini parlarne resta un tabù.
Come affrontarla: i consigli dell'esperto ...
Parliamo di andropausa con il dottor Riccardo Vaccari di Milano, professore a contratto all'Università di Perugia, specialista in andrologia, urologia e giornalista pubblicista.
Oltre a svolgere la professione medica, il professor Vaccari è infatti anche un divulgatore,
perché, soprattutto in Italia, c'è una sorta di inibizione tra gli uomini ad ammettere problemi sessuali e andrologici e c'è quindi bisogno di spiegare meglio e informare,
per superare le barriere psicologiche.
A proposito di questo blocco, professor Vaccari, perchè le donne vanno periodicamente dal ginecologo mentre gli uomini non si fanno visitare regolarmente da un andrologo?
Questione di tabù.
Facciamo un passo indietro, 150 anni fa non c'era una specialità di ginecologia, c'era il medico internista che faceva tutto: soltanto 30 anni fa è nata l'andrologia. In futuro non ci saranno questo tipo di tabù, adesso in tutte le città grandi almeno un andrologo c'è.
L'andropausa a che età insorge?
È una cosa molto variabile, la donna intorno ai 48-53 anni va in menopausa. Nell'uomo può essere anche molto più precoce. Se uno ha avuto un trauma e perde i testicoli in un incidente automobilistico, se non viene data una terapia ormonale sostitutiva l'andropausa diventa importante. Più è precoce il deficit degli ormoni, più ci sono complicanze, e non soltanto a livello della libido che viene a crollare (testosterone e testosterone libero sono i responsabili della normale libido).
Ci sono uomini che vanno avanti anche a 80 anni con una sessualità normale, sani, con uno stile di vita corretto e non è detto che gli venga l'andropausa.
La menopausa nella donna è una cosa sicura, mentre nell'uomo non è detto che ci sia. È un evento occasionale, legato a una malattia o a un trauma.
Uomini come Charlie Chaplin hanno avuto figli in età assai avanzata. Di certo non è una cosa matematica che uno a 60 anni abbia l'andropausa, può avere un calo della libido sessuale,
legata anche all'assuefazione sessuale di coppia oltre che a problemi fisici. Può accadere che la donna diventi meno desiderabile , allora l'uomo può pensare di avere l'andropausa. Ma con uno stimolo adeguato si può avere una vita sessuale normale.
In che percentuali di maschi può presentarsi questo problema?
Può avvenire in al massimo nel 10% di individui maschi adulti ultrasessantenni. Detto fuori dai denti, tanti a quell'età lì se ne fregano. Ma quando colpisce più giovani, allora è bene porvi rimedio: un ragazzo di 40 anni a cui crolla la libido perché non ha più gli ormoni, può andare in depressione.
Daniele Passanante
ANDROPAUSA
Già dopo i 40 anni il testosterone cala e la "manopausa maschile" diventa un rischio concreto. Stanchezza, depressione, diminuzione del desiderio.
Ma per gli uomini parlarne resta un tabù.
Come affrontarla: i consigli dell'esperto ...
Parliamo di andropausa con il dottor Riccardo Vaccari di Milano, professore a contratto all'Università di Perugia, specialista in andrologia, urologia e giornalista pubblicista.
Oltre a svolgere la professione medica, il professor Vaccari è infatti anche un divulgatore,
perché, soprattutto in Italia, c'è una sorta di inibizione tra gli uomini ad ammettere problemi sessuali e andrologici e c'è quindi bisogno di spiegare meglio e informare,
per superare le barriere psicologiche.
A proposito di questo blocco, professor Vaccari, perchè le donne vanno periodicamente dal ginecologo mentre gli uomini non si fanno visitare regolarmente da un andrologo?
Questione di tabù.
Facciamo un passo indietro, 150 anni fa non c'era una specialità di ginecologia, c'era il medico internista che faceva tutto: soltanto 30 anni fa è nata l'andrologia. In futuro non ci saranno questo tipo di tabù, adesso in tutte le città grandi almeno un andrologo c'è.
L'andropausa a che età insorge?
È una cosa molto variabile, la donna intorno ai 48-53 anni va in menopausa. Nell'uomo può essere anche molto più precoce. Se uno ha avuto un trauma e perde i testicoli in un incidente automobilistico, se non viene data una terapia ormonale sostitutiva l'andropausa diventa importante. Più è precoce il deficit degli ormoni, più ci sono complicanze, e non soltanto a livello della libido che viene a crollare (testosterone e testosterone libero sono i responsabili della normale libido).
Ci sono uomini che vanno avanti anche a 80 anni con una sessualità normale, sani, con uno stile di vita corretto e non è detto che gli venga l'andropausa.
La menopausa nella donna è una cosa sicura, mentre nell'uomo non è detto che ci sia. È un evento occasionale, legato a una malattia o a un trauma.
Uomini come Charlie Chaplin hanno avuto figli in età assai avanzata. Di certo non è una cosa matematica che uno a 60 anni abbia l'andropausa, può avere un calo della libido sessuale,
legata anche all'assuefazione sessuale di coppia oltre che a problemi fisici. Può accadere che la donna diventi meno desiderabile , allora l'uomo può pensare di avere l'andropausa. Ma con uno stimolo adeguato si può avere una vita sessuale normale.
In che percentuali di maschi può presentarsi questo problema?
Può avvenire in al massimo nel 10% di individui maschi adulti ultrasessantenni. Detto fuori dai denti, tanti a quell'età lì se ne fregano. Ma quando colpisce più giovani, allora è bene porvi rimedio: un ragazzo di 40 anni a cui crolla la libido perché non ha più gli ormoni, può andare in depressione.
Daniele Passanante
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terapia e salute
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Io tutti questi tabù non li capisco. Sono dell'idea che se esiste un problema, questo va affrontato perchè è l'unica possibilità per porvi rimedio se c'è una soluzione.
RispondiEliminaAngelo, solitamente gli uomini non parlano volentieri alle mogli di questo problema.Si vergognano.
RispondiEliminaVanno pure a donne per vedere se le cose cambiano...
Purtroppo gli uomini si sentono tali solo se sessualmente vanno a gonfie vele. per un uomo perdere o veder diminuire la propria virilità è cosa inaccettabile...Io credo che prima di andare dall'andrologo dovrebbero rivolgersi allo psicologo... Non credi sorellina? Ma questo dimostra ancora una volta che questo "sesso forte" in fondo, in fondo ha delle fragilità molto grandi che lo rende molto, molto debole...
RispondiEliminaUn bacio!!!
Carissima stella hai posto un bel tema, io a dicembre scorso ho compiuto 50 tondi e non avevo avuto mai problemi fino a qualche mese prima, dato che sono un donatore di sangue, a settembre scorso nelle analisi ero un po' fuori limite con il colesterolo, il che la mia signora mi ha preso i Danacol, e ti diro' che funzionano, pero' ho avuto un improvviso calo del desiderio, dopo un po' che non lo prendo, mi sono quasi normalizzato, cosa mi consigli di parlarne con un Andrologo?
RispondiEliminaUn saluto da gaetano
Marina è nella natura dell'uomo...sentirsi nullità e frustrati...se...lì non funziona.
RispondiEliminaD'accordo sorellina.
Bacioni.
Gaetano, non va bene il fai da te...
RispondiEliminaParlane con lo specialista che ti saprà consigliare.
Mi raccomando, a presto.
Come si fa a non interessarsi di tutti i tuoi post parlono sempre dei problemi di ognuno di noi, è veramente un peccato che non tutti ne parlino con il proprio partner in molti casi si possono risolvere
RispondiEliminaquesto lo posso dire con sincerità!
Buona serata cara Stella.
Un infinito abbraccio.
Tomaso
Sono dell'idea che il "fai da te" in un campo così delicato
RispondiEliminanon va bene.
Invece è ottima cosa parlarne con la propria partner anzitutto, e successivamente se del caso rivolgersi allo specialista.
Dopo aver letto il post, concordo sul fatto che l'organismo umano ha un "decadimento" naturale dovuto a molteplici fattori, descitti molto bene dal professore intervistato.
Post molto interessante stellina, i miei complimenti e un bacione da ultra-60enne...!!
Olá, amiga!
RispondiEliminaConheci seu cantinho... amei!
Maravilhoso... interessante.
Uma ótima semana!
Beijinhos.
Itabira - Brasil
stellina un bacioneeeeeeeeeeeeeeeeee
RispondiEliminaxoxo
brava, post interessante.
RispondiEliminaForse tra un po' di anni anche i maschietti andranno dall'andrologo senza più tante remore, così come le donne che considerano normale outine i controlli ginecologici.
Tomaso certamente che si possono risolvere i problemi, basta volerlo.
RispondiEliminaSirio, ma non adagiarsi...
RispondiEliminaUn'ottima settimana a te, Magia.
RispondiEliminaBacioni
Nika, ricambioooooooooooo!
RispondiEliminaNonnaPapera, d'accordissimo!
RispondiEliminaSembra che solo noi donne abbiamo dei problemi...
credo che gli uominio non sappiano nemmeno di averla,anzi credono che i problemi siano solo i nostri:poveri illusi!
RispondiEliminaLella
Ciao Stella!
RispondiEliminaPost interessante.
Devo dire che non tutti gli uomini per fortuna hanno paura di controllarsi.
Nel mio lavoro ho riscontrato parecchie richieste per visite andrologiche...per fortuna,dico io, perchè chiudere gli occhi di fronte ad un problema, che magari si risolve con poco, è proprio da sciocchi!
Forza uomini!
Baci a te, cara Stella.
Nunzia
muy buena entrada...besos desde argentina
RispondiEliminaDall'andrologo ci vanno solo per problemi di prostata! Però non capisco questa reticenza per una cosa così naturale che noi donne, per il nostro verso, affrontiamo con grande serietà.
RispondiEliminaBuona settimana!
buon inizio settimana
RispondiElimina^___________^
buona settimana a tutti!!ottimo ed interessante argomento,Stella!!è vero..alcune volte,questo tipo di problema,viene taciuto se non rimosso,psicologicamente da alcuni uomini,vittime di pregiudizi..hai fatto bene a parlarne ed illuminarci sul parere di un esperto!!felice giornata!:-*
RispondiEliminaStella hai toccato un argomento veramente tabù per noi uomini.Purtroppo molte malattie tardono ad essere diagnosticate a causa della scarsa volontà di una visita andrologica. Come per le donne anche gli uomini devono farsi visitare dallo specialista.Ti auguro un buon inizio settimana,saluti a presto
RispondiEliminaLella e fanno venire sensi di colpa alle donne...
RispondiEliminaNunzia, ci auspichiamo che più uomini si controllino.
RispondiEliminaAdriana benvenuta dall'Argentina in Italia.
RispondiEliminaLungo viaggio eh?
Ti abbraccio forte.
Kylie, poi è troppo tardi!
RispondiEliminaPupottina, pure a te!
RispondiEliminaElisabetta anch'io ho imparato di più.
RispondiEliminaBaci
Cavaliere ti ringrazio del tuo commento "maschile".
RispondiEliminaA presto.
post molto interessante...è proprio vero che gli uomini hanno molte difficoltà a parlare e a "chidere aiuto"...
RispondiEliminaElios temono di non essere più virili!
RispondiEliminaCiao..bellissimo il tuo blog, argomenti sempre molto interessanti.
RispondiEliminaIo ho iniziato la mia prima visita urologica,nel 2008 e ogni anno faccio una serie di esami,flussometria,ecografia addome completo,psa e e visita urologica.
Ho la prostata leggermente ingrossata.
Poi mi ha fatto fare, il tsh,luteotropina e testosterone,l'unico valore che eccede è proprio il testosterone,di poco sopra.
Comunque devo essere onesto,non è più come una volta,il calo c'è stato..ma neanche lo lego con il bastone dei pomodori.
Ciao Stellina.