Pagine
▼
ZIO PAPERONE
Non ditelo a zio Paperone,lui ci piace così.
Ma l'avarizia non è solo uno dei sette vizi capitali,come ci hanno insegnato le Sacre Scritture.
E nemmeno il difetto divertente grazie al quale prendere in giro l'amico o lo zio.
In certi casi può essere una malattia.
Ma attenzione anche all'eccessiva prodigalità : secondo una ricerca,spendere troppo potrebbe essere sintomo di uno stato depressivo.
Ma mettiamoci l'animo in pace : taccagni o scialacquatori si nasce.
E spesso lo sono anche i vip più insospettabili.
Tirchi o generosi ? Dipende dai geni. Una ricerca del dipartimento di psicologia dell'Università ebraica di Gerusalemme avrebbe isolato il gene dell'avarizia.
L'avarizia o la prodigalità hanno radici culturali e sociali antiche. Ne parla la Bibbia ("l'avidità del denaro è la radice di tutti i mali"),ne parlano i Vangeli (l'ammonimento :"Non potete servire Dio e Mammona",ma anche la parabola del figliol prodigo,che torna a casa dopo aver speso tutto).
Tanto nell'Inferno quanto nel Purgatorio danteschi,gli avari e i prodighi sono insieme sottoposti alla medesima pena,poichè il loro vizio ha lo stesso movente : il desiderio inestinguibile di ricchezza.
Sarà poi il celebre Arpagone,della commedia L'Avaro di Molierè,a inculcarci definitivamente la caricatura del "riccastro" che si culla amorevolmente lo scrigno dei denari.
Lo psichiatra Giacomo Dacquino dice :"Se nella vita siamo avari o prodighi,strozzini o scialacquatori,queste caratteristiche si manifesteranno anche nelle relazioni affettive con gli altri".
L'essere scialacquatori rischia di minare la vita sentimentale : potremmo essere indotti a dare troppo,aspettandoci quindi una risposta adeguata.
Fonte : Airone
Post molto attuale cara stella!
RispondiEliminaAccumulare beni materiali sembra essere diventata l'occupazione principale di molti.Per come la penso io a discapito di altri valori ben più importanti,come puntualizza appunto Giacomo Dacquino.
Buona domenica!
Io ho il mio zio paperone, il quale dice sempre che le penne alla gallina le si tolgono quando è morta!
RispondiEliminaPost illuminante.
RispondiEliminaHo le mani praticamente bucate, Stella. Devo esercitare un forte controllo su me stessa per non spendere più di quanto dovrei. Una volta spendevo moltissimo per gli altri.
A partire da una psicoterapia breve a cui mi sottoposi anni fa, ho imparato a spendicchiare anche per me stessa. Doppio guaio.
per fortuna non faccio mai il passo molto più lungo della gamba, ma di certo butto via più di quanto dovrei.
Tendenza alla depressione?
Caspiterina, se è vero. :|
Buona giornata.
I veri valori non si comprano e sono quelli che ci arricchiscono dentro.
RispondiEliminaIl vile denaro vedi quanti danni fa?
D'accordo,sirio.
Peppe tanti parenti la pensano come tuo zio.
RispondiEliminaIo parto invece dal presupposto che bisogna donare da vivi,per essere anche ringraziati,perchè no ?
E poi si eviterebbero liti tra gli eredi,brutta cosa...
Buona domenica,peppe.
VORREISCRIVERE SOLO QUESTA MASSIMA:Sono avaro di quella libertà che sparisce non appena comincia l'eccesso dei beni.
RispondiEliminaAlbert Camus
Asterix serio e con una massima significativa ?
RispondiEliminaMai perdere la speranza,amici miei.
Grazie a te e buona domenica a tutto lo staff!
Cara disambigue,anch'io ho trascorso un periodo in cui facevo shopping continuo,mi permetteva di distrarmi,passare il tempo e mi sentivo gratificata.
RispondiEliminaPoi ho cominciato a capire che c'era qualcosa che non funzionava...
Infatti stavo per cadere in depressione,appena pensionata; e mi sono data una dritta con altri interessi.
Ora acquisto quando ho veramente bisogno di un capo di abbigliamento nuovo.
A presto!
è vero che il danaro non fa la felicità, non compri i sentimenti, che spesso uno shopping irrefrenabili nasconde un bisogno di affetto e di attenzione, ma a dire il vero ogni tanto il bisogno di gratificarmi con un oggetto, una piccola cosa per me,sebbene acquisto solo per necessità, mi piace ogni tanto pensare a me e premiarmi senza complessi di colpa
RispondiEliminaBisogno di affetto e di attenzioni,dici bene Carmine.
RispondiEliminaCoccolarsi OGNI TANTO è più che giustificabile,oso dire quasi un dovere,per evitare di essere zio Paperone...
Tiriamolo in ballo,va.
Grazie della visita e buona domenica.
Molto bene è stato sottolineato, nel testo, che avarizia e prodigalità non sono nelle “COSE”, nell'acquisirle o nel dilapidarle, ma nell'eccessivo "VALORE" che viene loro dato.
RispondiEliminaCosì l'avaro presume di diventare "PIU'" conquistando ancora un bene materiale, ed il prodigo si sente "MIGLIORE" facendo un altro dono.
Ma noi che non ci sentiamo né avari né prodighi, ci sforzeremo semplicemente di essere più buoni, cercando di usare delle cose del mondo in modo ragionevole, tenendo come obiettivo il benessere di tutti, perché tutti sono un poco affidati anche a noi... compresi noi stessi!
Non dimentichiamo infatti che certi masochismi esasperati ed eroici, sono anche peggiori dell'avarizia, e della prodigalità... vero mammine?... cerchiamo di non esagerare, in dedizione!
Lucio Musto
Ste' una volta ho chiesto alla mia psicanalista
RispondiElimina''Dottoressa che cosa pensa, l' avaro vive dall' interno versol' esterno o dall' esterno verso l' interno?''.
Dopo averci pensato un po' mi ha risposto:
''Se pone la domanda in questi termini posso solo rispondere: sì''.
Buona domenica da uno spendaccione che ha insegnato ai figli ad essere parsimoniosi, diventato asa volta parsimonosio per poter pagare lauti alimenti alle ex mogli, diventate invece shopping compulsive ...
Vale
io sono al contempo taccagno e generoso / come dici? sarebbe inconciliabile ? invece no : sono taccagno (da tuffo di 10mt per raccattare un cent) coi più forti
RispondiEliminae generosissimo coi più deboli (al punto da togliermi il pane di bocca se necessario)
:) dawoR***
Ciao stella^^
RispondiEliminapasso di qua dal blog di Vane...ho letto Zio Paperone e mi sono incuriosita^^
Sono una sua piccola fan fin da bambina...il nonno che dipinge mi ha regalato un suo quadro con dedica:
"come Paperone dentro e fuori"...
l'avarizia è un gran brutto difetto...ma bisogna ammettere che Paperone non ne è l'esempio più calzente perchè un piccolo cuoricino ce l'ha anche lui...anzi un cuore d'oro^^, anche se nascosto dalla facciata di ziastro avaro!!!
i veri avari sono quelli che hanno perso valori come la compassione e il buon cuore...
quelli che mettono davanti se stessi agli altri e che si sono scordati cosa vuol dire fare un piacere.
Ormai non si è più avari solo nelle questioni materiali...
mi accorgo che ormai i veri avari sono avari di sentimenti...
Perdona il lungo commento^^
un abbraccio.
come sono d'accordo...mamma mia perchè la maggior parte delelpersone proclama io ci sono attraverso l'accumolo delle cose??? fossi liberi di farne a meno!
RispondiEliminaStella, ah ah ah...di questi tempi parlare di soldi..sei grande..
RispondiEliminaBacio
Caro lucio,per me essere più buona non significa nè essere masochista nè assumere atteggiamenti eroici.
RispondiEliminaUso i beni materiali per vivere e non vivo per essi di sicuro.
Peccato che io non sia una delle tue ex mogli.
RispondiEliminaBuona domenica,pierluì!
io ho capito una cosa...che chi più ha soldi è avaro. a volte al punto da arrivare a sembrare un pezzente per come si veste pur di non spendere..
RispondiEliminamah!
che mondo strano!
buona domenica stella, sirio :)
Dawor,sei saggio e hai dei valori forti.
RispondiEliminaCondivido il tuo pensiero.
Un caro saluto!
Cara nana benvenuta nel mio blog e ritorna.
RispondiEliminaNon preoccuparti del lungo commento,perchè hai scritto concetti sensati.
Zio Paperone è simpatico per le sue trovate,pur di raggranellare dollari.
Ci sono persone che come dici tu pensano solo a se stessi e in questo caso parlerei di egoismo.
Le persone avare di sentimenti sono le peggiori,forse avrebbero bisogno di aiuto.
Un abbraccio
Lo,ultimamente condividiamo tutto,bene!
RispondiEliminaUn caro saluto.
Lo,ultimamente condividiamo tutto,bene!
RispondiEliminaUn caro saluto.
Davide mi aspettavo che qualcuno facesse la tua battuta,ma non sapevo chi.
RispondiEliminaMi hai risolto l'enigma!
Un abbraccione.
brava Stella!...
RispondiEliminase tutti (O anche non proprio tutti, ma solo la maggioranza di noi) sapessimo fare come te, e lo facessimo sempre, il mondo non ne avrebbe nemmeno uno, di problemi
Lucio Musto
Caro mat,non posso darti torto.
RispondiEliminaSono stati scoperti dei falsi poveri (che chiedevano l'elemosina) possidenti di ricchezze.
A presto!
Caro lucio,sono lusingata dalle tue parole.
RispondiEliminaIo credo che ci sono casi in cui bisogna essere avari e altri in cui si può anche scialacquare, ogni comportamento deve essere dettato dal buon senso!
RispondiEliminaSo comunque quanto sia difficile stabilire dove sono i limiti.
gturs penso che tu abbia ragione,né avara, né prodiga.
RispondiEliminaLa virtù è sempre nel mezzo.
Buona serata.
....non sarà anche questa una questione di ormoni,geni,che dir si voglia?avari ovvero avidi si nasce....
RispondiEliminamentre i tirchi sono un'altra cosa,sono quelli che non escono un soldo,di solito sono tirchi anche con i sentimenti, nei rapporti con gli altri,non riescono a donarsi!
ma questo è un altro discorso!
ciao Stella
angela
Penso, sorridendo, a chi, avaro, ha risparmiato molto ed ha investito in borsa!
RispondiEliminaCiao Stella... 250mila firme in un solo giorno!!!
RispondiEliminaBuon inizio settimana ;)
Concordo con Giacomo Dacquino: in tutte le cose gli eccessi sono sconsigliati.
RispondiEliminaUn caro saluto.
Angela bella è così,i famosi geni ...contro cui nulla si può!!
RispondiEliminaUn bacio.
Sergio ho pensato la stessa cosa!
RispondiEliminaPino,grazie dell'informazione. Ieri,in p.zza San Carlo a Torino, c'erano diverse persone per la firma,l'affluenza era buona.
RispondiEliminaNon capisco chi ritiuta di firmare .
Marco mi trovi concorde.
RispondiEliminaCiao Stella. Provo a dare un'interpretazione a mò di provocazione. Chi ha poco non accumula e spende e sperpera. Chi ha tanto e sa che potrebbe avere tutto non compra, invece, nulla e, di conseguenza, accumula. Che ne dici? Ne approfitto per distribuire a te e a tutti i frenquentatori del tuo bel blog un caloroso augurio di buon inizio settimana. ^_*
RispondiEliminaLa battuta di Sergio mi sembra proprio infelice e c'è poco da ridere. Risparmiare e investire in Borsa non significa essere avari, ma pensare al futuro proprio e dei propri figli. Qualche volta va bene qualche volta va male. L'avarizia è' diffusissima, la mancanza di soldi non c'entra. Chi ne soffre non lo sa. Per qualcuno è diventata un valore, ma è una vera malattia malattia
RispondiEliminaCara luigina penso che sergio dicendo"sorridendo" volesse sdrammatizzare l'attuale situazione critica,infatti leggi la mia risposta.
RispondiEliminaE' indubbiamente un periodo balordo questo, per tutti!!
Grazie antonello,ricambiamo.
RispondiEliminaDunque, la tua non è una provocazione,è un dato di fatto.
C'è chi si indebita per andare in vacanza...
Cara Stella,
RispondiEliminama i taccagni se li possono portare i soldi all'altro mondo??
Un caro saluto
Romano ci penseranno i parenti a far man bassa!
RispondiEliminaUn abbraccione!
Qui nelle Marche talvolta si parla di
RispondiElimina"Pagamento a babbo morto"
riferendosi ai soldi di una eventuale eredità...
Va da se che nessuno vuole la morte del suo babbo e quindi si allude ad un pagamento assai improbabile...
Lucio Musto
Lucio, c'è chi vive ricco e muore povero e chi vive povero e muore ricco.
RispondiEliminaavari o prodighi? come in tutte le cose ci vuole equilibrio:-)
RispondiEliminacerto l'avarizia rende più antipatici della prodigalità, ma essere prodighi, soprattutto quando si destabilizza la tranquillità economica di una famiglia, qualche volta può sconfinare in irresponsabilità
Araba,perfetta analisi,piena condivisione!
RispondiElimina