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Omaggio agli insegnanti ...

Dal libro "Cuore" Di Edmondo De Amicis : Lettera a Enrico

Legge Nigel



"Il tuo compagno Stardi non si lamenta mai del suo maestro, ne son certo. - Il maestro era di malumore, era impaziente; - tu lo dici in tono di risentimento.

 Pensa un po’ quante volte fai degli atti d’impazienza tu, e con chi? con tuo padre e con tua madre, coi quali la tua impazienza è un delitto.

 Ha ben ragione il tuo maestro di essere qualche volta impaziente! Pensa che da tanti anni fatica per i ragazzi; e che se n’ebbe molti affettuosi e gentili, ne trovò pure moltissimi ingrati, i quali abusarono della sua bontà, e disconobbero le sue fatiche; e che pur troppo, fra tutti, gli date più amarezze che soddisfazioni.
Pensa che il più santo uomo della terra, messo al suo posto, si lascerebbe vincere qualche volta dall’ira. E poi, se sapessi quante volte il maestro va a far lezione malato, solo perché non ha un male grave abbastanza da farsi dispensar dalla scuola, ed è impaziente perché soffre, e gli è un grande dolore il vedere che voi altri non ve n’accorgete o ne abusate!
 Rispetta, ama il tuo maestro, figliuolo.
Amalo perché tuo padre lo ama e lo rispetta; perché egli consacra la vita al bene di tanti ragazzi che lo dimenticheranno, amalo perché ti apre e t’illumina l’intelligenza e ti educa l’animo; perché un giorno, quando sarai uomo, e non saremo più al mondo né io né lui, la sua immagine ti si presenterà spesso alla mente accanto alla mia, e allora, vedi, certe espressioni di dolore e di stanchezza del suo buon viso di galantuomo, alle quali ora non badi, te le ricorderai, e ti faranno pena, anche dopo trent’anni; e ti vergognerai, proverai tristezza di non avergli voluto bene, d’esserti portato male con lui
. Ama il tuo maestro, perché appartiene a quella grande famiglia di cinquantamila insegnanti elementari, sparsi per tutta Italia, i quali sono come i padri intellettuali dei milioni di ragazzi che crescon con te, i lavoratori mal riconosciuti e mal ricompensati, che preparano al nostro paese un popolo migliore del presente. Io non son contento dell’affetto che hai per me, se non ne hai pure per tutti coloro che ti fanno del bene, e fra questi il tuo maestro è il primo, dopo i tuoi parenti.
Amalo come ameresti un mio fratello, amalo quando ti accarezza e quando ti rimprovera, quando è giusto e quando ti par che sia ingiusto, amalo quando è allegro e affabile, e amalo anche di più quando lo vedi triste.
Amalo sempre. E pronuncia sempre con riverenza questo nome - maestro - che dopo quello di padre, è il più nobile, il più dolce nome che possa dare un uomo a un altro uomo."


Dedico questo post agli insegnanti d'oggi così bistrattati.

Ma come avete sentito e letto , 
già a quei tempi (1886- anno della pubblicazione del libro), 
si diceva degli insegnanti:

 "i lavoratori mal riconosciuti e mal ricompensati"

  1. ciao gianna l'insegnante e' un lavoro duro e secondo me in modo particolare oggi giorno.ciao ciao cara felice giornata :)

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    1. Cara Nan, diventa sempre più difficile insegnare con serenità...

      Baci e buon pomeriggio,

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  2. Sono molto grata ai miei insegnanti - a chi più, a chi meno, chiaramente.
    Sono stati fondamentali nella mia vita!
    Dovremmo riconoscere sempre loro questo ruolo centrale!

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    1. Adriana, mi fa piacere sapere che hai un buon ricordo dei tuoi insegnanti.

      Buon pomeriggio.

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  3. Credo che fare l'insegnate oggi sia veramente difficile.
    Un abbraccio.
    Miky

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    1. Hai ragione, con tutti i tagli che sono stati fatti...

      Abbraccio grande

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  4. ciao Gianna, hai fatto bene a riproporlo, e' un omaggio a tutti gli insegnanti, oggi appunto bistrattati, li ricordo sempre volentieri i miei, mi hanno dato qualcosa, insegnato anche a maturare, complimenti a Nigel che con questa bellissima lettura ci ha fatto ricordare momenti passati, episodi della nostra gioventu', ciao baci rosa a presto.)) buona giornata

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    1. Ciao Rosa, anch'io ringrazio Nigel per la sua lettura coinvolgente; mi ha offerto lo spunto per omaggiare i miei colleghi.

      Un bacione e buon pomeriggio.

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  5. É de tanto tempo atrás esse desrespeito! Pena! beijos,chica

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    1. Cara Chica, ti ringrazio d'essere ritornata.

      Baci e a presto.

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  6. Cara Gianna, amo molto questo libro, perchè mette insieme tanti valori importanti, ancora molto attuali. L'ho fatto leggere anche ai miei tre figli.Un bacio. Natasha

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    1. Cara Nat, condivido in tutto il tuo pensiero, mai come oggi i genitori dovrebbero incoraggiare e commentare la lettura del libro Cuore.

      Auguri per tuo marito e un bacione a te.

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  7. E' vero...tante ore mal retribuite e tanto cuore, almeno per alcuni, donato gratis.
    Ciao maestra :) Rita

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    1. Cara Rita, è proprio così come affermi.

      Te l'ho già detto che io ti vedrei molto bene come insegnante?

      Buon pomeriggio, nonnina adorabile!

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  8. ehi casualmente son passata di qua e ho trovato questa stupenda lettura del nostro guardiano;
    cara gianna grazie di averlo postato e condiviso anche tu!
    ho l'impressione però che la gente si fermi a leggere anziché ascoltare il testo ma forse mi sbaglio ;)
    bacioni
    ciauuu
    esmeralda

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    1. Non so dirti, Esmeralda.

      L'argomento è delicato...

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  9. ho avuto il piacere di ascoltarla all'angolo dei sorriso.
    bacio cara Gianna!

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    1. E allora grazie di essere venuta ad ascoltare Nigel anche qui da me!

      Abbraccio, cara Betty.

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  10. che bel post!!!!!!!! complimenti e un abbraccio Lory

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  11. come ogni lavoro o ce l'hai nel sangue o meglio che si cambi direzione e a volte come si deve cambiare direzione prima di fare guai .........il resto non commento .....buona giornata gianna....

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    1. Barbarella, potresti spiegarti meglio?

      Per insegnare ci vuole predisposizione,comprensione,umiltà e tanta pazienza, capacità umane soprattutto, perchè la didattica la si può imparare sulle guide...

      Non capisco: "il resto non commento"

      Buon pomeriggio.

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    2. ecco in pratica lo hai scritto tu ....che per insegnare ci vuole predisposizione....come una missione metterei io ...ma questo vale per tutti i lavori ...se non ci metti il cuore la passione ....il risultato è pari a zero ....ma forse perchè nella mia esperienza non ho trovato persone che prendessero seriamente la loro professione ...posso dirti che quello che prendono per ciò che fanno è fin troppo .....ma non voglio poi entrare in un campo che potrebbe diventare polemico o che altro ....posso solo dirti ...che bisognerebbe premiare ...ma questo in tutti i campi ...dall'operaio al medico o anche all'imprenditore ...il merito ...perchè sinceramente non mi sembra giusto pagare una bella cifra un insegnante che scalda solo la seggiola in aula ,,,ma i soldi che si prenderebbero da lui darli a quei (per me molto pochi insegnanti) che se li meritano fino all'ultimo centesimo.....ho preso gli insegnanti ma vale per tutti i campi lavorativi.....

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    3. Capisco, Barbarella.

      Come in ogni campo lavorativo c'è la mela marcia, ma ti assicuro che tanti insegnanti dedicano alla scuola più tempo di quello che viene loro richiesto.

      Quando io insegnavo, lavoravo anche a casa per correggere compiti e verifiche, per programmare, per compilare registri, schede di valutazione...

      Anche il mio fine settimana era dedicato alla scuola.

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    4. non ho messo in dubbio te gianna .....anche se quello che hai elencato è cmq un dovere dell'insegnante ......non sono una di quelle che pensano solo che lavoriate per le 22 ore che passate tra i banchi ...anzi quello forse è la parte per cosi dire più semplice ma tutto il resto che fa un'insegnante con la i maiuscola ......poi come dici tu c'è sempre la mela marcia ...forse io ho incontrato solo quelle che hanno contribuito a farmi pensare male sul corpo docenti .....

      scusa nn posso non intervenire ad un commento che ho letto ..dove si dice che i genitori difendono i figli ad oltranza .....non sempre è cosi ...dovrebbero farlo un pò più forte per me ....perchè molte volte si trattengono perchè il professore ha sempre il coltello dalla parte del manico...e hann paura di colpirli se cosi si può dire nell'orgoglio ...logicamente se hanno ragione ....e questo è capitato pure a me con il mio ragazzo più piccolo ...non ho tirato indietro e loro se la sono presa con daniel ....ma nella mia lotta ero appoggiata da due neuropsichiatre e un musicoterapista .....ma quando si sono sentite attaccate da queste per rivendicarsi della mia lotta hanno dato un 'insufficiente in disegno (parlo di un bambino di 6 anni allora) solo per punire me .......e pensare che bastava un pò di umiltà da parte loro e chiedere alla classe un'aiuto in più (che poi abbiamo ottenuto lottando a scuarciagola col comune) perchè in effetti non era una classe semplice ...come questi episodi te ne potrei raccontare altri 100 l'ultimo capitato tre giorni fa dove ti posso dire che ho richiesto un'appuntamento ma mi è stato negato perchè fuori dall'orario del loro ricevimento normale e non poteva concedermi 5 minuti nell'ora che di solito mette a disposizione negli altri mesi e in febbraio i colloqui non si fanno....ci vorrebbe come dici tu più comunicazione tra scuola e famiglia ......ma da entrambi le parti ....non dobbiamo solo noi ascoltare e prendere e basta ....scusa lo sfogo ma a volte ci vuole ....

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    5. Da quanto hai scritto ,ti esprimo tutta la mia solidarietà.

      Non comprendo l'insensibilità di tali insegnanti...

      Insisto sulla collaborazione scuola-famiglia per la crescita e la formazione del bambino.

      Alcuni genitori difendono i figli...al punto tale che mentono pur di fronte all'evidenza

      Esempio:

      Una mamma giustificava la figlia, pur avendo sotto gli occhi una sua verifica sulle tabelline zeppa di errori.

      Se vai a questo link :

      http://stella-ilbeneinnoi.blogspot.it/2010/03/insegnante-aggredito-da-un-genitore.html

      leggerai che il mio collega Lorenzo venne aggredito in classe dal papà di un alunno, che aveva rimproverato.

      Quindi mai generalizzare, cara Barbarella.

      Buona serata e un abbraccio.

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    6. ko letto il podst e sono scandalizzata perchè non accetto la violenza indipendentemente dal torto o ragione che uno possa avere ...ci si può scontrare arrabbiare ma le mani devono stare sempre a proprio posto......quindi tutta la mia solidarietà al tuo collega e un'altro punto a lui perchè aveva ragione...

      ma gianna io non ho generalizzato in parte ti ho solo portato una minuscola parte della mia esperienza che ho avuto ...e quando ho letto nel post queste tue parole

      "i lavoratori mal riconosciuti e mal ricompensati"

      non ho potuto non riportarti la mia esperienza ....per quello all'inizio ti ho detto che bisognerebbe premiare il merito ...e non le mele marce .....dolce notte gianna ...spero di non averti offesa .....soprattutto spero che ci possano essere diversse opinioni tra casa e scuola e anche contrasti ....ma come per i divorzi i ragazzi ne debbano restare fuori .....perchè alla fine sono solo loro che ci rimettono......

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    7. Tranquilla, Barbarella.

      Bacioni e dolce notte.

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  12. da insegnante in pensione,ringrazio te e Nigel per l'omaggio.La categoria è bistrattata,ma l'affetto non richiesto degli alunni ,paga più dello stato
    un abbraccio

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  13. Come sempre, Nigel ci da un'interpretazione appassionata, non solo semplice lettura.
    I miei complimenti !
    Il testo certamente aiuta a far apprezzare e riconoscere l'indubbia validità del "mestiere sociale" di un insegnante, forse non a caso mi ricordo perfettamente della mia maestra elementare....

    Buon pomeriggio cara Gianna, un bacione.

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    1. Caro Leo, sono d'accordissimo sull'interpretazione perswonale e sentita di Nigel.

      Giusto, a scuola non si va solo per imparare a leggere, a scrivere e a far di conto.

      Commento molto pertinente.

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  14. Malriconosciuti e malricompensati, con queste due parole hai riassunto bene la situazione odierna, in altri paesi europei godono di maggior appoggio e prestigio perchè si riconosce loro il ruolo fondamentale nella vita e crescita dei nostri figli.
    Un bacione da Sabrina&Luca

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  15. Fare l'insegnante è una missione; non è quel lavoro per cui basta fare un pò di esperienza e l'hai imparato.La giornata dell'insegnante non finisce al suono della campanella , ma continua nel cuore, nel bene e nel male. Fare l'educatore è un compito di grande responsabilità perchè si lavora con ragazzi nella fase molto critica dell'evoluzione
    quando basta poco a dare una svolta sbagliata alla propria vita.Ma lavorare con i giovani è la soddisfazione migliore
    che possa esistere,quando li rivedi da adulti che hanno realizzato i loro progetti di vita. Buon pomeriggio

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    1. L'hai detto tu ed è verissimo:

      "Fare l'educatore è un compito di grande responsabilità perchè si lavora con ragazzi nella fase molto critica dell'evoluzione"

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  16. L'insegnamento implica competenza, professionalità, passione e amore per il sapere e i valori, tanta umiltà per mettersi in gioco e in discussione ma soprattutto è un'occasione di crescita interiore per accompagnare i bambini e i ragazzi di oggi e ascoltare quel bambino che è in un angolo dentro di noi e ci guida di continuo.

    Grazie!

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    1. Esattamente skip.

      Per alcuni bambini ero il punto di riferimento e mi parlavano in privato dei loro problemi personali...

      Ero sempre disponibile.

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  17. Grazie!Un testo antico e sempre attuale.

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  18. Cara Gianna, io penso che il lavoro d’insegnante sia uno dei lavori più importanti e difficili che ci siano…
    Per acquisire rispetto, gratificazioni e risultati... occorre usare il cuore, e tanta tantissima passione, e non sempre purtroppo è così…
    Complimenti a Nigel per la sua avvolgente interpretazione
    Un abbraccio Giannina

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    1. Su facebook, i bambini di ieri, oggi adulti, mi chiamano per nome e mi gratificano ancora ora, ho lasciato un buon ricordo...

      Abbraccio a te e a Matteo, Betty.

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  19. Appena subito dopo i genitori vengono i maestri a formare le nuove generazioni, ed a volte vengono anche prima come importanza formativa, perchè a volte capitano genitori non in grado di esserlo ed allora ho visto maestri andare ben oltre il loro compito, facendo sì che un probabile futuro delinquente diventasse un buon elemento nella società, poi cara Gianna da sempre i dipendenti statali, specie nella pubblica istruzione hanno fatto quasi la fame e se non era per le persone di buon cuore, diciamo la Divina Provvidenza, in alcune scuole di campagna, si doveva provvedere a riscaldamenti e cancelleria che il provveditorato non passava, e ti parlo di 45 anni fà, fino ad oggi che le cose stanno peggiorando.
    Il filmato l'ho visto e mi ha risvegliato i ricordi di quando il libro veniva letto nelle scuole.
    Ti abbraccio con affetto.
    gaetano

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    1. Grazie del tuo contributo interessante al post, Gaetano.

      Abbraccio ricambiato.

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  20. Come sempre, non entro nel merito della clip-audio, ma voglio complimentarmi con te, Gianna, per la sensibilità dimostrata nel pubblicarla.
    Al di là dei pareri, favorevoli o meno, sugli insegnanti, credo che De Amicis sia quanto mai attuale e sarebbe interessante aprire un dibattito su questo punto alquanto controverso.
    So che il "Guardiano" ha in mente di spedirti un articolo, che potrebbe fare da spunto per avviare la discussione...
    Un abbraccio a te Gianna e un saluto a tutti i lettori di questo interessantissimo blog.

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    1. Io mi complimento con Nigel che reputo grande scrittore e ottimo comunicatore.

      Tienitelo stretto, Giovy!

      "Cuore", mai come oggi è attualissimo, occorre riscoprire i valori veri...che ormai si sono dimenticati...

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  21. Io non ho un ricordo ottimo di tutti i miei insegnanti....
    ma alcuni di loro sono stati fantastici, figure importanti nella mia crescita

    Ora il mio bimbo è ancora piccolo e va ancora al nido..ma mi posso ritenere per ora fortunata.
    Ha delle maestre fantastiche
    brave ed attente
    lo si vede anche dal fatto che lui va al nido con piacere e corre loro incontro gettandosi tra le loro braccia con gioia...spero di continuare così nel cammino scolastico con mio figlio

    insegnare non è solo un mestiere è anche una vocazione

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  22. La mia maestra per i 5 anni di elementari è stata mia mamma. A scuola la chiamavo "maestra" come tutti gli altri e non avevo nè privilegi, nè sconti. Ho un ricordo meraviglioso di quegli anni.
    Allora i problemi non c'erano come oggi.
    I genitori difendono i figli a oltranza, anche se a torto, contro gli insegnanti..Credo che lavorare così sia davvero difficile.
    Miei figli sono stati superfortunati con le maestre, le hanno bravissime!
    Ho sempre detto e ribadisco che io non avrei MAI potuto fare la maestra....non ho pazienza a sufficienza!

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    1. Bel commento positivo, Biancaneve.

      Dici bene:

      "I genitori difendono i figli a oltranza, anche se a torto, contro gli insegnanti", ciò è deplorevole!

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  23. Ho diverse amiche che insegnano e tutte si lamentano, sia degli alunni che sono maleducati e sia del loro stipendio e di come viene gestita la scuola al giorno d'oggi....poveri insegnanti non sono davvero da invidiare....
    ciao Gianna, grazie della tua visita
    un abbraccio
    fiore

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    1. Non esiste più la collaborazione tra scuola e famiglia, purtroppo...

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  24. Come tutte le mie amiche abbiamo scelto strane alternative all'insegnamento e ci è andata molto bene. Una mia collega a quasi 50 anni sta tentando il concorsone. Ma chi te lo fa fare?

    Bacio

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    1. Direi che è un po' tardi...con i bambini bisogna essere oltre che preparati, anche dinamici...

      Io avevo ancora entusiasmo, quando andai in pensione(a 57 anni), ma cominciavo a stancarmi quando si usciva con gli alunni per le varie visite: musei... gita...senza contare i soggiorni al mare e ai monti.

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  25. E' stato uno dei primi libri che mi hanno regalato, che bello!
    Ciao, Gianna cara, buon fine settimana

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  26. è un bellissimo libro che ricordo con affetto.
    Purtroppo la classe degli insegnanti non è l'unica bistrattata...
    buona giornata

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    1. Ma gli insegnanti hanno a che fare con materiale umano e non cartaceo, cara Lu.

      Buona serata.

      Baci

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  27. Una delle cose migliori -e amaramente profetiche - scritte dal mio conterraneo De Amicis!

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  28. testo attualissimo. avrei molti episodi da raccontare, ma mi astengo.
    vado avanti, faccio sempre con amore il mio lavoro, molte volte col magone che mi stringe il cuore, pensando al futuro di questi ragazzini e a ciò che andranno incontro i genitori...
    grazie, tu ci comprendi, sei una di noi!!!

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    1. Comprendo, maestra Ines, sei un'insegnante amorevole e professionale...ti ho vista personalmente agire con i tuoi alunni, quando dalla Liguria li accompagnasti a Torino, per visitare il Museo Egizio.

      In 40 anni d'insegnamento io ne ho viste di tutti i colori.

      Hai, pertanto, tutta la mia comprensione e solidarietà.

      Una di voi, certamente!

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    2. grazie del tuo apprezzamento.
      tornerò anche quest'anno al Museo, il 19 marzo!
      buon fine settimana con un abbraccio!

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  29. Ringrazio sentitamente l'amica Gianna che ha voluto gentilmente ospitare la mia clip, così come ringrazio tutti coloro i quali hanno avuto parole di elogio per la mia modestissima lettura.
    Vi sarebbe molto da aggiungere sul libro "Cuore", non solo a proposito della professione docente, ma sulla straordinaria attualità del romanzo, perciò non escludo di pubblicare uno specifico post sull'Angolo del sorriso,
    vieppiù se dovessi ricevere delle specifiche richieste in tal senso.
    Un cordialissimo saluto.

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    1. Grazie a te Nigel, mi hai offerto lo spunto per questo post che ha suscitato molto interesse...

      Sarà un successo la pubblicazione del tuo articolo preciso e ben mirato.

      Salutoni a te.

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  30. Ho sempre avuto un grande rispetto per i miei insegnanti, particolarmente per il maestro (la maestra, nel mio caso). Con me, De Amicis sfonda una porta aperta ;-)

    Nonostante tutto, anche oggi la scuola (specialmente la primaria) ha un compito decisivo per la formazione intellettuale e morale dei ragazzi; perciò, a parte lo stile deamicisiano, quella "lettera" nella sostanza rimane tuttora valida.

    Un grazie agli insegnanti, per il loro "lavoro" impegnativo e delicato. Grazie a Nigel per averci proposto questa bella pagina; e grazie alla Maestra Gianna, una "stella" di maestra... ;-))

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    1. Grazie del tuo commento pertinente e completo, caro prof.

      Sono onorata per i tuoi apprezzamenti.

      Splendida domenica, amico mio carissimo.

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  31. Cara Gianna, a quanto vedo dai commenti hai toccato un tasto davvero "caldo". Io quest'anno ho una prima, sono piccoli, hanno bisogno di tutto il sostegno e l'affetto possibili, altrettanto i loro genitori che vivono come tutti noi in un mondo dove non restano molte certezze. Io credo che il dialogo e la comunicazione siano l'arma vincente, unite alla disponibilità e qui, entra in gioco la nostra "missione". Solo l'insegnante sensibile riesce in questo, cosa che non vedo nelle nuove generazioni, purtroppo, molti giovani colleghi trattano questo lavoro-missione come il modo per arrivare a guadagnarsi da vivere e nulla più. C'è un'alterigia fra molti che rasenta la villaneria. I miei alunni valgono molto per me, guardo nei loro occhi e vedo il futuro, non disintegro i loro sogni né quelli
    dei loro genitori. Capisco lo sfogo della mamma sopra, senza dubbio è incappata in una situazione difficile da gestire,a scuola c'è anche tanta burocrazia che guasta quanto di buono uno tenta di fare, collaborare e dialogare fino allo sfinimento, questo ci è dato di fare per riuscire.Quanto al trattamento economico,beh! Considerati i tempi meglio sorvolare, è indubbio che il nostro lavoro continua anche a casa, a volte anche di notte, quando resto sveglia a pensare a questo o a quel problema.Ciò che mi fa soffrire di più è la scarsa considerazione di cui gode la categoria, diversamente da un tempo, oggi hanno tutti, o quasi, uno straccio di diploma, triste è quando pretendono di prendere il posto di chi insegna e vive tra i bambini tutto il tempo,con la pretesa di saper gestire da fuori le dinamiche di una classe e di credere che i propri figli siano esenti da problemi piccoli o grandi che siano. Spesso i figli non fanno che riflettere all'esterno ciò che respirano in casa, se potessi raccontare tutto ciò che odo uscire dalle bocche dei bambini. Ho un'etica professionale IMPAGABILE che non mi permette di esternare, non sarebbe corretto nemmeno nei confronti di chi si confida con me. Tempo fa sono mancata da scuola, una mia collega si è impermalosita perché una mamma le ha detto che sentivano la mia mancanza dato che per loro sono come un faro...Mi sto rimettendo in sesto soprattutto per questo. Scusa Gianna, mi sono dilungata ma, l'argomento mi scuote assai,un bacio.Magu

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    1. Magu non so come ringraziarti per la tua testimonianza molto chiara e obiettiva.

      Questo argomento delicato sta a cuore anche a me...lo si legge dalle mie risposte.

      Torna presto dai tuoi pargoletti che ti aspettano con ansia...come li capisco!

      Bacioni e buona domenica, Maestra!

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  32. Aggiungo una cosa, lo DEVO fare! Un dirigente durante una riunione ha detto:" In fondo cosa dovete fare voi alle primarie, insegnare ai bambini a scrivere, leggere e fare un po' di conti..."
    Si commenta da sé! Magu.

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  33. Un più che giusto tributo il tuo, a tutti quegli insegnanti che ancora sanno fare il loro mestiere con grande sensibilità....perché solo se hanno tanta sensibilità riescono a comunicare i valori necessari a vivere una buona vita. Penso che oggi, il mestiere di insegnante sia più che mai difficile.
    Il brano dal libro cuore è bellissimo e letto da Nigel poi.... entra direttamente nel cuore.
    Io sono grata alla mia maestra, per me è stata la mia seconda mamma, e non la scorderò mai.

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    1. Sono molto contenta che ti sia piaciuto il post, cara Paoletta.

      Bacioni.

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  34. cara gianna
    sebbene in ritardo voglio ribadire che hai pubblicato un video stupendo
    ho avuto sempre ottimi insegnanti... anche il guardiano all'uni... immenso!!
    bacioni
    ciauuu
    esmeralda

    RispondiElimina



Grazie del tuo gradito commento.

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