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IL MEGLIO DOVEVA ANCORA VENIRE ...






La donna spiegò:

" Tutte le volte che ho partecipato a qualche pranzo speciale, ricordo che, dopo aver ritirato i piatti dalle pietanze, qualcuno diceva sempre: Tenete la forchetta. Era ciò che aspettavo perché sapevo che il meglio doveva ancora venire… dolce al cioccolato, marzapane… qualcosa di meraviglioso e di molto nutriente.

Desidero che la gente mi veda nella mia bara con la forchetta in mano perché si chieda:
 Che cosa se ne fa della forchetta? Allora lei dovrà dire: Se ne andò con la forchetta, perché per lei 
 il meglio doveva ancora venire"

Gli occhi del sacerdote si riempirono di lacrime mentre abbracciava la donna congedandosi. Sapeva che sarebbe stata l’ ultima volta che la vedeva prima della sua morte. Sapeva tuttavia anche che la donna aveva un’ idea più bella del cielo della sua. Sapeva infatti che qualcosa di meglio stava per venire.

Durante il funerale la gente che passava davanti alla bara della defunta vide la Bibbia e la forchetta che teneva nella mano destra. Più volte il sacerdote udì ripetere la domanda:

“Ma che fa con la forchetta in mano?”

 e più volte sorrise.

Durante l’omelia il sacerdote riferì ai presenti la conversazione tenuta con la donna poco prima di morire. 
Parlò loro della forchetta e di che cosa significasse per lei.
 Era un segno bellissimo del modo con cui la donna intendeva la sua morte.

A mio avviso chi ha Fede potrebbe ritrovarsi in questo racconto  e accettare con serenità la morte.

  1. E' vero...
    Se - giustamente - l'idea della morte spaventa, il pensiero che esiste un "dopo" che va oltre la conoscenza umana ci rincuora e ci permette di vedere questo evento con occhi che vanno al di sopra delle umane vicende, consapevoli di una Verità alla quale credo pure io.
    Buona giornata cara Gianna, un bacione!

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    1. Caro Sirio, a me non spaventa tanto la morte quanto la sofferenza.

      Bacione.

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  2. Ciao Gianna...se ti va,
    verifica il mio attuale post! ;*...senza parole! NI

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  3. Cara Gianna, sento il bisogno di dirti " GRAZIE !"
    Ogni volta che passo a trovarti, me ne " torno " sempre con l'animo sereno e sollevato da preoccupazioni, sfiducia e tristezza che, specie in questo periodo, ci tengono spesso compagnia.
    Grazie ancora.
    Un caro saluto.

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  4. credo che sia capacità di pochi eletti accettare con serenità la morte,anche di chi ha una forte fede,buona giornata Gianna

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  5. Apprezzo sia le rose (foto bellissime) sia i dolci alla fine del pranzo.
    Un saluto,Costantino

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  6. Tutti dobbiamo morire e anche per chi non ha fede sarebbe più facile affrontare il trapasso magari sognando: abbellire il sogno creando il posto migliore destinato!
    Un abbraccio

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    1. Cara Serena, tante volte i sogni aiutano.

      Buona serata.

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  7. Cara Gianna se tutti noi riflettessimo un po' ci renderemo conto che la vita è come io la avevo descritto nelle ruota panoramica ci si sale e dopo il giro siamo obbligati a scendere per dare il posto agli altri, ci sino quelli che il giro è molto lungo ma ci sono quelli che cadono prima di terminarlo, affrontiamo la vita con serenità e ringraziamo il celo ogni mattina che vediamo la luce.
    Tomaso

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  8. ciao gianna grazie bella storia che fa riflettere, bisogna ammirare la fede di questa donna e anche il coraggio di superare l'ultima tappa della sua vita con un pizzico d'ironia, ciao baci rosa a presto, buon week end.))

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    1. Cara Rosa, lo stato d'animo di questa signora è encomiabile e invidiabile.

      Baci, a presto.

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  9. Bella storia per chi crede Gianna. Io che sono atea posso sempre tenermi la forchetta, magari per infilzarci qualcuno :)
    Un bacio dolce Gianna!

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  10. Bellissimo ...difficile accettare questa verità! pur credendo chi vive vorrebbe continuare a vivere.
    Un abbraccio

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    1. Cara Mina, voler vivere è una legge naturale, ma purtroppo non si può vivere in eterno.

      Bacioni.

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  11. Verissimo anche se non è facile accettare questa verità!
    Un bacio cara Gianna.
    Miky

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    1. Cara Miky, hai ragione ma bisogna rassegnarsi.

      Bacione a te.

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  12. Sante parole amica mia! Avere la fede, significa non perdere mai la speranza e non sentirsi mai da soli. Lavorando tanti anni in ospedale ho imparato, di quanto il credere sia fondamentale e di quanto invece sia tremendo non avere niente e nessuno in cui credere, al momento dell'addio su questa terra. Ti abbraccio forte. Natasha

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  13. Bellissima la storia... ma è difficile accettare la morte!!! Ormai mi conosci, e conosci anche il mio pessimismo... La morte mi fa paura, oppure la sofferenza, come giustamente hai detto tu. Buona serata cara Gianna.

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  14. è proprio così...il bello deve ancora venire! io ci credo fermamente e mi aiuta a sopportare l'idea della morte.
    buona serata!!!... mi è venuta un'idea....vai a vedere nella posta!ciao a dopo!!!

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    1. Grazie infinite per il dono che mi hai fatto.
      Bacioni.

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  15. noi siamo su questa terra di passaggio......
    ciao

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  16. Ciao Gianna,un testo di grande significato,la morte è solo l'inizio di una nuova avventura,buona serata.

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    1. Molto riflessivo il tuo commento Achab, grazie.
      Buona serata a te.

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  17. Che bello questo racconto!
    E' così sorprendente il modo di considerare la morte e se ne può parlare anche così.... in modo tranquillo.
    Ciao.

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    1. Cara Arianna, dovremmo parlare più spesso della morte.
      Penso che la si affronterebbe in modo diverso, meno doloroso.

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  18. Cara Gianna regali sempre degli ottimi spunti per riflettere..ed è per questo che non solo mi fanno sempre piacere le tue visite ma ancora di più venirti a trovare!
    Ti auguro una buona serata, baci

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  19. Carissima Gianna, l'incognita di come sara' il distacco da questa terra e' che ci preoccupa un po', se sara' doloroso o meno, per il resto la fede ci accompagna, ho avuto la fortuna di conoscere una fantastica donna che in estasi il Signore gli ha permesso di dare una sbirciatina dove la pace e' sovrana e l'amore di Dio colma tutto, lei mi disse che in questa vita si lavora per acquistare un posto dove stare nell'aldila', allora un vecchietto che solo in un breve periodo della sua vita ebbe modo di fare del bene e quando mori' giunse da San Pietro che spalancando la porta del luogo piu' bello dell'universo, si trovo' in un luogo lussuoso, allora il vecchietto disse ; Dov'e' che devo dimorare? San Pietro lo invito' a seguirlo, e mentre camminavano vedeva che il paesaggio cambiava, da palazzi lussuosi a case piu' modeste fino a giungere ad un luogo con piccole casette, allora san Pietro disse; Scegli quale vuoi, ed il vecchietto con aria disapprovata stava per protestare ma san Pietro gli disse; Con quello che ci hai mandato questo ti abbiamo potuto comprare.
    Si il bello viene dopo ma dipende da quanto abbiamo messo da parte su questa terra.
    Ti mando un grosso abbraccio cara Gianna.
    gaetano

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    1. Caro Gaetano, hai sempre pronti degli aneddoti simpatici, attinenti al tema dei post.
      Grazie per la tua presenza costante.
      Un abbraccio.

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  20. e' difficilie ma dobbiamo accettare la morte come la vita.
    io credo in un'altra vita dopo la morte, forse saremo in un'altra dimensione chissa'...........ma son sicura che non finisce qui sulla terra.

    baci cara gianna e buon weekend!

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  21. ciao Gianna
    un messaggio molto significativo emerge da questo racconto che fa riflettere.
    ti abbraccio e ti auguro buon weekend

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  22. Molto bella questa storia, nel mio caso al posto della fochetta sicuramente un cavatappi. Ciao Stellina, grazie e buon weekend, bacioni.

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  23. Come sempre, molto belli i racconti che scegli per piccole-grandi riflessioni.
    M'è cascato l'occhio sul commento di adamus che m'ha fatto proprio ridere....e pensare che ero così presa dalla risposta che avrei dovuto dare! Ma questa è la vita: un sorriso e un pensiero!

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  24. Ciao Gianna, come al solito molto interessante il tuo Post. Ho letto con molto interesse questo tenero racconto e nel mentre, rivedevo mia sorella scomparsa da poco. Forse anche lei avrà avuto di meglio. Nella speranza, ti do un forte abbraccio... :)

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Grazie del tuo gradito commento.

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