In un remoto villaggio di campagna, la Vigilia di Natale, un ragazzino si recò nel bosco alla ricerca di un ceppo di quercia da bruciare nel camino, come voleva la tradizione, nella notte Santa. Si attardò più del previsto e, sopraggiunta l'oscurità, non seppe ritrovare la strada per tornare a casa. Per giunta incominciò a cadere una fitta nevicata.
Il ragazzo si sentì assalire dall'angoscia e pensò a come, nei mesi precedenti, aveva atteso quel Natale, che forse non avrebbe potuto festeggiare.
Nel bosco, ormai spoglio di foglie, vide un albero ancora verdeggiante e si riparò dalla neve sotto di esso: era un abete. Sopraggiunta una grande stanchezza, il piccolo si addormentò raggomitolandosi ai piedi del tronco e l'albero, intenerito, abbassò i suoi rami fino a far loro toccare il suolo in modo da formare come una capanna che proteggesse dalla neve e dal freddo il bambino.
La mattina si svegliò, sentì in lontananza le voci degli abitanti del villaggio che si erano messi alla sua ricerca e, uscito dal suo ricovero, poté con grande gioia riabbracciare i suoi compaesani. Solo allora tutti si accorsero del meraviglioso spettacolo che si presentava davanti ai loro occhi: la neve caduta nella notte, posandosi sui rami frondosi, che la piana aveva piegato fino a terra. Aveva formato dei festoni, delle decorazioni e dei cristalli che, alla luce del sole che stava sorgendo, sembravano luci sfavillanti, di uno splendore incomparabile.
In ricordo di quel fatto, l'abete venne adottato a simbolo del Natale e da allora in tutte le case viene addobbato ed illuminato, quasi per riprodurre lo spettacolo che gli abitanti del piccolo villaggio videro in quel lontano giorno.
Da quello stesso giorno gli abeti nelle foreste hanno mantenuto, inoltre, la caratteristica di avere i rami pendenti
grazie Stella non conoscevo questa leggenda ed è bellissima.
RispondiEliminaUn abbraccio e buona giornata
Pinuccia
Si ammetto! una leggenda bellissima...
RispondiEliminaL'albero di Natale ha lasciato nel mondo molte leggende tutte che ti fanno capire
il valore umano che tutti noi dobbiamo avere per il prossimo, che non ha veramente niente, aiutiamoli a salvare la loro vita...
Buona giornata cara Stella con un immenso abbraccio, Tomaso
Stellina...cara!!!
RispondiEliminaTi devo salutare...sigh!!!
Sigh...
Per un pò sarò assente..UFFFFFFFI, le esposizioni...ma tornerò presto ed alloraaaaaaaaaa...non mi scapperai più! ;o)
Un baciooooooo grande!!! Kisses. NI
grazie,Gianna^;^ non conoscevo questa leggenda..è bellissima e molto tenera!buon pomeriggio,cara :))baci
RispondiEliminaBuon pomeriggio, Pinuccia.
RispondiEliminaCaro Tomaso, pensare soprattutto ai bambini che soffrono...
RispondiEliminaNì torna...che il blog aspetta teeee!
RispondiEliminaBaci Eli, buon pomeriggio!
RispondiEliminaMi hai ricordato un bellissimo allestimento teatrale , a scuola, di alcune colleghe e della loro classe: ricevette molti applausi.
RispondiEliminaGrazie Stella.
Conoscevo questa leggenda, ma è sempre bello rileggerla.
RispondiEliminaSuccessone con i temi, ho già cominciato ad assegnarli e ai bambini piacciono. Grazie a te a tutti i tuoi lettori.
è bellissima...l'ho sempre raccontata alla gnoma ....forse torvata su un vecchio libro di letture :) un abbraccio
RispondiEliminache bella!! io adoro il Natale e tutta la sua atmosfera di serenità e calore...bellissimo periodo dell'anno!
RispondiEliminagrazie, grazie! quanto bel materiale mi fornisci...
RispondiEliminaun abbraccio affettuoso!
Cara Stella, a me la raccontarono quasi simile, ed il pensiero che feci allora come ora mentre leggevo, che l'uomo per ringraziamento ogni anno ne fa una strage di abeti, io quando facevo l'albero vero in casa, cercavo di prenderli con le radici,ma haime' me ne sono rimasti verdi solo due piantati davanti casa, ora sono alti circa cinque metri.
RispondiEliminaOra l'albero lo faccio finto, cosi' evito di far morire qualche albero.
Sai nell'ultimo commento non mi riferivo alla prematurita' sul blog dei preparativi Natalizi, ma i negozi o per le strade.
Ti abbraccio e ti auguro un lungo periodo natalizio oltre l'Epifania.
gaetano
Che bella la conosco !! ..sai ho programmato qualche tempo fa un post che ne parla :)
RispondiEliminaTi viglio bene Sorellina!!!
SSMMUUAAKK!!
by Pixia!!
...bellissimi anche gli addobbi natalizi dei tuoi blog!! :)
RispondiEliminaSSMMUUAAKK!!
Ma dove le vai a trovare tutte queste belle storie?
RispondiEliminaUn bacione
erika
leggenda tenerissima,da raccontare ai bambini.
RispondiEliminaStella,a proposito di Natale,prima di partire avevo inviato una mia poesia alla mail del tuo profilo,ma mi è tornata indietro,cosa devo fare?un abbraccio
Leggenda con dettagli interessanti,mi auguro che moli bambini la leggano!!!!!!!
RispondiEliminaciao..che bella la leggenda....grazie..è stato un vero piacere leggerla..ciao..un abbraccio..luigina
RispondiEliminaSandra, quando ciò accade, sono felice.
RispondiEliminaMammaMarina, gioisco...che bello!
RispondiEliminaLo, un tempo le leggende andavano molto e ci si incantava a sentirle leggere...ora è tutta un'altra storia...
RispondiEliminaKaren, sono felice per te.
RispondiEliminaRaggio, per certi post, ti penso sempre.
RispondiEliminaGaetano hai toccato un tasto dolens.
RispondiEliminaInfatti l'invito è di usare abeti finti, per salvaguardare la natura.
Grazie d'avercelo ricordato.
Grazie, grazie Patrizia!
RispondiEliminaUn mondo di bene anche a te!
Erika, continuo a cercare...o ricevo, come il prossimo post...troppo forte!
RispondiEliminaGraziella, non so proprio cosa dirti.
RispondiEliminaLe altre poesie le ho ricevute regolarmente.
Un bacio
Elettra, anch'io.
RispondiEliminaCiao Luigina, buona giornata!
RispondiEliminaScusa se te lo dico ma lo letta identica precisa e uguale su un'altro sito! -.- mica l'hai copiata ( non si fa )
RispondiEliminaCaro Tony, le leggende sono su tanti siti, verifica!!!
RispondiEliminaMe l'ero scordata questa dolce leggenda: grazie a te sono tornata indietro nel tempo- :)
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