Ci deve morire un figlio per capire qual è la vera felicità nella vita ?
A Pino e a Conci è successo l'irreparabile.
Il loro unico, amatissimo figlio è stato travolto sulla strada e un oceano di cupo dolore li ha travolti, svuotati, annientati.
Di fronte a quel giovane corpo senza vita hanno iniziato a fare memoria delle occasioni perdute, dei sentimenti trattenuti, delle carezze non date.
Pino ha messo in poesia e in prosa questo cumulo di sensazioni e di emozioni, di grida soffocate e di sordi rancori.
Qui di seguito, riporto la poesia che Pino Santagada, l'autore del libro, ha scritto a suo figlio Alessandro.Grazie Alessandro
Arrogante, presuntuoso egoismo.
Ho vissuto la vita inseguendo
miraggi di fumo.
Un gelido soffio,
come lama sottile,
ha reciso in un attimo
convinzioni e certezze.
Senza appigli sprofondo,
lentamente, perdendomi
nell'abisso del nulla.
La tua mano mi prende,
mi riporta sul ciglio.
La tua voce, muta,
sussurra al mio cuore
mi ricorda il dono più bello.
Gli anni che Tu ci hai donato.
Senza il tuo amore
la nostra vita
si sarebbe consumata nel nulla.
sai bene che di fronte a queste situazioni....il buio diventa insopportabile....
RispondiEliminaE' innaturale che i genitori sopravvivano ai figli!!!
RispondiEliminaNon c'è rassegnazione..non credo, non oso immaginare!
ciao Stella,
RispondiEliminaquesto post è struggente e la poesia meravigliosa... non molto da aggiungere a questa triste storia che però ci dovrebbe fare capire tante cose.
un caro saluto
Mi è venuto un nodo in gola come se il mio cuore si fosse fermato.
RispondiEliminaNon trovo parole, anzi credo non esistono parole!
La cosa più dolorosa nella vita cre sia proprio accompagnare un figlio
al cimitero.
Buona serata cara Stella
Upupa lo so...!
RispondiEliminaPepe, non ci sarà mai rassegnazione ...è quanto più terribile possa succedere.
RispondiEliminaMassimo, tendiamo le mani ai nostri figli...sempre.
RispondiEliminaTomaso, verissimo.
RispondiEliminaNessuna parola...
Penso non possa esserci dolore più grande che perdere un figlio...!
RispondiEliminaAngelo...infatti!
RispondiElimina"la tua mano mi prende,
RispondiEliminami riporta sul ciglio..."
in questo verso c'è la forza di vivere che l'amore trasmette dall'aldilà,c'è un po' di speranza.
ho toccato il dolore di un padre...,ho un nodo in gola!
un abbraccio!
Raggio...capisco...
RispondiEliminaCiao Stella,è stato molto giusto da parte tua fare il post,può servire.
RispondiEliminaBuona serata.
Baci.
Come si può superare un dolore così grande? A volte ci penso e credimi è l'unico pensiero che mi fa tremare... l'ho provato anche mentre leggevo il tuo post.
RispondiEliminaCiao Stella, Roberta
Achab può servire certamente ai genitori...me compresa.
RispondiEliminaRoberta, a chi lo dici?
RispondiEliminami è venuta la pelle d'oca...
RispondiEliminaS.i.r. non sono riuscita a commentare da te nel primo pomeriggio.
RispondiEliminaA volte m'è venuto in mente che al mio unico figlio succedesse qualcosa di irreparabile, specialmente quand'era più giovane ed ho pensato che avrei dato fuori di testa. Il dolore mi avrebbe stroncato.
RispondiEliminaQuando ho letto questi versi mi somno compenetrato nel dolore dei due genitori.
Auguro loro di trovare la serenità.
Una tragedia che non posso neanche immaginare.
RispondiEliminaSembra incredibile che possano accadere cose del genere. Deve essere tremendo. Alex
RispondiEliminaAldo, per queste tragedie non ci sono parole...
RispondiEliminaKylie,occorre pensarci ogni tanto per dimostrare sempre l'amore che nutriamo verso i nostri cari e non...per non avere mai sensi di colpa, poi.
RispondiEliminaAlex eppure accadono...
RispondiEliminanon e' giusto!
RispondiEliminanon esiste una scala di priorita'
pero' prima io poi i figli
invece purtroppo e' tutto causale e a volte infinitamente crudele
e ingiusto
basta! mi viene la pelle d'oca
ciao
Michele pianetatempolibero
Michele, sono con te.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Mi è venuto un brivido,perdere un figlio è ..non credo riuscire nemmeno ad immaginarmelo,credo la realtà superi l'immaginazione,forse è come 'morire da vivo',ogni giorno un pò.
RispondiEliminaAmmiro la forza dei genitori di Alessandro !
buongiorno!!credo non ci sia dolore piu' grande,della perdita di un figlio..cara Stella...per un genitore;non ce l'ho fatta a leggere la poesia..perdonami..il mio primo mio figlio,si chiama come quel ragazzo...buona giornata :-*
RispondiEliminaAlessandra :)
RispondiEliminaElisabetta, buona giornata a te.
RispondiEliminaParole strazianti! che vuoto enorme deve avvolgere un genitore di fronte a simili tragedie. Ricordo di aver pensato molto a fondo a cose del genere leggendo il libro(per altro non autobiografico) della Mazzantini"Non ti muovere" e mi ritrovai a piangere: leggendo questa poesia è ancora più forte la sensazione che mi penetra il cuore.
RispondiEliminaUn bacio cara Stella.
Cara Paola, trovare la forza d'animo per superare un trauma del genere non è da tutti.
RispondiEliminaIl papà di Alessandro ha trovato la forza per proseguire, facendo rivivere il figlio con l'amore.
Sente la sua presenza e il suo continuo incoraggiamento a proseguire...
Bacioni.
è con il mio destriero
RispondiEliminache entro in questo sentiero
di stelle riempito
per darti l'augurio
di un sonno sereno
.
.
.
Sogni d'argento
mani di fata
maestra
madre
amica
zia Stella!
Un abbraccio,
alexia
Alexia, che buongiorno...grazie tesoro di artista, figlia, amica, nipote...
RispondiEliminaFelice giornata e baci.
A volte penso come potrei agire se dovesse mancarmi un figlio, un nipote. Mi vengono i brividi anche il solo pensarlo.
RispondiEliminaUna cosa è certa, da quel momento perderei tutti i miei sogni e le mie speranze.
I miei pensieri vanno ai genitori di Alessandro e stringo loro forte le mani.
Bruna
Grazie Bruna.
RispondiEliminaÈ assurdo ma a volte è così. La cosa bella, e difficile, di questo padre è stata riuscire a trovare nuova energia, a trovare una lezione positiva su un fatto così devastante. Razionalmente è la cosa più logica da fare, il piangersi addosso non è mai servito a nulla, ma con le emozioni che girano dentro non è mai facile.
RispondiEliminaOrm, un padre che ha ha saputo trasformare in amore una tragedia.
RispondiEliminaDa imitare.