Si agita la terra
tra il silenzio di una notte
che scivola nel letto della primavera.
Urla nel buio
accendono il terrore
mentre il cupo rombo implode
sull'inerme popolo.
Cedono le vecchie mura
tra sipari di lacrime
e l'agonia di chi spera
di ritrovare la luce.
Tutto è polvere
tra i vagiti di un'alba
che chiama aiuto
mostrando coraggio.
Mani volenterose
lavorano senza tempo
offrendo umiltà
e una speranza fra gli occhi
di chi non trova la sua identità.
Siamo nudi e impotenti
di fronte alla natura che grida
la sua verità
inghiottendo ricordi
e pagine d'amore.
Stringiamoci a loro
aiutiamoli a rinascere
ci sono mani tese verso il sole
nel canto di un'anima
che brucia di dolore
fra sussulti di rabbia.
Il viaggio sarà lungo
ma la vita del domani
ripagherà i nostri attimi
con un gesto di bontà
che ci ricambierà.
La poesia é bellissima, e questa mattina, noi due, eravamo in sintonia perfetta. anch'io ho pensato al terremoto, e un senso di impotenza mi ha pervaso tutta. Una terra bellissima ancora una volta martoriata...non ci sono parole. C'é solo da pregare per le vite spente e per quelle che giacciono sepolte tra le macerie, affinché qualcuno oda il loro flebile richiamo.
RispondiEliminaby Lilly
Lilly, trovarsi sotto le macerie deve essere terribile...è questo che soprattutto mi angoscia...sapendo poi che non ci sono aiuti immediati...
RispondiEliminaAgghiacciante.
di fronte ad ogni catastrofe imprevedibile, come il terremoto, mi sento proprio impotente... un pensiero ed una prece per tutte le vittime...
RispondiEliminaLa poesia ti fa bruciare ancora di più dentro il cuore pensando e sapendo quanti sono sotto le macerie, che forse la luce non la vedranno mai più...
RispondiEliminaBella la poesia, peccato che ti toglie il respiro.
Prego Iddio non solo per le vittime che sono morte, ma prego implorando che aiuti i saccorsi a salvare più vite possibile.
Tomaso
É um belo poema, triste claro, sentido, dorido e muito verdadeiro, é tempo de silencio e de oração, e cuidar dos vivos
RispondiEliminaBeijo
La poesia è toccante e sfiora con delicata partecipazione chi a cui la spada di Damocle è arrivata così devastante ed ha mietuto così numerosamente.........l' uomo che all' improvviso muore.
RispondiEliminaCerto che davanti a simili catastrofi
RispondiEliminail nostro cuore si riempie di tristezza.
ciao Stella
Ciao bella ho acceso ora, sono riuscita subito ad entrare non capisco come mai ieri sera non riuscivo un abbraccio
RispondiEliminaE" tremendo quello che è successo ad Haiti ma in generale in tutto il mondo baciii
Stele,cara amica, Questa poesia è bellae fortissima!
RispondiEliminasento queste parole ha colpito nel profondo della mia anima,
Io sto soffrendo con questo popolo, , e la mia testa pensante della nostra cara amica, la signora Zilda Arns, sepolte sotto le macerie della chiesa.Che Dio illumini le anime nel suo nuovo cammino, e la comodità delle famiglie di coloro che sono stati!
Baci, affettuoso
boa noite amiga !
RispondiEliminaExtensão
Eu busquei encontrar na extensão um caminho
Um caminho qualquer para qualquer lugar.
Eu segui ao sabor de todos os ventos
Mas somente a extensão.
Chorei. Prostrado na terra eu olhei para o céu
E pedi ao Senhor o caminho da fé.
Noites e noites foram-se em silêncio
E somente a extensão.Quis morrer.
Talvez a terra fosse o único caminho
E à terra me abracei esperando o meu fim
Porém tudo era terra e eu não quis mais a terra
Que era a grande extensão.Quis viver.
E em mim mesmo eu busquei o caminho
Na ansiedade de uma última esperança
Eu olhei - e volvi à extensão desesperado
Era tudo extensão.
(Vinícius de Moraes)
Siamo nudi e impotenti
RispondiEliminadi fronte alla natura che grida
la sua verità
inghiottendo ricordi
e pagine d'amore.
E' terribile pensare questo, dà un'angoscia immensa..le cosiddette calamità naturali, si vorrebbe che non capitassero mai e , quando invece arrivano e constatiamo quanta sofferenza e quanto dolore portano, ci sentiamo impotenti e non ci resta che confidare nella provvidenza e nel fatto che ci sia per chi soffre un soccorso immediato ed efficiente.
Ciao cara, buona giornata
Raggio tutti noi ci sentiamo impotenti...purtroppo.
RispondiEliminaTomaso, non ci resta che pregare ed essere solidali...
RispondiEliminaAntonio hai ragione.
RispondiEliminaBaci
Teo, siamo proprio sotto la spada di Damocle...da un momento all'altro può capitare di tutto.
RispondiEliminaVanda...baci
RispondiEliminaDino...è terribile.
RispondiEliminaBondearte partecipo al tuo dolore per la morte della signora Zilda Arns.
RispondiEliminaTi abbraccio affettuosamente.
Cara Carla, siamo tutti angosciati...
RispondiEliminaBaci
Paola, non ci devo pensare...
RispondiEliminatroppo agghiacciante...
Ciao Stella voglio farti i miei complimenti, la storiella della cetra è bellissima. Io suono la cetra, suono le lodi e i canti al Signore e alla Madonna. Prego per i terremotati ma mi sento tanto impotente e piccola. Mio Dio abbi misericordia di tutte le vittime e Soccorri i superstiti
RispondiEliminaCon gioia vedo che c'è pure Tomaso che saluto caramente. Che sorpresa!!! Ciao Stella e a tutti i tuoi visitatori. un sorriso Enza
Cara Enza, grazie della tua presenza.
RispondiEliminaE' stata una tragedia immane e non ci resta che pregare...