SAN MARTINO
La nebbia agli irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.
Giosuè Carducci
E' l'unica poesia che ricordo a memoria dall'inizio alla fine
Auguri ai Martino e Martina
La nebbia agli irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.
Giosuè Carducci
E' l'unica poesia che ricordo a memoria dall'inizio alla fine
Auguri ai Martino e Martina
Ciao Stella, mi riporti indietro di moltissimi anni, quando andavo alle elementari. Me la ricordo benissimo, che sia stato Fiorello con il suo tormentone di qualche annetto fa???
RispondiEliminaBaciotti
buon san martino
RispondiEliminaBuon San Martino Stella anche da parte mia!
RispondiEliminaUna piccola ricerchina in rete sul santo mi da queste notizie...
San Martino di Tours
vescovo. Martino di Tours è uno di quegli uomini che hanno fatto parlare di sé intere generazioni per essere stati protagonisti di episodi atti ad accendere la fantasia popolare. Tutti abbiamo sentito narrare l'episodio di S. Martino, che cavalcando avvolto nel suo ampio mantello di guardia imperiale, incontrato un povero rabbrividito dal freddo, con gesto generoso taglia in due il mantello, dandone la metà al povero. La notte, in sogno, vede Gesù, avvolto in quel mezzo mantello, sorridergli riconoscente.
Martino, figlio di un tribuno romano, era nato a Sabaria, in Pannonia, verso il 315. A quindici anni indossava già la divisa militare. L'episodio del mantello è da collocarsi in questo periodo, perché a diciott'anni ricevette il battesimo e abbandonò la milizia per seguire S. Ilario di Poitiers, suo maestro. Dopo un breve noviziato di vita eremitica nell'isola Gallinaria, sulla costa ligure, Martino fondò un paio di monasteri: Ligugé, il più antico d'Europa, e Marmoutier, destinato a divenire un grande centro di vita religiosa.
Dopo la parentesi, contemplativa, si aprì quella attiva: Martino, eletto vescovo di Tours, diventò il grande evangelizzatore del centro della Francia. Era stato, come si disse, soldato contro voglia, monaco per scelta, e fu vescovo per dovere. Nei ventisette anni di vita episcopale si guadagnò l'amore entusiastico dei poveri, dei bisognosi e di quanti soffrivano ingiustizie, ma era malvisto da quanti del suo clero amavano il quieto vivere. Venne perfino querelato da un prete di nome Brizio. È diventata proverbiale la sua frase: "Se Cristo ha sopportato Giuda, perché io non dovrei sopportare Brizio?".
Morì sulla breccia, l'8 novembre 397 a Candes, durante una visita pastorale. I suoi funerali, avvenuti tre giorni dopo, furono una vera apoteosi; in quel giorno, l'11, Martino viene ricordato tuttora. Egli può considerarsi il primo santo non martire ad avere la festa liturgica. Quella data è rimasta anche come punto di riferimento nelle contrattazioni di alloggi, di terreni, di compravendite, nel mondo agricolo: "il nuovo vino si beve a S. Martino", si dice tuttora in molte regioni italiane e francesi. La metà del celeberrimo mantello che S. Martino condivise con un povero ad Amiens, tolte numerose frange per arricchire i vari reliquiari, venne custodito gelosamente in una cappella (il nome deriva appunto da "cappa", mantello), e il custode prese il nome di cappellano. S. Martino ha lasciato tracce di sé perfino nel vocabolario.
✿ ூAlexiaூ ✿
Mi hai fatta tornare piccina picicna con questa poesia, bimbetta con grembiulino e fiocco rosa!
RispondiEliminaAuguroni a tutti i Martina e Martino!
Un bacio a te.
Cinzia
Auguri di buon San Martino,ciao Stella buona giornata.
RispondiEliminaBravissima Alexia!
RispondiEliminaA parte la storia del mantello che in tanti conosciamo, ci hai approfondito la conoscenza della vita di San Martino.
Grazie!
Guarda anche il video...ascolti il mare...
ma lo sai che questa è una delle poche poesie che ancora mi ricordo a memoria
RispondiEliminaCiao Stella!!! Anche per me è l'unica poesia che ricordo a memoria dall'inizio alla fine!
RispondiEliminaMi riporti ai tempi delle elementari!!!
Un abbraccio e buona giornata
Ciao achab, lieta giornata a te!
RispondiEliminaCinzia, zefi, l'una ne ero sicura e mi fa piacere.
RispondiEliminaSerena giornata.
Questa poesia è una di quelle che ricordo bene, penso perchè mi è sempre piaciuta.
RispondiEliminaIl video è fantastico, un sottofondo quasi evanescente con quel rumore di onde marine accompagnate dalla melodia della chitarra.
Ciao stellina, buon pomeriggio!
grazie molto,stella di essere passata da me
RispondiEliminaa presto
Bellissima.... da Bambino mi raccontavano sempre la leggenda di San Martino... la conosci ?
RispondiEliminaUn grande abbraccio.
L'HA CANTATA ANCHE fIORELLO!!!!bACIONI
RispondiEliminaNon è proprio l'unica che ricordo a memoria, ma è quella che ricordo meglio! Ciao Stella
RispondiEliminaSicuramente quella che ricordo meglio.
RispondiEliminaTi auguro un buon San Martino,saluti a presto
Una delle poesie più note ed amate in genere anche dai bambini! ricordi di scuola che si accalcano.... un bacio
RispondiEliminaSan Martino...bella sia la poesia che la canzone fatta da Fiore, da bambino ero un patito delle poesie, ricordo che passavo ore a leggerle e impararle a memoria, poi cosi all'improviso ho perso quella voglia, a volte leggo poesie ma la mente chissa come mai le dimentica, sarà che con il lavoro devo già ricordarmi tante cose che la mente è piena e faccio fattica a stipare le memorie, di certo non sono come il mio pc che di memoria ne ha a valanga ( beh 7 hardisk non sono pochi), cmq amo ogni tanto spolverare quelle che secondo me a tutti i ragazzi di ieri e di oggi lasciano nel leggerle un chissa che cosa da non farle dimenticare, ciao a tutti
RispondiEliminaciao stellinaaaaaaaaaaaaa... bellissimooo post e bella canzone, la prima volta che la sento^^..
RispondiEliminastammi bene.
bacioniii <3
E' sempre bella.
RispondiEliminaSirio, il video illustra molto bene la poesia e si sente urlare il mare...
RispondiEliminaCiao Lu, a presto.
RispondiEliminaAdamus conosco a memoria la leggenda di San Martino...sai quante volte l'ho raccontata?
RispondiEliminaBacioni
S.i.r non ricordo.
RispondiEliminaCiao Angelo.
RispondiEliminaCiao Cavaliere, buona serata.
RispondiEliminaPaola...quanti ricordi eh?...
RispondiEliminaCiao Alby, leggere una bella poesia, anche senza saperla a memoria, provoca sempre una forte emozione.
RispondiEliminaVane, non conoscevi la poesia di Carducci?
RispondiEliminaE' da un po' che non ti sento. Tutto bene?
Ricordi i bacini?
Sciuscia, decisamente!
RispondiEliminaDifatti tutti i trasferimenti con le poche masserizie che avevano i nostri anziani avvenivano in questo giorno e probabilmente perchè la natura cominciava a fermarsi e quindi si poteva traslocare.
RispondiEliminaMassimo...quanti sacrifici...!
RispondiEliminaRieccomi Stella.S.Martino,con pochi tocchi "impressionistici" dà uno spaccato stupendo di vita contadina dell'ottocento.E le prime due strofe sono una magia di parole, grande musica...
RispondiEliminaLeo, bentornato!
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