Il 4 novembre 1918, si completava con la vittoria di Vittorio Veneto e la fine della Prima Guerra Mondiale, il ciclo delle campagne nazionali per l’Unità d’Italia.
Un cammino partito dalla Prima Guerra d’Indipendenza, un percorso lungo, difficile, doloroso, portato a termine con il concorso della popolazione di tutte le regioni d’Italia.
Ricordiamo tutti coloro, soprattutto giovanissimi, vittime innocenti di tutte le guerre...
Grazie ragazzi!
Quando finiranno e se finiranno tutti questi conflitti in atto, non sarà mai troppo tardi per salvare vite umane.
Auguriamoci la Pace e perchè la Pace ci sia, ricordiamoci che :
« Per giungere alla pace, bisogna educare alla pace ».
Oggi è più urgente che mai, perché gli uomini, di fronte alle tragedie che continuano ad affliggere l'umanità, sono tentati di cedere al fatalismo, quasi che la pace sia un ideale irraggiungibile.
| Poesie di
|
(Foto di Daniele Papa) |
IN UN MONDO LONTANO
(dedicata alla foto di Daniele Papa)
In un mondo lontano tu vivi.
Il tuo cuore
- bambino -
è scoppiato
urlando il suo dolore.
I tuoi occhi
- bambino -
hanno conosciuto il pianto.
I tuoi pensieri non sapevano
il significato della parola crudeltà
ma l’hai imparata dagli sguardi
di chi ti ha fatto soffrire.
Nel tuo mondo
c’era solo il sogno
- bambino -
Oltre i confini
ti hanno costretto a guardare
al di là, dove i colori scompaiono,
Aggrappato tra sogno e destino
tu vivi lontano e guardi
oltre i confini del nostro mondo
e la tua patria
- bambino -
conosce solo la pace.
Francesca Galassi
ALLE FRONDE DEI SALICI
E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo ?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
Salvatore Quasimodo
Anch'io ho ricordato questa tragica vittoria, ho a disposizione un diario di un nostro concittadino che ci ha fatto pervenire la sua testimonianza.Poi ho in me il ricordo di mio nonno che ha partecipato a questa guerra, non ho potuto fare a meno di postare questo sacrificio soprattutto in onore dei ragazzi del 99 che sono stati quasi tutti sterminati per l'Italia.
RispondiEliminaCiao stella, roberta.
Soldati
RispondiEliminaSi sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie ( Ungaretti )
Poche parole per descrivere nella tragicità dei soldati in guerra, tutta la perenne fragilità umana. Un abbraccio
Qui da noi in Veneto,ben pochi, e io ta questi, festeggiano la data della "sporca guerra", fatta dai criminali italiani per un pezzo di terra e due città che avremo avuto comunque e che ci è costata 650000 morti!
RispondiEliminaRoberta ho visto e hai fatto molto bene a pubblicare la testimonianza vissuta.
RispondiEliminaBisogna ricordare...
Feli non potevi esprimerti meglio...
RispondiEliminaCondivido.
Leo ogni guerra è da incriminare...
RispondiEliminaGiusto sorellina, ogni guerra è da incriminare! Ma noi vogliamo ricordare tutti quei soldati caduti perchè costretti a combattere la guerra per interessi politici di potenti. In guerra non c'è mai chi vince veramente perchè le tante vite sacrificate rappresentano una grande sconfitta a livello umano.
RispondiEliminaCredo che ognuno di noi ha avuto qualche parente caduto in guerra: un lontano zio, un nonno... Mia madre spesso mi racconta la grande sofferenza che si aveva quando in famiglia arrivava la lettera dal fronte che comunicava la morte dei propri cari...che strazio che era! Ricordiamo questo giorno con una preghiera.
Un forte abbraccio sorellina!
Marina, ogni guerra è una sconfitta per vinti e vincitori, per l'immane spargimento di sangue e le conseguenze inerenti...
RispondiEliminaTi abbraccio sorellina!
Ciao Stellina, scusa l'off-topic!
RispondiEliminaE' solo per dirti che sono tornato in gran forma (almeno per il momento), quindi preparati a ritrovarmi con più frequenza nella blogosfera e soprattutto a rileggere i miei commenti sul tuo blog!!!
Sacrosanto...
RispondiEliminaFavoloso, quanto ti ho aspettato!
RispondiEliminaBene, sono felicissima.
Un abbraccio grande!
Sciuscia, io ho la pecca della sintesi, ma tu mi batti...
RispondiEliminaSperiamo che tutti i soldati possano diventare sempre e soltanto ambasciatori di pace per il proprio Paese. Ciao, Martin
RispondiEliminaciao stellina, tu non manchi mai di ricordare puntualmente le date e le cose importanti del mondo. buon quattro novembre e un augurio all'umanità perché questo cuore si faccia pompare in un senso solo!
RispondiEliminabacio
buon mercoledì ^________^
RispondiEliminaMartin e come si fa a non condividere?
RispondiEliminaMaria Rosaria non dobbiamo mai dimenticare le vittime innocenti...
RispondiEliminaGià tanti valori e sentimenti stanno scomparendo...ed è molto triste e pericoloso per l'umanità intera.
Pupottina, buon mercoledì.
RispondiEliminaSiamo rimasti i pochi a dover ricordare ciò che fu il passato della nostra Italia, alle sofferenze dei nostri cari, abbiamo tolto le ricorenze e la maggior parte dei giovani d'oggi non sanno il valore, una volta il 4 Novembre era sentito da tutti e non solo questo giorno, con il crescere della politica e la carneficina che si deve vedere nelle nostre tv, quello che era il valore di noi ragazzi di ieri oggi non esiste piu. Molti i giovani che non hanno un significato nel sentire il parlare di quei tristi giorni, a pochi interessa sapere la storia di chi ha dato la libertà del suo paese, forse sarò io che inizio a invecchiare ma da bambino si spiegava che oggi molti giovani hanno dato la loro vita per dare a noi quello che oggi abbiamo. ciao a tutti
RispondiEliminaCara stella,un ricordo e una preghiera.Buona giornata.
RispondiEliminanonna gianna.
Alby mi rattrista che sono pochi i blogger che ricordano...
RispondiEliminaGrazie Gianna, anche a te!
RispondiEliminaNon posso pensare a quanti sono caduti per ottenere l'Unità d'Italia senza avere un sentimento di ODIO (non trovo un'altra parola) verso chi vorrebbe vedere l'Italia nuovamente divisa. Sì, auguriamoci PACE, e gridiamolo forte insieme a Linus... bellissimo post e molto intense le poesie che hai scelto:quella di Quasimodo non la conoscevo.E' stupenda!
RispondiEliminaUn bacio e buona giornata
Paola mia, i giovani soldati morti si rivoltano nelle tombe, come si suol dire...
RispondiEliminaChe non ci si dimentichi del 4 novembre!
RispondiEliminaUn popolo che non ha memoria storica è un popolo condannato a rivivere certi avvenimenti, parafrasando G. Santayana.
Ecco, dunque, l'importanza di avere una buona coscienza storica.
Belle e sensibili del rime poetiche.
Buona giornata.
Rino
Rino grazie della tua presenza.
RispondiEliminaAnche al Tg:festa delle forze armate e neanche un accenno alla Grande Guerra...
Quante vittime e quante famiglie distrutte...
La coscienza politica ormai ce l'hanno in pochi.
Buon pomeriggio.
Cara Stella... ci hanno cambiato le carte in tavola anche su questa Festa.
RispondiEliminaNessuno parla più dei Caduti delle Guerre ma della Festa delle Forze Armate.
Giusto riconoscimento ma... e la Storia?
Fortuna che abbiamo i nostri ricordi e che possiamo trasmetterli ai nostri figli e nipoti.
Per noi che il 4 Novembre non si andava a scuola ma in piazza, davanti al Monumento ai Caduti, con le bandiere dell'Italia ma anche i segni Cattolici.
E rispondevamo "Presente" a ogni nome che veniva ricoradto e pregavamo tutti insieme per chi aveva sacrificato la sua vita per il FUTURO del proprio Paese.
E poi cantavamo "La canzone del Piave" e (noi friulani) "Stelutis Alpinis" e le sonen anziane si univano al canto fin tanto che la voce non le abbandonava, inghiottita insieme alle lacrime.
Proprio oggi ho detto a mio marito che il prossimo anno voglio recarmi al Sacrario di Redipuglia. Per dedicare la Festa a coloro per i quali è stata istituita.
Un abbraccio, cara Stella... passo pochissimo ma non è un momento tranquillo.
Nè sul lavoro nè nella vita privata.
Un elogio alle forze armate va fatto,basta ricordare per esempio l'impegno degli alpini durante le calamità naturali che hanno afflitto la nostra Italia.
RispondiEliminaL'alluvione di Firenze,il Vajont, il terremoto del Belice...solo per citarne alcuni.
Questi giovani portarono un discorso di pace, di aiuti concreti...non certo ostentazione di belligeranza, di guerra!
I conflitti portano solo morte e distruzione, lasciano famiglie e comunità nel dolore, null'altro.
Le due poesie sono splendide stellina, grazie mille.
Ciao, un bacione!
Kais quanto mi rende felice il tuo commento, i nostri ricordi li teniamo per noi, ma offriamoli anche a chi vuole recepire...
RispondiEliminaQuanto squallore e superficialità oggi.
Non si è imparato proprio nulla dal passato e i sacrifici non sono valsi a niente...
Srio, hai ragione pure tu.
RispondiEliminaUn abbraccio cara Stella, grazie per questo profondo post...
RispondiEliminaPACE .. come sarebbe bello...
bacini, Lisa
Cara Lisa, è uno dei messaggi evangelici...e pace in terra agli uomini di buona volontà!
RispondiEliminaBacini a te.
Un mondo in pace sarebbe fantastico.Meritano un ricordo tutti i caduti vittime della stupidità umana provocata dalle guerre.Ti auguro una buona serata a presto
RispondiEliminaCavaliere, grazie della condivisione.
RispondiEliminaanch'io questa mattina, sono rimasta stupita che il TG non abbia fatto un accenno alla fine della guerra ... l'ho ricordata a scuola, con tutte le verità storiche che ci sono state tramandate dai nostri vecchi, per non dimenticare...
RispondiEliminaRaggio, ma come si fa?
RispondiEliminaTrasmettono boiate e questa data storica la ignorano?
Sono proprio arrabbiata.
Oramai ci impallinano con gossip ed altre cazzate sperando che ci dimentichiamo di tutti i problemi quotidiani che ci assillano, ciao.
RispondiEliminaOnore a tutti caduti ma temo che le guerre ci saranno sempre ...
Massimo, che vergogna, però!
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