E quel signore alto e garbato così bravo a disegnare coi gessetti alla lavagna?
Tutti lo ricordano e conoscono: il maestro Manzi.
O credono di conoscerlo.
Da maestro tornò alla ribalta nel 1981 , poiché si era rifiutato di redigere le appena introdotte "schede di valutazione", che con la riforma della scuola avevano sostituito la tradizionale pagella ; Manzi si rifiuta di scrivere le suddette valutazioni perché «non posso bollare un ragazzo con un giudizio perché il ragazzo cambia è in movimento, se il prossimo anno uno legge il giudizio che ho dato quest'anno l'abbiamo bollato per i prossimi anni».
La "disobbedienza" fu sanzionata con la sospensione dall'insegnamento e dalla paga.
L'anno successivo il Ministero della Pubblica Istruzione torna a far pressione sull'insegnante cercando di convincerlo a scrivere le valutazioni tanto attese.
Manzi fa intendere di non avere cambiato opinione, ma si mostra disponibile nel redigere una valutazione riepilogativa comune per tutti i ragazzi tramite un timbro; il giudizio era: "fa quel che può, quel che non può non fa".
Il Ministero della Pubblica Istruzione si mostra subito contrario alla valutazione timbrata.
Manzi risponde dicendo:«Non c'è problema posso scriverlo anche a penna».
Come insegnante inizialmente compilavo le pagelle e non avevo il patema d'animo di bollare un bambino.
Un 4 o un 5 volevano dire tante cose...anche solo svogliatezza...
Quando mi ritrovai, invece, a compilare le schede di valutazione, cominciò la mia ansia : scrivo o non scrivo che l'alunno è ... e se poi l'anno prossimo cambia perchè più maturo?
La penso esattamente come il maestro Manzi.
una bella storia!
RispondiEliminaCara Stella, anch'io mi trovo daccorddo con il maestro Manzi!
RispondiEliminaLa mia esperienza lavorativa nella scuola e di mamma mi porta a dire che l'evoluzione intellettiva, emotiva e psicologica di un alunno ,partendo dalla scuola materna, arrivando alle superiori e, qualche volta anche all'università, è notevole...spesso tanti alunni vengono valutati solo in base alle conoscenze didattiche e non secondo le capacità che nel tempo possono emergere. Posso dire , e non parlo ovviamente per tutti, che molto insegnanti non hanno una preparazione adeguata al ruolo che svolgono. Ho vissuto un'esperienza del genere con mio figlio che era stato dichiarato incapace dalla maestra elementare e quindi destinato a fare si e no le medie. Il mio amore di mamma mi ha portata a non darmi per vinta: ho fatto seguire mio figlio da un esperto che ha capito perfettamente qual era il problema e lo ha aiutato a venire fuori secondo le reali capacità...
Ora Paolo ha "24 anni, si è laureato e lavora come interior designer in un'importante azienda locale. Vorrei tanto incontrare quella povera maestra e farle sapere di quanto si era sbagliata nel giudicare...Ho ancora le pagelle con quei pessimi giudizi che mio figlio ancora deve vedere.
Grazie Stella per aver parlato di questa realtà.
Un bacione!!!
Ovviamente volevo scrivere d'accordo! Scusa l'errore...
RispondiEliminaAuryn, benvenuta da me.
RispondiEliminaSono passata sul tuo blog, ma non ho potuto lasciarti un commento, perchè mi si diceva codice non valido...dopo che avevo controllato attentamente.
Cara Marina, grazie della tua sincera testimonianza.
RispondiEliminaTu sollevi ancora un altro problema : non essere compresi dall'insegnante.
Purtroppo devo darti ragione.
Nell'arco della mia carriera è capitato che genitori facessero cambiare classe ai figli e spesso mi capitavano alunni che prima di tutto dovevano imparare ad amare la scuola e poi se stessi.
I risultati finali, poi, non erano eccellenti, ma discreti.
l'introduzione dei voti è arrivata dopo anni di giudizi, in cui si cercava di "dire" trovando le parole giuste, proprio per non cadere nell'errore di "bollare" un alunno. sembrava che il voto potesse dire meglio... ora che è stato introdotto, rimpiango il giudizio perchè era più completo, in quanto usavo sfumature che spiegavano meglio la situazione, il rendimento... più di un sintetico voto numerico.
RispondiEliminaUn bell'omaggio ad un uomo capace di ragionare con la propria testa. Portare le intelligenze all'ammasso è stato il gravissimo tentativo - purtroppo riuscito - della nostra classe politica.
RispondiEliminaRaggio onestamente ero in grosse difficoltà a descrivere il profitto negativo di un bambino...poco dotato.
RispondiEliminaNon ti è mai capitato di dover spiegare ai genitori il giudizio scritto e sentirti dire di non capire?
Ti ricordi : si impegna, ma, tuttavia, però...
Ai colloqui bimestrali, alle famiglie riferivo e spiegavo la mia valutazione.
Scripta manent, verba volant.
Ever, concordo con te.
RispondiEliminaUn bella figura di un'Italia che purtroppo non c'è più. Proprio oggi servirebbero docenti di tale spessore e (non me ne vogliano le donne che penso siano d'accordo) figure maschili nell'insegnamento che nella scuola dell'obbligo si è ormai completamente femminilizzato.
RispondiEliminaottimo questo post.
RispondiEliminaRicordo queste belle trasmissioni.Ero bima e già mi affascinava questo suo modo di fare schizzi veloci sul fogli bianco.
Per me era una goduria.
Grazie Stella per avermi regalato questo ricordo...questa immagine di antica memoria.
Carla
Lucien, condivido.
RispondiEliminaGrazie della visita.
Carla, grazie a te per la visita.
RispondiEliminaMi fa piacere di averti regalato un bel ricordo,quindi un momento di gioia.
Buona serata.
E' stato una gran bella persona! ricordo come era gentile e garbato in tv, ma a parte questo, si vedeva da mille cose che valeva davvero molto.
RispondiEliminaGrazie a te per averlo ricordato. Maestri così,come lui e come sei stata tu, se ne trovano ben pochi purtroppo: alcuni di simili scrupoli non se ne fanno proprio e lasciano, sulla pelle dei poveri ragazzi che li subiscono, dei timbri difficilmente cancellabili.
Ciao cara, buona serata.
Anch'io la penso come il maestro Manzi. Il giudizio può condannare il ragazzo, il voto può esprimere tante valutazioni che nel tempo possono mutare.
RispondiEliminaCiao
Un grande...com non esere d'accordo con lui. Grazie per ave parlato di lui in questo periodo in cui stanno distruggendo la scuola pubblica licenziando migliaia di insegnanti.
RispondiEliminaQuanto ci sarebbe bisogno oggi, di una televisione e di uomini del genere..
RispondiEliminaUn caro saluto
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaGrazie Paola sei troppo buona.
RispondiEliminaAncora buon compleanno!
Angelo è proprio così!
RispondiEliminaPino...non a caso in questo periodo ho pubblicato questo post.
RispondiEliminaMarco...sì!
RispondiEliminaCome stai?
Ciao Stella, grazie di aver ricordato il grande Manzi, da cui noi insegnanti abbiamo tutti da imparare.
RispondiEliminaPrecisato questo, devo però dire che non mi piacevano i giudizi per i motivi addotti dal maestro Manzi, ma non mi piacciono neanche i voti perché riduttivi. Il delicato e complesso processo di apprendimento non può essere compendiato ed espresso da un voto.
Mi sono interessata per anni e mi interesso di valutazione. Dopo diverse sperimentazioni, mi sento vicina al concetto di "valutazione autentica" di Grant Wiggins che non valuta l'alunno (e quindi non lo bolla) ma la sua prestazione autentica, analizzata e descritta grazie a rubriche di valutazione molto specifiche e tarate sulla prestazione dell'alunno, appunto.
Tutta un'altra musica! Un sistema di valutazione da cui la scuola italiana è molto lontana, purtroppo!
Bacioni
annarita
Esatto, cara Annarita.
RispondiEliminaIn questo modo di muoversi, non ho nulla da obiettare.
Bentornata!
Un vero buon maestro per fare un gioco di parole.
RispondiEliminaciao Stella, un grande saluto.
Povera scuola...quella del maestro Manzi la ricordo bene, nel 59 avevo finito le elementari e allora c'erano i voti ma soprattutto c'era il rispetto per l'insegnante, che per noi bambini era una seconda mamma.
RispondiEliminaMeglio i voti o la valutazione? non saprei dire,quello che invece dico con preoccupazione è che vedo un progressivo scadimento della scuola, che ha toccato il massimo con la cosiddetta riforma Gelmini, che di riforma non ha proprio nulla
se non il drastico ridimensionamento dei docenti e delle risorse.
Proviamo a pensare e a fare come Alberto Manzi...non è mai troppo tardi!
Ciao stellina, buona serata!
Silvano, ebbene sì!
RispondiEliminaMagari... Sirio.
RispondiEliminaPosso garantire che le lezione alla televisione del maestro Manzi funzionavano...ho imparato prima di andare alle elementari a leggere e scrivere seguendo le sue lezioni!
RispondiEliminaIo nella scheda di valutazione do sempre più importanza al giudizio globale....non so se faccio bene o male ma faccio così.
RispondiEliminaTra breve inizierà il nuovo ciclo di studi e forse dovrò iniziare a cambiare modo di lettura, sono in confusione totale, i voti mi sembrano così riduttivi......
un caro saluto, roberta in confusione;(
Hai già detto tutto tu, giustissimo, capire i ragazzi è altro. Ho visto sotto il tuo Campionissimo, complimenti ad entrambi. n mondo di belle cose a tutti e due mmmmiiiiaaaaooooooo
RispondiEliminaRoberta i voti sono riduttivi per un alunno che brilla...e stilare la sua scheda è stupefacente e facile.
RispondiEliminaSuysan non sei la sola ad affermare quanto dici.
RispondiEliminaGrazie, duchessa!!
RispondiEliminada piccina lo seguivo anch'io...mi piaceva quella lavagna a fogli bianchi dove lui faceva i disegni... A parte Manzi, sai quanti bravi insegnanti, pieni di passione ci sono ... e purtroppo devono sottostare a leggi in cui i bambini non contano nulla?
RispondiEliminaSir, lo so benissimo.
RispondiEliminaHai fatto bene a ricordarlo.
Bellissimo post Stella, complimenti per questa segnalazione. Ricordo di aver imparato a leggere e scrivere, prima dell'età scolare, proprio seguendo le lezioni televisive del maestro Manzi.
RispondiEliminaFondamentali i suoi modi garbati e il tono di voce, che ispiravano sicurezza e fiducia.
Della questione valutativa penso che si continuerà a discutere a lungo.
Vista la difficoltà a rappresentare in termini qualitativi certe situazioni critiche, io sono più favorevole alla valutazione espressa con il voto.
Verbalmente si può, comunque, esplicitarlo con un giudizio che non "pesi" come certi termini scritti.
Un abbraccio e buon weekend
Grazie Stella,
RispondiEliminasia per le dieci domande che per Nathan (ci metteremo d'accordo per concordare la telefonata, sei un tesoro!!)
Un bacio
Ornella
Anna grazie.
RispondiEliminaAl tuo commento più che esauriente non ho nulla da aggiungere, hai detto tutto tu...
Buon sabato.
Ornella, attendo...
RispondiEliminaUn grande. Vero anche che poteva permettersi di fare un gesto così sia perchè un personaggio di spicco, sia perchè aveva un alternativa lavorativa, o comunque non aveva problemi di soldi. E meno male che se lo è permesso. Mi pare però che il Ministro non ha recepito la lezione.
RispondiEliminaCiao
Orm, comunque un Uomo di valore e determinato...
RispondiEliminani ricordo il maestro Manzi.
RispondiEliminaHo letto nello scorrevole: 20 settembre ti aspetto a torino, di cosa si tratta?
ciao buona domenica
Cara Pierangela, leggi il post del 10 agosto.
RispondiEliminaPotrebbe essere un incontro tra blogger.
Sono per il voto anche se riconosco che è molto riduttivo , ma sono sicura che non fa danni così gravi quanto un giudizio sbagliato, espresso senza alcuna competenza e senza considerare alcune cose fondamentali come le capacità del bambino . La valutazione va di pari passo con un insegnamento individualizzato , che non significa solo diversificare i contenuti , ma considerare quello che l'alunno riesce a dare , stimolandolo con mille attività per far scaaturire tutte le sue potenzialità . Molti insegnanti non lo fanno perchè è molto faticoso e un lavoro del genere richiede strutture adeguate , che mancano nella maggior parte delle nostre scuole . Pochi isegnanti , i più stakanovisti e e molto in gamba , riescono ,ma spendono tutto il loro tempo nella loro professione , con un misero stipendio.
RispondiEliminaBacioni
Grazie maestra Paola!
RispondiEliminaHai arricchito ed impreziosito il mio post.
"fa quel che può, quel che non può non fa".
RispondiEliminaGRANDE MANZI!
Grazie Stella per averci raccontato ciò .
Buon fine settimana.
Ciao.
"fa quel che può, quel che non può non fa".
RispondiEliminaGRANDE MANZI!
Grazie Stella per averci raccontato ciò .
Buon fine settimana.
Ciao.
Teo, buona fine settimana a te!
RispondiEliminaUn bacio
Mah, io sono più per i giudizi che per i voti, volendo anche un 3 o un 4 può bollare una persona, almeno se il giudizio è scritto con coscienza può dare degli input sulle potenzialità di una persona ma bisogna avere psicologia per capire un bambino. Continuo a pensare che fare il maestro, soprattutto elementare, sia più una vocazione che una professione
RispondiEliminaP.S. grazie per il sostegno al mio blog :-)
Carissima un 3 o un 4 possono diventare anche un 4 o un 5...
RispondiEliminaE tante sono le motivazioni (non scritte) per tali voti...
Che l'insegnante debba essere anche psicologo è fuori dubbio.
Grazie del commento e buona domenica.
Leggo solo ora questo post, sostanzialmente sono d'accordo.
RispondiEliminaTuttavia il tema della valutazione è sempre all'apice nei pensieri di un insegnante.
Mi permetto solo di affermare che non è cambiato poi molto, con l'introduzione dei voti numerici.
Il documento di valutazione sostanzialmente è rimasto tale, il giudizio intermedio e finale va compilato lo stesso, nelle discipline invece si mette il voto che va a sostituire il giudizio sintetico che corrispondeva alla scala di valore Ottimo-distinto-buono-sufficiente-non sufficiente...non è poi che sia cambiato molto... anzi, cercando di oggettivizzare la valutazione , per quanto sia possibile, ogni scuola si è dotata di criteri che corrispondono al giudizio sintetico e quindi al voto numerico... con il risultato che tra una scuola ed un'altra ci possono essere differenze di valutazioni non affatto trascurabili.
Io credo che, al di là della valutazione, che resta un tema importantissimo e fondamentale non solo per l'alunno ma anche per la didattica e quindi per l'insegnante, la scuola oggi ha bisogno di essere ripensata e ristrutturata pedagogicamente e didatticamente.
Il bravo insegnante non è il tuttologo o quello che sa bene la sua disciplina ma, secondo me, è soprattutto colui che riflette sulla propria metodologia e si interroga sempre se la sua azione educativa e didattica sia adeguata per quel tipo di alunno, poichè quello che può andare bene per un bambino o adolescente non è detto che va lo stesso bene per un altro.
La scuola è importante e la formazione degli insegnanti costituisce uno dei capisaldi per migliorare l'offerta formativa.
Il maestro Manzi è stato grande, certamente, come anche grande è stato Don Milani, anche se oggi molti lo criticano, ma oggi la società è cambiata, non possiamo guardare avanti se poi facciamo continui passi indietro.
Nuove sfide ci aspettano, bisognerà essere preparati ad affrontarle.
Ma con la scuola del caos e del risparmio non credo proprio che si può migliorare.
Ciao Stella, grazie cmq di averci ricordato il grande Manzi, icona della formazione e dell'educazione.
Miryam grazie del tuo commento più che esauriente.
RispondiEliminaNon sapevo che la valutazione numerica riguardasse solo il giudizio finale.
Vedi, la non corretta informazione?
Un caro abbraccio
leggere l'intero blog, pretty good
RispondiElimina