O anno nuovo, che vieni a cambiare
il calendario sulla parete,
ci porti sorprese dolci o amare?
Vecchie pene o novità liete?
Dodici mesi vi ho portati,
nuovi di fabbrica, ancora imballati;.
trecento e passa giorni ho qui,
per ogni domenica il suo lunedì;
controllate, per favore:
ogni giorno ha ventiquattr'ore.
Saranno tutte ore serene
se voi saprete usarle bene.
Vi porto la neve: sarà un bel gioco
se ognuno avrà la sua parte di fuoco.
Saranno una festa le quattro stagioni
se ognuno avrà la sua parte di doni. Rodari Auguri di un anno ricco di salute e di serenità.
Caro Alessandro,
ormai ti conosco un pochino e ti ho nel cuore.
So che eri bello, gentile, generoso, sorridente, felice, spiritoso, forte, coraggioso,
insomma speciale
ed avevi tante piccole attenzioni verso gli altri ...
Amavi lo Zecchino d'oro...
...e sicuramente da lassù apprezzi, condividi
e canti
i versi di questa canzone
dedicati a tutti,
ma soprattutto alla tua mamma, al tuo papà, alla tua sorellina
e a tutti i tuoi cari.
Caro Gesù ti scrivo
Caro Gesù ti scrivo per chi non ti scrive mai,
per chi ha il cuore sordo bruciato dalla vanità,
per chi ti tradisce per quei sogni che non portano a niente,
per chi non capisce questa gioia di sentirti sempre amico e vicino.
Caro Gesù ti scrivo per chi una casa non ce l'ha,
per chi ha lasciato l'Africa lontana e cerca un po' di solidarietà,
per chi non sa riempire questa vita con l'amore e i fiori del perdono,
per chi crede che sia finita,
per chi ha paura del mondo che c'è
e più non crede nell'uomo.
Gesù ti prego ancora:
vieni a illuminare i nostri cuori soli,
a dare un senso a questi giorni duri,
a camminare insieme a noi.
Vieni a colorare il cielo di ogni giorno,
a fare il vento più felice intorno,
ad aiutare chi non ce la fa...
Caro Gesù ti scrivo perché non ne posso più
di quelli che sanno tutto e in questo tutto non ci sei tu,
perché voglio che ci sia più amore per quei fratelli che non hanno niente,
e che la pace, come il grano al sole, cresca e poi diventi pane d'oro
di tutta la gente.
Gesù ti prego ancora:
vieni a illuminare i nostri cuori soli,
a dare un senso ai giorni vuoti e amari,
a camminare insieme a noi.
Vieni a colorare il cielo di ogni giorno,
a fare il vento più felice intorno,
ad aiutare chi non ce la fa...
Apro con entusiasmo la seconda finestrella del meraviglioso calendario dell' Avvento,
ideato ancora una volta dalla carissima Sciarada e dedicato ad Alessandro, un dolce bambino volato in cielo troppo presto.
In ricordo delle vittime del terrorismo
Il poeta senegalese ha dimenticato il momento dell'odio e della polemica.
E nella luce del Santo Natale invoca la pace con mani che si incontrano:
Pace agli uomini di buona volontà
O Signore, oggi che siete nato, Parigi avete visitato.
E poiché diventava meschina e malvagia
col freddo incorruttibile l’avete purificata
stamani, fino alle ciminiere che cantano insieme
inalberando bandiere bianche
Pace agli uomini di buona volontà.
Signore, avete elargito al mondo diviso
la neve della vostra pace…
Dimentico le mani bianche che premendo il grilletto
fecero crollare gli imperi,
le mani che fustigarono schiavi e
che vi flagellarono,
le vecchie mani bianche che vi schiaffeggiarono
Le mani sicure che mi spinsero
alla solitudine e all’odio,
le mani bianche che abbatterono
la foresta di palma
che dominava l’Africa.
Il mio cuore , Signore, si è sciolto come neve
sui tetti di Parigi
al sole della vostra tenerezza.
E tenero si è fatto ai miei nemici, fratelli
dalle mani già bianche senza neve,
anche per queste dita di rugiada che sento
ogni sera
sulle mie guance brucianti.
S. Senghor
Senghor Léopold Sédar
(Joal, 9 ottobre 1906 – Verson, 20 dicembre 2001)
fu un uomo politico, poeta e letterato.
Fu il primo africano a sedere come membro dell' Académie française.
Fu docente all'università di Parigi e
fu tra i fondatori della federazione del Mali nel 1959.