tag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post8964583858640584375..comments2023-11-02T17:44:27.587+01:00Comments on Gianna : il bene in noi: IL MESTIERE PIU' ANTICO DEL MONDOGiannahttp://www.blogger.com/profile/09019211289137245311noreply@blogger.comBlogger67125tag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-61203012748630951822008-10-14T23:45:00.000+02:002008-10-14T23:45:00.000+02:00Lucio allora pensaci!Lucio allora pensaci!Giannahttps://www.blogger.com/profile/09019211289137245311noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-43379152549631178032008-10-10T21:48:00.000+02:002008-10-10T21:48:00.000+02:00Grazie Stella, sei affettuosissima, come sempre.E'...Grazie Stella, sei affettuosissima, come sempre.<BR/>E' un vero piacere, conoscerti<BR/><BR/>Lucio MustoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-59419298334015264152008-10-10T18:30:00.000+02:002008-10-10T18:30:00.000+02:00Lucio,non scherzare.Il motivo è che avrei avuto un...Lucio,non scherzare.<BR/><BR/>Il motivo è che avrei avuto un tuo punto di riferimento,per scambiarci visite e premi.<BR/>Un abbraccio.Giannahttps://www.blogger.com/profile/09019211289137245311noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-47953268026893045342008-10-10T13:44:00.000+02:002008-10-10T13:44:00.000+02:00Te lo dirò, Stella, perché non creo un blog tutto ...Te lo dirò, Stella, perché non creo un blog tutto mio.<BR/><BR/>Perché ho troppe cose da fare e penso che un blog mio mi porterebbe via troppo tempo.<BR/>Una volta ci provai pure, ma non riuscii mai a scriverci nulla... Anzi credo che esista ancora, perché non riuscii a chiuderlo.<BR/><BR/>No. credo di essere troppo lunatico per un blog mio.<BR/>Ma se pensi che nel tuo dia fastidio, puoi anche solo farmelo intuire, e vado via subito e senza alcun rancore!<BR/><BR/>Lucio MustoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-1678301143291982732008-10-10T08:09:00.000+02:002008-10-10T08:09:00.000+02:00Luce a te buongiorno con un abbraccio.Luce a te buongiorno con un abbraccio.Giannahttps://www.blogger.com/profile/09019211289137245311noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-76481302464171023552008-10-10T01:21:00.000+02:002008-10-10T01:21:00.000+02:00Ishtar, concordo perfettamente con te!Infatti già ...Ishtar, concordo perfettamente con te!<BR/><BR/>Infatti già precedentemente avevo detto tutto il mio pensiero sullo sfruttamento della prostituzione, ma lo ripeto volentieri<BR/><BR/>"LO SFRUTTAMENTO è un turpe abuso, e come tale va eliminato. Al più presto, possibilmente"<BR/><BR/>La "PROSTITUZIONE", inteso come il prostituirsi o il prostituire è una raffinatissima arte, è mezzo di scambio, è arma di potere, è arma da guerra.<BR/>Ed in un modo o nell'altro ce l'hanno gran parte degli animali... dai cefalopodi in su.<BR/><BR/>Lucio MustoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-16139419563005058122008-10-09T23:51:00.000+02:002008-10-09T23:51:00.000+02:00Cara Stella,inutile dire che con l'esempio di Luci...Cara Stella,inutile dire che con l'esempio di Lucio sono perfettamente daccordo e poi per come è scritto e scorre, direi che covince ancora di più del nostro ministro delle pari opportunità.<BR/>Buonanotte e sogni d'oro.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-58752902882340416492008-10-09T21:49:00.000+02:002008-10-09T21:49:00.000+02:00Caro lucio,scusa la domanda indiscreta,ma con tutt...Caro lucio,scusa la domanda indiscreta,ma con tutta la tua verve perchè non crei un blog tutto tuo? Sarebbe bello.Giannahttps://www.blogger.com/profile/09019211289137245311noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-70152916354373098302008-10-09T21:36:00.000+02:002008-10-09T21:36:00.000+02:00Caro sirio ti ringrazio immensamente del tuo comme...Caro sirio ti ringrazio immensamente del tuo commento che condivido in pieno !Giannahttps://www.blogger.com/profile/09019211289137245311noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-67102357107525332762008-10-09T21:21:00.000+02:002008-10-09T21:21:00.000+02:00Ciao stella,e se invece i signori maschietti come ...Ciao stella,e se invece i signori maschietti come me vedessero nella loro donna,moglie o compagna che sia<BR/>"colei con cui è stata fatta una scelta di vita",ma sinceramente e lo sottolineo,il problema non ci sarebbe.<BR/>La crescita di una coppia è un cammino costante,va avanti giorno per giorno.<BR/>Chi vive da solo e sfoga i suoi istinti sessuali con le prostitute,secondo me è un disadattato sociale,con qualche problema relazionale.<BR/>Dice molto bene Gianni Ferrucci :<BR/>"E poi, il "possesso" del corpo di una prostituta dà ad alcuni uomini l'apparente sensazione di avere quel potere che in realtà hanno perso di fronte alle donne d'oggi".<BR/><BR/>Ciao,gran bel post!Leonardohttps://www.blogger.com/profile/02505868076106528362noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-84139493550032387762008-10-09T21:13:00.000+02:002008-10-09T21:13:00.000+02:00Caro lucio, hai scritto un poema...Si commenta da ...Caro lucio, hai scritto un poema...<BR/>Si commenta da sé!Giannahttps://www.blogger.com/profile/09019211289137245311noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-34174772456733428022008-10-09T21:08:00.000+02:002008-10-09T21:08:00.000+02:00IS,grazie dei tuoi graditi commenti!IS,grazie dei tuoi graditi commenti!Giannahttps://www.blogger.com/profile/09019211289137245311noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-43122848309983587722008-10-09T21:07:00.000+02:002008-10-09T21:07:00.000+02:00Ti apprezzo, romano.Ti apprezzo, romano.Giannahttps://www.blogger.com/profile/09019211289137245311noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-56264331251746618512008-10-09T21:06:00.000+02:002008-10-09T21:06:00.000+02:00Reanto,non vuole concorrenti...Reanto,non vuole concorrenti...Giannahttps://www.blogger.com/profile/09019211289137245311noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-11678118736856005732008-10-09T21:04:00.000+02:002008-10-09T21:04:00.000+02:00Peppe,hai ragione!Peppe,hai ragione!Giannahttps://www.blogger.com/profile/09019211289137245311noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-86915836264178938642008-10-09T20:31:00.000+02:002008-10-09T20:31:00.000+02:00Mamma mia Lucio, con questo puoi pure permetterti ...Mamma mia Lucio, con questo puoi pure permetterti di scrivere le sceneggiature di Beautiful!<BR/>Del resto sono scenari che si possono vedere e verificare ovunque anche se tutti negherebbero la realtà.<BR/>Sintetizzando il tuo pensiero la prostituzione ha uno scopo preciso: un interesse personale che sia il corrispettivo di un alto guadagno, che sia migliorare la propria posizione sociale...<BR/>Solo che prima c'era il piacere fisico ora si è spostato il tipo di interesse!<BR/>Io in questi termini non colpevolizzo, anche se non lo condivido, ma è una questione mia personale, tuttavia se due persone sono grandi e consenzienti saranno pure affari loro!<BR/>Mentre lo sfruttamento della prostituzione come te penso sia da eliminare come ogni forma di abuso, delitto...<BR/>CiaoIshtarhttps://www.blogger.com/profile/12150878568911892472noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-39719781756983843242008-10-09T19:18:00.000+02:002008-10-09T19:18:00.000+02:00Scusa Stella se mi permetto, dopo aver pubblicato ...Scusa Stella se mi permetto, dopo aver pubblicato il mio commento ho letto quello di Renato<BR/>che chiede che vuole fare Mara Carfagna,<BR/>io da burlona ho avuto una risposta che ora pubblico, ma ci tengo a dire da burlona:<BR/>Renato:<BR/>semplicemente non vuole concorrenti!<BR/>Ciao :)Ishtarhttps://www.blogger.com/profile/12150878568911892472noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-1450756137804372952008-10-09T19:16:00.000+02:002008-10-09T19:16:00.000+02:00In effetti è semplice capire che con una prostitut...In effetti è semplice capire che con una prostituta paghi e ottieni quello che vuoi punto, senza complicazioni sentimentali, senza corteggiamenti, senza doversi mettere in gioco e avere la paura di non essere all'altezza della donna.<BR/>Tanti i motivi ma se non piacesse, e a parecchie persone, non sarebbe nè il mestiere più antico del mondo nè quello che resiste nonostanti le crisi economiche!<BR/>CiaoIshtarhttps://www.blogger.com/profile/12150878568911892472noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-6451168556767964472008-10-09T18:59:00.000+02:002008-10-09T18:59:00.000+02:00Che cerca di fare Mara?Che cerca di fare Mara?ReAntohttps://www.blogger.com/profile/17035905652585786098noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-42591217515340752492008-10-09T18:47:00.000+02:002008-10-09T18:47:00.000+02:00Come uomo non capisco e mi fanno schifo gli altri ...Come uomo non capisco e mi fanno schifo gli altri uomini che 'usufruiscono dei servizi' di una prostituta. <BR/><BR/>E' un problema dai tanti aspetti.<BR/><BR/>CiaoRomano Scaramuzzinohttps://www.blogger.com/profile/15914488947863663946noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-57490815647628274942008-10-09T18:40:00.000+02:002008-10-09T18:40:00.000+02:00Povere donne che sono vittime della malavita e che...Povere donne che sono vittime della malavita e che lo fanno con costrizione!Giuseppe Bovino di Borbonehttps://www.blogger.com/profile/11974264822307176059noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-11084363843977914532008-10-09T17:21:00.000+02:002008-10-09T17:21:00.000+02:00Eccola qui la mia riflessione autobiografica.M'è v...Eccola qui la mia riflessione autobiografica.<BR/>M'è venuta di associarla alla "prostituzione" quando si è gridato a quella, per la battuta fatta dalla Vezzali al presidente del Consiglio giocando al doppio senso del verbo "toccare", fra lo sportivo ed il mandrillesco.<BR/><BR/>Si, se per quella frase si può definire "prostituta" la nostra campionessa, anche tutti noi, "compagni di viaggio", lo siamo!<BR/><BR/>--------------------------<BR/><BR/> Le compagne di viaggio<BR/><BR/>Rivolgendo il pensiero a quelle donne che in un modo o nell’altro ti sfiorano nella vita, non posso che pregiudizialmente citare Fabrizio de André e ripetere la dedica della sua splendida canzone: “Le passanti”.<BR/><BR/>Io dedico questa canzone<BR/>ad ogni donna,<BR/>pensata come amore.<BR/><BR/>Il discorso che faremo vale anche per gli uomini con cui vieni in contatto nel tuo viaggio terreno. Buttar via l’occasione di un incontro senza farne un atto d’amore, una comunione d’anime, è veramente sprecare i doni di Dio, ma nel discorrere è più agevole ed efficace parlare d’amore pensando come destinatario una donna. Siamo legati da troppi pregiudizi e preoccupati di essere fraintesi nella nostra mascolinità. Seguiamo Fabrizio allora e parliamo solo di donne, ricordando che, con gli opportuni distinguo, tutto vale anche per gli uomini nostri compagni di viaggio.<BR/><BR/>Le “compagne di viaggio” sono quelle donne che ti restano vicino molto a lungo per motivi contingenti non dipendenti quindi dalla loro volontà. Le colleghe quindi, le clienti, quelle donne che frequentano i tuoi stessi ambienti, come le cameriere del ristorante dove pranzi o del bar.<BR/>Cominciamo con l’inquadrarle.<BR/><BR/>Sono innanzi tutto persone, e devi perciò aspettarti tutto quanto può accadere con delle normali persone, uomini o donne che siano, senza imputare nulla allo stato di forzato contatto o promiscuità. Ci puoi litigare o innamorartene e magari sposarla, portarla a letto. Può diventare la tua amica del cuore o la tua commercialista. Può capitare con queste come con qualunque altra donna che incontri o conosci in qualunque altro posto. Sotto questa ottica non interessano la nostra indagine.<BR/><BR/>Detto questo, cominciamo a guardarle nel ruolo che ci interessa, e scopriamo che per prima cosa sono anche letteralmente, delle compagne di viaggio. Proprio quelle che ti ritrovi nello scompartimento del treno quando sei in viaggio. Persone perfettamente sconosciute che non ti interessano affatto e delle quali incrocerai lo sguardo nelle prossime ore molte più volte di quanto fai con tua moglie per una settimana intera. Gli scienziati hanno scoperto che ogni persona considera (istintivamente, non coscientemente) un certo spazio attorno a sé come proprio territorio, esattamente alla stregua delle bestie selvatiche, e la aggressività di ognuno di noi si mette in allarme non appena tale spazio viene violato. Puoi farci caso anche tu: nota per esempio come quattro persone che non si conoscono, quando entrano in un ascensore, anche molto spazioso, si schiaccino nei quattro angoli, il più distante possibile l’uno dall’altro. Ebbene nello scompartimento del treno, ma anche nell’ufficio, il rispetto di questa “distanza di sicurezza” viene violato, e solo l’educazione al vivere civile soffoca reazioni aggressive (e certe volte non ci riesce). O meglio, la cosiddetta “buona creanza” le mutua in atteggiamenti di tipo diverso; atteggiamenti “permessi” nello spazio riservato. Gli atteggiamenti familiari.<BR/>Ed allora ti senti in dovere di chiacchierare e di socializzare con quelli che coabitano nel tuo scompartimento, anche se la cosa non ti interesserebbe affatto, di essere affabile e sorridente con le signore anche se lo vedi che sono brutte e racchie ed antipatiche, esageratamente disponibile con gli uomini. In forza di regole sociali che hai accettato ed assimilato, queste persone troppo vicine, di cui tuo malgrado respiri i feromoni sono, momentaneamente, il tuo gruppo, la tua tribù.<BR/>Così è nell’ufficio. Le donne dell’ufficio sono le “tue” donne, anche se non te ne scoperesti una manco se ti pagassero, e saresti pronto a difenderle con un accanimento obiettivamente ingiustificabile se non si fosse stabilito (spesso nostro malgrado) questo involontario spirito di clan.<BR/><BR/>Per completezza di ragionamento dirò che è esattamente agli stessi motivi che è dovuto il forte antagonismo, non solo emulativo, nei confronti dei colleghi dello stesso sesso e dei diretti superiori. E’ l’eterna lotta per il predominio gerarchico nel branco che ancora una volta sbuca fuori. La carriera, soprattutto oggi e soprattutto negli uffici pubblici e soprattutto ai gradini medi e bassi, si fa annaspando nella massa, non uno contro uno nel piccolo ambiente di un’agenzia o del reparto. Se Tizio ha dieci anni di anzianità più di te è del tutto inutile che vi battiate per la carriera, e lo sapete. <BR/>Chi è più vecchio, resterà avanti. <BR/>I vostri attriti sono lotte per la posizione “sociale” nel gruppo locale. <BR/><BR/>Quello che ho cercato di chiarire chiamiamolo “Effetto treno”.<BR/><BR/>C’è poi un’altra funzione tipica delle colleghe di ufficio, anzi normalmente di una sola delle colleghe di ufficio (o delle clienti, le bariste ecc.), quella di CvC, ovvero di Compagna di viaggio Coccolatrice, cioè quella persona (quasi sempre di sesso opposto) sulla quale andare a scaricare le tensioni, le ansie, le bili che ti colano fuori dagli occhi nel quotidiano tuo arrancare nel mondo del lavoro. Tu vai lì, da lei, e le passi parte delle tue angosce nella presunzione, del tutto gratuita che “Lei” possa assorbire tutto, capire tutto, risolvere tutto. E’ naturalmente solo una tua fisima personale, ma funziona egregiamente, come quando vai a dare soldi allo psichiatra per stenderti sul suo lettino e raccontare i tuoi guai veri o immaginari, che a lui non interessano nemmeno un po’ e per i quali comunque non può, non sa, non vuole fare niente.<BR/>Naturalmente il tuo, o la tua CvC avrà a sua volta un consolatore, diverso da te, su cui scaricare le sue, di inquietudini, e via dicendo. Probabilmente tu stesso sarai strumento volente o nolente “sorteggiato” da qualcheduno come suo confidente; ed i suoi guai ti immalinconiranno.<BR/>La Funzione CvC di cui stiamo parlando è la versione “adulta” e condizionata dagli spazi sociali della “casetta sull’albero” o “posto mio” di quand’eravamo piccoli. Un angolo sicuro (i più miserelli di noi non avevano di meglio che le coperte del letto) in cui rifugiarsi quando le cose andavano male, quando si aveva voglia di piangere e nessuna giustificazione per farlo in presenza di mamma o papà, quelle volte che volevamo morire, e solo morire e non sapevamo perché. Ora, da grandi, è la spalla di qualcheduno. Più agevolmente, per i maschietti, di qualcheduna.<BR/><BR/>Ricordo un giovane collega del Centro Elettronico, che per addirittura due o tre anni tutti i giorni (o quasi tutti i giorni) veniva nella mia stanza e si sedeva davanti alla mia scrivania. Ci stava un quarto d’ora, talvolta un po’ di più, poi andava via. Senza dire quasi mai una parola, senza chiedere nulla, senza giustificare il suo comportamento. Ero più giovane anch’io, allora, e non ci capivo granché; lasciai correre per un po’, poi un giorno, cercando di farlo con delicatezza, chiesi spiegazione di questo strano comportamento. «Perché con te lo posso fare», mi rispose. Continuai a non capire ma chiusi la bocca. Mi chiedo ancora se venisse per cercare conforto ai suoi pensieri o per darmi forza nelle mie battaglie.<BR/>Si chiama Bruno Voce ed ora è un grosso dirigente industriale in Toscana. <BR/><BR/>Questo lo chiameremo “Effetto rifugio”, e secondo me, è un bene che ci sia.<BR/><BR/>Poi ci sono i “Foulard”. <BR/>Non ho mai saputo perché abbiano questo nome, ma si sono sempre chiamati così, al Centro Elettronico. E ce ne sono stati sempre tantissimi.<BR/>Il fenomeno, in una realtà ampia ed articolata come il Centro Elettronico, aveva molti aspetti. Tante situazioni non si creeranno forse in ambienti più piccoli, ma lì ci trovavi tutta o quasi la casistica.<BR/><BR/><BR/>Preciserò che la popolazione del Centro Elettronico era di oltre cinquecento persone, di età media decisamente bassa, con larga fascia di ventenni e trentenni e con i vertici dirigenziale (il Capocentro era Condirettore Centrale) quarantenni e qualche cinquantenne. Personale scelto, molti tecnici e gente con la presunzione di essere almeno geniale, tutti allupati nel fisico e rampanti carrieristi nel lavoro.<BR/><BR/>“Foulard” è il generico rapporto uomo-donna che tracima di poco o di molto l’asettica definizione di colleganza o subordinazione gerarchica in ambito lavorativo.<BR/>“Foulard” è anche il sacrosanto diritto al pettegolezzo più fantasioso e becero di chicchessia finalizzato al rompere la monotonia del lavoro d’ufficio ed avente come vittime un povero cristo ed una povera crista che magari per la seconda volta si sono trovati a prendere un caffè al bar aziendale nello stesso momento.<BR/>Naturalmente ben pochi “Foulards”, anzi nessuno, è così innocente come un fortuito incontro al bar aziendale. Se su cinquecento persone ci sono duecentocinquanta colleghe, nel corso degli anni ognuno di noi avrà “provato a fare qualcosa” con almeno duecentoventi, duecentotrenta di esse. Naturalmente il numero delle “buche” (combinazioni con ripetizione di n colleghi su k colleghe) è astronomico, ma anche altissimo è il numero dei tentativi andati in porto (“quagliamienti” secondo la terminologia partenopea), considerando i “Foulards” sfociati in stabili relazioni più o meno extramatrimoniali (perché ci sono anche quelle consenzienti o accettate), gli innamoramenti passeggeri, le cotte, gli amori plutonici e quelli platonici, le scopatine ratte (cioè veloci) ma soprattutto, ed è questo che rende intrigante il discorso, gli “opportunismi”.<BR/><BR/>E su quest’ultima categoria dobbiamo soffermarci un attimo.<BR/>In un ambiente di ufficio ampio, ma comunque circoscritto, un sacco di cose fanno “prestigio”.<BR/>Avere la responsabilità di un progetto nuovo, essere mandati in missione con una certa frequenza o essere “distaccati” presso altre sedi o altre strutture ecc. Pressappoco come essere nominati capoclasse a scuola o stare alla lavagna col potere di segnare i Buoni e i Cattivi.<BR/>Ma anche cose molto più piccole, dettagli più miserevoli o meschini sono desiderati e cercati. Tipo essere sempre chiamati nelle riunioni di Direzione, andare a pranzo con i Dirigenti o ostentare una particolare considerazione da parte degli stessi, aver accesso a settori particolari dell’attività dello stabilimento o interessarsi per esempio del “Phisical Planning” o di qualunque cosa abbia un nome strano o vagamente esotico.<BR/>Ed ancora, questa è la parte peggiore e quasi allucinante, fa “prestigio” mostrarsi in sintonia o in amicizia con le persone che in quel momento sono in auge o particolarmente considerate. Per sentirsi ed essere considerato importante occorre essere vicino al funzionario rampante o al sindacalista vincente, al segretario particolare del Capo o al casinista più contestatore che più pericoloso non si può. <BR/>Ma soprattutto essere vicino alle donne.<BR/>E’ fondamentale intrecciare relazioni (che appaiano) intime il più possibile con quella più apprezzata dal Direttore, con quella più appariscente, con quelle considerate più efficienti e competenti in qualsivoglia settore. Ed in ordine d’importanza:<BR/>Andar via dall’ufficio con quella considerata più seria.<BR/>Far la pausa pranzo con la più troia.<BR/>Collaborare nel lavoro con quella più raccomandata.<BR/>Farsi notare in ascensore con la segretaria del Capocentro<BR/>Farsi notare in compagnia della segretaria del Vice Capocentro.<BR/>e via così.<BR/><BR/>Conquistarsi l’attenzione di una di queste potenze, questi “numero uno”, equivale quasi ad una promozione. <BR/>E non ha importanza se la posizione di spicco derivi da acclamazione popolare (tipico: il più bel culo!) o per illuminazione dall’altro (la “nota di merito”). L’importante è che sia persona al centro dell’attenzione e dei discorsi.<BR/>Se la femmina è una “che vale”, e io mi ci faccio vedere insieme, tutti ne dedurranno che anch’io valgo.<BR/><BR/>Naturalmente le cose sono più complesse di come le vado raccontando, poiché sono tantissimi i colleghi impegnati a tessere queste sottili ed elaborate ragnatele di alleanze.<BR/>Perché se “lui” cerca una “lei” di successo per impostare un bel “Foulard”, anche “lei” cerca un “lui” utile per salire in classifica.<BR/>Ed allora amori ed amorazzi, simpatie e passioncelle, assai spesso nascono e si consumano sotto gli occhi inquisitori delle mezze-maniche annoiate, senza aver nulla di sentimentale, nessun interesse né spirituale né fisico, ma solo carrieristico e di convenienza.<BR/><BR/>Come dire, non c’è più una sintonia fra lo scopo e la scopata.<BR/><BR/>Certi casi naturalmente fanno eccezione. Soprattutto quando si hanno vent’anni e ott’ore di tempo al giorno tutti i giorni.<BR/>A volte la noia ti tende il tranello, a volte non stai troppo attento, a volte ti lasci influenzare, quasi sempre sei troppo ingenuo.<BR/>E magari era partita un’alleanza strategica, o forse un “Foulard” di piccolo calibro, o il sano desiderio di un’avventurella passeggera, e ti ritrovi impastoiato in un romanzone sentimentale che non avresti osato scrivere, e neppure concepire.<BR/>Ti ritrovi nei casini della Collega che magari si doveva sposare e non vuol sposarsi più, di tua moglie che non gli va per niente giù che tu fai il cretino con una più giovane di dieci anni e che riesce ad averti vicino sveglio ogni giorno il triplo delle ore che passi a casa, e per questo considera quella concorrenza una concorrenza sleale ed un affronto personale a lei, che comunque è riuscita a sposarti, dei figli che aizzati dalla madre ti vedono come un mostro a due teste, dei suoceri eccetera. Naturalmente i colleghi, ed hanno le loro ragioni, trovano la cosa ideale per diluire la monotonia della quotidianeità lavorativa e ci ricamano sopra, si inventano sfumature frizzanti e retroscena boccacceschi, e il dramma sentimentale di uno diventa favola rosa per tutti, argomento di conversazione al bar, intrigo di palazzo. Senza malizia certo, è solo per distrarsi, tanto “sono cose che capitano”…<BR/><BR/>E la vita continua.<BR/><BR/>Lucio Musto 3 dicembre 2002 parole 2161Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-33326506649044083432008-10-09T15:20:00.000+02:002008-10-09T15:20:00.000+02:00Alcune donne vengono rese schiave e l'uomo vuole s...Alcune donne vengono rese schiave e l'uomo vuole subito arrivare al dunque...<BR/>Pupottina mi trovi d'accordo!Giannahttps://www.blogger.com/profile/09019211289137245311noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-66716407317698908662008-10-09T15:17:00.000+02:002008-10-09T15:17:00.000+02:00Susanna nella Roma antica(| sec.) la professione d...Susanna nella Roma antica(| sec.) la professione di meretrix era ammessa legalmente,ma considerata degradante. Nel ||sec.molte prostitute esercitavano il mestiere nei bordelli(lupanaria,postribola).<BR/>Quelle che battevano di notte,usavano piccole lanterne ed erano perciò chiamate noctilucae(lucciole).<BR/><BR/>Nella nostra epoca la situazione è come l'ha descritta lo psicologo,a mio avviso.Giannahttps://www.blogger.com/profile/09019211289137245311noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6463565036209778514.post-38408608426947556332008-10-09T15:07:00.000+02:002008-10-09T15:07:00.000+02:00Luigina carissima,grazie della tua testimonianza! ...Luigina carissima,grazie della tua testimonianza! E' giusto fare chiarezza su un problema,così spinoso.Se ho postato le parole dello psicologo, è perchè le condivido.<BR/>Il fenomeno è sempre più in aumento e gravi malattie sono latenti,dalla sifilide al papilloma virus,all'ads...Giannahttps://www.blogger.com/profile/09019211289137245311noreply@blogger.com