74

LA CICALA E LA FORMICA

Questa nuova versione della favoletta potrebbe, in un certo senso, essere collegata al post precedente. Che ne dite? 

 P. S. Chiedo scusa per il vaffa...












  1. Ciao Gianna, veramente molto carina e molta vera. Nella vita bisogna sapersi prendere i propri spazi e lasciare posto anche al piacere che le piccole cose possono darti...nella giusta misura il divertimento, una serata con gli amici, un piccolo acquisto non preventivato possono fare la differenza e aiutare a superare meglio un periodo difficile come quello che stiamo vivendo.
    Un abbraccio, buona giornata.
    Antonella

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quante caramelline consumate e assaporate bene...cara Antonella.

      Abbraccio a te.

      Elimina
  2. si anch'io sono d'accordo con antonella.

    ciao gianna felice giornata, baci!!

    RispondiElimina
  3. Eh già mia cara Gianna bisogna essere entrambe sia formica che cicala perchè la vita è bello sia vissuta....
    Leggendola mi viene alla mente il mio ex suocero che non ha goduto molto ed ha accumulato anche l'inutile per poi lasciar tutto li in un attimo.....
    Un abbraccio mia cara

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche i miei genitori risparmiavano molto...senza concedersi nessun divertimento.

      E i loro soldini sono poi stati usati per badanti varie e cure ospedaliere...

      Abbraccio Robi

      Elimina
  4. Anch'io credo che ci vorrebbe una giusta dose di entrambe.

    RispondiElimina
  5. Tutto bello Gianna!...solo un appunto...

    Non dovevi scusarti per il VAFFA...

    Ciao e buona giornata!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pino, cerco di rispettare la sensibilità di tutti.

      Elimina
  6. sìììììììììììììì
    la conosco e faccio sempre tesoro della morale ;-)

    RispondiElimina
  7. Opto per la Cicalformica: un essere un pò gaudente e un pò sparagnino,
    che è adatto per tutte le stagioni ... "della vita"

    Ciao Gianna:-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il massimo sarebbe riuscire a vivere come cicalformica, caro Paolo.

      Un abbraccio.

      Elimina
  8. Cara Gianna lo sai che molte volte ci fai ritornare bambini! Quando penso a quante favole ho sentito mi sto sforzando a ricordare tutte, quella della formica e la cicale deve essere quella che dobbiamo imparare anche noi umani.
    Ciao e buona giornata cara amica.
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Tomaso, tutte le favole hanno una morale. Noi siamo cresciuti con queste, dimenticarle è impossibile.

      Un abbraccio grande.

      Elimina
  9. Che pienezza di parole, volevo catturarle per farle mie, con il richiamo della poesia precedente, e finalmente anche una bella batosta alla morale pesante e arida in cui spesso mi sono trovato a vivere

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Luca, sono in attesa di tuoi versi da pubblicare.
      Le batoste purtroppo fanno parte della vita, tutto sta a cercare di superarle.

      Buona serata.

      Elimina
  10. Fantastica!!!
    Cogli l'attimo e goditi la vita.
    Buona giornata

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Zicin, nella vita si impara.
      Meglio tardi che mai...

      Buona serata.

      Elimina
  11. ciao, una favola che ci fa capire di vivere ogni cosa al momento giusto e con i giusti tempi...anche se a volte sono la prima lasciarmi prendere troppo dal lavoro....ciao....un sorriso..luigina

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lui non sei la sola.
      Quando io insegnavo, mi buttavo a capofitto nel lavoro a discapito di tutto il resto.
      Non avrei mai potuto seguire un blog, per esempio.
      Ora è tutta un'altra musica...

      Buona serata.

      Elimina
  12. Bellissima e vera!!! ^_^

    Bacioni
    Cri&Anna

    RispondiElimina
  13. Ciao Gianna, io penso che occorre avere una giusta misura per tutto, le esagerazioni non vanno bene in nessun caso.
    Non conoscevo questa versione della favola, e mi son fatta una grassa risata!!
    Un bacio e un sorriso per te ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Betty, condivido il tuo pensiero, infatti è proprio vero il detto "il troppo stroppia".
      Una bella risata me la sono fatta pure io quando ho ricevuto questa mail.

      Bacioni e sorrisi a voi.

      Elimina
  14. Ciao
    Buona giornata.
    Io mi sento un po' cicala, un po' formica.
    Non si vive di solo lavoro.
    Non bisogna esagerare in entrambi i casi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Robby, bisogna lavorare per vivere, non vivere per lavorare come facevo io tempo fa.

      Buona serata.

      Elimina
  15. Risposte
    1. Da quanto tempo che non ti sentivo, caro Veneris.
      Bentornato.

      Elimina
  16. Eccezionale amica Gianna, eccezionale. Mentre la leggevo stavo già per partire con uno dei miei "antitutto/commenti" che la storia, sul finire, ha preso da se il risvolto che io stavo per attribuirgli!
    Fregata....sì....ma con piacerissimo!!!!!!!!

    Bellissima la soluzione al posto della mezza arancia.....di gusto, direi!

    Un bacio per quel tuo sorriso!

    RispondiElimina
  17. E' proprio vero.....grazie Gianna!
    un abbraccio
    fiore

    RispondiElimina
  18. cara Gianna,le storie cambiano,come cambia la vita...e perchè dar torto alla cicala?
    Lavorare si,ma senza uccidersi!
    Buon pomeriggio
    Lu

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Lu, giusta osservazione la tua.
      La favola è stata ritoccata facendo riferimento alla vita attuale di poche persone...!

      Baci.

      Elimina
  19. Bella, mi son fatta una bella risata!
    Cinzia

    RispondiElimina
  20. bisognerebbe vivere come la cicala purtroppo ci lasciamo prendere la mano dal pensiero del futuro , che non sappiamo neppure se lo avremo e finiamo per non goderci a pieno la vita.
    ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' vero, senza dissipare tutto e poi andare a chiedere aiuto ad altri più previdenti.

      Buona giornata Adry.

      Elimina
  21. :-D Pensavo fosse la favola originale! Effettivamente la piccola morale dice tutto e ha pienamente ragione.
    Vivamus, mea Lesbia, atque amemus diceva Catullo. Poesia, tra l'altro, consigliatissima anche per lo stesso senso della bella favoletta che hai messo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grande Catullo: nella poesia dedicata alla sua Lesbia esorta a vivere ed amare, perchè la vita è breve...

      Amare anche nel senso erotico del termine.

      Alessandro, grazie d'avermi dato l'opportunità di citare questo grande poeta latino che mi ha sempre attratto e che fu argomento di discussione al mio esame di maturità..

      Elimina
  22. cara Gianna, non ti nego che già l'avevo sentita un po di tempo fa, e la morale è che chi si ammazza di lavoro viene anche deriso dall'avversa sorte alla fine, comunque è bella come storia e calza bene a tutti quei tipi che prima buttano le monetine a Craxi e poi fanno peggio, poi a proposito del Vaffa! ti racconto una vecchia barzelletta dei tempi del Fascismo, un uomo era in stazione ad attendere il treno per Roma, quando dalla direzione opposta dal treno proveniente da Roma scente in inconsueto passeggero e con un fare autoritario si rivolge all'uomo sulla panchina; Buonuomo, come mai non sei a lavoro come tutti gli altri? Stò andando a Roma per parlare col Duce affinchè mi trovi appunto un posto di lavoro!
    Che sciocchezza scomodare il Duce, e se Lui ti dice di no cosa fai? Lo mando a Fan.... e me ne vado! Bravo!! questa la voglio proprio vedere! L'uomo prese il treno per Roma ed anche il tizio autoritario, giunti a Roma, l'uomo dovette camminare un bel po e chiedere a molti come fare per avere udienza col Duce, alla fine ci riesce e quando si trova difronte al Duce riconosce la persona autoritaria della stazione di provenienza, il chè l'uomo intimorito riusciva appena a parlare ed il Duce disse che qualsiasi cosa avesse chiesto, la risposta è no! Ora voglio vedere cosa dici! (con due testimoni ai lati a differenza di prima in stazione) Allora l'uomo esclamo! restiamo come vi ho detto in Stazione!
    (Tanto il Vaffa glie lo aveva già detto)
    Ti saluto cara Gianna.
    gaetano

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi hai strappato un sorriso, ma un po' amaro, caro Gaetano.

      Ne conosci di storielle...

      Elimina
  23. il tempo è unico, raro e prezioso. Scoprirlo nella vita perchè non si è pensato mai può essere davvero doloroso, allora è meglio ricordarselo...
    un abbraccio

    RispondiElimina
  24. La postai anch'io tempo fa! E tu mi dicevi nel commento "Tutto si aggiorna"..... E in effetti bisognerebbe vivere un po' di più per noi stessi , godendo anche del contatto con gli altri e gustando ogni momento della nostra vita che, purtroppo, non si ripete! Ciao Gianna, un bacione

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non lo ricordavo, Paola, ma mi piace il mio commento lasciato da te...

      Ce lo siamo detto pure a voce...

      Mettiamocela tutta sister cara.

      Bacioni.

      Elimina
  25. Ci sta proprio questo post. Il tempo ce lo dobbiamo prendere dosando tutto con intelligenza.

    Buona giornata!

    RispondiElimina
  26. Questo post dovrei farlo leggere a un pò di persone! Bellissimo, grazi Gianna.
    Buona giornata.
    Miky

    RispondiElimina
  27. molto graziosa cara Gianna, un segnale forte e chiaro a tutte quelle formiche che rinunciano alle belle cose nella vita per lavorare...W la cicalaaaaaaaaaaaaa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bene, però un po' di lavoro, non tanto,ma ci sta.

      Elimina
  28. Ahahah Il finale mi è piaciuto moltissimo. Meno male che almeno lei è andata a cantare a Parigi e non ce la ritroviamo in politica.
    Ciao buona giornata, un abbraccio
    enrico

    RispondiElimina
  29. io cerco di essere formica ma anche un po' cicala, altrimenti la vita non si vive pienamente...i sensi unici non vanno bene, in nessun campo...buona giornata!!!

    RispondiElimina
  30. ahahahah la conoscevo, ma ogni volta mi fa proprio ridere!!!!
    Ha ragione la cicala..la vita si vive una volta sola ed è giusto non perdere quello che proprio la vita ci regala...
    Poi sai, a me non piacciono quelle persone che accumulano, accumulano, accumulano perchè non avendo mai abbastanza e volendo sempre di più sono più povere di quelli che hanno poco, ma che si sanno accontentare apprezzando quel poco.
    Ciao carissima
    un abbraccio
    Bruna

    RispondiElimina
  31. una giusta e saggia morale,cara Gianna,fa riflòettere..un bacione e felice giornata ;0))

    RispondiElimina
  32. In effetti....un po' è così. Forse il detto "in medio stat virtus" non è nato per caso.
    Macca
    P.S.: il vaffa ci sta a pennello, se lo togli la storia perde parecchio!

    RispondiElimina
  33. Davvero molto divertente il finale di questa storiella :))

    Sarebbe come dire "carpe diem", sempre che la nostra natura sia orientata in tal senso e se ne sia capaci. Quando 16 anni fa mi fu fatta questa nefasta diagnosi di Lupus anch'io dissi a me stessa "Carpe diem", anzi lo scrissi a grandi caratteri sul mio monitor in ufficio, per non rischiare di dimenticarlo, ma pur sforzandomi non mi è riuscito di metterlo bene in pratica ... evidentemente sono più formica che cicala eh eh.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La nostra natura..., è qui che casca l'asino...vero, mi ritrovo in te, cara Krilù.

      Da 16 anni che ti perseguita?

      Basta Lupus...

      Bacioni tesorino.

      Elimina
  34. Da noi questa storia è "Locusta e Formica"...

    RispondiElimina
  35. 彡♡°
    Passei para uma visitinha.
    Boa continuação da semana.
    Beijinhos.
    Brasil
    ¸.•♫°`♡♡彡

    RispondiElimina
  36. Bella la favola modernizzata!C'è un cestoin regalo per te nel mio blog http://bardo-lusevera-news.blogspot.it/

    RispondiElimina



Grazie del tuo gradito commento.

Il bene in noidiGiannaDesign byIole