46

BIMBI DI CITTA'


I bimbi di città non conoscono la bellezza della natura. Mancano loro belle sensazioni come il cinguettio degli uccelli,l'acqua bevuta alla sorgente o la frutta addentata sull'albero... I piu' fortunati hanno la possibilità di avere genitori o nonni che durante il weekend o d'estate li portano fuori città,dove possono gioire degli elementi naturali, studiati sui libri.

BIMBI DI CITTA' GRANDE

Questi bambini senza campagna
nascono tristi,crescono defraudati.
Non hanno visto la bava del bue,
non hanno sentito l'odore dell'erba
al bacio dell'aurora.

Non hanno bevuto la rugiada dal calice delle rose.
I cavalli non hanno lasciato nel loro orecchio
lo scalpiccio dal suono rotondo.

Non hanno mai bagnato i piedi nel ruscello,
i piedi prigionieri
che non conoscono l'erba nè la polvere.
Mangiano la frutta comprata al mercato
senza la gioia del desiderio sull'albero
mai hanno visto nascere le foglie tenere,
nè il sole spuntare tra la bruma.

Un panorama senza orizzonte
gli serra il passo,sempre.

Irrimediabilmete tristi,questi bambini
senza cielo e senza campo.
da Josè Agustin Balseiro

  1. ma sai che molti non sanno che di notte ci sono le stelle perchè la luce della città non te le fa vedere........ che tristezza.....

    RispondiElimina
  2. sì, oggi vedo di darmi un po' di grinta...
    ho una visita medica nel pomeriggio e l'ultimo periodo non è stato proprio tranquillo... esorcizzo la tensione...
    fammi leggereu n po' cosa hai scritto...

    RispondiElimina
  3. è vero che i bambini che vivono in campagna perdono i riferimenti con tante cose che riguardano la natura....
    io ho avuto la fortuna di vivere molto la natura... mio padre era agricoltore... i miei nonni per anni hanno vissuto in campagna...
    adesso vivo in periferia mentre prima da nubile ero al centro...
    da casa mia la mattina vedo passare il gregge di pecore... pensa un po'....
    buon giovedì

    RispondiElimina
  4. io ho la fortuna di avere una casa in campagna in umbria e ci ho passato tante estati e tante feste, prima io e poi i miei figli, e ora anche il nipote ...ma mi ricordo ancora lo stupore di un'amichetta di valentina quando scoprì che i pomodori non nascono sugli alberi come aveva visto in certe pubblicità, per non parlar del fatto che non sapeva cosa fosse un frantoio

    RispondiElimina
  5. Pupottina,allora vivi nella quiete e lontano dal caos,che bello...

    In bocca al lupo per oggi!

    RispondiElimina
  6. E' una cosa reale purtroppo e che fa anche molta malinconia.

    RispondiElimina
  7. Zefirina sono tante le cose che ignorano i bambini di città e quando li accompagnavo in giro a contatto con la natura sgranavano gli occhi... per la sorpresa di scoprire meraviglie a loro sconosciute...

    Vivi in campagna,in Umbria,la bella regione verdeggiante,un po' di sana invidia ce l' ho,sai?

    RispondiElimina
  8. i bimbi di città non sanno piu' camminare
    ciao
    Erre54

    RispondiElimina
  9. Erre,benvenuta e grazie per esserti inserita tra i miei lettori.

    E pure tu hai ragione...i nostri bambini camminano poco e si stancano facilmente dopo una passeggiata.

    A presto.

    RispondiElimina
  10. Ciao Stella e' anche una delle mie...esprime proprio ben come siamo noi donne no?un bacione!!!!

    RispondiElimina
  11. Grazie Ilaria e benvenuta da me.

    A presto!

    RispondiElimina
  12. Mi ricordo quando ho portato i miei figli in un agriturismo nel quale si faceva fare loro un giro di tutta la campagna col trattore: visitare le colture, i frutti e gli animali.
    Per loro è stata una giornata esaltante.

    RispondiElimina
  13. Che poesia meravigliosa:si potrebbe aggiungere"non hanno quel bellissimo colorito roseo, ma sono bianchi al punto di sembrare malati!..."
    Com'è vero!qua, all'Elba non è così, con tutto ciò, quando i miei bimbi erano piccoli,abitavamo in un condominio e ogni tanto si andava nella nostra casa di campagna: ebbene, quando erano là, in mezzo alla natura, liberi di stare a contatto con la terra, il verde, i gatti, lucertole e uccellini vari, li vedevamo colmi di gioia: diventavano anch'essi uccellini cinguettanti e festosi....ed è bellissimo vivere di quella loro letizia!

    RispondiElimina
  14. Cara Paola hai aggiunto un'altra perla al mosaico...visi pallidi e poco lieti.

    Ti ringrazio.

    RispondiElimina
  15. Stella, ultimamente si stanno riscoprendo certi valori per la natura e per il proprio territorio, manager che smettono il proprio lavoro per dedicarlo alla coltivazione della terra..tante persone sui 35/40 anni sembrano cercare altre risposte che il loro normale lavoro..e questo è bello..un sacco di anni fa, lasciavano la terra per andare in città, ora sta avvenendo il contrario..finalmente dico io..e con loro anche i propri figli scoprono quanto è bella la natura...Un bacione.

    RispondiElimina
  16. io vivo in mezzo al verde e agli animali, mi basta poco per vedere animali o una bella natura.
    Non potrei farne a meno e so di essere fortunata.

    p.s. Ti piace Candy? ;-)

    RispondiElimina
  17. Un bacio a te e grazie per la tua presenza costante!
    Ornella

    RispondiElimina
  18. Davide mi fa piacere,anche perchè l'aria in città è irrespirabile!

    Bacionissimi

    RispondiElimina
  19. Nadia sei fortunata,sì...!

    Mi piace Candy.

    RispondiElimina
  20. Eccomi stella..anche questa skin e' bella come quella precedente devi solo cambiare le misure del logo renderlo simile al mio cosi accorci la pagina..
    Se vuoi puoi aggiungermi al tuo messanger cosi possiamo parlare meglio e ti posso aiutare di piu'..
    goldwolf@hotmail.it

    RispondiElimina
  21. Ornella che piacere averti qui da me.

    Ti sono sempre vicina con tutto il mio affetto.

    Stai un pochino meglio?.

    Ti stringo forte a me!

    RispondiElimina
  22. Tanti anni fa sono stato un bambino di campagna, a volte provavo disagio perchè le mie scarpe ,nonostante tutte le attenzioni, si sporcavano di fango e in classe qualcuno poteva notare che venivo dalla campagna per strade piene di fango.
    Poi nevicò.
    Io di campagna ero presente, dopo una meravigliosa marcia nella neve, mentre i cittadini erano rimasti a casa.
    Il mio orgoglio fu immenso.

    RispondiElimina
  23. Per questo quando potevo portavo i miei nipotini in campagna, a contatto con la natura, a tosare le pecore, a mungerle, li portavo a scalre le Dolomiti, sui ghiacciai perenni.
    Vale

    RispondiElimina
  24. Chissà che entusiasmo e gioia per i tuoi nipotini,Pierre!

    RispondiElimina
  25. Quanta verità, purtroppo!!!
    Che tristezza per i nostri bimbi :(

    RispondiElimina
  26. Vero Pino!
    Grazie per esserti inserito tra i miei lettori.

    RispondiElimina
  27. Come tu sai Isolabona è immersa nel verde, ma qualche bambino non è mai stato in campagna. Ogni anno, a scuola, facciamo delle uscite per osservare la natura e per raccogliere reperti che poi osserviamo meglio in classe. Qualche volta facciamo esperienze dirette. Abbiamo vendemmiato, abbacchiato le olive, raccolto le castagne. Ogni volta i bambini si stupiscono e ciò che apprendono sul campo non lo dimenticano più. Anche se noi viviamo in campagna, non diamo nulla per scontato perchè i bambini non sono abituati ad osservare, li portiamo a vivere le emozioni direttamente immersi nella natura, per quanto ci è possibie.

    Grazie per avermi dato la possibilità di dire la mia nel tuo bellissimo spazio.

    RispondiElimina
  28. Tutto vero! Io fortunatamenete abito in periferia,pertanto mi beo dei colori della campagna e degli innumerevoli animali che la abitano. C'è un pace, una tranquillità che ristora l'anima. Credimi, quando mi reco in centro mi sembra di impazzire non vedo l'ora di tornarmene a casa . E poi in Sicilia la temperatura in inverno è mite e quasi sempre c'è il sole. :))
    Buona serata
    Rosa

    RispondiElimina
  29. Ciao raggio,finalmente!
    I tuoi alunni sono fortunati ad avere una maestra come te e a vivere in campagna.
    Dici giusto,i bimbi non hanno la capacità di osservazione e perciò bisogna indirizzarli.
    Approvo pienamente i tuoi esperimenti.
    Noi,in terza elementare ,pur vivendo in città,avevamo fatto il vino in classe,per verificare come l'alcool si trasformava in zucchero. . .
    Che bello conoscerti!
    Un abbraccio e grazie per i complimenti.

    RispondiElimina
  30. Ciao Rosa,beata te che abiti in campagna!
    Anche per me la confusione è terribile,al mercato cerco di fare in fretta per tornarmene a casa presto.
    Sono cambiata,una volta non ero così.

    Un caro abbraccio,a presto.

    RispondiElimina
  31. che brutto non conoscere la natura o conoscerla da cittadini...ti ricordi quando ho raccontato dei tipi che volevano l''albero di castagne nel parcheggio...come possono spiegare la natura hai bambini???..però se la si ama si può entrare in sintonia ovunque anche dove è difficile
    un bacio

    RispondiElimina
  32. Purtroppo ci sono molti bambini che pur vivendo in campagna non la sanno vivere, io fortunatamente ho un figlio di dieci anni che la conosce molto bene, questo grazie a suo padre che oltre a fare il coltivatore ama la sua terra e ha portato giorgio fin da piccolissimo con se facendogli conoscere i nostri luoghi e il suo lavoro.
    Noi siamo immersi nel verde ma credimi ci sono bambini che non conoscono nulla o poco della campagna, che peccato!!!
    Buona serata stella

    RispondiElimina
  33. Lo hai letto raggio? I suoi alunni pur vivendo in campagna...

    RispondiElimina
  34. Gturs, tutto dipende dai genitori sia in campagna,sia in città!

    RispondiElimina
  35. Ciao Stella
    leggendo questo post mi viene in mente "Il ragazzo della via gluk" di Celentano.
    E' malinconico sapere che i ragazzi di citta' non abbiano vissuto momenti a contatto con la natura.
    Purtroppo il mondo moderno ha il suo prezzo.
    'sera Stella.

    RispondiElimina
  36. Lello,bell'accostamento con la canzone di Celentano..

    Ti ricordi che ti tranquillizzai, a ragion veduta, per l'ammazzablog?

    Fidati,fidati di me...

    RispondiElimina
  37. Da piccolo avevo i campi dietro casa...e un orto dove mio papà e mio zio seminavano,raccoglievano frutta e verdura,allevavano i polli...
    Abitando fuori città ho potuto portare mio figlio da piccolino a vedere gli animali dal vero,a Venaria nelle cascine ci sono allevamenti di bovini e ovini,basta andare nel parco Regionale della Mandria per vedere i cavalli.

    Non tutti purtroppo hanno questa fortuna.

    Ciao stella,buona serata!

    RispondiElimina
  38. si ho letto Raggio...stamattina sono andata a piantare alberi con la classe della gnoma...i bambini non sapevano...ma hanno imparato..io ero l'unica adulta che sa come si pianta un albero...oltre ai volontari :(

    RispondiElimina
  39. Lo,che bell'esperienza!

    Vedi quante cose ignorano i bambini...non dobbiamo mai dare niente per scontato.

    RispondiElimina
  40. Le megalopoli sono vere e proprie mostruosità!in Giappone e in altri posti stanno realizzando "giardini"(leggi orti) sui terrazzi dei condomini o come a Babilonia...pensili...ma la campagna è tutta un altra cosa!
    mi chiedo che sensibiltà d'animo possano avere i bambini cresciuti in città!
    ora negli zoo ci sono anche animali domestici!così un bambino,senza essere di New York,ma semplicemnte di Milano,può farsi un'idea di come è fatta una pecorella!
    poveri bambini privati del dono più bello!
    in una delle visite fatte con gli alunni alle masserie di Ostuni)
    uno di loro,una volta cadde nel letamaioooo!
    credo che lo se lo ricordi ancora, forse lo ricorderà per tutta la vita!e che sappia distinguere il concime chimico da quello naturale forse ne parlerà ai suoi figli,quasi fosse stato un grandissimo evento!
    ciao Stella
    a presto
    angela

    RispondiElimina
  41. Grazie Angela,sempre commenti preziosi per noi!

    RispondiElimina



Grazie del tuo gradito commento.

Il bene in noidiGiannaDesign byIole